LEADERSHIP E CAMBIAMENTO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
The Way Forward.
Advertisements

“Insieme per crescere”
DA HI-TECH A HI-TOUCH CAMBIAMENTI DI PROSPETTIVA NELLA GENERAZIONE DEL VALORE di Agostino La Bella.
DAI SEGNALI DEBOLI AL VANTAGGIO COMPETITIVO
LEADERSHIP E INTELLIGENZA EMOTIVA
ICT e le forme di coordinamento delle attività economiche
LA COSTRUZIONE DELLA RETE Collaborare= Considerare laltro come soggetto che: presenta delle potenzialità presenta delle potenzialità è in grado di autodeterminarsi.
Il modello organizzativo della scuola: aspetti essenziali
Visione Posizionamento Fiducia Comunicazione Attenzione Valorizzazione delle risorse Creatività Padronanza delle forze interne Gestione di organi collegiali.
1 LEADERSHIP E POTERE IL POTERE E LA CAPACITA DI INFLUENZARE IL COMPORTAMENTO DI ALTRI IN ACCORDO CON I PROPRI OBIETTIVI E DESIDERI. SI ESPRIME SPESSO.
Dinamica dei gruppi Un gruppo è una “unità emotiva” Gruppo “instabile”
Capitolo 3 Rileggere il mercato: reti e relazioni Prof.ssa Annalisa Tunisini - a.a. 2009/2010.
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Le variabili che influenzano l’acquisto dei beni o servizi sono:
O PEN S OURCE M ANAGEMENT SVILUPPO CONCRETO DI BUSINESS.
T r i t t i c o d e l l e d e l i z i e. L i n f e r n o m u s i c a l e ( p a r t i c o l a r e ) – M a d r i d, M u s e o d e l P r.
IL SISTEMA ORGANIZZATIVO
RTC Channel.
Il manager e la leadership Prof Bruno Tellia Università degli studi di Udine.
Nuove tendenze nel lavoro
L’organizzazione aziendale
1 LEADERSHIP 2010: ESSERE MANAGER IN UN MONDO CHE CAMBIA.
“STAR BENE MANGIANDO” UN PERCORSO FORMATIVO DI EDUCAZIONE ALLA CULTURA ALIMENTARE Anno scolastico 2007/08 Dott.ssa N. Fascella Dott.ssa G. Cinà Cinà-Fascella.
1 I COSTI DELLA RAZIONALITA LIMITATA NEGOZIAZIONE MISURAZIONE INVESTIMENTO IN VANTAGGI NEGOZIALI SEGNALAZIONE SELEZIONE.
GLI STILI DI DIREZIONE E IL GRUPPO
IL PENSIERO STRATEGICO
Diventare un Manager-Coach
Benefici apportati da Board Fornisce analisi ad hoc, in tempo reale con informazioni di provenienza certa e condivisa; Consente una molteplice profondità
Amministratore Delegato
LE COMPETENZE E GLI ESITI FORMATIVI PER LIRC NELLA SS 1° E 2°
“LA LEADERSHIP EDUCATIVA: CAMBIAMENTI, SCENARI E PROSPETTIVE”
Master in Cure Palliative Biella 20 aprile 2004
Il ruolo delle Risorse Umane
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
LEADERSHIP E SISTEMA DI DELEGA NEI MODELLI A RETE AVIS Mario Becciu Roma, 5 Novembre 2006.
Considerazioni finali 30° lezione 27 novembre 2009 Anno Accademico 2009/2010.
Il Gruppo di Lavoro.
Riunione con i genitori
Le abilità essenziali per il salto di qualità Presenta
Programma di azioni per favorire l’espressione del talento femminile
Gli strumenti e le tecniche di comunicazione del professionista.
Il manifesto. ASSOCOM ha lobiettivo di RAPPRESENTARE e PROMUOVERE le aziende di comunicazione che, indipendentemente dalla loro dimensione e specializzazione,
Cosa intendiamo per Abilità (Risorse) Personali
SCUOLA DELL’INFANZIA DI ASSO A.S. 2010/2011
Lintelligenza emotiva Capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli degli altri, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre.
Scuola primaria Contenuti nuovi programmi. Premessa Considerazioni di tipo: 1.Culturale 2.Cognitivo 3.Sociale 4.Etico 5.Psicologico.
Scuola Media Statale di Calolziocorte (Lecco)
Incontro Reflect-Or EMPOWERMENT RIFLESSIVO: ESPERIENZE SUL CAMPO
La valutazione Che cosa Come.
Performance Unlimited srl
LA DIMENSIONE IMMATERIALE DEL CONTROLLO
Il Gruppo di Lavoro.
dalle abilità alle competenze
A cura di A. Augenti e M.Gabriella de Judicibus
1 MAGLIE, 13 novembre 2009 IL RUOLO DEL FORMATORE Angela Perucca Università del Salento - Lecce.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
Dirigente Scolastico Lombardia
Dall’ambiente imprenditoriale al settore dell’impresa
Lezione 9 Globalizzazione e economia industriale Corso Analisi dei settori produttivi Dott.ssa Sandrine Labory.
Donne e networking Il networking è donna
Competenze emotive nel miglioramento della relazione interpersonale Lucia Cucciarelli Ricercatrice Life Long Learning Progetti Europei IRRE ER 2004 Lucia.
Psicologia dei gruppi e delle organizzazioni
Lo scenario per nuove imprese e nuovi imprenditori.
L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Nello scenario di business che cambia rapidamente, dove risiedono i veri vantaggi? Sono i processi avanzati, le tecnologie innovative, le strategia di.
Come costruire uno staff tecnico per avviarsi verso l’alto livello TORINO 23/06/2012 Massimo Mascioletti.
Nuovo approccio nella definizione del rapporto azienda-collaboratori L’azienda cede prodotti e servizi al personale (retribuzioni, incentivi, formazione.
1 PIANIFICAZIONE STRATEGICA e QUALITÀ Duplice visione della Qualità Elemento perfettamente integrato con le strategie e gli obiettivi aziendali Strumento.
DISTRETTI INDUSTRIALI ITALIANI -1 MODELLO DI SVILUPPO RICONOSCIUTO A LIVELLO INTERNAZIONALE.
1 Modi di coinvolgere le persone 13 novembre 2014 Luciano Pero.
Transcript della presentazione:

