Ricerca di B. M. 1.

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Transcript della presentazione:

Ricerca di B. M. 1

La British Petroleum Bp 2

La BP affitta la Deepwater Horizon dalla Svizzera Transocean, la più grande compagnia al mondo nel settore delle trivellazioni off-shore 3

La piattaforma La Deepwater Horizon è stata realizzata sulla base di Deepwater Nautilis, meno evoluta perché incapace di operare in posizionamento dinamico. Questo è un requisito fondamentale a causa delle acque burrascose del Golfo del Messico 4

TUTTI I NUMERI 8000 barili estratti ogni giorno grande come due campi da calcio il pozzo di idrocarburi più profondo al mondo a circa 80 km dalla costa della Louisiana può ospitare circa 130 persone 9100 m = profondità della trivella 5

L’incidente 6

Dinamiche dell’incidente 20 aprile 2010 Deepwater Horizon, esplosione del Pozzo Macondo 11 morti 17 feriti su 126 persone 7

Dopo l’incidente 8

Le coste colpite dal disastro Questa immagine è stata pubblicata il 1 maggio 2010,quando ormai la Marea Nera minacciava seriamente le coste. La chiazza è grande come l’isola di Giamaica. 9

Diffidenze nei confronti della compagnia 10

Mettiamoli a confronto Lo SLOGAN originale della compagnia petrolifera “Beyond Petroleum” (“Al di là del petrolio”, oppure “Non solo petrolio") 11

Mettiamoli a confronto SLOGAN IRONICI DI PROTESTA “Biggest Polluter” “Big Problem” 12

Mettiamoli a confronto Il logo originale della compagnia petrolifera 13

Loghi diffusi dopo l’incidente 14

15

I fluidi fuoriescono Ci sono almeno tre falle da cui fuoriescono petrolio e metano, riconoscibili perché assumono colori diversi. 16

Cos’è successo alla piattaforma? 4°parte Cos’è successo alla piattaforma? 17

La piattaforma affonda Due giorni dopo la piattaforma si Rovescia, affondando e depositandosi sul fondale a mezzo chilometro più a nord-ovest del pozzo. Parte del petrolio sale in superficie per la minor densità rispetto a quella dell’acqua. È evidente che le valvole di sicurezza per la chiusura del pozzo non hanno funzionato. 18

Sforzi per bloccare la fuoriuscita di greggio 19

Come fermare il petrolio? Diversi tentativi 7. 30 maggio: Lower Marine Riser Package(LMRP), “minivalvola” posizionata sulla “supervalvola” precedente, collegata ad un nave in superficie. FALLITO! 5. 4 maggio:una “siringa telecomandata” all’origine di una delle tre perdite per chiudere la valvola. FALLITO! 3. Detriti di varia natura sparati nel pozzo per intasare la conduttura FALLITO! 1. 4 ROV:robot filoguidati. FALLITO! Come fermare il petrolio? 2. Trivellazione adiacente al punto di fuoriuscita per intercettare la perdita e iniettarvi cemento FALLITO! 4. Piattaforme galleggianti FALLITO! 6. 7 maggio: Top Kill, camera di contenimento sulla perdita primaria. FALLITO! 20

1. ROV: robot filoguidati I ROV sono veicoli sottomarini che operano in remoto cercano di chiudere le valvole di sicurezza in una delle tre falle spargono agenti disperdenti insieme ad aerei e navi di supporto 21

5. Tappo di spazzatura Si prendono detriti di varia natura (pneumatici triturati,residui di palline da golf usate..) e ad una pressione molto alta si sparano nella bocca del pozzo per tentare di intasare la conduttura e fermare la perdita (tentativo disperato e insensato, degno di un film d’azione). 22

Un suggerimento estremo Un quotidiano russo propone di fermare la perdita con un’esplosione nucleare controllata. In passato questo metodo è stato usato cinque volte: la prima volta nel settembre 1996 a 6 km di profondità. Sarebbero le rocce spinte dall’esplosione a chiudere la falla. Il metodo non è mai stato testato sott’acqua e le probabilità di fallimento sono solo del 20%. Tuttavia non viene preso in considerazione come soluzione. 23

5. “siringa telecomandata” La “siringa telecomandata”ha un diametro di 15 cm ed è inserita nel tubo da 53 cm all’origine della perdita. Dovrebbe risucchiare il petrolio come una cannuccia per immagazzinarlo in una petroliera in superficie. 24

