Le politiche europee a favore delle imprese e dei cittadini

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Transcript della presentazione:

Le politiche europee a favore delle imprese e dei cittadini Dott.ssa Anna Maria Di Giovanni Tecnopolis CSATA Novembre 2003

I contenuti del modulo La storia Gli obiettivi dell’UE Le istituzioni dell’UE (quel che ha modificato il Trattato di Nizza) Il Dopo Nizza a servizio dei cittadini le politiche a favore delle imprese Le politiche a servizio dei cittadini

La storia dell’UE L’Unione Europea (UE) nasce dopo la Seconda Guerra Mondiale e costituisce il risultato di un processo di integrazione europea che ha garantito mezzo secolo di stabilità di pace e di benessere economico. Il processo inizia il 9 maggio 1950 con la dichiarazione di R. Schuman per porre “le prime basi concrete di una federazione concreta”.

La storia dell’UE Il processo di integrazione si è evoluto: dall'interesse economico per la creazione di uno spazio economico comune basato su principi di pace e di democrazia si è passati alla volontà di realizzare l'Unione Europea (economico-monetaria e politica) L'Unione Europea comporta infatti: sul versante economico e monetario la creazione della moneta europea comune EURO e sul versante politico il riconoscimento dei diritti civili europei (cittadinanza dell'Unione)

La storia dell’UE Il numero dei Paesi Membri è cambiato: dai 6 paesi fondatori ai 15 di oggi per divenire 25 nel 2004. I 6 paesi firmatari nel 1957: Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi 4 allargamenti ad oggi: 1973 - Danimarca, Irlanda e Regno Unito, 1981-Grecia, 1986-Spagna e Portogallo, 1995-Austria, Finlandia e Svezia Prossimo allargamento nel 2004: Repubblica Ceca, Estonia, Cipro,Lettonia, Malta, Ungheria, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Lituania

La storia dell’UE L’evoluzione ha riguardato e riguarda anche il sistema istituzionale dell’UE (maggiori poteri al Parlamento Europeo, istituzione del Comitato delle Regioni). Revisione istituzionale in atto in vista dell’allargamento (Convenzione sull’avvenire dell’Europa)

La storia dell’UE Il processo evolutivo dell’UE è segnato dai Trattati Europei via via firmati e ratificati: trattati istitutivi della CECA -1951, EURATOM-1952 e CEE-1957, Trattato sull’UE di Maastricht-1992 e in via di ratifica: il Trattato di Nizza-2001

La storia dell’UE Modifiche ai trattati sono state apportate da: il Trattato di fusione del 1965 - Consiglio Unico e Cammissione Unica per le tre CEE l’Atto unico Europeo del 1986 -obiettivo Mercato Unico il Trattato di Amsterdam del 1997 - modifiche del Trattato di Maastricht (nuova numerazione dei Trattati UE e CE, versione consolidata dei trattati stessi)

Obiettivi dell’UE I principali obiettivi dell'UE sono: Instaurare la cittadinanza europea (Diritti fondamentali; Libera circolazione; Diritti civili e politici); Garantire libertà, sicurezza e giustizia (Cooperazione nel settore della giustizia e degli affari interni); Promuovere il progresso economico e sociale (Mercato unico; Euro, la moneta comune; Creazione di posti di lavoro; Sviluppo regionale; Protezione dell'ambiente);

Le istituzioni dell’Unione Europea e le politiche a servizio dei cittadini - obiettivi dell’UE Far valere la voce dell'Europa nel mondo (La politica estera e di sicurezza comune; L'Unione europea nel mondo).

Le istituzioni dell’UE L'UE è governata, sulla base del principio dello stato di diritto, da 5 istituzioni, ognuna delle quali riveste un ruolo specifico: Il Parlamento europeo (eletto dai cittadini degli Stati membri); Il Consiglio dell'Unione europea (emanazione dei governi degli Stati membri); La Commissione europea (la forza trainante e l'organo esecutivo);

Le istituzioni dell’UE La Corte di giustizia (rispetto della legge); La Corte dei conti (sana e corretta gestione del bilancio dell'Unione europea). L'Unione europea ha anche altri 5 organi: Il Comitato economico e sociale europeo (portavoce delle opinioni della società civile organizzata su questioni economiche e sociali); Il Comitato delle regioni (esprime le opinioni delle autorità locali e regionali sulla politica regionale, l'ambiente, l'istruzione);

Le istituzioni dell’UE Il mediatore europeo (tratta le denunce presentate dai cittadini contro i casi di cattiva amministrazione nell'azione di un'istituzione o di un organo dell'Unione europea); La Banca europea per gli investimenti (contribuisce agli obiettivi dell'Unione europea tramite il finanziamento di investimenti a lungo termine pubblici e privati); La Banca centrale europea (è responsabile della politica monetaria e di cambio). Una serie di agenzie e organismi completano il sistema.