LEADERSHIP E CAMBIAMENTO di AGOSTINO LA BELLA

SOMMARIO IL NUOVO CONTESTO I DRIVERS DEL CAMBIAMENTO IL CAPITALE UMANO DA MANAGER A LEADER STRATEGIE PER LA LEADERSHIP PROBLEM SOLVING CREATIVO CONCLUSIONI

IL NUOVO CONTESTO IMPONE RIDISEGNO DELLE STRUTTURE ORGANIZZATIVE CAMBIAMENTO DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO RIDEFINIZIONE DEI PROCESSI INNOVAZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE MODIFICA DELLO STILE DI DIREZIONE

I TRE PARADIGMI L’INTERCONNESSIONE GLOBALE L’ORGANIZZAZIONE FLESSIBILIE LA GLOBALIZZAZIONE

Net Economy Revolution La rivoluzione tecnologica crea opportunità significative di ridisegno dei paradigmi di business esistenti Il modo in cui lavoriamo Le modalità secondo cui interagiamo Il modo con cui impariamo Come ci divertiamo Cosa e come consumiamo Net Economy Revolution Internet Ecc. UMTS Optical networking Peer to Peer

LE CARATTERISTICHE DEL CAMBIAMENTO CONTRAZIONE DELLO SPAZIO-TEMPO SUPERAMENTO DEL TRADE OFF REACH-RICHNESS RIDUZIONE DELLE ASIMMETRIE INFORMATIVE RIDUZIONE DELLE BARRIERE ALL’ENTRATA ECONOMIE DI RETE INTEGRAZIONE MULTIDIMENSIONALE

Velocità, Interconnessione, Immaterialità La velocità del cambiamento è vertiginosa e rende tutto immediatamente obsoleto; la tecnologia consente di creare una ragnatela di collegamenti sempre più ampia, eliminando qualsiasi barriera alla comunicazione; l’immaterialità, che coincide con il patrimonio delle idee e della creatività, conta più del capitale fisico.

