PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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Transcript della presentazione:

PEDAGOGIA SPERIMENTALE Anno accademico 2018-19 I Semestre Prof. Cinzia Angelini Università Roma Tre PEDAGOGIA SPERIMENTALE Corso di laurea in EDUFORM

Esami e confronti Iea (International Association for the Evaluation of Educational Achievement) Fine anni ‘50-inizio anni ‘60: The Pilot Twelve Country Study: 1) aree base dei percorsi di istruzione; 2) differenze tra i dodici Paesi partecipanti 1963-1967: The First International Mathematics Study: 1) perché la matematica; 2) incrocio risultati apprendimento con variabili di sfondo 1968-1973: Six Subjects Study: il caso dell’Italia 28/30 marzo 1977: Simposio Internazionale sui risultati Iea a Frascati Visalberghi

L’analisi dei quesiti Rivediamo l’item analysis: indice di difficoltà, di discriminatività, di distrattività I modelli probabilistici: l’item response theory (difficoltà, discriminatività, abilità latente, guessing) Probabilità risposta corretta Abilità latente

Non dimenticare l’errore

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Valutazione adattiva Fine anni ’80: Cba – Computer-based assessment Dal modello statico al modello dinamico: Cat – Computerised adaptive testing - obiettivo cognitivo di riferimento contenuto tipologia di quesito presenza in archivio di forme parallele dello stesso quesito difficoltà e discriminatività che il quesito intende misurare in rapporto all’abilità (Irt)

Dimmi come scrivi… Leggere e scrivere per il diritto di voto Acquisizione lettura e scrittura: motore scolarizzazione (miglioramento condizioni di vita e maggiore partecipazione sociale) Suggestione esercitata dalla scrittura: fisicità, dominio dello strumento, possibilità di tracciare segni all’infinito Oggi diminuzione rilevanza sociale della capacità di scrittura e problematiche connesse Il progetto Nulla dies sine linea Regressione scrittura per effetto dell’introduzione della tecnologia non generalizzabile a tutti gli strati della popolazione

Memoria e scrittura Minore rilevanza sociale delle competenze alfabetiche perché percepite come meno rilevanti nella vita quotidiana (comunicazioni de-alfabetizzate e de-verbalizzate) Regressione alfabetica più evidente in strati della popolazione che più hanno subito le trasformazioni dell’organizzazione del lavoro A cosa serve indagare le competenze in lettura se non ci si chiede cosa, come e quando si legge? Importanza dell’autonomia (Tesi di Lutero)

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) Personaggi: Manrique, Mendoza, Maestro e Ragazzo. Manrique.- Hai sentito oggi quel lungo discorso attorno all’utilità della scrittura? Mendoza.- Dove? Manrique.- Nella scuola di Antonio di Nebrija. Mendoza.- Non ci sono stato; ma se tu ricordi qualcosa, raccontamelo. Manrique.- Che ti devo dire? Ha detto così tante cose che me lo sono dimenticate quasi tutte. Mendoza.- In definitiva ti è accaduto ciò che dice Quintiliano a proposito dei vasi che hanno un’imboccatura stretta: se in essi si versa all’improvviso molta acqua, questa si sparge; ma se la si versa a poco a poco, si riempiono. Insomma, non ti ricordi niente? Manrique.- Quasi niente.

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) Mendoza.- Allora ti ricordi qualche cosa. Manrique.- Molto poco. Mendoza.- Puoi riferirmelo, per poco che sia. Manrique.- Per cominciare ha detto che è stupefacente che una così grande varietà di voci umane si sia potuta comporre con poche lettere, e che gli amici separati possano comunicare attraverso di esse. Ha aggiunto che nelle isole di recente scoperte dai nostri re, dalle quali si trae l’oro, agli abitanti è sembrato che non ci sia cosa più mirabile che poter gli uomini esprimere l’un l’altro i loro sentimenti tramite lettere inviate da terre così lontane, e chiedevano se per caso la carta non sapesse parlare. Questo ha detto e molto altro che ora non ricordo.

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) Importanza del tempo (la conferenza è durata due ore) Importanza dell’attività della mente: la memoria deve essere educata

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) Mendoza.- Quanto tempo parlò? Manrique.- Due ore. Mendoza.- E di un discorso così lungo ti ricordi così poco? Manrique.- Ho cercato di ricordare qualcosa a memoria, ma essa non ha voluto trattenerla. Mendoza.- Si direbbe che la tua memoria è come la tinozza delle figlie di Danao. Manrique.- Ho posto i ricordi in un colabrodo, piuttosto che in una tinozza. Mendoza.- Chiamiamo qualcuno che se ne ricordi. Manrique.- Aspetta un po’, perché mi viene in mente un'altra cosa. Ora ricordo. Mendoza.- Dilla allora. Perché non l’hai scritta? Manrique.- Non avevo la penna a portata di mano. Mendoza.- Nemmeno una tavoletta? Manrique.- Nemmeno una tavoletta.

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) Mendoza.- Parla, allora. Esprimiti. Manrique.- Ho già dimenticato. Mi hai fatto dimenticare tu con le tue odiose interruzioni. Mendoza.- Come, così presto? Manrique.- Mi è tornato in mente. Affermava, rifacendosi all’autorità di non so quale autore, che non c’è migliore scorciatoia per arrivare a una grande erudizione che scrivere bene e velocemente. Mendoza.- Chi è questo autore? Manrique.- L’ho sentito nominare molte volte, ma mi è passato di mente. Mendoza.- Come tutto il resto. La maggior parte della nostra nobiltà non segue questo precetto; pensa che sia decoroso e anche lodevole non essere in grado di scrivere. Si direbbe che la loro scrittura sia fatta di raschi di gallina, e se non lo sapessi da prima, non sapresti mai di chi sia la mano che ha scritto.

Dialogo X (Linguae latinae Exercitatio di Luis Vives – 1538) l’impegno della memoria cresce col crescere dell’esperienza della quale si vuol conservare il ricordo; una memoria non coltivata disperde buona parte dei ricordi che dovrebbe trattenere; la scrittura fornisce alla memoria il sostegno necessario per non dimenticare; se pure con fatica si ricorda qualcosa, si perdono comunque aspetti importanti; è importante non solo scrivere, ma anche come si scrive. I “graffi di gallina” sono il segno di una trascuratezza che rivela disinteresse nei confronti della cultura importante è la memoria autonoma (memoria interna vs memoria esterna)

Memoria e scrittura Introduzione tecnologia a scuola non è evoluzione pratiche di scrittura più simile a processi involutivi: impugnatura errata, abbandono del corsivo, scarsa qualità del segno = scarsa qualità dei contenuti implicazioni per lo sviluppo mentale legate al coordinamento grafomotorio (neuroscienze)

Memoria e scrittura la mancanza di esercizio di una manualità fine si rivolve in una minore capacità di fare, anche in altri campi nei quali la scioltezza e la precisione delle operazioni manuali sono altrettanto importanti della scrittura linguaggio meno preciso, perché più limitato dal punto di vista lessicale e meno organizzato da quello sintattico (es. Mivas) la memoria, meno sollecitata, è meno pronta a conservare e a richiamare esperienze, anche perché mancano le parole che potrebbero essere utili allo scopo (es. Google) difficile rilevare la capacità di eseguire calcoli a mente e su carta indebolimento della muscolatura della mano dei bambini