la gestione della giornata scolastica: Formazione SZ 12.09.2015 ASIAGO la gestione della giornata scolastica: time table e indicazioni organizzative FormatricI : Daniela Michetti Monica Mariti
La piramide della progettazione Time table della giornata Time table della settimana Piano annuale di classe/ sezione POF di istituto – planning di scuola Indicazioni Nazionali per il Curricolo
L’organizzazione della GIORNATA definisce la qualità della vita scolastica e l’apprendimento efficace. Rischiano di essere vanificati tutti gli altri livelli di progettazione se la giornata non è ben strutturata.
Obiettivi Saper calibrare bene i tempi delle attività che si propongono tenendo conto dei ritmi di apprendimento dei bambini Saper dare ritmo alla giornata scolastica Saper gestire le transizioni da un’attività all’altra Saper gestire disturbi e interruzioni in modo da creare la sacralità dell’aula Saper collocare l’organizzazione della giornata nella piramide della progettazione
Le domande a cui rispondere sono: “Cosa impariamo?” – “Cosa facciamo?” 1 -Presentare La presentazione delle attività aiuta a entrare in sintonia, crea empatia, prepara e predispone per le attività. Le domande a cui rispondere sono: “Cosa impariamo?” – “Cosa facciamo?” All’inizio della giornata l’insegnante presenta il timetable delle attività
2 - Riprendere Prima di far partire un’attività è importante riprendere quanto fatto in precedenza, per ricordare, far sintonizzare, fare warm up L’insegnante ricorda a che punto siamo e quello che è stato fatto Un alunno ricorda e/o legge il verbale degli step precedenti (Studi sulla metacognizione)
3 - Concludere Ogni attività risulta efficace se è prevista una conclusione che riassume il percorso, l’esperienza fatta Un alunno a fine giornata racconta ciò che è successo Il docente sintetizza ciò che è stato fatto Un alunno ha il compito di scrivere “cosa abbiamo imparato oggi….” su un cartellone e/o quaderno
4 - Ripetizione distanziata (Spaced repetition) E’ importante riproporre, a distanza di breve tempo, materiale di apprendimento già presentato (utile anche nelle memorizzazioni e nelle esercitazioni)
5 - Intercalare (Interleaving effect) Meglio dividere un’ attività in più fasi e inframezzarle con altre attività, piuttosto che svolgere un’attività di continuo (attività massiva)… Operare questa divisione tra aaa - bbb – ccc (massiva) abc – abc – abc (inframezzata) (Dip. Psicol. Univ. Florida –USA – 2000) (Mace: ricerca su 4000 stud. Americani – 1939- )
5 - IPU (Istruzioni per l’Uso) Le IPU rendono fluida l’attività, costruendo procedure condivise con gli alunni, scritte e consultabili in classe. Le IPU si applicano a questi aspetti: relazionali – didattici organizzativo – didattico metodologico – didattici (M. Orsi “ A scuola sz” 2006)
6 - Stacco Lo stacco è una brevissima attività che rompe lo schema della routine della giornata scolastica, specie se impegnativa, utilizzando altre dimensioni sensoriali – corporee, altri linguaggi, per poi ritornare all’impegno precedente. (Taylor- Scherer ) Cantare una canzone muovendosi con il corpo Ascoltare una musica e muoversi a ritmo Esprimere un’emozione/dire una filastrocca ……………………………………….. 30 min. 5 min 30 min 5 min. 30 min.
7 - Rito I riti sviluppano senso di appartenenza, favoriscono la calma e l’ordine, predispongono a svolgere un’attività Filastrocca /canzone prima di iniziare la giornata Prendere le presenze , segnare il tempo…. Mettere a posto e ordinare prima di passare ad un’ altra attività Utilizzare un segnale per fare silenzio , un altro per cambiare attività… ………………………… (M. Orsi “A scuola sz” 2006)
8 - Ciclo dell’attività Il ciclo dell’attività è l’andamento dell’attività. Iniziare bene e concludere bene sono gli ingredienti di un apprendimento efficace. Inizio Scaldarsi (i riti) Sapere quel che succede (informare/presentare) Percorso Riti /Attività / Stacchi …….. Fine Stacco Sintesi / racconto / documentazione / esposizione (Studi sulla metacognizione)
9 - Warm up Un’attività riesce meglio se è preceduta da un riscaldamento (Warm up). Gli atleti fanno gli esercizi di riscaldamento, esercizi di concentrazione, rituali di preparazione. Nella cultura orientale è importante prendere contatto con il respiro e con il proprio corpo e la propria mente prima di eseguire un esercizio/attività. Fare esercizi di respirazione Preparare il tavolo e il materiale per il lavoro Fare 30 secondi di silenzio ………………
10 - Assaggio “L’assaggio” prepara all’apprendimento, permette di essere informati, di connettere i saperi da acquisire alla propria mappa cognitiva, di dare – in definitiva – significato all’attività didattica che seguirà Brevissima sintesi dei contenuti da presentare e collegamento con precedenti attività/concetti Cosa impareremo … Fare domande …. portare in aula materiale “misterioso” Presentare uno schema (Studi e ricerche sulla motivazione – Nord Europa )