PERDITA DI CAPACITA’ PREDITTIVA DINAMICA ACCELERATA TRAIETTORIE TECNOLOGICHE INSTABILI “RUSH TO INTERNET” VASTITA’ DELLE IMPLICAZIONI: FINANZIARIE PRODUTTIVE DISTRIBUTIVE ISTITUZIONALI SCIENTIFICHE EDUCATIVE

Internet Access Through Many Devices Thousands of users Source: Forrester

Internet boom Post-net economy Picco di aspettative Disillusione Chiarimento Profittabilità 1990-94 2000 2002-2004 2006 2010 Esplosione tecnologica Fonte: Gartner Group – Il Sole 24 Ore

IL PARADOSSO DELLA PRODUTTIVITA’ “YOU CAN SEE THE COMPUTER AGE EVERYWHERE BUT IN THE PRODUCTIVITY STATISTICS” (R. SOLOW, 1987) Tasso di crescita % 2,7 1,2 0,8 0,7 0,5 Pre-73 74-79 80-85 86-93 94-00 TASSO DI CRESCITA MEDIO ANNUO DELLA PRODUTTIVITA’ TOTALE DEI FATTORI – MEDIA OECD

COMPLEMENTARITA’ STRATEGICA INNOVAZIONE TECNOLOGICA INNOVAZIONE GESTIONALE DEBOLE: NON SI POSSONO CATTURARE PIENAMENTE I BENEFICI DELL’ UNA SENZA L’ALTRA FORTE: L’ASSENZA DELL’UNA RENDE NON PROFITTEVOLE L’ALTRA

Multifocalizzazione e flessibilità strategica Pluralità di obiettivi IL PARADIGMA DELL’ORGANIZZAZIONE FLESSIBILE Multifocalizzazione e flessibilità strategica Pluralità di obiettivi Time-based competition con i “fornitori” con i “clienti” tra le fasi tra strategia ed operations tra operations ed innovazione Integrazione dei processi conoscenza dei processi coinvolgimento e motivazione delega operativa Ownership dei processi

INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE (PARADIGMA DELLA FLESSIBILITA’) DELL’ITC) PARADOSSO DELLA PRODUTTIVITA’ (SOLO POTENZIALE O LOCALE) ALTO VALORE ALTA PRODUTTIVITA’ BASSO VALORE BASSA PRODUTTIVITA’ MARGINALIZZAZIONE MIGLIORAMENTI INCREMENTALI RISCHIO DI SPIAZZAMENTO TECNOLOGICO INNOVAZIONI TECNOLOGICHE INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE (PARADIGMA DELLA FLESSIBILITA’)

GLOBALIZZAZIONE INTERCONNESSIONE DEI FENOMENI ECONOMICI IMPRESE MULTINAZIONALI RIDUZIONE DELLA SOVRANITA’ DEGLI STATI EMERGERE DEI SISTEMI LOCALI

CONSEGUENZE IL MERCATO LE ORGANIZZAZIONI LE ISTITUZIONI IL SISTEMA

Costi di transazione gerarchia mercato BUY MAKE Specificità

Costi di transazione gerarchia mercato verso il mercato Specificità

Costi di transazione rete gerarchia mercato Specificità

Costi di transazione rete gerarchia mercato verso il mercato verso la rete Specificità

Il capitale Ha soprattutto valore d’uso Deve essere continuamente riconfigurato Emergono nuove forme di capitale: Umano Intellettuale Relazionale Emozionale

CAPITALE VERSUS CONOSCENZA LA CONOSCENZA, AL CONTRARIO DEL CAPITALE FISICO: CRESCE CON L’USO AUMENTA SE CONDIVISA IL RAZIONAMENTO NON E’ DESIDERABILE RITORNI DI SCALA CRESCENTI SI DETERIORA SE NON UTILIZZATA

IL CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA TECNOLOGIA DA FATTORE CRITICO A COMMODITY ABILITANTE TUTTI I BENI E LE STRUTTURE SONO LA RISULTANTE DI AZIONI UMANE LE PERSONE INFLUENZANO L’AMBIENTE TRAMITE MEZZI FISICI (AUTOMOBILI, STRUMENTI DI PRODUZIONE, ECC.) E CON MEZZI INTANGIBILI (IDEE E RELAZIONI)

FOCUS SULLE PERSONE ALL’INTERNO ED ALL’ESTERNO CONOSCENZA ESPERIENZA CREATIVITA’ CAPACITA’ DI PREFIGURARE NUOVE IPOTESI E SOLUZIONI INTERESSI EMOZIONI .