Le istituzioni dell’UE: Il Parlamento Europeo E’ l’istituzione che rappresenta i cittadini degli Stati membri. Il Parlamento ha ruolo di: Colegislatore insieme al Consiglio in numerosi settori e sempre con il Consiglio, condivide la funzione di autorità di bilancio. Esercita inoltre un controllo politico sulla Commissione.

Le istituzioni dell’UE: Il Parlamento Europeo I membri del Parlamento europeo sono eletti tramite suffragio universale diretto dal 1979, non si riuniscono in delegazioni nazionali, bensì in 9 gruppi politici.

Le istituzioni dell’Unione Europea - Il Parlamento Europeo Quel che ha modificato il trattato di Nizza Esso ha rafforzato il ruolo di colegislatore del Parlamento europeo. Ha instaurato una nuova base giuridica per permettere al Consiglio di stabilire lo statuto dei partiti politici a livello europeo e le regole relative al loro finanziamento. In vista dell’allargamento dell’UE, il T. di Nizza di ha fissato a 732 il numero massimo di eurodeputati e ha previsto la suddivisione dei seggi fra Stati membri e paesi candidati

Le istituzioni dell’Unione Europea - Il Parlamento Europeo Quel che ha modificato il trattato di Nizza Resta inteso che i parlamentari dei paesi candidati siederanno al Parlamento europeo solo a partire dalla data di adesione del loro paese all’Unione. Per saperne di più: http://www.europarl.eu.int

Le istituzioni dell’UE: Iil Consiglio dell’UE E’ l’istituzione dell’UE che rappresenta i governi degli Stati membri. Insieme con il Parlamento europeo, è il colegislatore comunitario e l’autorità di bilancio. È l’istituzione preponderante nel processo di assunzione delle decisioni di politica estera e sicurezza comune e di cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale. Il Consiglio è formato da un rappresentante per Stato membro a livello di ministro ed è presieduto dal ministro dello Stato membro che ha la presidenza dell’Unione.

Le istituzioni dell’UE: Il Consiglio dell’UE La presidenza è esercitata da tutti i membri dell’Unione per un intero semestre, secondo un turno prestabilito (nel 2002 Spagna e Danimarca). Il Consiglio, in ossequio a quanto previsto dai trattati, delibera: all’unanimità dei suoi membri a maggioranza qualificata dei voti (“sistema della ponderazione” : almeno 62 voti favorevoli) a maggioranza semplice per le decisioni procedurali.

Le istituzioni dell’UE: Il Consiglio Europeo Quel che ha modificato il trattato di Nizza La ratifica del trattato di Nizza permetterà di assumere a maggioranza qualificata le decisioni riguardanti circa trenta disposizioni del trattato che sinora hanno richiesto l’unanimità. Sarebbe molto difficile, in un’Unione di quasi trenta Stati membri, raggiungere un accordo unanime. L’azione dell’Unione rischierebbe quel giorno di trovarsi paralizzata.

Le istituzioni dell’UE: Il Consiglio Europeo Quel che ha modificato il trattato di Nizza Riguardo alle politiche comunitarie, dieci disposizioni circa consentiranno, sin dall’entrata in vigore del trattato di Nizza, di deliberare a maggioranza qualificata per l’insieme o eventualmente parte delle materie disciplinate Esempi: decisioni nel settore della cooperazione giudiziaria in materia civile, accordi commerciali che riguardano servizi o aspetti commerciali della proprietà intellettuale

Le istituzioni dell’UE: Il Consiglio Europeo Quel che ha modificato il trattato di Nizza Quanto alla ponderazione dei voti, il nuovo trattato prevede una modifica che entrerà in vigore il 1° gennaio 2005 Per saperne di più: http://ue.eu.int

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea E’ l’istituzione che rappresenta, in piena indipendenza, l’interesse comune degli Stati membri. Sul piano legislativo, è l’organo motore, quello che propone le «leggi» e le trasmette al Parlamento e al Consiglio per decisione. La Commissione provvede all’attuazione delle politiche comuni (politica agricola comune, per esempio), cura l’esecuzione del bilancio e gestisce i programmi comunitari.

