Prof. Paolo Gallana DESENZANO, 8 – 9 FEBBRAIO 2019

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Prof. Paolo Gallana DESENZANO, 8 – 9 FEBBRAIO 2019 Il Progetto Formativo Individuale: strumento di personalizzazione e orientamento nella scuola dell’innovazione, della sperimentazione e della ricerca Prof. Paolo Gallana DESENZANO, 8 – 9 FEBBRAIO 2019

I temi da affrontare La personalizzazione nell’educazione e nella didattica Il Profilo educativo culturale e professionale in uscita Il Progetto formativo individuale Il ruolo del tutor

Il modello didattico dell’istruzione professionale L’art. 1 del decreto legislativo 61/2017 stabilisce che: Il modello didattico è improntato al principio della personalizzazione educativa volta a consentire ad ogni studentessa e ad ogni studente di rafforzare e innalzare le proprie competenze per l’apprendimento permanente a partire dalle competenze chiave di cittadinanza, nonché di orientare il progetto di vita e di lavoro della studentessa e dello studente, anche per migliori prospettive di occupabilità. Lo stesso modello fa riferimento a metodologie di apprendimento di tipo induttivo.

La didattica personalizzata La didattica personalizzata, calibra l’offerta formativa e le modalità relazionali, sui bisogni educativi degli alunni e della classe, considerando le differenze individuali derivanti dalle caratteristiche personali e dall’ambiente socio-culturale di provenienza. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica  personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni alunno.

Cosa comporta la personalizzazione La predisposizione di percorsi educativi volti alla responsabilizzazione dell’allieva/o L’uso dei mediatori didattici, l’attenzione agli stili di apprendimento, l’organizzazione di attività diverse, la taratura  degli interventi sulla base dei livelli raggiunti.

L’obiettivo della didattica personalizzata è quello di promuovere apprendimenti significativi e quindi di porre la persona dell’allievo in grado di utilizzare quello che conosce per affrontare in modo positivo le diverse situazioni della vita. La persona competente non solo conosce Ma sa usare quello che conosce per risolvere i problemi che ha di fronte per raggiungere gli obiettivi che si è posto per realizzare quanto gli è richiesto nel suo lavoro

Realizzare una didattica personalizzata La didattica personalizzata richiede tre livelli di azione: Progettazione strutturale dei percorsi Organizzazione delle attività didattiche, gestione del personale e degli orari Ricorso a metodologie d’insegnamento appropriate

La progettazione strutturale dei percorsi Comporta l’individuazione di percorsi volti a far maturare nello studente: Il senso di responsabilità verso di sé e nei confronti degli altri la consapevolezza delle proprie attitudini e aspettative la costruzione di un progetto personale Richiede che si definiscano Attività di accoglienza e di orientamento iniziale Attività di ricerca motivazionale Definizione di un insieme strutturato di attività, volte allo sviluppo delle competenze previste nel PECuP, organizzato in periodi didattici e UdA Azioni di ri-orientamento ed eventuale accompagnamento verso percorsi diversi

Il lavoro La società IO

Una descrizione sintetica del profilo in uscita nel corso “Servizi per la sanità e l’assistenza sociale” Il diplomato consegue una valida cultura generale e competenze relazionali e di cittadinanza che unite a specifiche competenze professionali lo mettono in grado di co-progettare, organizzare ed attuare interventi: atti a rispondere alle esigenze sociali e sanitarie di singoli, gruppi e comunità; finalizzati alla socializzazione, all’integrazione, alla promozione del benessere bio-psico-sociale;

Deve saper realizzare con diversi gradi di autonomia e responsabilità: attività di supporto sociale e assistenziale per rispondere ai bisogni di gruppi di persone o di singoli in ogni fase della vita; azioni finalizzate all’attuazione di progetti personalizzati, coinvolgendo sia l’utente che le reti informali e territoriali.

Il Progetto formativo individuale (PFI) DM 92/2018 art. 2 Il progetto ha il fine di motivare e orientare lo studente nella progressiva costruzione del proprio percorso formativo e lavorativo, di supportarlo per migliorare il successo formativo e di accompagnarlo negli eventuali passaggi tra i sistemi formativi È predisposto e gestito con l’assistenza di un tutor individuato all’interno del consiglio di classe. Il progetto formativo individuale si basa sul bilancio personale, è effettuato nel primo anno di frequenza del percorso di istruzione professionale ed è aggiornato per tutta la sua durata.

Alcune caratteristiche chiave del PFI Tiene conto dei saperi e delle competenze acquisite dallo studente, anche nei contesti informali e non formali Si fonda sul «bilancio personale» Si correla ed integra il P.E.Cu.P. del gruppo classe Gli studenti partecipano alla sua attuazione e sviluppo I Docenti tutor hanno funzioni di supporto e guida agli studenti

Il PFI come strumento di personalizzazione ed orientamento Evidenzia i saperi e le competenze acquisiti da ciascuna studentessa e da ciascuno studente nei contesti Start BILANCIO PERSONALE formali non formali informali Apprendimenti caratterizzati da una scelta intenzionale in organismi che perseguono scopi educativi e formativi fuori di sistemi formali Apprendimenti attuati anche a prescindere da una scelta intenzionale nella vita quotidiana (famiglia, lavoro, tempo libero) Apprendimenti attuati nei sistemi di istruzione e formazione, nelle università e nell’alta formazione che si concludono con il conseguimento di un titolo o un qualifica Rileva le potenzialità e le carenze riscontrate, per motivare e orientare nella costruzione del percorso formativo e lavorativo

Il PFI come strumento di personalizzazione ed orientamento Il PFI certifica un percorso e le competenze maturate, l’alternanza, ecc. Nel PFI si documentano le scelte attuate per la gestione del curricolo personalizzato, ad es. per la distribuzione delle 264 ore di personalizzazione nel biennio, ecc. o nei passaggi Nel PFI si evidenziano le scelte didattiche, e di autorientamento, le UdA personalizzate, le metodologie e strategie educative, ecc.

Il format tipo del Progetto Formativo Individuale Dati generali dell’Istituto e del corso e dati anagrafici dell’allievo Sintesi del bilancio personale iniziale Obiettivi di apprendimento previsti in termini di personalizzazione Criteri e attività di personalizzazione del percorso Strumenti didattici particolari percorsi Verifiche periodiche previste dello stato di attuazione del PFI

Il tutor scolastico COME SI SCEGLIE Il tutor è individuato dal dirigente scolastico sentito il consigli di classe. Di norma un tutor dovrebbe seguire un gruppo ristretto di studenti. CHI E’ È quel insegnante che va incontro all’allievo Lo accoglie come persona e non come uno della classe Lo interroga sulle scelte che ha fatto e su quelle che dovrà fare Lo aiuta a scoprire le sue attitudini Lo invita a costruirsi dei progetti aiutandolo a sognare un futuro

Il ruolo del tutor Accoglie e accompagna lo studente nella scuola. Stabilisce e mantiene i contatti con la famiglia. Redige il bilancio iniziale, consultando anche la famiglia e lo studente. Redige la bozza di PFI da sottoporre al consiglio di classe. Monitora, orienta e riorienta lo studente. Avanza proposte per la personalizzazione. Svolge la funzione di tutor scolastico in relazione ai percorsi di alternanza. Propone al consiglio di classe eventuali modifiche al PFI e lo mantiene aggiornato.