focus SULLA NARRAZIONE E SULL’ACCOGLIENZA IN COMUNITA’

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Transcript della presentazione:

focus SULLA NARRAZIONE E SULL’ACCOGLIENZA IN COMUNITA’ Elena Crestani Per UNI.FE corso PSICOLOGIA CLINICA

La percezione della propria impotenza di fronte a gravi manacce alla propria vita o incolumità fisica è una situazione che la mente umana non è in grado di tollerare a lungo. Questa situazione genera, inevitabilmente, strategie di sopravvivenza che rischiano di rimanere attive anche molto tempo dopo il superamento del pericolo Una premessa

Disturbo da stress post-traumatico Stati di allerta persistenti Flash back Reazioni di collera Disturbo da stress post-traumatico Questo genera Depressione Fobie specifiche Abuso di alcool Abuso di droghe Disturbi della condotta Malattie autoimmuni Infezioni croniche Alta sensibilità al dolore

Il riscontrare la presenza di situazioni psicopatologiche imporrebbe un intervento psicologico tempestivo, tuttavia bisogna registrare che l’emergere dei sintomi da stress post-traumatico si avvera dopo la fase emergenziale. Proprio quando, almeno, il corpo – e quindi la sua sopravvivenza – sembra «in salvo». Quando intervenire?

Come intervenire, dunque, in questi casi Come intervenire, dunque, in questi casi? Uno dei metodi attualmente utilizzati è la Terapia dell’Esposizione Narrativa (NET) sviluppata da Schauer, Neuner, Elbert. La Terapia dell’Esposizione Narrativa si basa sulla narrazione degli eventi traumatici come strumento terapeutico per raggiungere due importanti obiettivi clinici: ridurre i sintomi correlati al trauma e favorire una ricostruzione coerente della propria storia, utile a recuperare la propria identità e la dignità personale. Quali interventi?

Perchè di questa metodologia? Perché il trauma rende la memoria frammentata e questo rischia di alterare i ricordi e la loro collocazione nel tempo collocazione nello spazio Il malessere psicologico … aumenta. Perchè di questa metodologia? Generando confusione nei ricordi, alterando la cronologia degli stessi, infondendo dubbi sulla loro fondatezza

Questo metodo utilizza la narrazione degli eventi traumatici , questo permetta una ricostruzione coerente della storia, la presa di coscienza dell’aver subito una violazione dei diritti umani Il trauma rende la memoria frammentata ma Ricordare l’evento traumatico in dettaglio fa riemergere le emozioni, si fa di nuovo esperienza delle emozioni, delle sensazioni fisiologiche e sensoriali, si ri-vive. Con la narrazione ripetuta e controllata si arriva a razionalizzare l’evento traumatico Come avviene?

Nella terapia espositiva viene chiesto di parlare ripetutamente del peggior evento traumatico, nel dettaglio, portando il paziente a rivivere tutte le emozioni associate all’evento. Attraverso questo processo, la maggior parte dei pazienti subisce un “abituarsi” alla risposta emotiva scatenata dalla memoria traumatica, che di conseguenza, col tempo, porta a una remissione dei sintomi del PTSD. Per saperne di più: http://www.stateofmind.it/2018/08/terapia- dellesposizione-narrativa/ Come avviene?

Narrare per aiutare a vivere Con la narrazione ripetuta i pazienti perdono la risposta emotiva al ricordo che genera una remissione del trauma Narrare per aiutare a vivere

Una buona prassi è ricostruire la narrazione della vita del paziente Porre attenzione alla narrazione degli eventi traumatici Porre attenzione alle reti emozionali connesse agli stessi Il trauma nella vita

1- ricostruzione cronologica della memoria autobiografica/episodica 2- soffermarsi nella narrazione degli episodi più dolorosi per imparare a distinguere memoria traumatica dalla sua risposa emotiva condizionata 3- riconoscere le risposte fisiologiche/sensoriali/cognitive all’episodio traumatico 4- rivalutazione cognitiva del comportamento («io mi sono messa nella condizione di…» «è a causa mia che…» «lui non avrebbe voluto ma io ho provocato….» «ha fatto quello che ogni marito deve fare») 5- liberare il soggetto traumatizzato dal peso del dolore, imparando a riconoscere «la verità» 6- dare voce, anche con la propria testimonianza, dell’evento restituisce dignità all’umanità violata Gli step

Simone Weil “È necessario che l'anima continui ad amare a vuoto, o per lo meno a voler amare, anche soltanto con una parte infinitamente piccola di se stessa. Allora un giorno Dio stesso viene a rivelarsi a lei e a mostrarle la bellezza del mondo, come avvenne per Giobbe. Ma se l'anima cessa di amare precipita già qui sulla terra in uno stato quasi equivalente all'inferno.” Simone Weil