programmazione e MONITORAGGIO di attività associative e di raccolta (ACCORDO STATO/REGIONI 14.04.2016) Rocco Chiriano Presidente Avis Regionale Calabria MILANO, 11 NOVEMBRE 2018
CENNI SU Accordo Stato-Regioni 14 aprile 2016 Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, ai sensi dell'articolo 6, comma 1, lettera b), della legge 21 ottobre 2005, n.219, concernente la "Revisione e aggiornamento dell'Accordo Stato-Regioni 20 marzo 2008 (Rep. Atti 115/CSR), relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue“. Rep Atti n 61/CSR del 14/04/2016
ARTICOLO 2 - Contenuti e durata della convenzione ….. adeguare la programmazione delle attività trasfusionali quale elemento di indirizzo della gestione associativa dei donatori nonché della gestione delle Unità di Raccolta, ove di competenza associativa, per gli aspetti quantitativi e qualitativi alle necessità trasfusionali, in base ai criteri definiti in sede di programmazione regionale;
LA GESTIONE DELLA CHIAMATA E LA GESTIONE DELLA RACCOLTA
LA GESTIONE DELLA CHIAMATA
Rapporti con il donatore - chiamata Ambito Associativo Associazione Presidente – Consiglio Direttivo Direttore Segreteria Gestione Amministrativa Coordinamento gestione amministrativa: Settore Qualità e Comunicazione Rapporti con il donatore - chiamata
Le aree DIREZIONE AMMINISTRATIVA SEGRETERIA GESTIONE AMMINISTRATIVA RAPPORTO CON IL DONATORE m COORDINAMENTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA Settore Qualità-Comunicazione Gestione della chiamata GESTIONE AMMINISTRATIVA SEGRETERIA Uffici-Organismi associativi-Servizio civile nazionale Amministrazione-Centro acquisti DIREZIONE AMMINISTRATIVA Coordinamento-monitoraggio-controllo
LA GESTIONE DELLA RACCOLTA
Ambito Amministrativo nella Raccolta Associazione Presidente – Consiglio Direttivo Direttore Segreteria Gestione Amministrativa Coordinamento gestione amministrativa: Settore Qualità e Comunicazione Rapporti con il donatore - chiamata Logistica - Magazzino
Ambito Sanitario - Raccolta UdR Rappresentante Legale (Presidente) Responsabile UdR RAQ Articolazioni Organizzative/Autoemoteche Personale Sanitario/Amministrativo
Le aree DIREZIONE AMMINISTRATIVA SEGRETERIA GESTIONE AMMINISTRATIVA MAGAZZINO Parco auto RAPPORTO CON IL DONATORE M COORDINAMENTO DELLA GESTIONE AMMINISTRATIVA Settore Qualità-Comunicazione Gestione della chiamata GESTIONE AMMINISTRATIVA SEGRETERIA Uffici-Organismi associativi-Servizio civile nazionale Amministrazione-Centro acquisti DIREZIONE AMMINISTRATIVA Coordinamento-monitoraggio-controllo
U.d.R. GESTIONE ELENCHI DONATORI ASSISTENZA DONATORI CALENDARI PERSONALE SANITARIO ED AMMINISTRATIVO ARTICOLAZIONI ORGANIZZATIVE FISSE E AUTOEMOTECHE ASSISTENZA DONATORI
UNITÀ DI RACCOLTA ASSOCIATIVA Responsabile amministrativo LEGALE RAPPRESENTANTE (Presidente) COMITATO ESECUTIVO Responsabile sanitario MEDICO RESPONSABILE ABILITATO RESPONSABILE DELLA QUALITA’
Gestione contabile dei dati utili al monitoraggio annuale e periodico
Rapporti economici – disciplinare A Monitoraggio annuale Rapporti economici – disciplinare A Verifica annuale dell’utilizzo dei rimborsi con riferimento a: promozione del dono; sensibilizzazione, informazione ed educazione del donatore (es. materiale informativo, ecc); gestione della chiamata programmata; modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi; costi gestione sedi; costi personale addetto alla chiamata.
