Piero Attanasio Associazione Italiana Editori Google Books: Una transazione tutta da capire Milano, 29 ottobre 2009 Incontro ALAI
La storia L’accordo Le obiezioni Un’alternativa (senza conclusioni) Sommario La storia L’accordo Le obiezioni Un’alternativa (senza conclusioni)
Cos’era successo prima… USA Google annuncia BookSearch Authors Guild inizia una causa per violazione del copyright 5 editori e poi l’AAP si uniscono: diventa una Class action Il programma continua, ma non decolla … Europa Iniziano cause in Francia e Germania Il Presidente BNF lancia l’idea della biblioteca digitale europea Google sospende gli “snippets” in Europa La Commissione europea lancia i2010 Digital Library Nasce Libreka in Germania Viene creato l’High Level Expert Group (partecipa FEP per gli editori) e il Copyright subgroup) 2004 2005 2006 2007
Cos’era successo prima… USA Il programma continua a non decollare (mentre emergono e crescono image, earth, news, maps, scholar, ecc.) …………. … continua a non decollare Europa L’HLEG definisce i criteri su opere orfane e fuori catalogo SNE e BNF commissionano lo studio che darà vita a Gallica 2 Libreka presentata a Francoforte Viene presentato alla Commissione il progetto ARROW Gallica 2 presentata al Salon du Livre A giugno autori, editori e biblioteche firmano il Memorandum of understanding su opere orfane e fuori commercio ARROW è approvato come strumento di attuazione del MoU eBog.dk presentato a Francoforte 2007 2008 Viene annunciato l’accordo transattivo tra Google, AAP e AG
Il contenuto dell’accordo transattivo Le regole normali del diritto d’autore (chiedo il permesso prima di usare un’opera) valgono solo per le opere in commercio Per le opere fuori commercio è l’avente diritto a dover inibire l’uso, altrimenti Google è autorizzato a digitalizzare e a fare una serie di usi (v. infra) Si crea il Book Right Registry (BRR) un organismo autonomo (controllato da AG e AAP) per gestire i rapporti con Google e potenzialmente con iniziative concorrenti L’idea è non dare a Google anche il monopolio delle informazioni Per il passato, Google fornisce una modesta remunerazione (60 dollari per libro) N.B.: Stiamo parlando delle opere digitalizzate (anche in futuro) dalle collezioni delle biblioteche Il cd partner programme (libri digitalizzati in accordo con gli editori) continua come in passato
I principi stabiliti in Europa Un’opera è fuori commercio quando tutte le edizioni di quell’opera sono dichiarate fuori commercio dagli aventi diritto È possibile avere una gestione collettiva delle opere fuori commercio, ma l’adesione è volontaria Un’opera è orfana quando, al termine di una diligent search, non è possibile identificare o trovare l’avente diritto, La diligent search deve avvenire opera per opera, consultando le diverse fonti disponibili Gli Stati membri sono invitati a regolare le modalità con cui accedere alle opere orfane, in particolare per i programmi di digitalizzazione di massa ARROW è il progetto comunitario per facilitare i meccanismi di diligent search per le opere europee
I principi del Settlement Un’opera è fuori commercio se non è “in vendita attraverso canali abituali del commercio librario in USA” Nessuna edizione dell’opera dev’essere disponibile, né a stampa né digitale (a parte le scannerizzazioni delle biblioteche) Per gli usi delle opere fuori commercio non rivendicate, la remunerazione è versata al BRR, che provvederà alla distribuzione Google trattiene il 37% dei redditi ricavati, il BRR potrà trattenere qualcos’altro Resta vero che le opere in commercio possono essere digitalizzate solo previa autorizzazione N.B.: il Settlement vale solo per le opere pubblicate fino al 5 gennaio 2009 Per quelle successive non è stabilito niente!
