LE FIGURE RETORICHE NELLA PUBBLICITÀ Luca Batistini, Sofia Piccioli, Margherita Bencini
ITERAZIONE “PIANO PIANO, BUONO BUONO” Ripetizione di una o più parole La figura retorica è presente sia nello slogan che nell’immagine ad esso associata: si ripetono sia le persone sullo sfondo che gli aggettivi riferiti al prodotto
Presenta infine l’iterazione (ripetizione del suffisso –issima). “ALTISSIMA, PURISSIMA, LEVISSIMA” IPERBOLE È la rappresentazione dell’esagerazione nella descrizione della realtà CLIMAX Successione di parole in ordine di progressiva intensità La pubblicità presenta un climax ascendente: viene evidenziata la provenienza (resa anche nell’immagine), la sua trasparenza, ed infine la sua perfezione. Presenta anche l’iperbole nella raffigurazione della montagna e con l’associazione Presenta infine l’iterazione (ripetizione del suffisso –issima).
“BASTA INVIARE UN SMS PER AIUTARE GLI ANIMALI” PERSONIFICAZIONE Attribuzione di caratteristiche umane a cose o animali Viene attribuito al cane, destinatario dell’aiuto, il comportamento che la pubblicità invita le persone ad assumere.
“SMETTILA DI MANGIARMI CON GLI OCCHI” SINESTESIA Associazione di sensazioni appartenenti a sfere sensoriali diverse La bontà del prodotto viene trasmessa tramite il contatto visivo e lo slogan, il cui scopo è convincere colui che guarda la pubblicità ad avere voglia di consumarlo.