Gli Archivi Aperti e il deposito delle Tesi di Dottorato Nunzio Femminò Sistema Bibliotecario Università degli Studi di Messina 28 gennaio 2014 Università degli Studi di Messina - Accademia Peloritana dei Pericolanti ACCESSO APERTO e NUOVI MODELLI DI COMUNICAZIONE SCIENTIFICA
di cosa parleremo del Gruppo Open Access della CRUI delle tesi di dottorato di Archivi Aperti di MUS, l’Archivo Aperto UniME di harvesting di metadati
Il lavoro del Gruppo Open Access della CRUI “ All’inizio del 2006, nell’ambito della Commissione biblioteche della CRUI, è stato costituito il gruppo di lavoro per l’open access con il compito di dare attuazione ai principi della Dichiarazione di Messina.” Linee guida per le Riviste ad accesso aperto Linee guida per gli Archivi Aperti Istituzionali (Istitutional Repository) Linee guida per la creazione e gestione di metadati negli IR L’Open Access e la valutazione dei prodotti della ricerca scientifica – Raccomandazioni Linee guida per il deposito delle Tesi di dottorato negli IR Linee guida per la creazione di policy e regolamenti universitari in materia di accesso aperto alle pubblicazioni e ai dati della ricerca Raccomandazioni per l’inserimento di norme a favore dell’Open Access durante la stesura dei nuovi Statuti di Ateneo alla luce della legge 240/2010
Le tesi di dottorato (1) Nonostante siano considerate la punta di diamante della ricerca scientifica, hanno sempre avuto scarsa visibilità e una accessibilità ancora più limitata, tanto da essere relegate, fino a poco tempo fa, nell’area della cosiddetta “letteratura grigia”. Sono prodotti della ricerca a tutti gli effetti vengono sottoposte a un controllo periodico durante la loro elaborazione da parte dei tutor e dei Docenti del Dottorato vengono poi giudicate da una Commissione per due terzi esterna Subiscono dunque un processo di validazione molto accurato Sono da considerare pubbliche documenti pubblicamente consultabili presso le Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e di Firenze Fonte: Linee guida CRUI e Addendum Linee guida CRUI <http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=890>
Le tesi di dottorato (2) Le linee guida CRUI hanno inteso proporre una procedura standard per la loro raccolta e esposizione negli IR per assicurare ampia visibilità e impatto Il processo di validazione non è finanziato o mediato dagli editori, per cui non è necessario chiedere loro l’autorizzazione alla pubblicazione in un archivio aperto, come invece avviene per gli articoli pubblicati nelle riviste scientifiche nel caso di brevetti è possibile applicare un periodo di embargo Le Biblioteche Nazionali Centrali di Roma e di Firenze hanno predisposto il servizio di raccolta automatico (harvesting) dei dati e dei metadati delle tesi di dottorato dagli IR autorizzato dal MIUR Circolare MIBAC 9594 del 13 gennaio 2010 Al momento, 38 Atenei hanno già applicato le Linee guida CRUI e depositano le tesi di dottorato negli IR Fonte: Linee guida CRUI e Addendum Linee guida CRUI
Adozione delle linee guida CRUI disciplinare nei Regolamenti e nei bandi di dottorato, nel contesto delle modalità di accesso ai corsi di dottorato, l’obbligo di deposito delle tesi negli IR e il deposito legale presso le Biblioteche nazionali cercando opportune soluzioni per i corsi già avviati. aderire al Progetto depositolegale.it, il Servizio nazionale coordinato di conservazione e di accesso a lungo termine per le risorse digitali. (dotare eventualmente le tesi di dottorato del DOI, il Digital Object Identifier per l’identificazione permanente in rete) Attivare opportuni servizi di helpdesk per il Deposito attraverso la realizzazione di Portali web e la costituzione di Gruppi di lavoro locali Best practices: AperTO, PaDUA
Gli Archivi Aperti sono depositi digitali tecnicamente a carattere disciplinare (es. arXiv per i fisici, RePEc per gli economisti ) a carattere istituzionale (es. MUS E-prints, Archivio Aperto Istituzionale unime) possono contenere, in base alle politiche di copyright dei singoli editori: pre-prints, ossia la versione definitiva dell’articolo come viene sottoposto alla peer review post-prints, ossia la versione finale con le correzioni dei revisori possono contenere, oltre alla versione digitale dei testi degli articoli, tesi, dispense, learning objects, dati, files video o audio tecnicamente si basano su software open source (EPrints, DSpace, FEDORA…) sono fra di loro interoperabili, perché compatibili con lo standard OAI-PMH (Open Archive Initiative – Protocol for Metadata Harvesting). Questo significa che il contenuto di ogni archivio è interrogabile dai comuni motori di ricerca, grazie ai metadati associati a ogni singolo file. I metadati sono le informazioni che permettono l’identificazione di un contributo (autore, titolo, data di pubblicazione, fonte…) e ne costituiscono le principali chiavi di ricerca rappresentano la Green road verso l’accesso aperto Fonte: OA Wiki <http://wiki.openarchives.it/index.php/Pagina_principale>
OAI-PMH e Google Scholar Citations Google Scholar Citations consente agli autori di tenere traccia delle citazioni dei loro articoli e di calcolare diverse metriche relative alle citazioni (H-index). E’ necessario che l’articolo citato e l’articolo che cita siano entrambi indicizzati nello stesso database (Google scholar, SCOPUS, ecc) Un esempio di esperimento: Rivista del Diritto della navigazione, Anno 2010, Volume XXXIX, Numeri 1 e 2 nel numero 1: Francesca Pellegrino La repressione dell’inquinamento provocato dalle navi nel diritto comunitario: profili evolutivi (pag. 239-254) DOI: 10.4399/978885483355516 <http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854833555> nel numero 2: La Suprema Corte si pronuncia in materia di assicurazione obbligatoria per i danni prodotti da velivoli ultraleggeri (pag. 703-718) DOI: 10.4399/978885483986141 <http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/pubblicazione.html?item=9788854839861>
MUS, l’Archivio Aperto Istituzionale UniME Software open source EPrints popolato da circa 5.000 records Deposito di articoli già pubblicati su Riviste scientifiche (sulla base delle politiche adottate dagli editori – progetto SHERPA/RoMEO) Deposito di Atti Convegno e Conferenze L’intera Collezione degli Atti dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti (Progetto Volontari del Servizio Civile Nazionale) L’intera Collezione del C.U.S.T. Ricerche
a proposito di DOI La CRUI ha aderito al Consorzio internazionale DataCite per l’attribuzione del DOI non commerciale alle pubblicazioni ad accesso aperto Tutti gli atenei e i centri di ricerca che pubblicano riviste elettroniche, libri, banche dati e tesi di dottorato, ad accesso aperto, possono partecipare al progetto DOI della CRUI L’Università di Messina ha aderito all’iniziativa nel 2013 La Rivista Mediterranean Journal of Clinical Psychology (MJCP) è stata la prima Rivista ospitata in Open Journals Messina ad avvalersi della convenzione tra l'Ateneo di Messina e la CRUI per la registrazione e la gestione dei Digital Object Identifier (DOI).
Grazie per l’attenzione