La “siringa telecomandata” 25

6. Top Kill: camera di contenimento Chiamata è alta 18 metri (un edificio di 4 piani), pesa 100 tonnellate e inizialmente è progettata per coprire le due falle rimanenti. Avrebbe dovuto raccogliere l’ 85% del petrolio e incanalarlo, sempre tramite un tubo flessibile, a una cisterna in superficie 26

6. Top Kill: camera di contenimento La temperatura dell’acqua, di circa 6 gradi Celsius, e le pressioni di 170 Kg per cm2 potrebbero renderebbero facile l’intasamento dei tubi. Per evitarlo la PB vuole far circolare intorno acqua e antigelo. I rischi dell’operazione sono notevoli. 27

Top Kill fallisce Si formano idrati, simili a ghiaccio, che costringono i tecnici a interrompere l’installazione dell’imbuto, ormai posizionato con successo. Fin dall’inizio si temeva che per l’occlusione del ghiaccio sulla sommità, o per la successiva separazione di acqua, petrolio e gas si avesse una nuova esplosione. 28

Troviamo una soluzione ! 29

Pozzi di sfogo È prevista la trivellazione di due pozzi ad un miglio di distanza, che tolgano pressione a quello in perdita e lo cementino, senza lasciare perdite sottostanti. Ciò fa parte del nuovo piano che sarà attuato. 30

Operazione “Static Kill” Comincia il 3 agosto 2010. Obiettivo:tappare definitivamente il pozzo mediante un’iniezione di fango e cemento dai pozzi sussidiari per deviare il greggio in un bacino sicuro profondo 4 km. La cementificazione termina il 19 settembre 2010. Static Kill funziona ! 31

Intervento del Pentagono Migliaia di metri di reti speciali (boom) sono state posizionate dall’esercito, come barriera di contenimento Il Pentagono mobilita 17500 uomini della Guardia Costiera Federale nelle zone interessate dal disastro ecologico. 32

Quanto petrolio è stato riversato in mare? 33

Mille barili di petrolio in mare? FALSO! 1. Inizialmente la BP ha tentato di nascondere l’entità del disastro all’opinione pubblica stimando una perdita di 1000 barili al giorno. 3. 5 maggio: molti scienziati sostengono 50000 e alcuni 70000 al giorno All’inizio la BP ha nascosto la verità 2. Stima in maggio NOAA:5000 barili al giorno 4. Tra i media: - Wall Street Journal: 25000 barili al giorno - la stessa BP: 150000 barili al giorno 34

I petrolio non aspirato È evaporato,in parte dissolto grazie a solventi (ne sono stati versati 7 milioni di litri nelle prime settimane) e disperdenti chimici. È stato bruciato in incendi controllati con una mistura di kerosene e gel È stato ingerito dai batteri La maggio parte è finita sul fondale formando laghi di petrolio destinati a solidificarsi 35

I batteri “mangia petrolio” BIC:batteri idrocarburoclastici Mangiano solo idrocarburi e non hanno le capacità enzimatiche per altre sostanze organiche più semplici e più ricche d’energia,come zuccheri e proteine. Quando,finito il petrolio, smettono di riprodursi,essendo particolarmente saporiti vengono degradati da altri organismi unicellulari. Il petrolio così entra nella catena alimentare e arriva nel pesce sulla nostra tavola Si trovano in tutti gli ambienti marini dal mondo (anche ai poli). Ciò favorisce le pratiche di biorisanamento. In presenza di fosforo e azoto i primi risultati si verificano dopo meno di una settimana. Alcanivorax Borkumensis,il più efficiente della famiglia,conta 45 geni specializzati nella degradazione del petrolio Biopile:tecnologie in cui questi batteri bonificano terreni inquinati da idrocarburi. Per agevolare la loro crescita e attività il materiale contaminato è assemblato ai nutrienti dei batteri. 36

I disperdenti I disperdenti (tra cui il Corexit, il butossietanolo)sono utilizzati per disperdere gli idrocarburi in parti più piccole, legarli chimicamente e farli precipitare sul fondale ad oltre 1600 m di profondità. In questo modo non dovrebbero costituire pericolo per uomo e navi. Corexit 9500: quattro volte più tossico del petrolio, non è tra i dieci primi più efficaci, è proibito in Europa e causa infertilità e malformazione dei feti. La NALCO ne è produttrice 37