Principale differenza In Europa è la biblioteca che deve fare la ricerca dell’avente diritto, anche per i fuori commercio, e chiedere l’autorizzazione Solo se un’opera è orfana si potrà procedere senza autorizzazione (discussione in corso sugli strumenti legali per farlo) Nel Settlement è l’avente diritto a dover ricercare nelle banche dati messe a disposizione da Google per bloccare un eventuale utilizzo N.B.: per le opere in commercio il trattamento rimane lo stesso … se la determinazione è corretta
Digitalizzare. Ma per far cosa Il Settlement regola gli usi che Google è autorizzato a fare delle opere digitalizzate Mostrare gli “snippets” (brevi estratti) Mostrare un preview parziale (con business model basato sulla pubblicità) Vendere l’accesso individuale agli utenti finali Vendere alle biblioteche l’abbonamento all’intera banca dati Vendere licenze su parti di opere ad istituzioni (università) Consentire l’accesso ai non vedenti, tramite le biblioteche Consentire l’accesso a studiosi per alcune applicazioni particolari Per i fuori commercio il default è che tutti gli usi sono consentiti N.B. Gli usi da 2 a 5 sono remunerati, con pagamento al BRR nel caso dei fuori commercio non reclamati
Le reazioni dopo l’annuncio del Settlement Nov 08. La FEP (Federation of European Publishers) pubblica una posizione comune di tutte le associazioni editori europee: Esprime la contrarietà al rovesciamento del principio del diritto d’autore per cui ogni uso dev’essere autorizzato preventivamente Richiama i principi dell’HLEG come gli unici validi in Europa Segnala il rischio di monopolio o di posizione dominante Dic 08. Editori e autori tedeschi annunciano che daranno mandato alla società collettiva VG Wort di gestire il claiming Gen 09. Incontro a New York tra ARROW e i rappresentanti del BRR e altri stakeholders USA Google, dopo le pressioni delle associazioni europee, accetta di aprire l’accesso alle informazioni presenti sul db Feb 09. Cedro annuncia che gestirà collettivamente il claiming per gli aventi diritto spagnoli
Le reazioni dopo l’annuncio del Settlement Feb-apr 09. AIE (gruppo di lavoro Arrow) produce una serie di studi che evidenziano i problemi presenti nel db del Settlement Apr 09. Viene creato un gruppo di lavoro tecnico tra Google, BRR e FEP per il trattamento dei dati europei (coordinato da AIE) Il BISG (Book Industry Study Group) viene incaricato del set up del BRR Le date per presentare obiezioni e della prima udienza vengono posticipate a settembre-ottobre Il Department of Justice USA annuncia l’inizio di un procedimento per verificare gli effetti competitivi del Settlement Apr-Mag 09. Incontri a Milano del gruppo di lavoro e tra AIE e il direttore del BRR (Michael Healy) Mag 09. Il Governo tedesco porta il caso Google al Consiglio europeo per la competitività Giu 09: Il gruppo Bonnier (Svezia) annuncia che eserciterà l’opt out (rimane l’unico)
Le reazioni dopo l’annuncio del Settlement Giu 09: AIDRO delibera l’offerta di gestione collettiva per editori e autori italiani L’Associazione editori tedeschi annuncia che presenterà obiezioni formali al Settlement. Altre seguiranno Lug 09. Nel Regno Unito il rapporto governativo Digital Britain conferma la necessità di una ricerca diligente prima dell’utilizzo delle opere orfane L’incontro franco-tedesco a Parigi tra biblioteche ed editori ribadisce il sostegno al progetto ARROW come modello alternativo Il governo tedesco annuncia che scriverà una “amicus curiae letter” di critica al Settlement La Commissione europea lancia una consultazione pubblica sul Settlement e programma un’audizione pubblica (7 sett) Il gruppo tecnico tra FEP, Google e BRR si arena di fronte alla richiesta europea di fissare criteri di qualità “esigibili” Solo al raggiungimento di determinati parametri Google può usare le opere
Le reazioni dopo l’annuncio del Settlement Set 09. Le parti del Settlement inviano una “lettera d’impegno” alle associazioni di editori europee: le opere in commercio in Europa saranno in print per il Settlement La Corte di New York riceve centinaia di obiezioni e “amicus curiae” di tenore molto critico (v. infra) All’Audizione UE (7 sett) emerge chiaramente un “modello europeo” alternativo. Google dichiara di esser disponibile a utilizzare Arrow per la ricerca degli aventi diritto In un incontro con FEP il Commissario Reding conferma l’appoggio pieno ad Arrow e il sostegno al “modello europeo” Il Department of Justice invia uno “statement of interest” al giudice (infra) in cui rivela che le parti stanno rinegoziando, per cui invita il giudice ad attendere il “Settlement-2”
Le reazioni dopo l’annuncio del Settlement Ott 09. Il giudice fissa le nuove scadenze. Il Settlement-2 sarà presentato il 9 novembre (pre-approvazione) Nuovo “notice” e nuovi termini per presentare obiezioni e opt-in /out Le obiezioni potranno riguardare solo le parti modificate Dichiara di volere una procedura rapida (entro gennaio 2010?) Alla Fiera di Francoforte, Google annuncia il lancio di nuovi servizi nel “partner programme” con gli editori, in particolare per la vendita di ebook e di versioni PoD Accordo con ISBN international sull’uso dello standard nei nuovi servizi Google Il progetto Enclave (Spagna) presentato a Francoforte Incontro FEP-AAP con la richiesta di partecipare alla nuova negoziazione (ad oggi nulla di fatto) Un gruppo di “objectors” manda una lettera al giudice chiedendogli di avere più tempo per valutare il nuovo Settlement
