UNIVERSITÀ DI CAGLIARI Le Teorie della Giustizia Parte II Vittorio Pelligra UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
Teorie Liberali Utilitarismo Contrattualismo Rawlsiano Approccio delle capabilities Premesse comuni: il capitalismo è il sistema “comparativamente” più efficiente esso determina costi sociali : povertà e disuguaglianza l’intervento attivo del governo serve a mitigare tali costi. Mercato + Governo Max (Efficienza, Equità)
Utilitarismo Finalità: (re)distribuire beni, servizi, libertà, poteri max benessere per il max numero Procedure: i beni devono essere prodotti in modo Efficiente Devono essere distribuiti equamente (non necessariamente nella stessa misura) U’1
Utilitarismo: (Re)distribuzione ottimale La massimizzazione del benessere sociale richiede l’uguaglianza delle utilità marginali, ossia U’1* = U’2* Incremento di Utilità totale = Y*U2’ Riduzione di Utilità totale = Y*U1’ Funzioni di Utilità marginale uguali per 1 e 2
Utilitarismo: (Re)distribuzione ottimale La massimizzazione del benessere sociale richiede l’uguaglianza delle utilità marginali, ossia U’C = U’B Se il reddito nazionale è <= 0F va dato tutto a 1. Il soggetto che ne trae maggiore beneficio. Se il reddito aumenta 0F+0B a 2 andrà una quota minore Funzioni di Utilità marginale diverse per 1 e 2
Utilitarismo: (Re)distribuzione ottimale Alcuni problemi dell’Utilitarismo: Cardinalismo Non tutto ciò che produce benessere è riconducibile al piacere (eudaimonia, etica delle virtù, sviluppo umano) Esiti intuitivamente ingiusti (es. disabilità)
Utilitarismo Non è sempre possibile ottenere simultaneamente: MAX libertà individuale e MAX benessere totale (Teorema di Impossibilità del liberale Paretiano) Se le utilità sono interdipendenti la MAX del benessere può implicare azioni illiberali Esempi: droghe leggere, unioni civili, abitudini sessuali, mode, etc…
Utilitarismo Il benessere di alcuni può essere sacrificato a favore di quello di altri e viceversa. Ma questo è in contraddizione con l’idea di una teoria sociale che promuove il benessere di tutti i cittadini. Occorre stabilire alla base della convivenza un “patto di mutuo vantaggio”
Giustizia come Equità (John Rawls) (1921 – 2002) La società produce beni sociali primari (primary goods) attraverso i quali i soggetti possono perseguire il loro benessere La teoria della società deve trovare un criterio in base al quale distribuire tali beni in maniera giusta Finalità principale delle istituzioni = giustizia sociale
Giustizia come Equità (John Rawls) (1921 – 2002) Giustizia sociale: necessaria su basi morali necessaria su basi pragmatiche (le istituzioni sopravvivono solo se sono ritenute giuste)
Giustizia come Equità (John Rawls) «I beni primari sono quelle cose che si suppone un individuo razionale voglia, qualsiasi altra cosa egli voglia. Indipendentemente dai particolari dei piani di vita razionali di un individuo, si assume che vi siano diverse cose che un individuo preferirebbe avere in più invece che in meno. Con più di questi beni, generalmente gli uomini possono garantirsi un maggior successo nel realizzare le proprie intenzioni e nel raggiungere i propri fini, quali che essi siano. I beni sociali primari, raggruppati per ampie categorie, sono diritti e libertà, opportunità e poteri, reddito e ricchezza (Un bene primario molto importante è [anche] la coscienza del proprio valore [...]). Essi sono beni sociali per via della loro connessione con la struttura fondamentale; libertà e poteri sono definiti dalle regole delle istituzioni maggiori, e anche la distribuzione del reddito e della ricchezza è regolata da queste ultime» (John Rawls, Una teoria della giustizia)
Giustizia come Equità (John Rawls) Il concetto di giustizia è generale: attiene alla distribuzione equa dei beni primari Struttura della teoria (contratto sociale): Posizione originaria Il velo d’ignoranza I principi di giustizia
Giustizia come Equità (John Rawls) Posizione originaria Individui autonomi, autointeressati, che decidono come distribuire un set di beni La regola distributiva (il contratto sociale) è vincolante! Quale regola verrà accettata? Esempi: Accordi di Parigi sull’ambiente Commercio internazionale Accordi di non proliferazione nucleare …
Il Dilemma del Pescatore Best: Gli altri pescano sotto il limite e tu peschi più del limite Gli altri Sotto Sopra Tu 10 11 1
Il Dilemma del Pescatore Best: Gli altri pescano sotto il limite e tu peschi sopra il limite Next best: Gli altri pescano sotto il limite e anche tu peschi sotto il limite Gli altri Sotto Sopra Tu 10 11 1
Il Dilemma del Pescatore Best: Gli altri pescano sotto il limite e tu peschi sopra il limite Next best: Gli altri pescano sotto il limite e anche tu peschi sotto il limite Pretty bad: Gli altri pescano sopra il limite e anche tu Gli altri Sotto Sopra Tu 10 11 1
Il Dilemma del Pescatore Best: Gli altri pescano sotto il limite e tu peschi sopra il limite Next best: Gli altri pescano sotto il limite e anche tu peschi sotto il limite Pretty bad: Gli altri pescano sopra il limite e anche tu Worst: Gli altri pescano sopra il limite e tu peschi sotto il limite Gli altri Sotto Sopra Tu 10 11 1
Il Dilemma del Pescatore Lezione: Non importa cosa facciano gli altri, è sempre meglio non rispettare l’accord. Conclusione: Nessuno rispetta l’accordo e la risorsa viene distrutta. Gli altri Sotto Sopra Tu 10 11 1
Giustizia come Equità (John Rawls) Il velo d’ignoranza: ogni individuo possiede informazioni perfette sul mondo, tranne che su se stesso! Ognuno persegue il suo interesse personale, ma non può sapere quale esso sia! Es: Legge sul blocco dei beni dei sequestrati Es: Legge elettorale (e in generale tutte le regole del gioco) Stabiliamo una regola ex-ante, senza sapere quali effetti essa avrà sui nostri interessi personali
Giustizia come Equità (John Rawls) La posizione originaria + il velo di ignoranza risolvono due problemi: riducono il problema della scelta sociale a quello della scelta individuale giustificano da un punto di vista morale il contratto risultante Il contratto sarà quindi razionale ed equo!
Giustizia come Equità (John Rawls) Quali sono le caratteristiche di tale contratto? Primo principio: “di libertà” “Ogni persona avrà un eguale diritto alla più ampia libertà possibile, posto che questa sia compatibile con la stessa libertà per ciascuno” ma siccome a volte le ineguaglianze sono giuste…
Giustizia come Equità (John Rawls) Secondo principio: “di differenza” “Le ineguaglianze economiche e sociali devono essere tali che il massimo beneficio vada a favore dei più svantaggiati e siano attribuite a posizioni il cui accesso è equamente garantito” Se dovesse sorgere un conflitto tra i due principi, il principio di priorità stabilisce che il principio di libertà prevale su quello di differenza
Giustizia come Equità (John Rawls) Quindi: Non si può ridurre la libertà dei più svantaggiati anche se questo determinasse un vantaggio economico o sociale Principio di giustizia come equità (sintesi): “Tutti i beni primari sociali, libertà e opportunità, salute e reddito, devono essere distribuiti equamente, a meno che una distribuzione ineguale di tali beni non vada a vantaggio dei meno favoriti”