Concorrenza Monopolistica

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Esercitazione_10 A.A Istituzioni di Economia - Corso Serale1 Questo file può essere scaricato da web.econ.unito.it/terna/istec il nome del file.
Concorrenza monopolistica
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Concorrenza Monopolistica 17 Concorrenza Monopolistica

Concorrenza Monopolistica Tipologie di mercati di concorrenza imperfetta Concorrenza Monopolistica Molte imprese che vendono prodotti simili (nel tipo di desiderio che soddisfano: vacanza, abbigliamento, mangiare bene) ma non identici (prodotti differenziati). Oligopolio Solo pochi venditori, ciascuno offre un bene simile o identico.

Concorrenza Monopolistica Caratteristiche della Concorrenza Monopolistica Molti venditori (e compratori) Prodotti differenziati Libertà di entrata e di uscita Molti venditori Ci sono molte imprese che competono per lo stesso gruppo di acquirenti. Esempi di prodotti : libri, CD, film, giochi per computer, ristoranti, lezioni di piano, biscotti, mobili. In caso si generino profitti, questi profitti si riducano nel lungo periodo

Concorrenza Monopolistica 2. Differenziazione dei prodotti Ciascuna impresa produce un prodotto che è leggermente diverso da quello delle altre imprese (i jeans di varie marche/modelli, marmellate di vario tipo, detersivi con componenti e caratteristiche diverse, etc.). Piuttosto che essere un price taker, ciascuna impresa incontra una curva di domanda che ha una pendenza negativa (verso il basso). 3. Libertà di entrata e di uscita Non ci sono restrizioni all’entrata nel mercato. Il numero di imprese si aggiusta fino a che il profitto economico non si azzera (come in concorrenza).

Figura 1 Concorrenza Monopolistica nel breve periodo Figura 1 Concorrenza Monopolistica nel breve periodo. Realizzazione di profitti (a) Equilibrio di breve periodo di un’impresa che realizza profitti Prezzo CM CMeT Domanda RM Quantità che massimizza i profitti Prezzo Costo medio totale Profitto Il prodotto dell’impresa monopolistica è leggeremente differenziato da quello delle altre imprese che operano nel mercato. La curva di domanda non è orizzontale proprio per quest. Come puoi notare, tuttavia, la curva di domanda è più elastica della situazione in monopolio. L’impresa monopolistica ha un qualche potere sul prezzo di mercato (è price maker, non price taker come in concorrenza perfetta) perché il prodotto che vende è differenziato, tuttavia, il potere di monopolio non è mai tanto grande come nel caso del mercato di monopolio. La quantità e il prezzo in concorrenza monopolistica sono determinati come in monopolio. Tuttavia in questo mercato i profitti di breve periodo scompaiono nel lungo a causa della libertà di entrata e di uscita delle imprese. Perché? Quando le imprese realizzano dei profitti nuove imprese sono incentivate ad entrare nel mercato, la loro entrata fa aumentare il numero di prodotti tra i quali il consumatore può scegliere, facendo spostare vs sinistra (diminuire per ogni livello di P) la domanda e comprimendo i profitti Quantità Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Figura 1 Concorrenza Monopolistica nel breve periodo: realizzazione di perdita (b) Equilibrio di breve periodo di un’impresa in perdita Prezzo CM CMeT Perdita Quantità- che minimizza la pedita Costo medio totale Domanda Prezzo RM Quando le imprese realizzano delle perdite avviene il contrario che dimiuisce il numero di sostituti quel bene e la domanda del bene si sposta vs destra ed il P inizia ad aumentare…..il processo continua fino a che.. Quantità Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Equilibrio di lungo periodo Se nel breve periodo il mercato è in perdita, alcune imprese usciranno dal mercato. Se nel breve periodo il mercato sta realizzando dei profitti, nuove imprese saranno attirate da essi ed entreranno nel mercato. Il processo di entrata o di uscita di breve e medio periodo continuerà fino che non ci saranno più stimoli economici…..fino a quando i profitti economici saranno uguali a zero (nel lungo periodo i profitti economici sono nulli).

