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1.
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Transcript della presentazione:

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13/11/11 Jay Phelan, Maria Cristina Pignocchino Biologia 2 2 2

La chimica della vita Capitolo A1 3 13/11/11 3 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 3 3

L’unitarietà della vita Lezione 1 4 13/11/11 4 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 4 4

1. Che cosa caratterizza i viventi? 13/11/11 1. Che cosa caratterizza i viventi? Gli esseri viventi sono sistemi organizzati, capaci di svilupparsi autonomamente e di riprodursi; interagiscono con l’ambiente e gli altri organismi, e derivano per evoluzione da un antenato comune. 5 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 5 5

2. L’unità di base della vita è la cellula 13/11/11 2. L’unità di base della vita è la cellula L’unità di base di tutti gli organismi viventi è la cellula, la struttura più semplice in grado di svolgere in modo autonomo tutte le funzioni vitali, compresa la capacità di riprodursi. Tutti gli organismi viventi sono costituiti da una o più cellule e tutte le cellule provengono da cellule preesistenti. 6 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 6 6

3. Tutte le cellule hanno un’organizzazione simile 13/11/11 3. Tutte le cellule hanno un’organizzazione simile Tutte le cellule hanno una membrana plasmatica, il citoplasma, DNA e ribosomi. Il DNA contiene le informazioni per costruire le proteine e si duplica quando la cellula genera altre cellule. Le molecole di DNA sono il patrimonio genetico della cellula; un gene è un tratto di DNA che codifica una proteina. 7 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 7 7

4. Le cellule possono essere procariotiche o eucariotiche 13/11/11 4. Le cellule possono essere procariotiche o eucariotiche Le cellule procariotiche sono semplici e piccole, il DNA si trova nel citoplasma. Le cellule eucariotiche sono più grandi, hanno un nucleo contenente le molecole di DNA e nel citoplasma presentano molti organuli delimitati da membrane. 8 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 8 8

5. Negli organismi pluricellulari l’organizzazione è gerarchica 13/11/11 5. Negli organismi pluricellulari l’organizzazione è gerarchica Negli organismi pluricellulari le cellule sono specializzate (hanno forme e compiti differenti) e organizzate gerarchicamente in tessuti, organi, apparati. 9 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 9 9

6. Gli organismi interagiscono con l’ambiente 13/11/11 6. Gli organismi interagiscono con l’ambiente Gli organismi hanno bisogno di nutrienti come fonte di energia e di materie prime. Gli autotrofi producono i propri nutrienti partendo da molecole semplici, gli eterotrofi prendono i nutrienti di cui hanno bisogno dall’ambiente o da altri organismi. 10 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 10 10

7. La generazione della vita non è spontanea 13/11/11 7. La generazione della vita non è spontanea Gli organismi nascono solo da altri organismi. Ciò può avvenire per riproduzione asessuata (un solo genitore genera un figlio identico a sé stesso) o sessuata (i figli sono generati dall’unione di due cellule riproduttive nella fecondazione). 11 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 11 11

Le basi chimiche della vita 13/11/11 Lezione 2 Le basi chimiche della vita 12 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 12 12

8. La specificità chimica della vita 13/11/11 8. La specificità chimica della vita Tutte le cellule sono costituite prevalentemente di biomolecole. Ogni biomolecola ha un compito specifico. Le biomolecole sono simili in tutti gli organismi e, sulla Terra, sono tipiche solo della vita. 13 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 13 13

9. Per la vita servono carbonio e acqua 13/11/11 9. Per la vita servono carbonio e acqua Gli elementi indispensabili per la vita comprendono idrogeno e ossigeno, che unendosi formano le molecole di acqua, e il carbonio, costituente fondamentale delle biomolecole. 14 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 14 14

Le biomolecole sono formate da atomi legati tra loro 13/11/11 Lezione 3 Le biomolecole sono formate da atomi legati tra loro 15 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 15 15

10. La formazione dei legami e gli elettroni esterni 13/11/11 10. La formazione dei legami e gli elettroni esterni Gli atomi che hanno il livello elettronico esterno incompleto tendono a formare legami chimici con altri atomi per diventare più stabili. 16 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 16 16

11. Il legame chimico è una forza di natura elettrica /1 13/11/11 11. Il legame chimico è una forza di natura elettrica /1 Tutti i legami si formano per attrazione elettrica. L’elettronegatività è la tendenza di un atomo ad attrarre gli elettroni coinvolti in un legame. La differenza di elettronegatività (Δe) stabilisce se gli atomi condividono o si scambiano elettroni. 17 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 17 17

11. Il legame chimico è una forza di natura elettrica /2 13/11/11 11. Il legame chimico è una forza di natura elettrica /2 18 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 18 18

12. Il legame ionico è l’attrazione tra ioni di carica opposta 13/11/11 12. Il legame ionico è l’attrazione tra ioni di carica opposta Quando Δe > 1,9 l’atomo meno elettronegativo cede uno o più elettroni all’atomo più elettronegativo. Gli atomi quindi si trasformano in ioni che si attirano elettricamente formando un legame ionico. 19 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 19 19

