Fare ricerca, mai così facile

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Transcript della presentazione:

Fare ricerca, mai così facile

Questa è la nostra ricerca: introduzione al pensiero critico

Fare una ricerca è come costruire un edificio Perché l’edificio stia in piedi, bisogna curare bene due aspetti: + = PROGETTO MATERIALI

Anche per ottenere una ricerca solida e fondata serve un buon progetto Scelta di un argomento non troppo vasto, né troppo specifico Ordine delle informazioni chiaro: introduzione, svolgimento, conclusione PROGETTO

E servono materiali di buona qualità! = LE FONTI! MATERIALI

Cosa sono le fonti? Sono bacini di informazioni utili per la ricerca e possono essere di diverso tipo: SCRITTE ICONOGRAFICHE ORALI MULTIMEDIALI Questa slide contiene delle animazioni. L’idea è che a partire dalle icone gli studenti ricavino l’aggettivo del tipo di fonte corrispondente all’immagine. Es. vaso -> fonte materiale. La spiegazione di ciascun tipo di fonte può essere supportata dal manuale del ricercatore. MATERIALI

Proviamo! 2. 5. 1. 3. 4. SCRITTA (primaria) SCRITTA (secondaria) ICONOGRAFICA/MATERIALE MATERIALE MULTIMEDIALE (si tratta della serie TV americana del 2002: è una fonte sull’argomento, non è detto che sia utile per una ricerca). La distinzione tra fonte primaria e secondaria si può in realtà fare dopo aver spiegato la slide successiva, a meno che non ci arrivino gli studenti stessi. 1. 3. 4.

Le fonti si distinguono anche in primarie e secondarie Le fonti primarie sono così definite perché si tratta di documenti originali, che offrono informazioni dirette su un certo argomento, evento, o idea. Le fonti secondarie, al contrario, sono i documenti che interpretano, discutono o commentano le primarie. Abbiamo quindi a che fare, di norma, con articoli o libri.

Le riconoscete? La foto di sinistra è l’autografo dell’idillio «Alla luna» di Giacomo Leopardi (se si guarda bene, infatti testimonia che l’autore aveva inizialmente intitolato il componimento «La ricordanza»). La foto di destra è il frontespizio della rivista di filosofia della Società Kantiana (Kant-Gesellschaft), in particolare del fascicolo 4 del 1999.

Le fonti devono essere di qualità… …altrimenti l’edificio, cioè la nostra ricerca, non sta in piedi! Fondamentale dunque è il momento della valutazione delle fonti, per stabilire la loro affidabilità. Noi usiamo quattro criteri: CREDIBILITA’ ACCURATEZZA RAGIONEVOLEZZA SOSTEGNO CARS Si ripercorrono di seguito i criteri di valutazione delle fonti. È auspicabile indicare agli studenti che le spiegazioni si trovano anche all’interno del manuale del ricercatore.

Credibilità Chi ha scritto la fonte? Che credenziali ha? Come l’autore è venuto a conoscenza dei dettagli che descrive? Si appoggia a qualche istituzione riconosciuta in materia?

Accuratezza Quanti dettagli vengono forniti? Quanto è aggiornata la fonte? È indicata la data di pubblicazione o divulgazione della fonte?

Ragionevolezza Quanto sembra oggettiva la fonte? Chi scrive ha interesse a nascondere o evidenziare determinate informazioni? Lo scopo di chi scrive è solo quello di informare?

Sostegno Quante altre fonti sostengono la nostra? È presente una bibliografia o una sitografia che mostri le fonti su cui la nostra fonte si appoggia?

Abbiamo la garanzia assoluta? Sì e no. Dobbiamo sempre ricordare che ogni fonte è prodotta da un uomo e dunque ogni fonte è un’interpretazione della realtà (anche quando si tratta di dati!). Ciascuno è influenzato: dalle sue conoscenze pregresse dal suo punto di vista dal linguaggio usato per trattare un certo argomento Per esemplificare questa slide si può tornare a adoperare la slide su Cesare (#7). Il «De bello Gallico», per esempio, è una fonte primaria, soddisfa i criteri di credibilità (l’autore è indicato chiaramente, è esperto in materia perché era presente all’epoca e nei luoghi dei fatti raccontati), di accuratezza (linguaggio preciso, informazioni dettagliate), di ragionevolezza (non è disarticolato o poco sensato), di sostegno (altre fonti contemporanee a Cesare, es le lettere di Cicerone ci confermano gli spostamenti e le azioni di Cesare mentre era in Gallia). Cesare però emerge come un comandante sempre giusto, clemente e vittorioso: ci sorge dunque il dubbio che abbia raccontato le sue imprese enfatizzando gli episodi positivi e tralasciando gli insuccessi.