Figura 2 Concorrenza Monopolistica: equilibrio di lungo periodo Prezzo CM CMeT Domanda RM Quantità che massimiza i profitti P = CMeT Quantità Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Equilibrio di lungo periodo in concorrenza monopolistica Come in monopolio nel breve periodo in equilibrio P>CM. Infatti sappiamo che in equilibrio RM=CM ma siccome in monopolio (e in concorrenza monopolistica) il prezzo è maggiore del ricavo marginale allora P>CM. Come in concorrenza perfetta nel lungo periodo la libertà di entrata e di uscita fa realizzare profitti nulli, nel lungo periodo quindi il prezzo è infatti uguale al costo medio totale: P=CMeT.

Differenze dell’equilibrio di lungo periodo tra concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta L’equilibrio di lungo periodo della concorrenza monopolistica è caratterizzato da: Capacità produttiva non utilizzata Non si produce la quantità corrispondente al punto minimo della curva di CMeT. Cioè non tutte le possibilità di produzione vengono utilizzate al massimo, infatti la curva di domanda non tange la curva di CMeT nel suo punto minimo (come nel caso della concorrenza perfetta). La quantità prodotta in concorrenza monopolistica è minore di quella di concorrenza perfetta. Markup (incremento) del prezzo sul costo marginale Anche nel lungo periodo il prezzo è maggiore del costo marginale (in concorrenza P=CM) In concorrenza perfetta in equilibrio di lungo periodo, il profitto era sempre nullo ma l’impresa produceva quantità efficiente (sfruttava al massimo i fattori di produzione). Questo non avviene in concorrenza monopolista in cui in equilibrio di lungo periodo, la tangenza tra la curva di domanda e di CMET avviene nel tratto discendente della curva (l’impresa non può permettersi di aumentare la produzione ma se lo facesse il CMET diminuirebbe). Ciò significa che non tutti i fattori di produzione vengono utilizzati al massimo, quindi, in gergo economico si dice che c’è capacità produttiva in eccesso.

Concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta Come mai in concorrenza monopolistica abbiamo una situazione di profitto nullo e di prezzo maggiore del costo marginale (markup sul costo marginale)? Analizziamo meglio equilibrio di lungo periodo in conc monopolistica P=CMeT ma CMeT > CM quindi P>CM (markup) Perchè CMeT è maggiore di CM? Nel punto di equilibrio di conc monopolistica CMeT è nella fase discendente e quindi il CM è minore del CMET (ricorda esempio esame marginale e media). Ricorda: in concorrenza perfetta l’equilibrio di lungo periodo era tale che: P=CMeT=CM, quindi profitti nulli e nessun markup!!!! Quando l’esame marginale è minore della media, la media diminuisce (quando il Cmet è in fase discendente, vuol dire che il CM è minore della media)

Figura 3 Concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta (a) Impresa in concorrenza monopolistica (b) Impresa in cocncorrenza perfetta Prezzo Prezzo CM CMeT CM CMeT Markup Domanda RM P Quantità prodotta P = CM RM (curva di domanda) Quantità prodotta Costo marginale Quantità Quantità Anche se il mercato è più concorrenziale rispetto al monopolio, l’impresa in concorrenza monopolistica manterrà sempre un certo potere di monopolio anche nel lungo periodo quando molte nuove imprese che producono beni simili sono entrate nel mercato. La concorrenza monopolistica nel lungo periodo non produrrà mai la quantità efficiente di concorrenza perfetta (quella per cui CMeT e’ minimo), essendo price maker, per vendere di più deve diminuire il prezzo unitario. Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Figura 3 Concorrenza monopolistica e concorrenza perfetta nel lungo periodo (a) Impresa in concorrenza monopolistica (b) Impresa in cocncorrenza perfetta Prezzo Prezzo CM CMeT CM CMeT Markup=incremento Domanda RM P Quantità prodotta Scala efficiente P = CM RM (curva di domanda) Quantità prodotta = Scala efficiente Costo marginale Quantità Quantità Capacità produttiva in eccesso Copyright©2003 Southwestern/Thomson Learning