13. Il legame covalente è la condivisione di coppie di elettroni 13/11/11 13. Il legame covalente è la condivisione di coppie di elettroni Il legame covalente è la condivisione di una o più coppie di elettroni tra atomi con differenza di elettronegatività inferiore a 1,9 o nulla. A seconda del numero di coppie di elettroni condivise, il legame è singolo, doppio o triplo. 20 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 20 20

14. Il legame covalente può essere puro o polare 13/11/11 14. Il legame covalente può essere puro o polare Il legame covalente è puro se gli atomi che si legano hanno elettronegatività uguale o molto simile, è polare tra atomi con elettronegatività differente. Nei legami polari gli elettroni di legame sono più vicini all’atomo più elettronegativo. 21 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 21 21

La varietà delle molecole Lezione 4 22 13/11/11 22 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 22 22

15. Ogni molecola ha una forma definita 13/11/11 15. Ogni molecola ha una forma definita La forma di una molecola dipende principalmente dagli angoli di legame. L’acqua ha una forma a V; il carbonio può formare molecole con geometria tetraedrica, planare o lineare. 23 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 23 23

16. Formule di struttura e modelli molecolari 13/11/11 16. Formule di struttura e modelli molecolari La formula di struttura non rappresenta la forma vera di una molecola, ma è utile per capire in che ordine sono disposti gli atomi. 24 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 24 24

17. I dipoli sono molecole polari 13/11/11 17. I dipoli sono molecole polari Le molecole sono polari se la carica elettrica non è distribuita in modo uniforme al loro interno a causa della polarità e della geometria dei legami. L’acqua è una molecola molto polare. 25 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 25 25

18. Il carbonio forma numerosi composti nucleari 13/11/11 18. Il carbonio forma numerosi composti nucleari Il carbonio forma moltissimi composti, perché i suoi atomi possono formare lunghe catene a cui si legano elementi diversi. I composti che hanno la medesima formula, ma diversa disposizione degli atomi, sono isomeri. 26 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 26 26

I legami intermolecolari Lezione 5 27 13/11/11 27 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 27 27

19. Anche le molecole si attirano 13/11/11 19. Anche le molecole si attirano I legami intermolecolari sono deboli attrazioni elettriche che si instaurano tra molecole vicine e vengono divisi in tre categorie: legame dipolo-dipolo, legame a idrogeno, forze di London. 28 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 28 28

20. I legami tra molecole polari 13/11/11 20. I legami tra molecole polari Il legame dipolo-dipolo è l’attrazione tra poli opposti di molecole polari. Il legame a idrogeno è l’attrazione tra molecole fortemente polarizzate, come l’acqua, nelle quali l’idrogeno è legato con legame covalente ad atomi piccoli e molto elettronegativi (F, O, N). 29 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 29 29

21. Le interazioni tra sostanze apolari 13/11/11 21. Le interazioni tra sostanze apolari Le forze di London sono dovute all’attrazione tra i dipoli temporanei di molecole vicine. Sono i legami intermolecolari più deboli. 30 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 30 30

22. I legami tra molecole e ioni nelle soluzioni 13/11/11 22. I legami tra molecole e ioni nelle soluzioni Per le soluzioni liquide vale la regola «il simile scioglie il simile»: un soluto si mescola solo con un solvente con cui può formare legami di natura e forza simili. 31 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 31 31

Le proprietà dell’acqua e la vita 13/11/11 Lezione 6 Le proprietà dell’acqua e la vita 32 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 32 32

23. L’acqua è un liquido speciale 13/11/11 23. L’acqua è un liquido speciale L’acqua allo stato liquido ha grande coesione, forte tensione superficiale e risale per capillarità in piccoli tubicini. L’acqua allo stato liquido si riscalda lentamente ed è più densa del ghiaccio. 33 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 33 33

24. L’acqua è un solvente parzialmente ionizzato 13/11/11 24. L’acqua è un solvente parzialmente ionizzato Nell’acqua allo stato liquido sono sempre presenti piccole quantità di ioni idronio e ioni ossidrile prodotti dalla reazione di autoionizzazione: 2H2O ⇄ H3O+ + OH– 34 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 34 34

25. Il comportamento dei soluti ionici e molecolari in acqua /1 13/11/11 25. Il comportamento dei soluti ionici e molecolari in acqua /1 Nelle soluzioni acquose i composti ionici e alcuni composti molecolari sono presenti in forma di ioni indipendenti e idratati, cioè circondati da molecole di acqua con cui formano legami ione-dipolo. 35 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 35 35

25. Il comportamento dei soluti ionici e molecolari in acqua /2 13/11/11 25. Il comportamento dei soluti ionici e molecolari in acqua /2 36 Phelan, Pignocchino Biologia © Zanichelli editore 2017 36 36