IL SISTEMA DI ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI IN ITALIA
HOTSPOT Soccorso Prima assistenza sanitaria Pre-identificazione Informazioni sulle procedure dell’asilo
RICHIEDENTI ASILO Il richiedente asilo è una persona che, avendo lasciato il proprio paese, chiede riconoscimento dello status di rifugiato o altre forme di protezione internazionale. Fino a quando non viene presa una decisione definitiva dalle autorità competenti, la persona è un richiedente asilo e ha diritto di soggiornare regolarmente nel paese, anche se è arrivata senza documenti di identità o in maniera irregolare.
Richiesta d’asilo respinta: CIE/CPR CPR: Centri di Permanenza per i Rimpatri ex CIE: Centri per l’Identificazione e l’Espulsione
Richiesta d’asilo accettata CDA/CARA ovvero CENTRI DI ACCOGLIENZA PER RICHIEDENTI ASILO: identificazione e avvio delle procedure relative alla protezione internazionale CAS ovvero CENTRI DI ACCOGLIENZA SPECIALE: sopperiscono alla mancanza di posti nelle strutture ordinarie di accoglienza in caso di arrivi consistenti e ravvicinati di richiedenti. Ad oggi costituiscono la modalità ordinaria di accoglienza.
Seconda accoglienza: SPRAR Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è costituito dalla rete degli enti locali che per la realizzazione di progetti di accoglienza integrata accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio (CARA e CAS), prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento socio-economico.
RiSorse Gli immigrati nei piccoli comuni italiani: fenomeni di rivitalizzazione
CONTESTO DI RICERCA Piccoli comuni italiani, situati in aree marginali, che hanno beneficiato di una rivitalizzazione economica e sociale grazie alla presenza di immigrati.
COMUNI SELEZIONATI CALABRIA Riace (RC) Gioiosa Jonica (RC) Caulonia (RC) Camini (RC) Stignano (RC) CAMPANIA Petruro Irpino (AV) MARCHE Arcevia (AN) PIEMONTE Val Pellice (CN) Pettinengo (BI)
Cos’è cambiato in questi piccoli comuni italiani? QUESITO DELLA RICERCA Cos’è cambiato in questi piccoli comuni italiani? Che contributo hanno dato gli immigrati al processo di rivitalizzazione?
TEMATICHE DA INDAGARE Inquadramento demografico del luogo e dei progetti di accoglienza • Nascita e sviluppo dello SPRAR, o delle comunità straniere, nel tempo (fino alla situazione attuale) • Background dei beneficiari dello SPRAR o degli appartenenti alla comunità straniera e attuale situazione di inserimento nel tessuto socio-economico locale • Influenza sulla realtà locale socio-economica dello SPRAR, o della stanzializzazione di comunità straniere • Influenza della propaganda leghista-salviniana sul clima sociale e sull’interazione tra italiani e stranieri
INTERLOCUTORI Impiegati e collaboratori dei progetti SPRAR Beneficiari, o ex-beneficiari, dei progetti SPRAR Persone che hanno vissuto in loco prima e durante le attività dello SPRAR (sia italiani sia stranieri) Amministrazione comunale Comunità straniere presenti e attive sul territorio
OBIETTIVO Il fine della ricerca è produrre una documentazione audio- video per raccontare un aspetto dell’immigrazione che in Italia viene raccontato solo marginalmente e sporadicamente.
IL NOME "RiSorse" Vogliamo pensare alle persone, anziché come problemi, come “risorse” per un reale rilancio del tessuto economico e sociale di una realtà depressa. Risorse gli uni per gli altri allora saranno tanto gli immigrati, quanto la popolazione locale, nell’accoglienza. Il nome del progetto vuole poi includere anche una dimensione propositiva, nel momento in cui “risorse” da nome diviene verbo, affermazione: Riace, lo abbiamo visto, “ri-sorse”. A risorgere possono quindi essere non solo i piccoli comuni di provincia, nella loro dimensione socioeconomica, ma le persone stesse nella riscoperta di sentimenti di empatia e solidarietà.