Concorrenza monopolistica e benessere sociale La concorrenza monopolistica non ha tutte le proprietà desiderabili della concorrenza perfetta. Come nel caso di monopolio, dato che il prezzo è maggiore del costo marginale (markup) c’è una perdita di monopolio (perdita secca o perdita di benessere). Tuttavia, la regolamentazione del settore di concorrenza monopolistica per lo Stato sarebbe troppo costosa perchè le imprese sono tante. I mercati di concorrenza monopolistica sono infatti quelli più diffusi.

Concorrenza monopolistica e benessere sociale La libera entrata produce due tipi di effetti: 1. effetto positivo sui consumatori il consumatore ha una più ampia possibilità di scelta rispetto a prima. 2. effetto negativo sui produttori le imprese che già operano in quel mercato è probabile che perdano clienti proprio a causa dei nuovi prodotti offerti dalle nuove imprese

La pubblicità Quando le imprese vendono prodotti differenziati e applicano un prezzo superiore al costo marginale, ciascuna impresa ha incentivo a spendere in pubblicità per attirare un maggior numero di acquirenti (aumentare la propria fetta di mercato).

La pubblicità Le imprese che vendono in mercati di beni differenziati spendono tra il 10 e il 20% dei ricavi in pubblicità. La pubblicità: i critici Con la pubblicità si manipolano i gusti dei consumatori. Attraverso la pubblicità, i beni appaiono diversi da quelli che sono in realtà.

La pubblicità: i sostenitori Fornisce informazioni al consumatore Aumenta la concorrenza offrendo una maggiore varietà di prodotti e prezzi. La disponibilità di un’impresa a spendere in pubblicità è vista come sinonimo di qualità del prodotto offerto.

Il marchio Critici: le marche fanno percepire delle differenze che non esistono nella realtà. Sostenitori : i marchi possono essere utili come indicatori di qualità dei beni che stanno comprando. Essi quindi.. Forniscono informazioni sulla qualità. Forniscono alle imprese l’incentivo a mantenere una qualità alta.

Se un’impresa in concorrenza monopolistica realizza profitti nel breve periodo, nel lungo periodo: a)i profitti si annullano perché nuove imprese entrano nel mercato offrendo prodotti simili e la domanda dell’impresa iniziale si sposta verso sinistra; b) i profitti si annullano perché nuove imprese entrano nel mercato offrendo prodotti simili e la domanda dell’impresa iniziale si sposta verso destra; c) le imprese escono dal mercato e la domanda dell’impresa iniziale si sposta verso sinistra; d) le imprese escono dal mercato e la domanda dell’impresa iniziale si sposta verso destra. Ti aspetti che la domanda di mercato di una impresa che opera in concorrenza monopolistica: a) Sia meno elastica della domanda di mercato del monopolista b) Abbia le stessa elasticità della domanda di mercato di un monopolista; c) Abbia una elasticità maggiore della domanda di mercato del monopolista; d) Nessuna delle risposte sopra è quella giusta

Sommario Un mercato di concorrenza monopolistica è caratterizzato da 3 attributi: molte imprese, prodotti differenziati e libertà di entrata e di uscita. L’equilibrio di un mercato di concorrenza monopolistica è diverso da quello in concorrenza perfetta in quanto le imprese non producono la quantità efficiente e ciascuna impresa applica un prezzo superiore al costo marginale. Quindi la concorrenza monop. Non ha le proprietà desiderabili della cocnorrenza perfetta. Anche qui, come un monopolio vi è una perdita secca causata dal markup del prezzo sul costo marginale.

Sommario 5. La differenziazione dei prodotti porta all’utilizzo della pubblicitàe dei marchi. I critici sostengono che chi usa la pubblicità e I marchi inganna il consumatore circa la qualità reale del bene. I sostenitori sostengono che le imprese usano la pubblicità e i marchi per informare i consumatori e per competere sui prezzi e sulla qualità del prodotto.