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea Per l’esecuzione concreta delle politiche e dei programmi, la Commissione fa ampio affidamento sulle amministrazioni nazionali. Sul fronte esterno, la Commissione rappresenta la Comunità e conduce i negoziati internazionali (per esempio i negoziati nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio, OMC). Vigila inoltre sull’applicazione delle disposizioni del trattato e delle decisioni adottate dalle istituzioni comunitarie, per esempio nel settore della concorrenza.

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea La Commissione è collegialmente responsabile dinanzi al Parlamento europeo. Le sue deliberazioni sono prese a maggioranza semplice del numero dei suoi membri. Sin dall’origine, la Commissione è stata composta da due cittadini degli Stati membri più popolati e da un cittadino per ciascuno degli altri Stati membri.

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea Quel che ha modificato il trattato di Nizza Dal 2005, la composizione della Commissione sarà limitata a un cittadino per Stato membro Quando l’Unione arriverà a 27 Stati, il numero dei commissari sarà bloccato e il Consiglio dovrà allora decidere, all’unanimità, l’esatto numero di commissari che dovrà comunque essere inferiore a 27. La loro nazionalità dipenderà invece da un sistema di rotazione paritetica fra i paesi.

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea Quel che ha modificato il trattato di Nizza Il trattato di Nizza ha altresì deciso di rafforzare i poteri del presidente per garantire la coerenza e la collegialità di un consesso di oltre venti persone. Il presidente della Commissione deciderà così la suddivisione dei portafogli e potrà eventualmente procedere ad un rimpasto delle competenze durante il mandato.

Le istituzioni dell’UE: La Commissione Europea Quel che ha modificato il trattato di Nizza Avrà inoltre facoltà, previa approvazione del collegio, di chiedere a un commissario di presentare le dimissioni. Per saperne di più: http://europa.eu.int

Le istituzioni dell’UE: la Corte di Giustizia Funzione principale della Corte di giustizia è garantire il rispetto del diritto comunitario. La Corte è competente per le controversie fra gli Stati membri, fra l’Unione e gli Stati membri, fra le istituzioni, fra i cittadini e l’Unione. Compete inoltre alla Corte rispondere alle richieste di interpretazione del diritto comunitario poste da una giurisdizione nazionale nell’ambito di un procedimento pendente dinanzi ad essa.

Le istituzioni dell’UE: la Corte di Giustizia Tale competenza «pregiudiziale» è essenziale per garantire l’interpretazione uniforme del diritto comunitario su tutto il territorio dell’Unione. Dal 1989, la Corte è affiancata da un Tribunale di primo grado cui sono conferite alcune delle competenze della Corte stessa.

Le istituzioni dell’UE: la Corte di Giustizia Quel che ha modificato il trattato di Nizza Considerato l’enorme carico di lavoro, che andrà inevitabilmente aumentando con l’adesione di nuovi Stati membri, che comporta una durata dei procedimenti eccessiva e inaccettabile per il funzionamento della Comunità, il trattato di Nizza provvede a una migliore suddivisione delle competenze Corte e Tribunale di 1°grado e contempla la possibilità di istituire sezioni giurisdizionali specializzate per contenziosi particolari

Le istituzioni dell’UE: la Corte di Giustizia Quel che ha modificato il trattato di Nizza Stabilisce inoltre che la Corte continui ad essere composta, in un’Unione allargata, da un numero di giudici pari a quello degli Stati membri e possa riunirsi in una sezione ampliata di tredici giudici, anziché in seduta plenaria. Per saperne di più: http://curia.eu.int

Le istituzioni dell’UE: la Corte dei Conti E’ l’istituzione che garantisce il controllo dei conti della Comunità: verifica la legittimità e la regolarità delle entrate e delle uscite del bilancio comunitario e ne accerta la sana gestione finanziaria. Attualmente composta da 15 membri, nominati per un periodo di sei anni rinnovabile dal Consiglio che delibera all’unanimità. I membri della Corte dei conti dirigono le attività di controllo degli agenti dell’istituzione, elaborano relazioni e formulano pareri.

