alcune definizioni pratiche

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Transcript della presentazione:

alcune definizioni pratiche LO SPASTICO ... CHI È ? alcune definizioni pratiche per discutere

1 lo spastico è uno i cui muscoli di un versante (es. estensorio) prevalgono su quelli dell’altro (es. flessorio)

PRO - l’apparenza - il razionale fisiopatologico nel modello del midollo spinale interpretato come “effettore” CONTRO - l’evidenza frequente della “debolezza” dei muscoli c.d. spastici - il razionale fisiopatologico nel modello del midollo spinale interpretato come “via finale comune”

2 lo spastico è uno che vorrebbe compiere un movimento volontario (e saprebbe come farlo) ma è impedito da una forza interna involontaria che produce schemi di movimento disturbanti

PRO - lo schema patologico si manifesta ogni volta che la persona tenta di fare un movimento volontario - il razionale fisiopatologico nel modello del midollo spinale interpretato come “motor servo” CONTRO - lo “schema patologico” si manifesta anche in risposta a forze “esterne” (peso, postura) - il razionale fisiopatologico nel modello del midollo spinale interpretato come “via finale comune”

3 lo spastico è uno che non si rappresenta il mondo (esterno e/o interno) come dovrebbe e quindi reagisce come se la realtà fosse diversa da quella che è

PRO - l’evidenza che ogni difetto del movimento è sempre accompagnato da un difetto della percezione CONTRO - l’evidenza di schemi patologici anche al di fuori della consapevolezza - l’evidenza di problemi motori “puri” o di problemi percettivi “puri”

4 lo spastico è uno che funziona benissimo dal punto di vista dell’intenzione e della consapevolezza, e spesso anche dal punto di vista della percezione, i muscoli però non rispondono alla sua volontà ma tendono a reagire in modo indipendente

PRO - l’elevato livello di autonomia che talora lo spastico riesce a raggiungere in rapporto alla gravità della disabilità CONTRO l’evidenza del fatto che la spasticità si esprime come una distorsione del movimento intenzionale - l’evidenza che ogni difetto del movimento è sempre accompagnato da un difetto della percezione

5 lo spastico è uno che funziona benissimo dal punto di vista dell’intenzione e della consapevolezza, e spesso anche dal punto di vista della percezione, ma reagisce agli stimoli e alle situazioni in maniera esagerata e poco selettiva

PRO - lo spastico, soprattutto se ha una componente distonica, è un “distruttore”, capace talora di reazioni grosso-motorie ma non fini-motorie CONTRO - l’evidenza di schemi patologici anche al di fuori della consapevolezza - l’evidenza che ogni difetto del movimento è sempre accompagnato da un difetto della percezione

LA SPASTICITÁ È UNA STRUTTURA COGNITIVA? IL PROBLEMA DEI SIGNIFICATI (ontogenesi e filogenesi)

movimenti involontari CIÒ CHE VEDIAMO DELLA SPASTICITÁ forza espressa movimenti involontari o esagerati o distorti

reclutamento muscolare FORZA ESPRESSA ipertonia - ipotonia reclutamento muscolare

reclutamento muscolare FORZA ESPRESSA reclutamento muscolare stiffness non neurale non selettività (movimento “massivo” o rigidità da co-contrazione)

tra spasticità e forza espressa CHE RAPPORTO C’È tra spasticità e forza espressa tra muscolo e forza espressa tra reclutamento e forza espressa

RECLUTAMENTO MUSCOLARE quantità di U.M. attivate qualità (timing) dell’attivazione a livello spinale: rapporto tra inibizione reciproca e co-attivazione

MOVIMENTI (O NON MOVIMENTI) INVOLONTARI irradiazione sinergie patologiche distonia co-contrazione

MOVIMENTI (O NON MOVIMENTI) INVOLONTARI instabilità: ipostenia – ipotonia - tremore