Le obiezioni: chi Oltre 200 file di obiezioni / amicus curiae Quasi 100 da fuori gli Stati Uniti – tutte molto critiche I più significativi “objectors” e “amici” USA – Amazon, Microsoft, ProQuest, American Library Association Non-USA – Governi di Francia e Germania, Associazioni editori di Italia, Germania, Francia, Spagna, Svezia, Austria, Svizzera, Giappone; associazione autori Nuova Zelanda Statement of interest del Copiright office USA e del Department of Justice
I file principali Department of Justice: “Il settlement ha molti aspetti positivi, che vanno salvaguardati” Vanno risolti in particolare i rapporti con gli aventi diritto stranieri (“siamo preoccupati della reazione dei governi nostri alleati”) Alcuni rilievi sugli effetti anticompetiviti (opere orfane e fissazione prezzi) – con suggerimenti su come risolverli Governi di Germania e Francia (testo palesemente coordinato) Mancanza di rispetto del diritto d’autore e conseguente mancanza di rispetto della cultura dei loro paesi Rischi monopolistici e concorrenza impropria alle iniziative nazionali sul tema, in particolare delle biblioteche Associazioni editori europee Obiezioni coordinate e richiamantisi l’un l’altra Principali focus: violazione dei diritti d’autore, difetto di notice e effetti anticompetitivi
Le obiezioni: i temi Violazione della Convenzione di Berna consenso preventivo, diritti morali, ecc. Violazioni procedurali Notice insufficiente (specie per stranieri) Eccessiva ampiezza della classe “Il settlement regola il futuro più che il passato” Effetti anticompetitivi Monopolio di fatto sulle opere orfane Meccanismi concertati di fissazione dei prezzi Potenziale abuso di posizione dominante Concorrenza sleale nei confronti di Europeana et similia Rischi relativi alla libertà di espressione Assenza di garanzie sulla qualità delle banche dati
Gli argomenti 1 – La convenzione di Berna Art. 9(1) - Authors of literary and artistic works protected by this Convention shall have the exclusive right of authorizing the reproduction of these works, in any manner or form. Art. 11-bis(1) Authors of literary and artistic works shall enjoy the exclusive right of authorizing: […] the communication thereof to the public by any other means of wireless diffusion of signs, sounds or images Il meccanismo che prevede la digitalizzazione (riproduzione) e tutti i display use come default per le opere fuori commercio non reclamate viola le due disposizioni La necessità di iscrivere le opere al BRR per essere tutelati viola il non obbligo di registrazione
Gli argomenti 1 – La convenzione di Berna Art. 12 - Authors of literary or artistic works shall enjoy the exclusive right of authorizing adaptations, arrangements and other alterations of their works Violazione dei “diritti morali”, che il Settlement non considera Integrità: le immagini sono oscurate, ciò può compromettere le opere (inoltre: qualità delle scansioni) Paternità, compromessa dall’imprecisione nei metadati Art. 9(2) - It shall be a matter for legislation in the countries of the Union to permit the reproduction of such works in certain special cases, provided that such reproduction does not conflict with a normal exploitation of the work and does not unreasonably prejudice the legitimate interests of the author Il Settlement produce di fatto un regime di eccezione introdotto con una procedura di class action e un accordo tra privati
Gli argomenti 2 – problemi procedurali Notice insufficiente e ambiguo Mancata traduzione dell’intero settlement Pessima traduzione della sintesi (con errori fuorvianti) Insufficiente informazione sui libri digitalizzati (non è disponibile una lista) Eccessiva ampiezza della classe “Il settlement regola il futuro più che il passato” Secondo alcuni (v. Obiezione Gant), una class action deve limitarsi a regolare i danni passati La regola per cui il Settlement vale solo per i libri pubblicati entro il 9 gennaio 2009 è una “foglia di fico”…
Gli argomenti 3 – Il rischio di monopolio Monopolio di fatto sulle opere orfane Esiste una clausola di non esclusiva tra BRR e Google, ma per definizione il BRR non può licenziare le opere non reclamate, che sono quindi concesse in esclusiva a Google Meccanismi concertati di fissazione dei prezzi È l’obiezione principale del DoJ, ma non è molto diverso da qualunque meccanismo di gestione collettiva Concorrenza sleale nei confronti di Europeana et similia Le altre iniziative devono continuare a ricercare gli aventi diritto, per cui si stabilisce un vantaggio competitivo ingiusto a favore di Google Clausola di “most favourite nation” Il BRR è obbligato a concedere anche a Google le condizioni di maggior favore concesse a terze parti Potenziale abuso della posizione dominante nel mercato dei motori di ricerca per acquisire una posizione dominante nella distribuzione di libri digitali È la preoccupazione principale degli europei
