Cittadinanza e Costituzione a cura di G. Prejanò Cittadinanza e Costituzione Modulo 4. La Dichiarazione Universale (1948) e la tutela internazionale dei diritti umani Liceo Scientifico Talete – A. S. 2018/2019
1. I diritti umani Libertà e diritti di prima generazione I diritti e le libertà si sono evolute e modificate nel tempo e per questo son state catalogate in «generazioni» Libertà e diritti di prima generazione Libertà a carattere individuale, tipiche delle prime forme di Stato di diritto post Rivoluzioni (americana e francese), e che comprendono libertà civili e libertà politiche, ad es. il diritto alla vita, all’integrità fisica, al movimento, la libertà di espressione, di associazione, di stampa, di coscienza, di pensiero, di parola, di religione, di associazione, di partecipazione alla vita politica, elettorato attivo e passivo. Libertà e diritti di seconda generazione Integrano quelli di prima generazione con diritti economici, sociali e culturali e sono tipici degli Stati contemporanei e presenti in quasi tutte le Costituzioni: diritto al lavoro, alla casa, allo svago, alla tutela della salute, all’istruzione, ecc. Lo Stato oltre a rispettare i diritti di ciascun cittadino si impegna a rimuovere gli ostacoli materiali e sociali che possono compromettere il benessere e lo sviluppo della collettività. Libertà e diritti di terza generazione Sono noti come diritti di solidarietà, perché coinvolgono la collettività e i popoli: diritto all’autodeterminazione dei popoli, allo sviluppo, alla difesa dell’ambiente, ecc. Libertà e diritti di quarta generazione Sono diritti in via di riconoscimento e molto discussi, quelli che riguardano i temi della bioetica in particolare o i diritti degli animali, e ancora che comprendono temi legati allo sviluppo delle nuove tecnologie e forme di comunicazione. a cura di G. Prejanò
2. La Dichiarazione e l’azione dell’ONU La Carta delle Nazioni Unite venne approvata il 26 giugno del 1945 Include tra i fini dell’organizzazione la promozione e l’incoraggiamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per tutti, senza distinzione di razza, sesso, lingua e religione (artt.1-3) Con l’art. 68 della Carta fu costituita la Commissione che elaborò la Dichiarazione universale dei diritti umani a cura di G. Prejanò
2. La Dichiarazione e l’azione dell’ONU La Dichiarazione si compone di 30 articoli Dall’art.1 al 21 sono proclamati i diritti politici e civili Dall’art. 22 a 27 sono enunciati i diritti economici, sociali e culturali Gli ultimi 3 articoli sono relativi all’applicazione dei principi enunciati nella Dichiarazione Fu adottata a Parigi il 10 dicembre 1948 a cura di G. Prejanò
2. La Dichiarazione e l’azione dell’ONU La Dichiarazione, pur essendo decisiva per la definizione di diritti fondamentali e il loro carattere universale, ha la forma di Raccomandazione e non è vincolante. Non presenta inoltre meccanismi di garanzia della sua applicazione Bisognerà attendere il 1966, quando i diritti presenti nella Dichiarazione verranno formulati sotto forma di Patti internazionali sui diritti umani con carattere vincolante per gli Stati firmatari. Il Patto internazionale sui diritti civili e politici è entrato in vigore il 23 marzo 1976. In Italia è stato ratificato con L. 25-10-1977, n.881, ed è entrato in vigore il 15 dicembre 1978. Viene istituito un Comitato dei diritti umani con sede a new York per rendere effettive le funzioni di controllo e tutela internazionale dei diritti compresi nel documento. a cura di G. Prejanò
