Vanessa Bianolini-Anna Lussignoli-Alessia Ragazzini (Cl: 4^Cs)

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Transcript della presentazione:

Vanessa Bianolini-Anna Lussignoli-Alessia Ragazzini (Cl: 4^Cs) IL SENATO PROGETTO REFERENDUM 4 DICEMBRE 2016 Vanessa Bianolini-Anna Lussignoli-Alessia Ragazzini (Cl: 4^Cs)

CHE COS’È IL SENATO? Il senato della repubblica è una delle due assemblee legislative che costituiscono il parlamento italiano insieme alla camera dei deputati. I due rami del parlamento si rapportano secondo un sistema bicamerale perfetto con gli stessi poteri anche se talvolta separatamente. I compiti istituzionali del Senato, che questo adempie parallelamente alla Camera, consistono nell’esercizio della funzione legislativa e nell’esercizio delle funzioni di indirizzo e di controllo politico nei confronti del Governo. Il senato è composto da 315 membri eletti su base regionale, il loro mandato dura 5 anni e i senatori a vita.

RINNOVO PERIODICO E PARZIALE COSTITUZIONE VIGENTE RIFORMA COSTITUZIONALE ex P.d.R. = senatori a vita + 5 nominabili dal P.d.R. 74 cons. reg. 630 21 sindaci eletti sino a 5 ex P.d.R. nominabili dal P.d.R senatori a vita + 630 315 eletti eletti CAMERA DEI DEPUTATI SENATO CAMERA DEI DEPUTATI SENATO 5 ANNI 5 ANNI RINNOVO PERIODICO E PARZIALE

QUALI CAMBIAMENTI SUBIREBBE IL SENATO? Con la riforma, il Senato perderebbe molti dei suoi poteri e il grosso del potere legislativo finirebbe in mano alla sola Camera dei Deputati. Il Senato cambierebbe composizione: sarebbe formato da 100 senatori di cui 74 consiglieri regionali, 21 sindaci (uno per regione) e 5 senatori nominati dal Capo dello Stato per 7 anni.

COME VERREBBERO SCELTI I SUOI COMPONENTI? I senatori non saranno più eletti direttamente dai cittadini durante le elezioni politiche ma eletti con metodo proporzionale dai consigli regionali tra i propri membri in conformità alle scelte politiche dei cittadini (secondo modalità ancora da definire con legge ordinaria)

QUALI SAREBBERO LE SUE NUOVE FUNZIONI? Il senato e la camera dei deputati eserciteranno la funzione legislativa paritaria con procedimento bicamerale solo in alcune materie: Leggi di revisione costituzionale e altre leggi costituzionali. Norme in tutela delle minoranze linguistiche. Attuazione della costituzione in materia di referendum.

QUALI SAREBBERO LE SUE NUOVE FUNZIONI? Rappresentanza delle istituzioni territoriali Funzioni di raccordo tra lo stato e gli altri enti della repubblica (comuni, città metropolitane e regioni) Verifica dell’impatto delle politiche UE sui territori

LE RAGIONI DEL SÌ PER RIDURRE I COSTI DELLA POLITICA Verrà ridotto il numero dei parlamentari, perché i senatori elettivi passeranno da 315 a 95 (più 5 di nomina del Presidente della Repubblica) e non percepiranno indennità; il CNEL verrà abolito, e con esso i suoi 65 membri; i consiglieri regionali non potranno percepire un’indennità più alta di quella del sindaco del capoluogo di regione e i gruppi regionali non avranno più il finanziamento pubblico; le province saranno eliminate dalla Costituzione. La riduzione di costi e “poltrone” restituirà credibilità alle istituzioni.

PER AUMENTARE LA RAPPRESENTANZA DEGLI ENTI LOCALI IN PARLAMENTO E IN EUROPA Il Senato diverrà finalmente il luogo della rappresentanza delle regioni e dei comuni, che potranno così intervenire direttamente nel procedimento legislativo attraverso i sindaci e i consiglieri che ne faranno parte. In più, il nuovo Senato dei sindaci e dei consiglieri sarà investito di una funzione molto importante: parteciperà alle decisioni dirette alla formazione e all’attuazione degli atti normativi e delle politiche dell’Unione europea e ne verificherà l’impatto sui territori.  

LE RAGIONI DEL NO DIMINUISCE I COSTI DELLA POLITICA? NO, i costi del Senato sono ridotti solo di un quinto e se il problema sono i costi perché non dimezzare i deputati della Camera? SUPERA IL BICAMERALISMO? NO, lo rende più confuso e non risolve definitivamente i conflitti tra Stato e Regioni.

COME AVVERÀ L’ELEZIONE? L’elezione sarà per via indiretta BOCCIATURA DELLE LEGGI Le proposte di modifiche del senato alle leggi votate dalla camera sono bocciabili a maggioranza semplice (a maggioranza assoluta solo le leggi approvate con la clausola di supremazia)