INVESTIMENTO STRATEGICO RISORSE UMANE LA MAGGIOR PARTE DELLE ORGANIZZAZIONI SFRUTTA SOLO UNA PICCOLA PARTE DEL CAPITALE UMANO LA MAGGIOR PARTE DEGLI INDIVIDUI SFRUTTA SOLO UNA PICCOLA PARTE DELLE PROPRIE RISORSE CREATIVE

LA SQUADRA FIDUCIA COMUNICAZIONE APERTA SENSO DELLO SCOPO FLESSIBILITA’ ED ADATTABILITA’ PROCEDURE EFFICACI APPRENDIMENTO CONTINUO VALORIZZAZIONE DELLE DIFFERENZE La differenza tra una squadra ed un gruppo riguarda in primo luogo la fiducia tra i membri. La fiducia rende possibile una comunicazione aperta tra tutti, in modo che si possa imparare reciprocamente e ci sia un senso diffuso di condivisione degli obiettivi. Questo permette di valorizzare le differenze individuali, che vengono accettate e diventano così una ricchezza. La comunicazione, la suddivisione dei ruoli basata su capacità e attitudini permette di stabilire regole condivise per prendere decisioni e conferisce alla squadra un notevole grado di flessibilità ed adattabilità

CREARE IL CLIMA INCOMUNICABILITA’ INVIDIA GELOSIA ESTRANEITA’ DISCORDIA DISTACCO ISOLAMENTO DERESONSABILIZZ. DEMOTIVAZIONE DIALOGO COESIONE COOPERAZIONE LEALTA’ SOLIDARIETA’ IMPEGNO PARTECIPAZIONE RESPONSABILITA’ MOTIVAZIONE Il clima è un insieme di percezioni socialmente condivise dai membri di un gruppo, il cui contenuto riflette sensazioni, stati d’animo, storie singole e collettive, rapporti personali, ecc. Il clima determina la lealtà, i comportamenti. I membri percepiscono che vale la pena fare squadra. Genera coinvolgimento e spirito di gruppo. Per quanto riguarda gli obiettivi, occorre essere consapevoli che si va da obiettivi personali fino a quelli di impresa, passando per il gruppo. Importante trovare il modo di renderli compatibili. Gli obiettivi devono essere ambiziosi e sfidanti, ma realistici e raggiungibili. Temporalmente definiti. Misurabili. La definizione delle responsabilità all’interno del gruppo è un altro aspetto essenziale per consentire il buon funzionamento: è la progettazione della squadra, come l’assegnazione dei ruoli in una squadra di calcio, questi devono essere noti a tutti. Infine, le regole: tutte le squadre di successo hanno procedure e schemi sia per l’assolvimento dei singoli compiti, sia per prendere decisioni che riguardino la definizione e valutazione dei risultati, la generazione e valutazione di alternative, la stima dei rischi, la risoluzione di conflitti. Il sintomo di un conflitto non risolto può essere subdolo, anche se spesso è necessaria molta esperienza e maturità per affrontarlo allo scoperto.

CREARE LA SQUADRA CELEBRARE I RISULTATI SVILUPPARE L’IMPEGNO GENERARE DIVULGARE ESPERIENZE RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE SVILUPPARE L’IMPEGNO ORIENTAMENTO ALL’AZIONE POSITIVE REINFORCEMENT ETICA DELLA RESPONSABILITA’ GENERARE FIDUCIA CONSAPEVOLEZZA VERSO I CLIENTI DISPONIBILITA’ A INVENTARE IL PROPRIO FUTURO CAPACITA’ DI DARSI OBIETTIVI Le squadre non nascono “pronte”. Anzi spesso devono essere create con persone assegnate dalle varie divisioni e selezionate non sulla base del valore. Un modo molto collaudato per iniziare a creare il clima della squadra è quello di non perdere ogni occasione per celebrare un risultato, per piccolo che sia. Questo serve a far capire che gli sforzi non passano inosservati, a divulgare storie di successo. In queste occasioni, tutti coloro che hanoo contribuito al risultato, anche nel modo più umile devono essere ringraziati pubblicamente. Ad ognuno deve essere attribuito il giusto merito (pensare di riconoscere un ruolo superiore è sbagliato. E’ giusto dire che una persona ha contribuito facendo migliaia di fotocopie, sacrificando il suo tempo libero: questo viene percepito. Se dicessimo che la stessa persona ha con abnegazione contribuito al successo non verrebbe apprezzato). La celebrazione è uno dei modi per stimolare i membri della squadra all’impegno. Questo deve però essere orientato all’azione. Quindi, in una squadra di successo, i membri non devono avere paura di sbagliare. Gli errori devono essere interpretati come “momenti della verità”, da cui si può imparare. D’altra parte, l’unico modo di non sbagliare mai è quello di non osare mai di fare nulla di nuovo o di audace. L’importante è che tutti abbiano la chiara consapevolezza delle priorità e delle responsabilità di ciascuno. Infine, creare una squadra vuol dire porre le condizioni per la fiducia reciproca, rendere tutti consapevoli delle responsabilità verso i clienti. Insieme, dandosi obiettivi comuni, si può realizzare molto di più della somma dei singoli contributi; si può inventare il proprio futuro.

