Tennis da tavolo Storia Nato in Inghilterra verso la fine del XIX secolo come gioco da praticare durante i mesi invernali al chiuso nei prestigiosi circoli dell’alta società londinese. Forma moderna Il ping pong fu chiamato in questo modo nel 1900 per il rumore prodotto dalla pallina che rimbalzava e sempre in quell’anno furono introdotte le prime regole. Nel 1926 fu fondata la prima Federazione Internazionale di tennis da tavolo. Dal 1988 il tennis da tavolo è una disciplina Olimpica.
Caratteristiche È un gioco di racchetta che può essere praticato in singolo o in doppio con piccole racchette che servono per rinviare la pallina da una parte all’altra dell’area di gioco. L’area di gioco è costituita da un campo rettangolare diviso a metà della sua lunghezza da una rete alta circa 15 cm. Sul tavolo sono tracciate delle linee bianche e sono quelle (laterali, di fondo e centrale) che determinano il campo di gioco. Il campo è diviso anche da una linea che divide longitudinalmente le metà campo dell’uno e dell’altro giocatore nel doppio.
Scopo Lo scopo del gioco è conquistare punti facendo in modo che l’avversario non riesca a respingere correttamente la pallina. Vince l’incontro chi si aggiudica un numero maggiore di set su un totale di set dispari. Ogni set viene vinto da chi arriva per prima ad 11. L’azione comincia con il servizio, che prevede che il giocatore lanci in alto la pallina, la colpisca facendola rimbalzare prima nel proprio campo e poi, dopo che questa ha superato la rete, nel campo avversario. Nel doppio il battitore deve far rimbalzare il servizio nella parte destra del proprio campo e nella parte destra del campo avversario per far in modo che il servizio sia valido. I successivi rinvii devono essere, invece, indirizzati direttamente nel campo avversario e rimbalzare all’interno di esso prima che la palla venga respinta
ASPETTI FUNZIONALI Giocare a tennis da tavolo richiede molta concentrazione,rapidità,coordinazione oculo-motoria, prontezza di riflessi, equilibrio e sensibilità di tocco. La racchetta può essere impugnata “a stretta di mano” o “a penna”.
Fondamentali individuali I gesti fondamentali individuali del tennis da tavolo sono: il sevizio, la risposta al servizio,il palleggio, la schiacciata. Il sevizio, effettuato prevalentemente lanciando in alto la pallina per imprimerle velocità. La risposta al servizio, che presuppone che si sia in grado di eseguire i movimenti della pallina e di rispondere inclinando in modo corretto la racchetta e imprimendo la giusta forza al colpo. Il palleggio, che consiste nel respingere la pallina rimbalzata con un colpo teso che imprime una traiettoria parallela al tavolo da gioco. La schiacciata, può essere eseguita quando la pallina rimbalza nel proprio campo sopra la rete, deve essere forte e veloce e indirizzare la pallina in modo teso e diretto nel campo avversario.
La tecnica del diritto e del rovescio La risposta al servizio e il palleggio possono essere eseguiti di diritto e di rovescio. Nel colpo diritto la faccia della racchetta corrisponde al palmo della mano. Per impararne la tecnica bisogna eseguire alcuni passaggi. (vedi figura pag 312 n 2- 3 -4). esecuzione del diritto Partire spostarsi leggermente a sinistra rispetto al centro del campo con le gambe allargate e le ginocchia piegate Allargare il braccio destro verso destra e fare dei piccoli passi verso la pallina Cercare di colpire la pallina appena rimbalza e accompagnarla con un movimento contenuto del braccio.
Esecuzione del rovescio Nel colpo del rovescio la faccia della racchetta corrisponde al dorso della mano. Per imparare la tecnica bisogna eseguire alcuni passaggi vedi figura pag 312 n 5-6-7 Partire spostarsi leggermente a sinistra rispetto al centro del campo con le gambe allargate e le ginocchia piegate. Portare l avambraccio destro verso sinistra e colpire la pallina quando la racchetta è al centro del corpo. Accompagnare il colpo con un movimento del braccio in avanti e con una rotazione del polso.
Aspetti relazionali Per giocare a tennis da tavolo è necessario elaborare uno stile personale in funzione delle proprie capacità. Bisogna inoltre tenere in considerazione l’avversario, fare in modo di impedire il recupero variando il più possibile i movimenti e al tempo stesso cercare di prevedere io movimenti per respingere al meglio la pallina. Negli incontri di doppio è inoltre fondamentale l’affiatamento con il compagno di squadra che si raggiunge attraverso un allenamento che deve portare ad un asincronia di movimenti per non ostacolarsi a vicenda. Gli incontri sono controllati da un arbitro e da un assistente arbitro che si siedono ai due lati del campo.