Impatto sulla salute A breve e medio termine A lungo termine Esacerbazione di malattie respiratorie e patologie alla pelle. Le contaminazioni avvenute per via inalatoria. A lungo termine Aumento dell’incidenza di tumori, aborti spontanei, anomalie dei neonati. Le contaminazioni avvenute per via orale. 38

Impatto ambientale Effetti complessi e difficili da valutare. Prime vittime:plancton nella colonna d’acqua. A seguire specie sempre più grandi, per cause dirette o indirette (cioè alimentandosi). Inoltre ogni anno il Mississippi porta eccessivi nutrienti,diminuendo l’ossigeno disponibile e causando “Dead Zones”. 39

Impatto ambientale Nella costa del Golfo ci sono 2 milioni di zone umide, 400 specie a rischio e la Marea Nera ha minacciato 14 aree protette. I metodi di pulizia invasivi (ruspe, disperdenti ecc..) rischiano di causare il collasso di questi sensibili ecosistemi. 40

Uragani e “piogge tossiche” Per fortuna l’uragano Alex non ha minacciato direttamente la zona del disastro, ma i lavori hanno dovuto affrontare grosse complicazioni. Si temeva un’intercettazione della Marea, che avrebbe causato una pioggia d’acqua mista a petrolio molto infiammabile nel ciclone tropicale carico d’elettricità. 41

Piogge tossiche I primi segni di pioggia tossica sono stati rilevati nel Tennessee: macchie biancastre che hanno sterminato coltivazioni ovunque. Sono anche stati trovati uccelli morti, si temeva di una catastrofe. Grazie al riscaldamento delle acque del Golfo le molecole di Corexit sarebbero diventate gassose e poi assorbite e liberate dalle nuvole. 42

Come è potuto succedere? 43

Cause dell’incidente cupidigia,convenienza,incuria delle lobby petrolifere,oltre che l’errore umano ed altri imprevisti frequenti. Il fatto che il petrolio “facile” (a poca profondità) al largo della Louisiana e del Texas si stia esaurendo, spingendo le compagnie a ricercarlo a grandi profondità. 44

Questione di profondità Nel 1994, la profondità a cui si trivellava era inferiore ai mille metri, oggi si e’ passati ad almeno 5 volte di più: 3.5 Km sotto la superficie del fondale marino 45

Questione di sicurezza L’azienda sapeva che la miscela di cemento della struttura non fosse a norma ed il e l’ultimo test fallito era stato fatto pochi giorni prima della scoppio. L’industria petrolifera ha approntato da tempo strumenti per riparare strutture difettose, ma qui nessuno ha mosso un dito. 46

Reazioni della popolazione 47

Interesse in alcuni paesi del mondo 48

La BP in Pakistan Dopo il terremoto del 2005 proprio la BP ha impegnato un milione di dollari, a cui si sono aggiunte le donazioni dei dipendenti, per sostenere gli sforzi del Paese. Ora in Pakistan BP si concentra principalmente sulle attività di esplorazione nella provincia del Sindh. Ancora oggi aiuta la popolazione locale sostenendo progetti per sanità, istruzione e sviluppo delle infrastrutture. 49

Negli USA il livello d’interesse della popolazione per il fenomeno ha raggiunto il picco nel giugno 2010, ma successivamente è andato calando. Il grafico mostra la frequenza a siti associati alla parola chiave British Petroleum BP. (fonte:Google statistica) 50

Grafico interesse regionale 51

Interesse nelle singole città 52

Houston-Texas: 53

Houston-Texas Questa città non solo è coinvolta nel disastro perché situata vicino alla costa, ma gestisce buona parte del commercio petrolifero degli USA. 54

Capelli come barriera Alcuni cittadini avevano acquistato rilevatori di benzene nell’aria e facevano test fai-da –te nelle spiagge. Un’organizzazione californiana ha raccolto duecentomila chili di capelli umani e peli animali, che ha poi stivato in collant, per realizzare barriere galleggianti di contenimento “naturali “. 55

E allora Per eliminare questi pericoli, combattere il cambiamento climatico e l’acidificazione degli oceani(causati dall’aumento di CO2) l’unica soluzione è smettere di cercare, trasportare e usare questi prodotti passando a energie rinnovabili. E allora 56

FINE 57