La funzione della battuta gambe crawl

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Transcript della presentazione:

La funzione della battuta gambe crawl Scienze Motorie Corso di laurea magistrale Scienze dello Sport e della prestazione fisica Verona 13 marzo 2017 Andrea Campara andrea.campara@univr.it

L’intervento degli arti inferiori L’esecuzione avviene con gli arti distesi, il piede iperesteso ed intraruotato, con un movimento alternato (flesso estensione dell’anca) dall’alto verso il basso

La funzione degli arti inferiori Il movimento alternato va ad equilibrare il rollio del busto, stabilizza il bacino garantendo il miglior intervento dei muscoli del busto (Persyn 1995) Migliora l’assetto idrodinamico del corpo contrastando l’affondamento degli arti inferiori (effetto torcente – spinta gravitazionale Zamparo 1996) Quale contributo alla propulsione?

Quale contributo alla propulsione? Counsilman (1972) mette in dubbio che gli arti inferiori possano influenzare la velocità nel crawl Deschodt (1999) differenziando la nuotata in sole braccia, sole gambe e completa, individua una partecipazione parziale delle gambe alla propulsione (alle braccia un range di Vel 83%/97% il restante al contributo delle gambe) L’intervento delle gambe aumenta la distanza coperta dal nuotatore per bracciata (Descholdt ) aumenta l’ampiezza di bracciata) e produce avanzamento quando le braccia non lo garantiscono (Chollet et al)

Decremento del valore di F Diminuisce F e P se aumenta V: diminuisce cioè l’efficienza propulsiva (Cortesi – DI Michele – Gatta). Perché? Non si può dare spiegazione con consumo energetico perché l’impegno muscolare è massimale durante azione degli arti inferiori La spiegazione potrebbe essere nella meccanica: arti superiori (spalla, polso, gomito) sono snodi che orientano la mano nella direzione di spinta migliore. Il piede non ha snodi che consentano tanta libertà di movimento (Cortesi – DI Michele – Gatta)..

Considerazioni e consigli L’elemento più importante per l’efficienza della spinta non è il potenziamento muscolare ma un elevato livello di mobilità articolare in particolare per quello che riguarda la flessione plantare della caviglia. Articolazione con limitati margini di miglioramento ma allenabile soprattutto in età giovanile. Appare corretto verificare l’ampiezza della battuta perché non sia troppo profonda ma modulabile a minor profondità con attenzione alla parte iniziale dell’azione (che sembra maggiormente propulsiva)

Strumenti didattici per focus su fase iniziale della gambata Uso pinnette corte (per migliorare F nel gesto specifico) Verifica continua di V nel nuoto completo, di sole braccia e gambe e loro relazione nella nuotata completa