La dimensione sovranazionale della politica

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Transcript della presentazione:

La dimensione sovranazionale della politica Corso di Introduzione alla Comunicazione Politica a.a. 2017 – 2018 Luca Verzichelli

In principio era lo stato-nazione… Il processo di formazione degli stati-nazione in Europa ha occupato i secoli XII-XIX La coincidenza fra stato (apparati di governo) e nazione (la comunità dei cittadini), favorendo la costruzione di un’identità nazionale, ha reso a lungo relativamente facile governare la cittadinanza La costruzione dello stato moderno aveva portato a far coincidere all’interno degli stessi confini: tutela dei diritti civili garanzia dei diritti politici protezione dei diritti economici promozione dei diritti sociali

Un format superato? Dopo la seconda guerra mondiale lo stato-nazione era visto con sospetto, come causa di conflitti e lutti Si affermava l’idea di un governo del mondo basato su agenzie funzionali che travalicassero i confini nazionali, ciascuna incaricata di una funzione particolare (funzionalismo) Queste agenzie avrebbero dato origine a comunità di sicurezza in cui le guerre non sarebbero più scoppiate perché a decidere sarebbero stati tecnici esperti e non politici In questo quadro emergono le prime prove di integrazione europea: la comunità del Carbone e dell’Acciaio (CECA) e la Comunità Economica Europea (CEE)

Regimi e organizzazioni internazionali In ambito di pace e sicurezza Nato, Opac, Aiea, … In ambito economico Gatt, WTO, WB, IMF, … In ambito umanitario Universal Declaration of Human Rights, United Nations, Charter on Minority Languages, … In ambito ambientale United Nations Framework Convention on Climate Change, WWF, Friends of the Earth, … A partire dal dopoguerra emergono “regimi” internazionali volti a raggiungere decisioni collettive Di conseguenza si moltiplicano le organizzazioni internazionali e ONG transnazionali

Dopo la crisi degli anni settanta: Ripensare la sovranità Si è imparato che le decisioni anche di un solo stato, o anche di un solo gruppo di consumatori, possono avere ripercussioni (esternalità) negative importanti anche sui cittadini di altri stati e su altri consumatori. Tra le risposte globali sperimentate assieme a partire dagli anni settanta troviamo Imprese multinazionali che aderiscono sempre più frequentemente a codici di comportamento socialmente responsabile (dagli shareholders agli stakeholders) L’azione di organizzazioni governative “guidate” anche da agenzie di rating private acquisisce potere regolativo sugli stati sovrani

Sfide globali Il sistema dei regimi non ha evitato le disuguaglianze, anzi le ha estese, anche grazie al potere pubblico esercitato da multinazionali e banche Il movimento new global nasce da questa tensione e contesta non solo le agenzie di rating e le banche private, ma anche i governi e le loro emanazioni internazionali Due visioni contrapposte: il world economic forum di Davos e il Social forum di Porto Alegre Anche altre proteste e mobilitazioni tematiche diventano sempre più trans-nazionali e globali (boicottaggi commerciali, proteste contro opere pubbliche, azioni pro-ambiente, dirittti delle donne, dei gay ecc.)

Le sfide alla sovranità nazionale GLOBALI Interdipendenza economica e sociale Contrapposizione interessi concentrati e diffusi DENTRO LA STATO NAZIONE Maggiore domanda di democrazia, creazione di nuovi partiti-movimenti Sovranità DAL BASSO Multiculturalismo Domanda di partecipazione

Processi di integrazione economica L’integrazione europea è il più avanzato dei processi di integrazione economica regionale (altri sono in Nord e Sud America, Africa dell’Est e dell’Ovest, Asia sud-orientale) Ha creato un grande mercato continentale e ha permesso agli stati membri di gestire insieme molte politiche L’interdipendenza economica si riflette nell’Unione Monetaria, nella moneta unica e nel coordinamento dei bilanci Globalizzazione e integrazione regionale sono anche cause di importanti ristrutturazioni produttive e tensioni nel welfare state degli stati membri

Dal government alla governance Un diverso modo di governare si impone anche all’interno degli stati-nazione: si verifica pertanto una generale transizione dal government alla governance Per government si intende il tradizionale governo del tipo “comanda e controlla” Per governance si intende un modo di governare che coinvolge livelli diversi di governo (multilevel governance) e soprattutto società civile e i cittadini (co-governance) A favorire questo nuovo modo di governare sono anche la rivoluzione post-materialista della fine degli anni sessanta e la riscoperta delle identità e delle economie regionali