2. La Dichiarazione e l’azione dell’ONU Il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali adottato sempre il 16 dicembre 1966, è entrato in vigore il 3 gennaio 1976. In Italia è stato ratificato con L. 25-10-1977, n.881, ed è entrato in vigore il 15 febbraio 1978. Anche in questo caso, dal 1987 viene istituito il Comitato dei diritti economici, sociali e culturali che opera con attività di monitoraggio e adotta procedure di controllo. I Comitati che abbiamo enunciato fanno parte delle istituzioni ONU impegnate nel controllo dell’osservanza, da parte dei Paesi contraenti, delle disposizioni inserite in trattati specifici (Patti, trattati, Convenzioni, ecc.). I Comitati Onu sono: Comitato sui diritti economici, sociali e culturali; Comitato diritti umani (diritti civili e politici); Comitato contro la tortura; Comitato contro la discriminazione razziale; Comitato per l’eliminazione delle discriminazioni nei confronti delle donne; Comitato sui diritti dell’infanzia; Comitato sui diritti dei lavoratori migranti; Comitato sui diritti delle persone con disabilità; Comitato sulle sparizioni forzate. a cura di G. Prejanò
2. La Dichiarazione e l’azione dell’ONU Per la tutela dei diritti umani ONU esistono inoltre la Commissione per i diritti umani e la Sottocommissione per la promozione e la protezione dei diritti umani, il Consiglio dei diritti umani. Dal 20 dicembre 1993 l’Assemblea generale ha istituito la carica dell’Alto Commissario per i diritti umani: ha il ruolo di coordinare il programma delle Nazioni Unite per i diritti umani, opera sotto la direzione del Segretario generale dell’ONU. a cura di G. Prejanò
3. Il Consiglio d’Europa È la prima organizzazione internazionale con finalità di ordine generale sorta in ambito europeo. Costituita nel 1949, gli Stati membri sono 47. tra cui tutti gli Stati membri dell’ Unione europea e i paesi dell’ex URSS. La produzione giuridica del Consiglio d’Europa verte su materie di interesse comune, in primis la tutela dei diritti umani. La sede istituzionale è a Strasburgo, in Francia, nel Palazzo d'Europa. a cura di G. Prejanò
3.1 La CEDU Il Consiglio d’Europa ha elaborato la Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), firmata a Roma il 4 novembre 1950 ed entrata in vigore il 3 settembre 1953. La CEDU richiama le norme della Dichiarazione universale del 1948, che viene anche citata nel preambolo, ma il suo carattere giuridico è vincolante per gli Stati che aderiscono. Viene inoltre istituita la Corte europea dei diritti dell’uomo, istanza sovranazionale alla quale ci si può rivolgere per denunciare violazioni di uno o più diritti sanciti dalla CEDU. a cura di G. Prejanò
4. L’azione dell’Unione europea L’Unione europea è composta attualmente da 28 Stati membri. È stata istituita con la ratifica dei trattati comunitari di Parigi nel 1951 e Roma nel 1957 Il suo ordinamento giuridico si pone come figura sovranazionale dove i rapporti degli Stati membri vanno ben oltre la mera coordinazione intergovernativa. In materia di diritti umani l’UE per anni non ha avuto disposizioni specifiche Queste sono legittimate ad emanare provvedimenti di carattere generale e individuale, che si applicano direttamente all’ordinamento degli Stati membri. La volontà delle istituzioni europee, infatti, è vincolante Solo con il Trattato di Maastrict (1992), all’articolo F, venne fatto riferimento alla CEDU del 1950, elaborata dal Consiglio d’Europa. a cura di G. Prejanò
4.1 La carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea Una tutela compiuta si è avuta con la Carta, ufficialmente proclamata a Nizza il 7 dicembre 2000, ma ancora con carattere non vincolante. Il progetto ha avuto piena efficacia giuridica con la firma del Trattato di Lisbona del 13 dicembre 2007: in questo modo la Carta ha assunto efficacia vincolante. La Carta è composta di 6 sezioni: dignità, libertà, eguaglianza, solidarietà, diritti relativi alla cittadinanza, giustizia. Racchiude al suo interno l’intera gamma di diritti dei cittadini europei. a cura di G. Prejanò