REGOLE PER LA CRISI DI IMPRESA

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Transcript della presentazione:

REGOLE PER LA CRISI DI IMPRESA 01/01/2019

Focus regole per la crisi d’impresa e performance economica procedure concorsuali e scelta d’investimento delle imprese - nascita - crescita dimensionale (struttura industriale italiana) Finalità trarre indicazioni di politica normativa puntuali 01/01/2019

Le procedure concorsuali La crisi d’impresa e/o il fallimento sono possibili conseguenze dell’attività economica - connesse al rischio d’impresa L’imprenditore non riesce a far fronte agli impegni assunti nei confronti dei propri creditori (problema dell’insolvenza) Finalità delle procedure concorsuali bloccare la “corsa dei creditori” Massimizzare l’attivo per assicurare il massimo della copertura dei crediti …… ma anche favorire il superamento di una crisi temporanea 01/01/2019

Tipologie di procedure concorsuali di liquidazione - i creditori si soddisfano coattivamente sul patrimonio dell’imprenditore insolvente - rientra in questa tipologia la procedura di fallimento prevista dall’ordinamento italiano di recupero - i creditori vengono soddisfatti dall’imprenditore stesso - hanno la finalità di consentire all’impresa il superamento della crisi - rientra in questa categoria il concordato preventivo previsto dall’ordinamento italiano 01/01/2019

Procedure concorsuali di liquidazione Fasi La disponibilità del patrimonio viene tolta all’imprenditore e trasferita ad un curatore Il patrimonio viene convertito in denaro (liquidazione) Il denaro viene distribuito tra i creditori (riparto) 01/01/2019

Procedure concorsuali di recupero l’imprenditore dispone del patrimonio e può tentare di superare la crisi d’impresa Possibilità Procrastinare la scadenza dei pagamenti Ridurre l’importo o il tasso d’interesse dei debiti Rinegoziare il contenuto dei debiti 01/01/2019

Procedure concorsuali: attori ed interessi Giudice e curatore (nel caso della liquidazione) hanno il compito di garantire la regolarità nello svolgimento della procedura Il debitore (impresa) ha lo scopo di minimizzare le conseguenze della crisi d’impresa I creditori hanno lo scopo di minimizzare la perdita e massimizzare le garanzie a copertura del credito  Procedure concorsuali efficienti se perseguono tutti questi obiettivi 01/01/2019

Incidenza del ricorso a procedure concorsuali - In Italia è molto bassa - fino a qualche anno fa, le procedure di recupero sono state poco utilizzate maggiore solidità delle imprese italiane? non necessariamente… Infatti, l’evidenza empirica mostra una relazione diretta tra efficienza delle procedure concorsuali e frequenza del ricorso a esse  probabile inefficienza del sistema italiano nella risoluzione delle crisi d’impresa 01/01/2019

Procedure concorsuali e scelte d’investimento delle imprese Le imprese operano delle scelte tenendo in considerazione anche l’eventualità di insolvenza La normativa sulle procedure concorsuali influenza la determinazione del tasso di profitto oltre il quale l’investimento può considerarsi vantaggioso - investimento per entrare nel mercato - investimento per crescere Le PMI ricorrono soprattutto credito bancario per finanziarsi …… 01/01/2019

(tasso di profitto atteso)> Dunque, data l’ipotesi di razionalità, l’impresa decide di ricorrere al credito bancario se (tasso di profitto atteso)> (tasso d’interesse)+(premio per il rischio) Premio per il rischio: somma che si dovrebbe versare al fine di essere assicurati per ciascun evento dannoso collegato al fallimento In realtà non è possibile assicurarsi contro questi eventi Il premio, dunque, viene aggiunto ai costi di produzione come per assicurarsi rispetto al fatto che l’evento possa verificarsi L’ammontare dipende - dalla probabilità dell’evento (+) - dalla perdita economica attesa connessa all’evento (+) 01/01/2019

pe* tasso di profitto atteso i tasso d’interesse passivo Dati pe* tasso di profitto atteso i tasso d’interesse passivo re premio per il rischio L’investimento è conveniente se pe* >= i +re Se normativa fallimentare inefficiente - i aumenta (chi presta denaro ha poche garanzie di riaverlo indietro) - r aumenta (rischio d’impresa maggiore)  Il tasso di profitto atteso deve essere alto per rendere conveniente l’attività  Si scoraggia la costituzione e la crescita d’impresa 01/01/2019

Diritto fallimentare italiano e Riforma (legge delega n.80/2005) La normativa fallimentare condiziona le scelte d’investimento degli imprenditori Se è inefficiente: A) riduce le garanzie di recupero del credito  aumento del tasso d’interesse  razionamento del credito B) aumenta il livello di rischio d’impresa  aumento del tasso di profitto atteso considerato necessario affinché l’investimento sia conveniente (disincentivo a Inv) 01/01/2019

MERCATO DEL CREDITO Alcune regole, in particolare, influiscono sul mercato del credito nell’ambito delle procedure di liquidazione: - ordine di priorità nella soddisfazione dei crediti - scongiurare la “sindrome della fenice” nell’ambito delle procedure di recupero: - possibilità anche per il creditore di avviare la procedura 01/01/2019

