Le patologie neuromuscolari nell’infanzia

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Transcript della presentazione:

Le patologie neuromuscolari nell’infanzia Corso di Laurea in scienze della formazione primaria Dr Maddalena Duca, Neuropsichiatra Infantile 

Definizione  Con il termine patologie neuromuscolari si intendono le affezioni provocate da lesioni del sistema nervoso o del muscolo e che si manifestano con riduzione della forza muscolare o paralisi dei muscoli volontari.

Sono coinvolti , a seconda delle patologie, i diversi segmenti dell’unità motoria: il muscolo, la giunzione neuromuscolare, il nervo periferico, il motoneurone spinale

Evoluzione  Si riscontrano in questo gruppo patologie molto differenti tra loro in rapporto alla rapidità di decorso ed in rapporto al comportamento genetico-ereditario

Criteri di osservazione e diagnostici  Anamnesi familiare  Anamnesi fisiologica con particolare riferimento all’organizzazione motoria (prensione, manipolazione, deambulazione)  Ricerca della eventuale perdita di capacità motorie precedentemente acquisite  Attenzione al contrasto tra insufficienza dello sviluppo posturo- motorio e la normalità dello sviluppo intellettivo

Segni e sintomi  Movimenti intrauterini ridotti  Suzione ipovalida  Pianto alla nascita flebile  Ipotonia  Ritardo dello sviluppo psicomotorio o perdita di abilità precedentemente acquisite  Debolezza lentamente progressiva  Segni o sintomi di crescente instabilità o scarsa coordinazione

EON  Forza muscolare ridotta  Tono muscolare ridotto  Trofismo muscolare ridotto  Fascicolazioni  Crampi muscolari sotto sforzo

Sintomi  L’ipostenia (riduzione della forza muscolare) si manifesta con :  Facile stancabilità  Facilità alle cadute  Crampi muscolari  Difficoltà nel salire le scale  Difficoltà nella corsa  Difficoltà nell’arrampicarsi

Sintomi  Si possono notare manovre di compenso quali:  Aumentata base di appoggio  Deambulazione incoordinata  Appoggio prevalente sulla punta dei piedi  Passaggi posturali anomali ( fenomeno dell’arrampicata)

Valutazione della forza muscolare  0:assenza di contrazione  1:accenno alla contrazione  2:movimenti attivi in assenza di gravità  3:movimenti attivi contro gravità  4:movimenti attivi contro resistenza  5:forza normale

Principali patologie neuromuscolari  Primitivo interessamento muscolare  DISTROFIE MUSCOLARI: Distrofinopatiche (Duchenne, Becker), non distrofinopatiche (dei Cingoli, Scapolo-Omerale, Facio-Scapolo-Omerale)  MIOPATIE CONGENITE  MIOPATIE METABOLICHE-SECONDARIE  SINDROMI MIOTONICHE  Primitivo interessamento della giunzione neuromuscolare  MIASTENIE  Primitivo interessamento nervoso  ATROFIE MUSCOLARI SPINALI  NEUROPATIE SENSITIVO-MOTORIE EREDITARIE  NEUROPATIE ACQUISITE (Lesioni traumatiche o infiammatorie dei plessi e dei nervi es. paralisi brachiale ostetrica, paralisi del facciale).

Distrofia muscolare di DUCHENNE (DMD)  La più frequente e più grave tra le distrofie.  Colpisce un maschio ogni 3500 nati e la trasmissione avviene per carattere recessivo legato all’X (Xp21), può avvenire per nuova mutazione.  Dovuta a deficit di Distrofina, proteina che svolge una funzione essenziale per il funzionamento del muscolo scheletrico.  I sintomi si manifestano entro i primi 5 anni di vita , la patologia può essere sospettata anche nei primi due anni.

