LA NOSTRA PRIMA USCITA classe 1^ G Scuola Secondaria “Giacomo Perlasca” a.s. 2017/18
Per la nostra prima attivita’ di “Scuola fuori dalla scuola” ci siamo recati al convento francescano, accompagnati dalla professoressa Anna Bertolino, che ha organizzato tutta l'uscita . LA DATA lunedi’ 26 ottobre 2017 L'ORA 10-13 LA DESTINAZIONE “Viaggio sulla frontiera” mostra presso il convento francescano di Rezzato
Eravamo un gregge diverso dagli altri….. Appena arrivati in classe, la professoressa ha assegnato a ciascuno il proprio cartellino e ci siamo messi in fila con i chiudifila e gli aprifla ai loro posti.
Usciti dalla scuola, siamo passati davanti alla chiesa di san Giovanni, quindi abbiamo imboccato via Disciplina,
e siamo arrivati alla Pinacoteca dell’età evolutiva e siamo arrivati alla Pinacoteca dell’età evolutiva. La professoressa ci ha spiegato le sue diverse funzioni: un tempo, prima di assumere l’attuale ruolo, era una scuola, poi una chiesa e infine una biblioteca.
E, come fa sempre, ci ha spiegato, in questo caso, la derivazione e la definizione di Pinacoteca: “E' una struttura che contiene disegni di bambini di tutto il mondo! “
Arrivati finalmente in convento, dopo una bella salita, Claudio e Giuliana, due volontari del Sermig, ci hanno accolto con un grande saluto e ci hanno fatto qualche domanda.
Sapete di che viaggio stiamo parlando? Sapete quanti modi ci sono per viaggiare? Quello che state per vedere è un viaggio che si fa da soli che può durare molto tempo, anche anni di cui non si sa precisamente la meta Che spesso non riporta a casa.
Siamo entrati nel chiostro
VIAGGIO SULLA FRONTIERA E subito è iniziata la visita alla mostra: VIAGGIO SULLA FRONTIERA
Claudio ci ha detto che Lampedusa è un’isola italiana che si trova più vicino all’Africa che all’Italia. Quando vi si approda, si vede subito la Porta d’Europa che è stata costruita nel 2008.
LAMPEDUSA Lampedusa e' un 'isola dove sbarcano molti migranti che vengono aiutati a superare la paura del viaggio
Abbiamo avuto la fortuna di incontrare dei migrati che ci hanno raccontato la loro storia.
Ecco la testimomianza di Caraib (45 Anni): “Io sono molto felice di essere arrivato qui, sono salvo , in pochi sono fortunati come me, c’era molta confusione e poca sicurezza in Libia . In Libia maltrattano i prigionieri , da mangiare davano solo un panino al giorno e bevevamo l’acqua del mare; per uscire di prigione e imbarcarti dovevi pagare almeno 200 euro. Nel barcone ci stavano almeno 180 persone;il mio viaggio è durato dalle 22 alle 19 del giorno successivo. Ero felicissimo quando ho visto la nave italiana che ci è venuta a prendere.”
Purtroppo nel viaggio ci sono anche dei morti e c'e' un dolore molto forte a perdere un famigliare, io l’ho sentito sulla mia pelle.
Tutti gli altri racconti che abbiamo letto o ascoltato sono molto simili. Nei barconi i primi ad essere salvati sono i bambini .
Sirene di libertà nel mare minato dalle insidie
Oltre il filo spinato
Insieme oggi abbiamo fatto la prima uscita fuori dalla scuola . Senza dimenticare che un tempo a migrare eravamo noi…..
La frase che mi e' rimasta più impressa e' : -CHI SALVA UNA VITA SALVA IL MONDO INTERO .
Eppure, nonostante tutto, mi tengo stretta tutte le mie speranze, perché continuo a credere nell’infinita e intima bontà dell’uomo…..