Rapporti economici – disciplinare B Monitoraggio annuale Rapporti economici – disciplinare B Verifica annuale dell’utilizzo dei rimborsi con riferimento ai: costi generali; costi per i servizi forniti al donatore; costi per il personale impegnato nella raccolta; costi per la manutenzione o acquisto delle attrezzature, con particolare riferimento alla quota di ammortamento delle stesse o del canone di leasing (se non di proprietà) costi gestione sedi; costi sostenuti per la consegna di unità di sangue ed emocomponenti.
Il CNS con mail del 01/12/2016 ha inviato un documento di chiarimento relativo alle tariffe di rimborso
“ Voci incluse nella definizione dei costi finalizzata alla definizione delle quote di rimborso per le attività associative e per le attività di raccolta svolte dalle Associazioni e Federazioni dei donatori di sangue”, che ha costituito la base per la costruzione delle quote riportate nell’allegato 2 dell’Accordo Stato Regioni 14 aprile 2016 relativo alla stipula di convenzioni tra Regioni, Province autonome e Associazioni e Federazioni di donatori di sangue.
Quota associativa a. Costi per l’attività di chiamata, con particolare riferimento agli strumenti utilizzati per la chiamata (telefonate, SMS, cartoline, ecc) b. Costi per le iniziative di promozione c. Costi per la formazione del personale dell’Associazione/Federazione d. Costi per i materiali informativi e per la comunicazione ai donatori e. Costi di funzionamento dell’Associazione/Federazione, con particolare riferimento ad: - Utenze - Affitto - Quote associative - Assicurazione terzi dei volontari f. Costi generali dell’Associazione/Federazione, con particolare riferimento a: - Costi della vita associativa (benemerenze escluse) - Dotazioni informatiche - Personale e relativa assicurazione RC
Quota di raccolta Costi generali, comprensivi dei costi di trasporto ma che escludono i costi del materiale di consumo fornito dal ST di riferimento; Costi per i servizi forniti al donatore, con particolare riferimento ai costi di ristoro dei donatori; Costi per il personale impegnato nella raccolta degli emocomponenti, comprensivi di assicurazione RC; Costi per le attrezzature (bilance, lettini, ecc), con particolare riferimento alla quota di ammortamento delle stesse o del canone di leasing (se non di proprietà)
MONITORAGGIO 18 MESI Verifica e revisione entro i diciotto mesi per l’aggiornamento delle tariffe che di seguito avverrà con scadenza biennale; Monitoraggio delle Attività dal Comitato dei LEA
MONITORAGGIO 18 MESI Al fine dell’espletamento del MONITORAGGIO dei 18 mesi ed annuale è necessario il raccordo tra i dati di Bilancio e la certificazione delle attività. La documentazione attestante tale raccordo dovrà essere presentata alle strutture sanitarie con le quali è stata firmata la Convenzione.
MONITORAGGIO 18 MESI Nei primi giorni di maggio AVIS Nazionale ha organizzato un incontro con diverse strutture avisine per dare riscontro a quanto richiesto dal CNS in materia di monitoraggio per l’adeguamento delle tariffe di rimborso. La collaborazione ed il coordinamento delle strutture e delle eccellenti professionalità hanno reso possibile elaborare un documento chiaro e completo.
LE VOCI DI RENDICONTAZIONE Con la nuova Convenzione e per prepararci a quanto verrà dettato dal decreto attuativo della Legge di Riforma del Terzo Settore, si rende necessario l’utilizzo di Schemi di Bilancio uguali da adottare con il coordinamento delle Avis Provinciali. Le stesse dovranno procedere poi alla redazione del Bilancio Consolidato. Allo stesso modo ogni Avis Regionale, dopo aver espletato funzione di coordinamento nei confronti delle Avis Provinciali, dovrà procedere alla redazione di un Bilancio Consolidato.
