Created by Roberta Pizzuto

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Transcript della presentazione:

Created by Roberta Pizzuto La storia dei massi erratici di Villarbasse... Created by Roberta Pizzuto

I MASSI ERRATICI I massi erratici sono una delle testimonianze più valide, all’interno di un dato territorio, della presenza di un antico ghiacciaio. Forniscono inoltre valide informazioni sulla sua capacità di erosione e di trasporto del materiale roccioso anche per lunghe distanze (da pochi metri a centinaia di Km.). I massi erratici sono quindi dei blocchi rocciosi di grandi dimensioni, posizionati in luoghi curiosi: sulle colline, nelle pianure, allo sbocco delle vallate alpine; comunque sempre lontano da formazioni rocciose geologicamente simili. Il grandioso fenomeno glaciale della Val di Susa è ritenuto il responsabile dell’abbandono apparentemente casuale dei così detti “massi erratici” nei dintorni di Villarbasse. Il più notevole è la “Pera Majana”, gigantesco masso a sinistra della strada da Rivoli a Villarbasse, tra i più noti e meglio conservati della collina morenica di Rivoli-Avigliana.

Si tratta in realtà di due massi distinti di cui il primo è il più grande: ha dimensioni di circa 1800 mc. per un'altezza che varia tra i 5 e 6 metri, una lunghezza di 25 mt. e larghezza di 13. Il secondo è molto più piccolo ma non per questo il meno importante e bello da vedere… per lui 300 mc. e basso meno di 3 mt. Dal punto di vista geologico questi massi sono costituiti da serpentiniti depositate dal ghiacciaio in ritiro (circa 10.000 anni fa), provenienti dalla valle di Susa.

La superficie delle rocce appare arrossata a causa dell'ossidazione del Ferro contenuto nei minerali. Sono importanti dal punto di vista Geologico-Petrografico perché da un'analisi dell'alterazione e della litologia dei blocchi è possibile risalire all'area di provenienza del ghiacciaio per valutarne, quando possibile le dimensioni. Sulle pareti SUD ed EST del masso grande si nota la fitta boscaglia di bagolaro, le cui robuste radici crescono e penetrano nelle fessure fino a provocarne una disarticolazione elevata fino al distacco completo di blocchi. Le pareti OVEST e NORD sono le più ripide e pulite del masso grande e a fianco è possibile osservare dei lineamenti strutturali che risultano omogenei se misurati e comparati con il masso piccolo. Le giaciture misurate sui due massi rappresentano due sistemi di fratture distinte e reciprocamente ortogonali.

Lo studio dei sistemi di frattura può portare alla definizione della posizione dei blocchi prima del trasporto da parte del ghiacciaio. Il masso grande talvolta è aperto anche agli sportivi… cioè frequentato da appassionati di "Bouldering“! Come dite? No…no…non è mica un boomerang che lanciate contro la roccia e ritorna indietro sulla vostra testa… è una semplice e piacevole arrampicata (non consigliata a chi soffre di vertigini). Sui macigni di “Pera Majana” sono disponibili all’arrampicata una dozzina di vie di vario impegno che sono state aperte sulle pareti libere da vegetazione.

FINE