Le istituzioni dell’UE: la Corte dei Conti Quel che ha modificato il trattato di Nizza Il trattato ha stabilito che la Corte dei conti sarà composta da un membro per ogni Stato. I membri saranno nominati dal Consiglio a maggioranza qualificata e non più all’unanimità, per un periodo di sei anni. La Corte potrà inoltre istituire sezioni incaricate di adottare determinate categorie di relazioni o pareri. Per saperne di più: http://www.eca.eu.int

Le istituzioni dell’UE: il Comitato economico e sociale Il Comitato economico e sociale (CES), composto dai rappresentanti delle diverse categorie della vita economica e sociale, esprime pareri consultivi destinati alle altre istituzioni, specie in sede di procedura legislativa. È attualmente composto da 222 membri (dai 6 ai 24 per Stato membro, a seconda della grandezza del paese).

Le istituzioni dell’UE: il Comitato economico e sociale Quel che ha modificato il trattato di Nizza Il trattato precisa che il Comitato deve comporsi di rappresentanti delle diverse componenti della società civile. Il numero dei membri è limitato a 350, massimale che consente di mantenere per gli Stati membri attuali il vigente numero di seggi. Per saperne di più: http://www.ces.eu.int

Le istituzioni dell’UE: il Comitato delle Regioni Il Comitato delle regioni ha anch’esso carattere consultivo E’ composto da rappresentanti degli enti regionali e locali che si fanno portavoce, a livello europeo, degli interessi delle regioni. La sua composizione ricalca quella del Comitato economico e sociale.

Le istituzioni dell’UE: il Comitato delle Regioni Quel che ha modificato il trattato di Nizza Il numero dei membri è limitato a 350 in vista dell’allargamento dell’Unione. Il trattato di Nizza dispone inoltre che i membri del Comitato siano titolari di un mandato politico elettivo nell’ambito dell’ente che rappresentano. Per saperne di più: http://www.cor.eu.int

Dopo Nizza… Al trattato di Nizza è stata allegata una «Dichiarazione sul futuro dell’Unione» relativa al quadro istituzionale dell’UE in vista del suo ampliamento Democraticamente è parso necessario organizzare anche un dibattito più vasto e approfondito sul futuro dell’Unione europea. Il dibattito dal 2001 coinvolge i parlamenti nazionali, il mondo politico, quello economico e accademico, i rappresentanti della società civile europea e i paesi candidati.

Dopo Nizza Punti di riflessione: Semplificazione dei trattati (raggruppamento delle disposizioni fondamentali dei 4 trattati in un solo testo, da presentare in modo più chiaro e leggibile); delimitazione delle competenze (loro ripartizione in seno all’Unione europea; livello del loro esercizio — comunitario, nazionale, regionale —; migliore complementarità fra i vari livelli d’azione legislativa e amministrativa ecc.);

Dopo Nizza — status della Carta dei diritti fondamentali rispetto ai trattati dopo la sua proclamazione a Nizza; — ruolo dei parlamenti nazionali nella struttura europea. Modalità Terminati i lavori preparatori, sarà convocata una nuova conferenza inter-governativa nel 2004, che tratterà delle questioni suddette e apporterà ai trattati le eventuali modificazioni.

Il dopo Nizza a servizio dei cittadini A Nizza è stata proclamata la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione, che riunisce in un unico testo i diritti civili, politici, economici e sociali del cittadino europeo, suddividendoli in sei categorie: dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà, cittadinanza e giustizia. Tali diritti trovano fondamento nei diritti e libertà fondamentali riconosciuti dalla convenzione europea dei diritti dell’uomo e nelle tradizioni costituzionali dei paesi dell’Unione europea.

Il dopo Nizza a servizio dei cittadini Per saperne di più: http:.//www.europa.eu.int/comm/justice_home/unit/charte/index_fr.html

Il dopo Nizza a servizio dei cittadini Con l’iniziativa «Dialogo sull’Europa» la Commissione europea contribuisce a promuovere e stimolare il pubblico dibattito sul futuro dell’Unione. Per saperne di più e partecipare al «Dialogo sull’Europa», http://europa.eu.int/dialogue

Le politiche a favore delle imprese La Direzione generale per le imprese è responsabile per le iniziative volte ad aumentare la competitività delle imprese europee. Obiettivo della Politica per le Imprese: favorire la nascita di un ambiente in cui le imprese possano crescere, attraverso un accesso facilitato ai mercati e la promozione di imprenditorialità ed innovazione.

Le politiche a favore delle imprese I capisaldi della politica per le imprese: Mantenere la parità di condizioni sul mercato Promuovere l'innovazione Incoraggiare l'imprenditorialità Un approccio integrato alla concorrenzialità La dimensione allargata

Le politiche a favore delle imprese Mantenere la parità di condizioni sul mercato La politica a favore delle imprese mira a garantire per tutti gli operatori la parità di condizioni in materia di concorrenza o d'accesso al mercato, tenendo conto delle esigenze e caratteristiche particolari dei singoli settori o della necessità di incoraggiare la crescita economica in regioni meno sviluppate o in aree urbane disagiate.