Per tale motivo di seguito si riportano gli schemi di bilancio, da format suggerito per le associazioni no profit dal Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti, contenenti le VOCI riportate dalla CONVENZIONE – Accordo Stato Regioni 14.04.2016
Schemi di bilancio: sedi provinciali ed equiparate FILE PPT\SP Attivo Avis Provinciali.xls FILE PPT\SP Passivo Avis Provinciali.xls FILE PPT\Consuntivo Avis Provinciali.xls FILE PPT\Preventivo Avis Provinciali.xls
Schemi di bilancio: sedi comunali FILE PPT\SP Avis Comunali.xls FILE PPT\Rendiconto finanziario Avis Comunali.xls FILE PPT\Preventivo Avis Comunali.xls
Legenda Avis provinciali ed equiparate
Oneri 1.2.1) Rimborsi a sedi per raccolte (come voci da convenzione) si intende la quota omnicomprensiva rimborsata per ogni unità raccolta alle avis sottoordinate (che occorre rendicontare come da schema di bilancio della struttura sottorodinata) 1.2.2) Promozione del dono progetti aree dedicate per esempio scuola e formazione, comunicazione, politiche giovanili e sport, etc, nonchè materiale associativo/promozionale a supporto, quota per attività associativa di: manutenzione, assicurazione, bollo e carburante automezzi, rimborsi chilometrici gruppi di lavoro e volontari, assicurazione sede e volontari, Stampa Associativa, abbonamenti a riviste 1.2.3) Sensibilizzazione, info ed educazione del donatore progetti di natura sanitaria (anche canoni di noleggio) 1.2.5) Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi collegamento tesi e gestavis 1.2.6) Costi gestione sedi quota associativa per: canone di locazione, energia elettrica, canone idrico, canone telefonico, spese di climatizzazione, spese postali, pulizia e materiale, cancelleria e stampati (eventuali canoni di fotocopiatori)
1.2.7) Spese funzionamento organi associativi organizzazione assemblea propria sede partecipazione assemblee altresedi spese consiglio direttivo spese comitato esecutivo spese collegio sindacale spese commissione verifica poteri 1.4.1) Costi personale addetto alla chiamata quota parte per attività di impatto associativo dei dipendenti (reparto amministrazione, segreteria, refertazione, comunicazione) calcolando anche TFR, oneri, premi inail e altri costi connessi; valorizzazione delle attività di volontariato (anche SCN) 5.3.1) Contributi diversi altri enti, associazioni, fondazioni 7.1.2) Oneri per acquisto delle attrezzature compresi oneri da adeguamento sedi e canoni leasimg di noleggio 7.2.1) Costi generali consulenze varie (es. mediche per i donatori, fiscale, legale, paghe, idoneità donatori, adeguamento sedi, sicurezza lavoro, DPS)
7.2.2) Costi per i servizi forniti al donatore ristoro donatori, spese postali per refertazione 7.2.3) Costi gestione sedi (per la raccolta) quota sanitaria per: canone di locazione, energia elettrica, canone idrico, canone telefonico, spese di climatizzazione, pulizia e materiale, cancelleria e stampati (eventuali canoni di fotocopiatori) 7.2.5) Costi per trasporto di unità di sangue ed emocomp. addetto alla guida e quota sanitaria per: carburante, manutenzione, bollo, assicurazione 7.4.1) Costo del personale addetto alla raccolta Spese prestazioni paramedici, medici, tecnici; quota parte per attività di impatto sanitario legato alla attività di raccolta dei dipendenti (reparto amministrazione, segreteria, refertazione, qualità) calcolando anche TFR, oneri, premi inail e altri costi connessi; valorizzazione delle attività di volontariato (anche SCN)
Legenda Avis comunali
