LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO

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Transcript della presentazione:

LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO Legge e contratto collettivo nel sistema delle fonti Le differenze con il sistema corporativo 2. La ricezione dei contenuti del contratto collettivo nella legge: il contratto integra la legge 3. E viceversa: un es, la legislazione di sostegno all’attività sindacale o la legge sull’esercizio del diritto di sciopero nei s.p.e. 4. Tendenza recente: autorizzare le deroghe in peggio alla contrattazione collettiva e flessibilizzare la disciplina dei rapporti di lavoro

EVOLUZIONE STORICA: LA LEGISLAZIONE SOCIALE La fase della legislazione sociale: iniziano le leggi di protezione del lavoro delle donne e dei fanciulli … ma resta l’impronta liberale del codice civile del 1865: gli articoli 1570, 1627 e 1628 del codice civile e la LOCAZIONE DELLE OPERE E DEI SERVIZI. Il lavoro industriale non è regolato tutto è lasciato al mercato. Il lavoro degli operai non è regolato: solo nel 1919 abbiamo la legge sulla assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria 2. Le consuetudini e i collegi dei Probiviri (legge n. 295/1893)

INCORPORAZIONE DEL DIRITTO DEL LAVORO NEL DIRITTO CIVILE Il diritto del lavoro viene inserito nel codice civile del 1942: cosa viene inserito? A. LA LEGGE SULL’IMPIEGO PRIVATO: L. n.1825/1924 prima legge organica di tutela del lavoro B. Il contratto collettivo corporativo come fonte del diritto art. 1, disp. Prel. C.c. dotato di efficacia generale e inderogabilità da parte della autonomia privata individuale La legge sindacale n. 563/1926: riconosce il sindacato unico fascista e la corporazione che unifica i sindacati dei datori di lavoro e dei lavoratori. L’art. 2077 c.c. efficacia reale del contratto collettivo e prevalenza sul contratto individuale

LA COSTITUZIONALIZZAZIONE DEL D.L. Art. 1, 2, 3, 4, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 46. La tutela del lavoratore come contraente debole e la garanzia dei diritti sociali. La rilevanza della posizione soggettiva di sotto protezione sociale del lavoro come cittadino e come persona.

LE LEGGI SPECIALI Integrazione della disciplina codicistica con leggi speciali costituzionalmente giustificate dalla necessità di proteggere la parte contrattuale più debole sia sul piano individuale sia sul piano collettivo. Rilevanza secondaria del codice civile nel sistema delle fonti di diritto del lavoro La legge contro i licenziamenti illegittimi e la tutela del POSTO DI LAVORO

IL DIRITTO DEL LAVORO DELLA CRISI Stretta connessione tra crisi economica, politiche pubbliche e mercato del lavoro La deregolamentazione del mercato del lavoro, la rivalutazione della autonomia privata individuale, le deroghe alla legge e al contratto collettivo in difesa della occupazione piuttosto che del singolo contraente. Dalla rigidità alla flessibilità delle regole.

LA SVOLTA FEDERALISTA DEL 2001 LA COMPETENZA CONCORRENTE STATO-REGIONI IN MATERIA DI LAVORO; l’art. 117 cost. la competenza esclusiva dell’ordinamento civile (rapporto di lavoro e il diritto sindacale); la competenza concorrente in materia di tutela e sicurezza del lavoro. La formazione professionale e la competenza delle Regioni. - IL REGIONALISMO DIFFERENZIATO NELL’ ART. 116 COST.

LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO: le tappe significative Il riconoscimento del ruolo della autonomia privata individuale: la svolta neo liberista La riforma Biagi l’alleggerimento del carico normativo e la proliferazione dei tipi contrattuali La dissociazione dei poteri datoriali: somministrazione, appalto, distacco Il c.d. Collegato al lavoro del 2010 L’art. 8 del d.l. 13 agosto 2011 n. 138, conv in l. n. 148/2011: la rilevanza del contratto collettivo aziendale, e l’efficacia erga omnes delle intese derogatorie in base al principio maggioritario.

LA RIDEFINIZIONE DEL SISTEMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA L’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 Affermazione del principio maggioritario Affermazione della efficacia generale del contratto collettivo aziendale firmato dalla maggioranza della r.s.a o r.su. Capacità derogatoria del contratto collettivo aziendale rispetto al contratto collettivo nazionale di categoria a determinate condizioni

LE NORME DEL GOVERNO MONTI La legge 201/2011 sulle pensioni che allunga l’età pensionabile e armonizza al ribasso le diverse gestioni previdenziali La l. n. 92/2012 che riequilibra la disciplina dei licenziamenti alleggerendo le ipotesi per le quali è possibile invocare l’art. 18 S.l. ma riforma anche gli ammortizzatori sociali sia in costanza sia in conseguenza della cessazione del rapporto di lavoro.

IL JOBS ACT: 2014/2015 2014: governo Renzi La nuova governance economica della UE basata su politiche di austerità La legge delega n. 183/2014 cui seguono ben 8 decreti delegati che riscrivono il diritto del lavoro in senso neo liberista riducendo le tutele nel rapporto e incrementando le tutele nel mercato del lavoro. L’art. 18 è fortemente ridimenzionato e con esso le tutele lavoristiche: mansioni, controlli a distanza, contratti di lavoro flessibili

Il GOVERNO GIALLO VERDE Dal Rei al reddito di cittadinanza a quota 100 Misure per i disoccupati poveri e per chi ha avuto carriere lavorative lunghe e continuative