POSITIVE REINFORCEMENT IL FEED-BACK NEGATIVO PORTA ALL’INAZIONE O AL DISPREZZO ACCETTARE L’ERRORE COME MOMENTO DI CRESCITA SORPRENDERE I COLLABORATORI MENTRE FANNO BENE ELOGIARE IN PUBBLICO, CRITICARE IN PRIVATO

MANAGER E COLLABORATORI MANAGER TRADIZIONALE ORDINA TRATTIENE LE INFO DEFINISCE MODALITA’ CONTROLLA E CRITICA LAVORA DA SOLO PROGETTA E FA ESEGUIRE COLLABORATORE ESEGUE EVITA LE RESPONSABILITA’ ASPETTA DIRETTIVE RIPETITIVITA’ MANAGER EFFICACE INDIRIZZA E SUPPORTA PASSA INFO DISCUTE MODALITA’ CONTROLLO SELETTIVO GENERA AUTOSTIMA LAVORA IN GRUPPO PROGETTA INSIEME COLLABORATORE ESPRIME IDEE SCAMBIA INFO LAVORA PER IL GRUPPO RICERCA RESPONSABILITA’ ASPETTA STIMA E SUPPORTO E’ AUTONOMO HA INIZITIVE E PROPONE MIGLIORAMENTI

DA MANAGER A LEADER GUIDARE VERSO I RISULTATI RAPPRESENTARE UN MODELLO SPONSOR DEI “CLIENTI” CONOSCERE E COMUNICA I RISULTATI DESIDERATI ABBASSARE LE BARRIERE VERSO L’ESTERNO RAPPRESENTARE UN MODELLO IMPORTANZA DEI COMPORTAMENTI PRINCIPI PIU’ CHE REGOLE ALLENARE IL GRUPPO FOCUS SULLO SVILUPPO DELLE PERSONE AMPLIA E DISTRIBUISCE LA LEADERSHIP GENERA COESIONE DIALOGA E ASCOLTA HA E DIMOSTRA GRANDI ASPETTATIVE SUI MEMBRI

ADD AVOID DELAY DELEGATE

ADD AVOID DELAY DELEGATE DELEGA AL “MIGLIORE” ESECUZIONE DIRETTA EVITARE O RINVIARE DELEGA (APPRENDIMENTO) ALTO LIVELLO DI URGENZA BASSO BASSO ALTO LIVELLO DI IMPORTANZA

TEORIA DELLA LEADERSHIP I quattro miti è una capacità rara è basata sul carisma è essenziale solo al vertice leader si nasce La leadership consiste nella padronanza e nell’impiego sistematico di capacità, che molti possiedono ma che pochi utilizzano, che permettono di guidare un gruppo di persone assolutamente normali verso il raggiungimento di obiettivi eccezionali

ELEMENTI DELLA LEADERSHIP LA VISIONE IL POSIZIONAMENTO LA COMUNICAZIONE IL DISPIEGAMENTO CREATIVO IL PROBLEM-SOLVING CREATIVO

LA VISIONE INDICA CHIARAMENTE UNA DIREZIONE DI SVILUPPO IMMAGINE MENTALE DI UNO STATO FUTURO AIUTA NELLA DEFINIZIONE DEI RUOLI CREA AUTOSTIMA FA APPELLO A BISOGNI EVOLUTI DEVE ESSERE CONDIVISA

LA COMUNICAZIONE CREA SIGNIFICATO DAL KNOW-HOW AL KNOW-WHY DIPENDE DALL’ARCHITETTURA SOCIALE FORMALE COLLEGIALE PERSONALISTICA

COMUNICAZIONE FUNZIONALE INFORMATIVA FORMATIVA CREATIVA RIFERITA AI VALORI GUIDA DELLA ORGANIZZAZIONE FORTEMENTE SINERGIGA CON GLI ATTI DI GESTIONE SOSTIENE INNOVAZIONI ORGANIZZATIVE E GESTIONALI

IL POSIZIONAMENTO GENERA FIDUCIA HA BISOGNO DI CERTEZZE E PREVEDIBILITA’ RIGUARDA: LE REAZIONI AI CAMBIAMENTI L’ANTICIPAZIONE DEI CAMBIAMENTI L’INFLUENZA SUI CAMBIAMENTI IMPLICA CAPACITA’ DI PREVISIONE E PIANIFICAZIONE STRATEGICA