Oneri Promozione del dono progetti scuola e formazione, progetti comunicazione, politiche giovanili e sport nonchè materiale associativo/promozionale a supporto, manutenzione mezzi e carburante, rimborsi chilometrici, assicurazione sede e volontari, abbonamenti a riviste Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi collegamento informatico con i SIT e Gestavis Costi gestione sedi canone di locazione, energia elettrica, canone idrico, canone telefonico, spese di climatizzazione, spese postali, pulizia e materiale, cancelleria e stampati Costi personale addetto alla chiamata quota parte per attività di impatto associativo: sia per volontari (anche SCN) che per dipendente; in tal caso si calcola anche TFR, oneri, premi inail Costi per il personale impegnato nella raccolta quota parte per attività di impatto associativo; nel caso di dipendente si calcola anche TFR, oneri, premi inail e/o volontario servizio civile
Costi generali consulenze varie (es. mediche per i donatori, fiscale, legale, paghe, idoneità donatori, adeguamento sedi, sicurezza lavoro, DPS) Costi per i servizi forniti al donatore ristoro donatori Oneri per acquisto delle attrezzature compresi oneri da adeguamento sedi Spese funzionamento organi associativi organizzazione assemblea propria sede partecipazione assemblee altresedi spese consiglio direttivo spese comitato esecutivo spese collegio sindacale spese commissione verifica poteri
Rendicontazione esempi di altre regioni Alcune Regioni d’Italia recependo l’Accordo e il nuovo schema di Convenzione, hanno anche predisposto dei modelli di rendicontazione e di autocertificazione
Veneto\Mod_Rendicontazione_Disciplinari_A_B_DGR_13 38_2016.docx Veneto\Mod_Rendicontazione_Disciplinare_C_DGR_1338 _2016.docx
Rendicontazione AVIS REGIONALE CALABRIA
In seguito all’Accordo Stato Regioni del 14. 04 In seguito all’Accordo Stato Regioni del 14.04.2016 Avis Calabria ha fornito alle sedi comunali e provinciali gli strumenti idonei alla nuova rendicontazione richiesta. Nuovi schemi di bilancio, con relative legende – Novembre 2016 Programma di contabilità (contabilità ordinaria) – Ottobre 2017
UNICO GESTIONALE PER TUTTE LE SEDI AVIS DELLA CALABRIA Il gestionale riprende le voci degli schemi di bilancio precedentemente sviluppati con lo scopo di garantire l'uniformità dei dati e la corretta rispondenza alle voci di spesa secondo i disciplinari A e B dell'Accordo Stato Regioni 14.04.2016 e quindi necessarie per la rendicontazione di un eventuale bilancio consolidato regionale.
UNICA MODALITà DI RENDICONTAZIONE PER TUTTE LE SEDI AVIS DELLA CALABRIA La rendicontazione riprende puntualmente le voci di spesa dedicate alle attività di chiamata, previste all’interno del Disciplinare A, e le voci di spesa dedicate alle attività di raccolta, previste all’interno del disciplinare B.
Grazie alla collaborazione delle sedi Avis Comunali e Provinciali, Avis Regionale Calabria, nella sua funzione di coordinamento, ha collezionato i conti economici dell’anno 2017 di ciascuna sede avisina della Calabria, al fine di redigere un documento finale «Bilancio Consolidato Avis Calabria 2017» da presentare alla Regione Calabria, come richiesto dall’Accordo Stato Regioni del 14.04.2016 (vedi monitoraggio dei 18 mesi art. 11).
20 luglio 2018 Trasmissione rendicontazione regionale utilizzo rimborsi 2017 alla Regione Calabria 23 Luglio: Avis Calabria invita le sedi Avis Provinciali ad adempiere al medesimo adempimento nei confronti delle Aziende firmatarie di Convenzione, inviando, in tempi brevi, il riepilogo trasmesso dalla sede regionale, corredato del bilancio e dei relativi allegati della propria struttura provinciale, al fine di completare il quadro di trasparenza della spesa proprio di tutte le sedi avisine calabresi.
