"Stereotipi e traduzioni culturali: linguaggio, corpi, immaginario" Patrizia Calefato Università degli studi di Bari Aldo Moro, Dip. di Scienze Politiche
Stereotipi Possiamo definire “stereotipo” quella espressione verbale, quell’immagine o quella modalità del ragionamento attraverso i segni, che si “incolla”, per così dire, addosso a una persona, a un gruppo sociale, a un tipo umano, oppure a un comportamento, un sentimento, un valore, senza venire “filtrata” attraverso il buon senso del ragionamento non alienato, anzi, riproducendosi, proprio come le lastre tipografiche, sempre uguale a se stessa e lasciando implicito dietro di sé un sottinteso assunto spesso inconsapevolmente come dato scontato.
Dove nascono e si riproducono gli stereotipi? Per Adam Schaff (1987) lo stereotipo ha sempre un carattere linguistico verbale. Tuttavia, benché sia il linguaggio verbale a custodire dentro di sé la maggiore quantità di stereotipi, non possiamo tralasciare altri sistemi di segni non verbali entro cui si modellano e prendono corpo stereotipi di vario genere. Tra questi le immagini, comprese le immagini mentali.
Stereotipi etnici e di gruppo Sono parole-etichetta attraverso cui una comunità locale, nazionale, religiosa, sessuale, viene nominata con sommarie definizioni che pretenderebbero di esaurirne i caratteri salienti.
Parole apparentemente “neutrali”, stereotipi impliciti Uso di una terminologia “obiettiva”, “neutrale”, che si carica però nel discorso di valori ben orientati. Es.:“ebreo”, “marocchino”, “handicappato”, “mongoloide”, “omosessuale”, “drogato”.
Stereotipi espliciti Uso di parole già indirizzate secondo un valore, che vengono univocamente accostate a qualcuno o a qualcosa in senso negativo. Es.: “terrone”, usato in Italia per definire i meridionali in modo dispregiativo; “clandestino”, accostato spesso all’immagine dell’immigrato, a prescindere dal fatto che sia o no in possesso di permesso di soggiorno. In tal modo una qualità negativa di una parte del gruppo viene associata all’intero.
Riferimenti bibliografici Schaff, A. , Gli stereotipi e l'agire umano, intr. e cura di G. Mininni, Adriatica, Bari1987. Spivak Chakravorty, G. , trad. it. di A. D’Ottavio, a c. di P. Calefato, Critica della ragione postcoloniale, Meltemi, Roma 2004. Van Dijk, Teun A., Communicating Racism, SAGE, Newbury Park-Beverly Hills-London-New Delhi 1987.