Gli esiti del bullismo: indici di adattamento negativo

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Transcript della presentazione:

Gli esiti del bullismo: indici di adattamento negativo Dal punto di vista emotivo l’essere soggetti a ripetuti attacchi fisici o psicologici può indurre il bambino ad affrontare la scuola con la paura e il terrore che le umiliazioni si ripetano ancora, suscitando: tensione ansia agitazione

Vi sono, tuttavia, esiti negativi duraturi riguardanti tre ambiti in particolare: Difficoltà scolastiche Difficoltà interpersonali Problemi di internalizzazione (Boivin, Hymel, Hodges, 2001)

l’incapacità di controllare la rabbia Gli studi di Marsh, evidenziano come un individuo che ricopre il ruolo del bullo sia potenzialmente esposto al rischio di vittimizzazione da parte del bullo dotato di più potere e viceversa, l’essere vittima possa determinare in alcuni casi il successivo passaggio al ruolo di prevaricatore. Tale punto di vista porta a superare la natura bipolare del bullismo. Vi sono molte differenze ovvie tra le 2 tipologie di soggetti ma, altrettanti aspetti psicologici che li accomunavano come: la depressione, l’incapacità di controllare la rabbia incapacità di affrontare i problemi un deficit di controllo di sé.

Relazione tra bullismo e adattamento psicosociale Le vittime passive soffrono spesso di problemi d’internalizzazione molte volte caratteristiche anche dei genitori, e più specificamente di: depressione (Craig, 1998; Salmon et al, 2000; Hawker, Boulton,2001) ansia (Craig, 1998) isolamento e solitudine (Boivin, Hymel, Bukowsky, 1995) bassa autostima (Graham, Jovonen, 1998; Salmivalli et al. , 1998)

Che sembrano essere legati ad una vulnerabilità familiare. Inoltre molti bambini che hanno subito maltrattamenti dai pari possono sviluppare problemi di esternalizzazione come: Iperattività Impulsività Aggressività Che sembrano essere legati ad una vulnerabilità familiare.

Circoli viziosi Le vittime riportano anche elevati livelli d’ansia sociale, un sentimento legato al contesto e alle relazioni, che sembra indurre ancor più i bulli a incrementare i propri comportamenti negativi verso questi soggetti, stabilendo così un ciclo negativo che non trova via d’uscita.

Esempi di circoli viziosi elevati livelli d’ansia sociale volti a incrementare il potere dei bulli bassa autostima porta ad elevati livelli di vittimizzazione sia nei maschi che nelle femmine

Sintomi psicosomatici A causa della natura stabile e ripetitiva degli episodi di bullismo i sintomi ansiogeni e depressivi della vittima possono portare a sintomi fisici e ad un basso livello di qualità della salute psicologica già in adolescenza. Numerose ricerche suggeriscono che le vittime possono manifestare sintomi psicosomatici.

I bulli/vittima sono caratterizzati da un funzionamento psico-sociale molto problematico sono un gruppo ad alto rischio infatti hanno: secondo i dati, problemi comportamentali, sintomi depressivi, basso autocontrollo e cattivo funzionamento scolastico, sono coinvolti in gruppi pari deviati, portano il gruppo ad essere più a rischio di comportamenti anti-sociali.

autostima dei bulli

Non ci sono dati coerenti sulla direzione della correlazione tra bullismo e autostima dei prepotenti; non è chiaro infatti se il bullismo sia un riflesso di un disadattamento emotivo caratterizzato da scarsa stima di sé, o piuttosto se il bisogno di dominare gli altri derivi dalla sicurezza o dalla buona opinione che i bulli hanno di sé. (Olweus, 1978; 1993)

Dall’altra parte Salmivalli e altri suoi collaboratori, riscontrarono che i bulli hanno livelli di autostima percepita leggermente sopra la media, caratterizzata da un senso grandioso di sé e da narcisismo, definita come una specifica forma di autostima difensiva detta dagli autori defensive egotism.

Bullismo e rendimento scolastico delle vittime la mediazione della depressione

Frequenti episodi di vittimizzazione da parte del gruppo dei pari sono associati a un carente rendimento scolastico attraverso la mediazione di sintomi depressivi: essere vittima di frequenti persecuzioni porta a perdita d’energia e capacità di concentrazione, a disforia e ad avere una concezione negativa di sé, fattori che possono avere un impatto dannoso sul rendimento scolastico in classe come ansietà, depressione e isolamento.

Le ricerche, che hanno seguito i soggetti nell’arco degli anni, dimostrano chiaramente come essere bullo o vittima non sia una tendenza passeggera, e in mancanza di interventi mirati ed efficaci, le condizioni psicologiche e sociali di questi bambini rimarranno stabili nel tempo, determinando uno stato di malessere generale che permane anche al di là del periodo scolastico.

Bullismo e vittimizzazione sono maggiormente legati ad altri problemi comportamentali quali bere, fumare, commettere furti, danneggiare proprietà e violare le regole: l’influenza dei pari devianti è un fattore che contraddistingue i bulli e i bulli/vittime dalle vittime e dai soggetti non coinvolti nel bullismo, probabilmente perché accettano il comportamento aggressivo come norma del gruppo di appartenenza.