Incidenza su Rimborsi da Conv. Per €358.803,41 Avis Comunale - UdR Oneri Consuntivo anno 2017 Incidenza costo Incidenza su Rimborsi da Conv. Per €358.803,41 Promozione del dono € 8.039,42 2,4% 2,24% Sensibilizzazione, info ed educazione del donatore Gestione della chiamata programmata Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi € 1.600,64 0,5% 0,45% Costi gestione sedi € 84.512,98 25,3% 23,55% Costi personale addetto alla chiamata € 68.642,46 20,5% 19,13% Materiale di consumo sanitario € 2.974,43 0,9% 0,83% Costi generali € 11.778,53 3,5% 3,28% Costi per il personale impegnato nella raccolta € 133.587,54 39,9% 37,23% Costi per i servizi forniti al donatore € 12.498,26 3,7% 3,48% Oneri acquisto delle attrezzature € 2.549,31 0,8% 0,71% Costi di manutenzione delle attrezzature € 1.890,83 0,6% 0,53% Costi per trasporto di unità di sangue ed emocomp. € 6.600,00 2,0% 1,84% Costi per accertamenti sui donatori Canoni di locazione beni strumentali TOT € 334.674,40
Avis Comunale – solo chiamata Oneri Consuntivo anno 2017 Incidenza costo Incidenza su Rimborsi da Conv. Per €25.000,00 Promozione del dono € 2.944,22 42,3% 11,78% Sensibilizzazione, info ed educazione del donatore € 1.010,00 14,5% 4,04% Gestione della chiamata programmata Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi Costi gestione sedi Costi personale addetto alla chiamata Materiale di consumo sanitario Costi generali € 2.780,46 40,0% 11,12% Costi per il personale impegnato nella raccolta Costi per i servizi forniti al donatore Oneri acquisto delle attrezzature € 222,82 3,2% 0,89% Costi di manutenzione delle attrezzature Costi per trasporto di unità di sangue ed emocomp. Costi per accertamenti sui donatori Canoni di locazione beni strumentali TOT € 6.957,50
Rendicontazione della Provincia di … - anno 2017 43 sedi Avis Comunali e la sede Avis Provinciale Oneri SEDI COMUNALI SEDE PROVINCIALE TOTALE Consuntivo Incid. costo anno 2017 Promozione del dono € 125.899,89 € 24.968,00 € 150.867,89 10,5% Sensibilizzazione, info ed educazione del donatore € 5.179,25 € 9.974,00 € 15.153,25 1,1% Gestione della chiamata programmata € 2.672,96 € - € 2.672,96 0,2% Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi € 404,59 € 404,59 0,0% Costi gestione sedi € 112.879,05 € 142.247,00 € 255.126,05 17,8% Costi personale addetto alla chiamata € 11.341,82 € 46.319,00 € 57.660,82 4,0% Materiale di consumo sanitario € 192,29 € 34.125,00 € 34.317,29 2,4% Costi generali € 10.135,76 € 10.135,76 0,7% Costi per il personale impegnato nella raccolta € 13.951,08 € 514.133,00 € 528.084,08 36,9% Costi per i servizi forniti al donatore € 48.403,87 € 58.106,00 € 106.509,87 7,4% Oneri acquisto delle attrezzature € 15.632,86 € 152.361,00 € 167.993,86 11,7% Costi di manutenzione delle attrezzature € 2.008,74 € 3.276,00 € 5.284,74 0,4% Costi per trasporto di unità di sangue ed emocomp. € 1.161,54 € 95.263,00 € 96.424,54 6,7% Costi per accertamenti sui donatori € 2.223,22 € 2.223,22 Canoni di locazione beni strumentali € 30,00 € 30,00 TOT € 352.116,92 € 1.080.772,00 € 1.432.888,92
Analisi costo del Personale Rendicontazione della Provincia di … - anno 2017 43 sedi Avis Comunali e la sede Avis Provinciale Oneri TOT CZ Consuntivo anno 2017 Incidenza costo su tot personale Costo su 790 sedute raccolta 2017 Costo su 18.822 donazioni 2017 Costo su 18.233 (escluse donazioni presso SIT) Costi personale addetto alla chiamata € 57.660,82 9,8% € 72,99 € 3,06 € 3,16 Costi per il personale impegnato nella raccolta € 528.084,08 90,2% € 668,46 € 28,06 € 28,96 TOT Costo Personale € 585.744,90 € 741,45 € 31,12 € 32,13 23 = Valore Medio delle Unità di Sangue raccolte per Seduta