DMD: sintomi  La sintomatologia è caratterizzata da:  Deficit nella deambulazione-andatura anserina, ondeggiante  Difficoltà nei passaggi posturali-segno di Gowers  Difficoltà nel correre, strisciare, arrampicarsi  Ritardo psicomotorio  Tendenza a camminare sulle punte dei piedi  (sono colpiti prima i muscoli prossimali dei distali) Si instaurano successivamente debolezza anche agli arti superiori ed ai muscoli intercostali che porta a morte, per insufficienza respiratoria ,nella maggior parte dei casi nella tarda adolescenza Possono concomitare deficit cognitivi ( la distrofina svolge funzioni anche nel cervelletto )

Distrofia muscolare di BECKER  Incidenza tra i maschi di 1 ogni 40000 nati  Rispetto alla Duchenne:  Esordio più tardivo  Compromissione meno importante  Prevalenza prossimale del difetto muscolare  Decorso più protratto

Miopatie Congenite  Ipotonia generalizzata.  Ipotrofia muscolare (riduzione della grandezza del muscolo).  Assenza o riduzione dei riflessi osteo-tendinei.  Alterazioni del sistema osteo-articolare (piede piatto,lussazione dell’anca).  Normalità degli enzimi muscolari agli esami ematochimici.  Alterazioni ultrastrutturali della fibra muscolare.

Sindromi miotoniche  Miotonia: alterazione della contrazione muscolare.  Dopo una contrazione volontaria nella normalità si osserva un rilassamento ritardato del muscolo. Tale fenomeno si attenua con il ripetersi dell’azione.  In alcuni casi si verifica l’effetto opposto: la ripetizione del movimento determina un’accentuazione del fenomeno miotonico (miotonia paradossa).

Sindromi miotoniche Evouzione variabile.  Miotonia congenita (Sindrome di Thomsen): origine genetica, alla nascita ipotonia generalizzata e difficoltà alimentari. Evouzione variabile.  Distrofia miotonica (Malattia di Steinert): miotonia, distrofia muscolare, cataratta, ipogonadismo e interessamento cardiaco. Incidenza 1.4:10.000, AD (crom 19).  Forma tardiva (solo cataratta), classica (esordio in adolescenza) e congenita (riduzioni mov fetali, ipotonia…). Facies miotonica (interessamento muscoli facciali, ptosi), disabilità intellettiva nelle forme precoci.

Miastenia Patologia della giunzione neuromuscolare (punto di contatto tra teminazioni nervose e fibra muscolare), conseguenza di una reazione autoimmune contro i recettori acetilcolininici della placca neuromuscolare. Miastenia gravis (visione sdoppiata (diplopia), affaticamento muscolare patologico). Esordio infantile. Miastenia transitoria del neonato (in nati di madre miastenica nel 10-15% dei casi), pianto flebile, difficoltà di suzione, scompare in 4-5 settimane. Miastenia congenita, inizialmente sovrapponibile alla transitoria come sintomi, successivamente oftalmoplegia e ptosi (abbassamento palpebrale).

Atrofie muscolari spinali (AMS)  Con questo termine si comprende un gruppo eterogeneo di malattie ereditarie caratterizzate da atrofia muscolare secondaria ad un processo degenerativo delle cellule delle corna anteriori del midollo spinale.  Clinicamente si esprimono con deficit muscolare neurogeno generalizzato prevalente agli arti inferiori. Si diversificano per età di esordio e decorso più o meno benigno.

AMS: Disturbo degenerativo ereditario a carico delle corna anteriori del midollo spinale. Regione cromosomica 5q11.3-13.3.  AMS tipo 1 Werdnig-Hoffman esordio alla nascita, diffusa ipotonia, riduzione motilità spontanea, compromissione muscolatura respiratoria, exitus 18 mesi.  AMS tipo 2 (6-7 mesi), ipotonia marcata, non progressiva, ma il bambino non acquisisce la stazione eretta e deambulazione.  AMS 3 (Kugelberg-Welander) 3-6 anni, ridotta forza muscolare, (difficoltà nei passaggi posturali), prognosi migliore rispetto alle altre forme.

Criteri diagnostici  Dosaggio di enzimi sierici (CPK).  Elettromiografia.  Elettroneurografia.  Biopsia muscolare.  Test di genetica molecolare.

Terapia  Intervento neuromotorio (fisiokinesiterapia).  Ausili.  Farmacoterapia.  Chirurgia funzionale.  Trattamento delle funzioni vitali (alimentazione, respirazione).  Bisogni emozionali e sociali.  Modulata sulla base della condizione clinica e sulla prognosi.

I bambini affetti da malattie muscolari possono avere un normale livello cognitivo. Vanno rispettati i tempi necessari per trovare adeguate strategie motorie, che risultano le più funzionali.

 Grazie per l’attenzione!!!