11 - Gestione dei disturbi e delle interruzioni L’attività è spesso disturbata e/o interrotta da rumori e da persone che entrano in classe, che deconcentrano e distraggono. Occorre mettere in atto strategie e iniziative. Appendere un cartello alla porta “Non disturbare” Sensibilizzare i collaboratori scolastici e i colleghi Mettere palline da tennis alle gambe delle sedie
12 - Gestione delle transizioni Il passaggio da un’attività ad un’altra in una classe è un momento critico che può far perdere tempo, deconcentrare, generare confusione. Occorre gestire attentamente le transizioni. - costruendo riti insieme agli alunni individuando e organizzando i materiali e gli spazi per l’attività successive Informando gli alunni sulle attività della giornata e su come transitare da un’attività all’altra
13 - Contatori di tempo L’orologio e in genere i contatori del tempo aiutano il docente e gli alunni a tenersi nei tempi stabiliti, evitando noia, disordine, inconcludenza. Una giusta variazione delle attività richiede una gestione attenta del tempo. Utilizzare vari strumenti come: Orologio da parete con segnalatori di tempo Timer Clessidre
14 - Feedback Il Feedback aiuta gli alunni ad avere uno stimolo per riflettere sull’attività e sul comportamento. Se dati in tempo, con strumenti giusti, sono un valido aiuto per l’apprendimento e per la gestione della classe. Predisporre segnali con scritto annotazioni della maestra sulle attività svolte,comunicazioni, richieste…..(“Lavoriamo in modo autonomo ai tavoli e ai laboratori”, “La maestra è impegnata al tavolo rosso” …) Predisporre cartoncini con scritto alcuni feedback sul comportamento (es. “Ti vedo impegnato”, “Stai procedendo bene”, “Abbassa il volume della voce”) Stessa cosa per gli aspetti cognitivi (“Lavoro molto buono”….)
15 - Voce La voce è uno strumento molto impiegato, dunque il suo utilizzo corretto è importante per una gestione efficace della classe. Usare poco la voce sostituirla con linguaggi e segni non verbali Usare la voce con volumi bassi Usare la voce con toni coloriti Evitare di parlare sempre a tutta la classe (gestione frontale) 22
16 - Prossemica Gli studi sulla prossemica (Hull) ci dicono che la distanza tra i corpi genera più o meno energia e possibilità di empatia tra due o più persone. La gestione della prossemica è importante nelle attività quotidiane.... È importante: Sedersi ai tavoli Spostarsi nelle varie aree della classe Richiamare mettendo una mano sulla spalla Salutare dando la mano Lavorare con pochi alunni 23
17 - Basta con le mani alzate Le mani alzate sono uno dei modi per gestire i turni di intervento degli alunni. Essi hanno però varie controindicazioni come: confusione, agitazione, competitività, scarsa possibilità di riflettere. Ci sono alternative: Far scrivere a tutti la risposta su un foglio Far usare palette di gradimento per i sì e per i no Predisporre un cartello con i nomi degli alunni che vengono chiamati tramite un turno stabilito o tramite l’indicazione del docente (Johnson e Holubec 1996- Circ. Min. Istruz. Britannico 2007- Kohn ”La fine della competitività” 1992) 24
18 - Venti secondi decisivi Se il docente deve fare una domanda a un gruppo o a un singolo alunno non chiedere mai una risposta reattiva (immediata). Come regola dare sempre agli alunni 20 – 30 secondi prima di rispondere , perché è stato dimostrato che le risposte sono molto più corrette (Blair 2007-Gardner “Educare al comprendere”1991-Juul “Il bambino è competente”1995-)
19 - Chi finisce prima … Nelle attività individuali spesso alcuni alunni finiscono prima. Ciò potrebbe generare una situazione di distrazione per gli altri alunni e di noia per chi ha finito. Occorre gestire questo tempo in modo che non sia sprecato e che eviti disturbi. Ci sono schedari di esercitazione e schede personali di registrazione delle esercitazioni Ci sono tante piccole attività per la “manutenzione” della classe: piante da annaffiare, armadi da sistemare, pannelli da aggiornare… Si può leggere un libro nell’agorà o nello spazio biblioteca… Si può accedere ad un laboratorio o ad un “angolo di servizio” Si può preparare del materiale per attività da svolgere nella mattinata o nei giorni successivi Ci si mette a disposizione dei compagni per aiutarli M. Orsi “A scuola sz ” 2006) 26
20 -Indicazioni per progettare la giornata scolastica Prepararla accuratamente nei contenuti, nei tempi , nelle procedure e nell’organizzazione dei materiali Confrontarsi con i colleghi Condividerla con gli alunni Compilare il time table Fare un pannello (della giornata e della settimana) Realizzare quanto scritto Revisionare quanto fatto (con i colleghi - con gli alunni) Provare a organizzare alcune giornate durante l’anno in modo ottimale, con grande cura e precisione (giornate della responsabilità)
TIME TABLE DELLA GIORNATA
TIME TABLE DELLA GIORNATA
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