Rendicontazione sociale delle cinque Province della Calabria - anno 2017 Oneri TOT CZ TOT CS TOT KR TOT RC TOT VV TOT Consuntivo Incid. anno 2017 Costo Promozione del dono € 150.867,89 € 77.436,10 € 63.868,05 € 153.679,37 € 36.448,51 € 482.299,92 14,7% Sensibilizzazione, info ed educazione del donatore € 15.153,25 € 5.648,27 € 10.032,69 € 8.276,25 € 7.696,89 € 46.807,35 1,4% Gestione della chiamata programmata € 2.672,96 € 430,00 € 262,00 € 1.549,19 € 2.832,84 € 7.746,99 0,2% Modalità di utilizzo e gestione dei flussi informativi € 404,59 € 1.800,64 € - € 13.594,05 € - € 15.799,28 0,5% Costi gestione sedi € 255.126,05 € 139.929,86 € 30.903,37 € 92.416,91 € 27.614,11 € 545.990,30 16,6% Costi personale addetto alla chiamata € 57.660,82 € 79.339,91 € 14.193,07 € 191.531,88 € 37.181,26 € 379.906,94 11,6% Materiale di consumo sanitario € 34.317,29 € 4.091,68 € 5.933,61 € 1.105,06 € 9.950,47 € 55.398,11 1,7% Costi generali € 10.135,76 € 23.403,99 € 426,04 € 2.800,90 € 2.984,44 € 39.751,13 1,2% Costi per il personale impegnato nella raccolta € 528.084,08 € 262.513,45 € 122.563,78 € 168.327,63 € 69.991,94 € 1.151.480,88 35,0% Costi per i servizi forniti al donatore € 106.509,87 € 33.031,21 € 10.873,32 € 31.785,75 € 13.060,27 € 195.260,42 5,9% Oneri acquisto delle attrezzature € 167.993,86 € 41.497,53 € 598,00 € 17.076,98 € 5.052,62 € 232.218,99 7,1% Costi di manutenzione delle attrezzature € 5.284,74 € 3.277,25 € 60,40 € 5.914,99 € 256,91 € 14.794,29 Costi per trasporto di unità di sangue ed emocomp. € 96.424,54 € 6.600,00 € 8.610,89 € 5.226,46 € 116.861,89 3,6% Costi per accertamenti sui donatori € 2.223,22 € 2.223,22 0,1% Canoni di locazione beni strumentali € 30,00 € 50,00 € 883,51 € 963,51 0,0% € 1.432.888,92 € 679.049,89 € 268.325,22 € 688.942,47 € 218.296,72 € 3.287.503,22
Riforma del terzo settore Gli obblighi di rendicontazione economica e sociale per gli Enti del Terzo Settore «ETS» Rif. Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 – Codice del Terzo Settore
La rendicontazione economica degli «ETS» L’ Art. 87 pone in capo a tutti gli ETS l’obbligo di redigere, entro 6 mesi dalla chiusura dell’esercizio sociale, un documento che rappresenti adeguatamente la situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell’ente. Tale documento varia nella sua complessità a seconda della dimensione economica dell’Ente.
La rendicontazione economica degli «ETS» l’art. 13 D.Lgs 117/2017 prevede infatti che gli ETS che hanno entrate o ricavi superiori a 220.000 euro annui dovranno redigere il bilancio di esercizio formato dallo stato patrimoniale, dal rendiconto finanziario e dalla relazione di missione; gli ETS che hanno entrate o ricavi inferiori a 220.000 euro annui potranno invece limitarsi a redigere un semplice rendiconto finanziario per cassa.
La rendicontazione economica degli «ETS» Viene però precisato che gli ETS che svolgono la propria attività esclusivamente o principalmente con modalità commerciali dovranno (anche qualora le entrate siano inferiori a 220.000 euro annui) redigere il bilancio ai sensi delle normativa civilistica prevista per le società, oltre che depositarlo presso il registro delle imprese.
La rendicontazione economica degli «ETS» l’art. 13 D.Lgs 117/2017 affida ad un futuro decreto ministeriale il compito di predisporre una modulistica e di precisare come dovranno essere redatti sia il bilancio di esercizio che il rendiconto finanziario: bisognerà, quindi, attendere il decreto per avere un’idea più chiara sulla redazione specifica dei due fondamentali documenti.