- non superare una crisi temporanea - distruggere parte dell’attivo Vediamo queste regole nel dettaglio …… Ordine di priorità dei creditori Le procedure concorsuali dovrebbero evitare la corsa dei creditori che, invece, potrebbe portare a - non superare una crisi temporanea - distruggere parte dell’attivo - disparità di trattamento tra i creditori La procedura concorsuale ha lo scopo di massimizzare l’attivo per soddisfare tutti i creditori (secondo la forza del diritto) - par condicio creditorum 01/01/2019

Nel contesto italiano, la riforma prevede: Da un confronto internazionale deriva una forte disomogeneità tra gli ordinamenti Nel contesto italiano, la riforma prevede: - la precedenza assoluta per le spese processuali e il compenso del curatore (in questo si mantiene la disciplina in vigore dal ’42) - l’introduzione della categoria dei “crediti prededucibili” (contratti nel tentativo di conservazione dell’attivo dell’impresa già insolvente) - la soddisfazione, infine, dei creditori garantiti, seguiti da quelli chirografari (cioè senza pegni o ipoteche a garanzia del loro credito) 01/01/2019

Scongiurare la “sindrome della fenice” I diritti dei creditori possono essere lesi da un’operazione di riacquisto dei beni da parte degli stessi soci dell’impresa fallita che abbiano costituito una nuova società La nuova società si sostituisce a quella fallita, ma viene sollevata da tutti i debiti (sindrome della fenice) - così vengono favoriti comportamenti opportunistici delle imprese La riforma non modifica la passata disciplina: viene data ampia discrezionalità agli organi della procedura nel valutare la vantaggiosità delle offerte Sarebbe necessario, invece, subordinare la vendita dell’azienda all’assenso dei creditori 01/01/2019

…… ma è necessario che la procedura sia avviata in tempo Possibilità per i creditori principali di avviare la procedura di recupero Le procedure di recupero hanno la finalità di consentire il superamento della crisi d’impresa Se ciò avviene, le probabilità di ottenere il pagamento dei crediti aumenta …… ma è necessario che la procedura sia avviata in tempo La riforma non apporta cambiamenti rilevanti: il debitore continua ad essere il solo soggetto legittimato ad avviare la procedura … Esiste molta disomogeneità tra i Paesi 01/01/2019

RISCHIO D’IMPRESA Regole che hanno effetto sul rischio d’impresa nell’ambito delle procedure di liquidazione: - sanzioni e stigma per l’imprenditore che fallisce - esdebitazione nell’ambito delle procedure di recupero: - possibilità di rinegoziare i debiti con i creditori - possibilità di restare alla guida dell’impresa 01/01/2019

Regole che impongono sanzioni e stigma per l’imprenditore che fallisce La vecchia normativa prevedeva che l’imprenditore fallito fosse iscritto in un apposito registro - conseguenze: perdita dell’elettorato attivo e passivo; divieto di esercitare alcune professioni; divieto di rivestire pubblici uffici, ecc. Questa normativa scoraggiava investimenti e crescita aziendale La riforma ha abolito sanzioni e stigma per l’imprenditore che non compie illeciti penali 01/01/2019

L’esdebitazione si applica quando i falliti : In base alla normativa precedente i crediti insoddisfatti non si estinguevano: il debitore ne rispondeva con i suoi eventuali futuri guadagni La riforma ha introdotto l’esdebitazione (o fresh start): alla chiusura del fallimento i debiti insoddisfatti si estinguono L’esdebitazione si applica quando i falliti : - si sono comportati correttamente - non ne hanno usufruito in passato - hanno soddisfatto i creditori concorsuali almeno in parte 01/01/2019

l’esdebitazione è stata criticata da più parti alcuni la considerano immorale in più, verrebbero colpiti i creditori più deboli In realtà, però: i creditori più deboli venivano soddisfatti raramente; quindi si è preferito - ridurre il rischio d’impresa - incentivare l’investimento e la crescita 01/01/2019

Rinegoziazione dei debiti e controllo dell’impresa Nel periodo di recupero, l’imprenditore può: - riorganizzare l’azienda - rinegoziare i suoi debiti (importo e contenuto) - continuare a mantenere il controllo dell’impresa Condizioni richieste - il piano di riorganizzazione deve essere approvato dalla maggioranza dei creditori - tali creditori devono comunque rappresentare la maggioranza dei crediti  viene favorito l’accordo tra debitore e creditori La nuova disciplina riduce il rischio d’impresa e avvicina la regolazione italiana a quella degli altri paesi avanzati 01/01/2019

MERCATO DEL CREDITO E RISCHIO D’IMPRESA azione revocatoria Stabilisce, attraverso una sentenza, l’inefficacia degli atti di vendite e donazioni compiuti in un periodo (più o meno ampio) antecedente alla dichiarazione di fallimento (c.d periodo sospetto) a scapito: - dell’ammontare complessivo dall’attivo - della parità di trattamento di tutti i creditori Nella nuova disciplina è stata abolita l’azione revocatoria per atti normali (volti alla regolare gestione dell’impresa) Può essere promossa solo dal curatore Introduce un processo civile nel fallimento (tempi + lunghi) 01/01/2019

Restringendo il focus dell’analisi siamo in grado di dare suggerimenti di politica normativa puntuali e valutare l’efficacia di una riforma L’Italia presenta un livello di efficienza delle procedure concorsuali molto basso La riforma ha l’obiettivo di aumentare l’efficienza della disciplina del fallimento La riforma appare più efficace nella riduzione del rischio d’impresa che nella correzione delle distorsioni del mercato del credito 01/01/2019