“La nazionale italiana qualificata al 3° posto agli Europei 2014” L’origine del nuoto sincronizzato o più semplicemente “sincro” si può far risalire ai primi decenni del XX secolo intorno agli anni trenta. Nato come perfomance amatoriale di balletto in acqua, è divenuto attraverso gli anni, un vero e proprio sport dove le prestazioni atletiche richieste sono di gran lunga più importanti di quelle della finzione teatrale. “La nazionale italiana qualificata al 3° posto agli Europei 2014”
La prima ballerina “subacquea” fu Annette Kellerman, che si esibì in una vasca di vetro al New York Hippodrome. Nuotatrice professionista, divenne famosa in tutto il mondo per le sue imprese natatorie eccezionali. Diventò attrice, lavorando anche nel vaudeville e girando numerosi film.
Fu una delle prime donne a usare il costume a un pezzo cosa che, all'epoca, provocò grande scandalo. Negli Stati Uniti, Annette, mostrandosi su una spiaggia del Massachusetts in un costume a un pezzo che le lasciava nude le braccia e le gambe, subì un arresto per indecenza. La sua tuta, comunque, diventò così popolare che quel tipo di costume venne chiamato "Annette Kellerman". Fu il primo passo verso i moderni costumi da bagno.
La Kellerman, con la sua dimostrazione, costituì l’inizio di un vero e proprio fenomeno cinematografico. La vita della famosa ballerina fu trasposta nel film “Million Dollar Mermaid” (“La ninfa degli antipodi”) del 1952 e interpretata da Esther Williams, campionessa americana di nuoto. Il fenomeno stimolò le ragazze di tutto il mondo a cimentarsi in una disciplina elegante e affascinante. “Esther Williams in una scena del film”
“Million Dollar Mermaid” fu una pellicola decisamente curiosa e coraggiosa nel suo procedere contro corrente. Infatti, il primo obiettivo del lavoro è quello di divertire le platee con numeri musicali strepitosi e sensazionali: nulla di nuovo, insomma, per i canoni di genere di quegli anni, eppure la pellicola riesce a raggiungere pienamente il suo scopo, inventandosi una cornice narrativa insolita e accattivante. Ripercorrendo (seppur in maniera romanzata) la vita della Kellerman con l'occasione di creare sequenze acquatiche straordinarie: un concentrato di colori, allegria e musica.
Nei successivi 20 anni il nuoto sincronizzato è andato via via sviluppandosi diventando sempre più tecnico e atletico. Tuttavia nonostante la rappresentativa di sincro statunitense si esibì alle Olimpiadi di Roma con lo scopo di promuovere uno sport ampliamente avviato, bisognò aspettare che i Giochi approdassero negli Stati Uniti perché il nuoto sincronizzato diventasse una disciplina olimpica. “Stadio olimpico di Roma, 1960”