La rendicontazione economica degli «ETS» L’art. 13 comma 7 D.Lgs 117/2017 ribadisce l’obbligo per tutti gli ETS (anche quelli di piccole dimensioni) di depositare il bilancio o il rendiconto finanziario presso il Registro unico nazionale (sarà una sezione speciale della Camera di Commercio?).
La rendicontazione sociale prevede che solamente gli ETS che hanno entrate o ricavi annuali superiori ad 1 milione di euro sono obbligati a redigere il bilancio sociale, oltre che a pubblicarlo sul proprio sito internet e a depositarlo presso il Registro unico nazionale. Si affida ad un futuro decreto ministeriale (da adottarsi entro il 3 agosto 2018) il compito di dettare le linee guida che facciano chiarezza su come dovrà essere redatto il bilancio sociale degli ETS.
La rendicontazione sociale Il bilancio sociale è lo strumento di rendicontazione sociale per eccellenza, con il quale si comunicano ai diversi stakeholder (portatori di interessi) le attività che l’ente ha posto in essere per raggiungere la propria “mission” (finalità). Nel renderlo obbligatorio per alcuni enti la Riforma vuole incentivare anche le altre organizzazioni (per le quali sarebbe facoltativo) a redigerlo, testimoniando in tal modo l’impatto sociale delle proprie attività di interesse generale.
La rendicontazione sociale Inoltre l’art. 14 comma 2 D.Lgs 117/2017 prevede l’obbligo per tutti gli ETS con entrate o ricavi superiori a 100.000 euro annui di pubblicare ogni anno (e tenere aggiornati) sul proprio sito internet i compensi, i corrispettivi o gli emolumenti corrisposti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti e ai soci.
La rendicontazione sociale La Riforma prevede, altresì, degli obblighi anche in materia di bilancio sociale per gli enti del Terzo settore, art. 14 D.Lgs 117/2017. Anche qui sono previste delle distinzioni in base alla dimensione economica dell’ente.
Pubblicità contributi Già oggi la legge 124/2017 impone alle Associazioni, Fondazioni ed ETS che intrattengono rapporti economici con le P.A., la pubblicazione, entro il 28 febbraio di ogni anno (a partire dal 2019), delle informazioni relative a «sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque a vantaggi economici di qualunque genere ricevuti».
L’obbligo dell’organo di controllo L’art. 30 D.Lgs 117/2017 prevede per le associazioni del Terzo settore (sia riconosciute che non riconosciute) l’organo di controllo (anche monocratico) obbligatorio solo qualora si superino per due esercizi consecutivi 2 dei seguenti 3 limiti: 110.000 euro per quanto riguarda l’attivo dello stato patrimoniale; 220.000 euro di ricavi, rendite, proventi, entrate comunque denominate; 5 dipendenti occupati in media durante l’esercizio.
L’obbligo dell’organo di controllo L’organo di controllo ha il compito di vigilare sull’osservanza della legge e dello Statuto, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile dell’ente, oltre ad esercitare il controllo contabile. Il Codice prescrive inoltre che i componenti di tale organo devono essere scelti tra gli iscritti all’albo dei revisori contabili (se l’organo è collegiale è sufficiente che tale requisito sia posseduto da uno dei componenti).
SUGGERIMENTI Per la rendicontazione regionale adozione di un unico gestionale contabile che permetta di assemblare per classi omogenee tutti i costi utili al monitoraggio sia annuale che periodico (che uso ne fanno la Regione ed il CNS delle voci rendicontate?); Per il Bilancio Sociale adozione di modelli regionali anche essi omogenei; Formazione costante dei Dirigenti associativi;
SUGGERIMENTI Per AVIS Nazionale – promozione e realizzazione di un gestionale contabile, unico per l’intero territorio nazionale, per la raccolta dati utili sia alla rendicontazione che alla redazione del Bilancio Sociale; Al fine della corretta applicazione degli artt. 92 e 93 del D.Lgs 117/2017 AVIS Nazionale dovrà predisporre azioni per l’attività di monitoraggio, vigilanza e controllo, delegando all’uopo anche le Avis Regionali e Provinciali, diversamente saremo soggetti al controllo esterno da parte dei CSV autorizzati.
Grazie per l’attenzione!