IL DISPIEGAMENTO CREATIVO RESPONSABILITA’ ACCETTAZIONE DEGLI ALTRI ENFASI SUL PRESENTE ALIMENTARE LE TRADIZIONI STIMOLARE DISAPPRENDIMENTO/ APPRENDIMENTO STIMOLARE E STIMARE GLI ESPERIMENTI FATTORE WALLENDA

LE CAPACITA’ DEL LEADER L’ASCOLTO I COMPORTAMENTI LE COMPETENZE LA VALUTAZIONE L’INTELLIGENZA EMOTIVA

COME ASCOLTARE SILENZIO DOMANDE APERTE RIFORMULAZIONE DOMANDE DI PRECISIONE INCORAGGIAMENTO RIASSUNTO

L’INTELLIGENZA EMOTIVA E’ ORA UNO DEI PRINCIPALI ELEMENTI DI VALUTAZIONE COMPRENDE LA CAPACITA’ DI IDENTIFICARE, ESPRIMERE, CONTROLLARE SENTIMENTI ED EMOZIONI, FRENARE GLI IMPULSI, RIMANDARE LA GRATIFICAZIONE, CONTROLLARE LA TENSIONE E L’ANSIA, GESTIRE SENZA SCOSSE LE RELAZIONI CON GLI ALTRI

INTELLIGENZA EMOTIVA E LEADERSHIP IL LEADER MANIFESTA LA PROPRIA INTELLIGENZA EMOTIVA CON ABILITA’ EMOZIONALI COGNITIVE COMPORTAMENTALI LEGATE A: ASCOLTO COMPRENSIONE VALUTAZIONE

PROBLEM SOLVING CREATIVO CREATIVITA’ TATTICA NEGOZIALE CONOSCENZA TECNICA ED ORGANIZZATIVA IMPEGNO PERSONALE ENTUSIASMO

CAMBIARE LE PRIORITA’ TRADE-OFF TRA: SOLUZIONE DEI PROBLEMI ANTICIPAZIONE DEI PROBLEMI PROBLEMI OPPORTUNITA’ TRADE-OFF TRA: DIREZIONE RISCHIO AMPIEZZA DELLA RICERCA DI OPPORTUNITA’

I FRENI ALLA CREATIVITA’ BLOCCHI EMOTIVI TIMORE DESIDERIO DI SICUREZZA NON IMPEGNO BLOCCHI CULTURALI BISOGNO DI APPARTENENZA CONFORMISMO ECCESSIVA PRATICITA’ BLOCCHI PERCETTIVI INCAPACITA’ DI PORSI DOMANDE RISTRETTEZZA DI VEDUTE CONVINZIONI NEGATIVE

DA RICORDARE OBIETTIVI CHIARI VERIFICA CONTINUA POSIZIONAMENTO POSITIVE REINFORCEMENT ATTACCARE I PROBLEMI, STIMOLARE LE PERSONE TRASPARENZA VALORIZZAZIONE DEL TEMPO

THE MAGIC NUMBER SEVEN NON DELEGARE NON COMUNICARE NON IMPARARE RESISTERE AI CAMBIAMENTI NON DARE RICONOSCIMENTI AI COLLABORATORI CERCARE SCORCIATOIE RESTARE UN DIRIGENTE SENZA DIVENTARE UN LEADER

Alice……ricordava solo che correvano tenendosi per mano, e la Regina andava così veloce che al massimo lei riusciva a tenere il passo: e la Regina continuava a gridare: “Più svelta! Più svelta!” ma Alice sentiva di non poter correre più di così, e le mancava perfino il fiato per dirlo. ……..E corsero tanto che alla fine sembrava che si levassero in volo, senza più toccare il terreno con i piedi, finché d’un tratto si fermarono e Alice si trovò a sedere in terra, senza più fiato e con la testa che le girava. Alice si guardò intorno molto sorpresa. “Ehi, ma siamo state tutto il tempo sotto quest’albero! E’ tutto esattamente com’era prima!” “Certo” disse la Regina. “Perché, come dovrebbe essere?” “Be’, al paese nostro, disse Alice, sempre con un po’ di fiatone “in genere si arriva in un altro posto, se si corre come abbiamo fatto noi.” “Che paese lento!” disse la Regina. “Qui, invece, vedi, devi correre più che puoi per restare nello stesso posto. Se vuoi andare da qualche altra parte, devi correre almeno il doppio.”