AUTOGRAFO DEL DECAMERON CODICE HAMILTON 90 BERLINO, STAATSBIBLIOTHEK Esemplare su pergamena copiato da Boccaccio attorno al 1370 (incompleto) Se ne perdono le tracce dopo la II guerra mondiale. Riproduzioni fotografiche presso l’Accademia della Crusca. Ritrovato alla Westdeutsche Bibliothek di Marburg e fatto arrivare alla Biblioteca Marciana di Venezia
IL SISTEMA DELLE MAIUSCOLE
SISTEMA DELLE MAIUSCOLE I livelli narrativi sono resi evidenti attraverso l’impiego di capilettera di diversa grandezza, miniati in rosso e turchino, che interrompono il flusso della scrittura. TIPO 1) quattro righe di testo: attacchi delle giornate TIPO 2) due righe di testo: inizio novelle, ripresa a seguire; Introduzione e Conclusione delle giornate, a segnare il passaggio dall’autore ai novellatori e viceversa TIPO 3) una riga circa di testo: i novellatori introducono la novella, incipit del racconto, incipit della ballata
MAIUSCOLA NARRATORE INTRADIEGETICO Attraverso questo sistema grafico viene dato un particolare rilievo alle riflessioni della brigata, attirando l’occhio del lettore sulle loro premesse o sulle loro conclusioni, dense di allusioni dirette agli autori del passato e anche di osservazioni che complicano i punti di vista del racconto, arricchendolo di considerazioni di ordine morale.
STRATEGIE EDITORIALI LIBRO SCIENTIFICO-UNIVERSITARIO: Tipo di scrittura: semigotica Mise en page: su 2 colonne Dimensioni del codice PRESUPPONE LETTORI ESPERTI, INTELLETTUALI CAPACI DI RICONOSCERE LA FITTA TRAMA DEI RIFERIMENTI COLTI NEI TESTI E NELLA CORNICE
RICONOSCIMENTO DELL’AUTOGRAFIA Prima metà del ’900: Alberto Chiari su parere positivo di Michele Barbi 1962: Vittore Branca e Pier Giorgio Ricci (esperto di grafia) Il tardivo riconoscimento dipende anche dal fatto che Hamilton 90 è viziato da centinaia di errori. Cause: a) Copia «a buono» e NON di lavoro, dunque meno sorvegliata b) Opera lunga e copiata in tarda età c) Copia probabilmente mai sottoposta a revisione
QUALCHE APPUNTO DI FILOLOGIA A PROPOSITO DEGLI ERRORI DI HAMILTON 90: Branca ha dimostrato che alcune sviste clamorose nel testo non sono da attribuire a Boccaccio, ma a lettori successivi che hanno ripristinato porzioni divenute poco visibili commettendo errori e fraintendimenti. Il filologo esamina il testo con l’aiuto dei raggi ultravioletti (lampada di Wood)
TRADIZIONE DEL TESTO IN VITA Hamilton 90: il codice più importante perché autografo ma incompleto Parigino Italiano 482 della Bibliothèque Nationale di Francia Frammento Magliabechiano della Biblioteca Nazionale di Firenze Vitali 26 della Biblioteca Passerini Landi di Piacenza 1360: il Decameron circola in numerose copie lette, scambiate, trafugate Restano solo 3 esemplari risalenti al settimo decennio del ‘300.
PARIGINO ITALIANO 482 Parigino Italiano 482 di mano di Giovanni d’Agnolo Capponi su pergamena in scrittura mercantesca Stesso sistema di maiuscole dell’Hamilton 90 + 18 disegni a penna (attribuiti a Boccaccio??) Forse copia idiografa (=sotto sorveglianza dell’autore) per 2 piccoli interventi di mano di Boccaccio e in interlinea di Capponi (rivisto) Testo di una prima versione del Decameron risalenti agli anni ‘40-’50 cui Boccaccio apportò molte modifiche accolte nell’Hamilton 90
FRAMMENTO MAGLIABECHIANO Codice su carta, scrittura cancelleresca, conservato presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, segnatura II II 8. Contemporaneo al Parigino Italiano 482 Contiene: un Proemio di altro autore, le conclusioni delle giornate I-IX, la novella IX 10. Forse un inserto di presentazione dell’opera di Boccaccio
VITALI 26 Copia cartacea in scrittura corsiva, Biblioteca Passerini Landi Piacenza Sistema delle Maiuscole di Hamilton 90 Si sono salvate solo 35 carte
TRADIZIONE DEL TESTO DOPO LA MORTE Manoscritti esistenti del Decameron risalenti al XIV e XV: circa 60 Interessante la tradizione immediatamente successiva alla morte di Boccaccio Scribi «per passione» del ceto mercantile e professionale Copisti «a prezzo» su commissione nelle botteghe di cartoleria
CODICE MANNELLI detto L’OTTIMO Francesco d’Amaretto Mannelli ms cartaceo, scrittura mercantesca, datato 1384 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana segnato Pluteo 42 1 Mannelli copia forse dallo stesso originale boccacciano servito per l’Hamilton 90 Grande scrupolo e attenzione nella trascrizione. È il testimone APOGRAFO più autorevole anche per ricostruire le parti perdute dell’Hamilton 90 Il copista chiosa a margine con congetture, battute, commenti