Le politiche a favore delle imprese Promuovere l'innovazione Stimolare l'innovazione è una priorità in tutti i settori della politica delle imprese. La CE è il punto di riferimento che garantisce la coerenza della politica dell'innovazione in tutta l'UE, valuta i risultati, diffonde le prassi migliori e mette in luce le lezioni da trarre da qualsiasi insuccesso dell'economia di mercato che potrebbe giustificare un eventuale intervento pubblico. La CE presta particolare attenzione all'impatto della sua politica a favore dell'innovazione sulle piccole e medie imprese (PMI).

Le politiche a favore delle imprese Incoraggiare l'imprenditorialità Le PMI europee sono venti milioni e costituiscono la spina dorsale dell'industria UE; rimane tuttavia un potenziale di creazione di nuove piccole imprese, di crescita e d'innovazione nelle PMI esistenti.

Le politiche a favore delle imprese Incoraggiare l'imprenditorialità Nell'ambito del programma quinquennale (2001 - 2005) a favore delle imprese e dell'imprenditorialità, che copre gli attuali 15 Stati membri, i dieci nuovi paesi ed i tre paesi candidati, l'UE attribuisce circa € 90 milioni all'anno a progetti riguardanti le PMI.

Le politiche a favore delle imprese Il programma mira innanzitutto a: facilitare la partecipazione delle PMI europee in un'economia internazionalizzata, basata sulle conoscenze; promuovere l'imprenditorialità; semplificare il contesto amministrativo e normativo per le imprese; migliorare il quadro finanziario per le imprese; facilitare l'accesso delle imprese ai servizi di sostegno dell'UE, che includono una rete di Centri Euro Info in 42 paesi.

Le politiche a favore delle imprese Un approccio integrato alla concorrenzialità La politica delle imprese viene coordinata con altre politiche, in particolare quelle relative al mercato unico, alla ricerca e all'innovazione

Le politiche a favore delle imprese La dimensione allargata Nell'elaborazione delle politiche riguardanti il commercio, l'istruzione, la formazione, l'economia digitale e l'ambiente la Commissione tiene conto non solo dell'impatto sulle imprese ma anche degli effetti in termini di crescita sostenibile, principio fondamentale dell'UE.

Le politiche a favore delle imprese – l’informazione e l’assistenza per le imprese Centri di informazione nazionale per le imprese Tali centri forniscono assistenza alle imprese nei casi in cui l'amministrazione nazionale di uno Stato membro frapponga ostacoli che esse ritengano ingiustificati. Centri nazionali di informazione per le imprese e l’innovazione: Informazioni, consulenze, assistenza alle imprese nella preparazione di proposte nel contesto del 6PQ; Rete IRC (68 centri nell'UE e all'esterno) che fa assistenza e promuove la collaborazione tecnologica e lo scambio di tecnologie.

Le politiche a favore delle imprese – l’informazione e l’assistenza per le imprese Eurosportelli: Informazioni, consulenze, assistenza alle imprese in materia comunitaria. Per saperne di più: http://europa.eu.int/geninfo/info/contact/citizens/index_it.htm

Le politiche a servizio dei cittadini Tutte le politiche comunitarie vogliono essere a servizio dei cittadini per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Non a caso l’UE dà molta importanza al diritto di informazione del cittadino europeo Tra queste ricordiamo: la politica dell’Istruzione e Formazione la politica a tutela dei consumatori la politica per l’occupazione ecc.

Le politiche a servizio dei cittadini La politica dell’Istruzione e Formazione mira a favorire in Europa lo sviluppo della società cognitiva, basata sull’acquisizione delle conoscenze, in cui l’insegnamento e l’apprendimento continuano lungo tutto l’arco della vita la Politica a tutela dei consumatori mira a tutelare gli interessi dei 370 milioni di consumatori (salute e sicurezza)

Le politiche a servizio dei cittadini la politica per l’occupazione ecc. mira a realizzare la piena occupazione favorendo l’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro, lottando contro la disoccupazione di lunga durata, favorendo l’inserimento delle categorie svantaggiate nel rispetto del principio delle pari opportunità Per saperne di più: http:.//www.europa.eu.int