L’abuso di posizione dominante Un’analisi della catena del valore consente di ragionare sui “mercati rilevanti” altri intermediari RRO diritti Sfera degli aventi diritto biblioteca Motore di ricerca autore editore grossista / distributore aggregatore Libri digitali libreria Strumenti tradizionali di ricerca Lettore agente libreria online Gestione dati bibliografici
La posizione che tende ad assumere Google Parte da una posizione dominante come motore di ricerca Il problema è tanto maggiore se i lettori useranno i motori di ricerca per i libri RRO altri intermediari Sfera degli aventi diritto biblioteca Motore di ricerca autore editore grossista / distributore libreria Lettore Strumenti tradizionali di ricerca agente libreria online aggregatore
Il problema dei “mercati rilevanti” Il mercato dei motori di ricerca generalisti è un mercato diverso dal mercato della distribuzione dei contenuti digitali Se in Google (generalista) si integra la ricerca sui contenuti dei libri, c’è un problema di potenziale discriminazione delle collezioni diverse da Google Books Il lancio delle “Google Editions” rende evidente il problema Es.: se un consumatore tedesco ricerca “Reiseführer Rom”(guida turistica di Roma) su Google, Trova allo stesso modo i libri presenti su Libreka e su Google Books? Qual è il ranking dei libri sulle due piattaforme? Una potenziale soluzione: Google deve impegnarsi a indicizzare anche Libreka e deve garantire un ranking equo Come rendere effettivo il secondo aspetto? Verifica su base statistica?
Gli argomenti 4 – Libertà di espressione C’è sempre un rapporto tra monopolio e libertà di espressione La cosa è evidente sin dal testo dell’accordo Art. 3.7(e) Google’s Exclusion of Books. Google may, at its discretion, exclude particular Books from one or more Display Uses for editorial or non-editorial reasons. However, Google’s right to exclude Books for editorial reasons (i.e., not for quality, user experience, legal or other non-editorial reasons) is an issue of great sensitivity to Plaintiffs and Google. Accordingly, because Plaintiffs, Google and the libraries all value the principle of freedom of expression, and agree that this principle is an important part of GBS and other Google Products and Services, Google agrees to notify the Registry of any such exclusion of a Book for editorial reasons and of any information Google has that is pertinent to the Registry’s use of such Book other than Confidential Information of Google and other than information that Google received from a third party under an obligation of confidentiality Google ha recentemente dichiarato la disponibilità di cedere gratuitamente i libri “esclusi” a terze parti che vogliano pubblicarli
Gli argomenti 5 – La qualità dei dati Argomento che distingue l’obiezione AIE “The Bad Quality of the Settlement Database Is a Direct Consequence of the Contractual Mechanism Created by the Settlement Agreement” Apparentemente il Settlement tutela i libri in commercio Ma se la determinazione dei libri come fuori commercio è errata, anche tali libri sono oggetto di una licenza d’uso non autorizzata
Gli argomenti 5 – La qualità dei dati “A Combination of Clauses Is Designed to Provide Google with Unfair and Unjustifiable Privilege“ Google ha la responsabilità della “determinazione iniziale”, che fa combinando diverse risorse in modo non trasparente La determinazione avviene sulla base di un “analysis of multiple third-party databases as well as an analysis of the Book’s retail availability based on information that is publicly available on the Internet” (Settlement, 3.2 (d)(i)) Se un libro è “inizialmente classificato” come non in commercio, Google acquisisce l’ampia licenza d’uso del Settlement “Google will initially classify a Book as No Display if it is determined to be Commercially Available as of the Notice Commencement Date, and Display if it is determined not to be Commercially Available as of the Notice Commencement Date” (Settlement, 3.2(b))
Gli argomenti 5 – La qualità dei dati La determinazione iniziale rimane responsabilità di Google anche dopo la creazione del BRR “Google shall provide the Registry with the determination as to whether a Book is Commercially Available as of the Notice Commencement Date and thereafter from time to time” (Settlement, 3.2(d)(ii)) Il BRR può chiedere di cambiare la determinazione, ma con una regola asimmetrica che privilegia lo status di “non in commercio” “If the Registry re-classifies a Book as Out-Of-Print, the Registry will direct Google to change the classification of the Book to a Display Book […] unless the Rightsholder of the Book […] expressly requests that the Book be treated as a No Display Book. If the Registry reclassifies a Book as In-Print, the Registry will direct Google to change the classification of the Book to a No Display Book only upon the express request of the Rightsholder of the Book […]” (id.)
Gli argomenti 5 – La qualità dei dati Se la determinazione è errata, l’avente diritto può segnalarlo, direttamente o tramite il BRR “If a Book was mistakenly determined by Google not to be Commercially Available, then the Rightsholder of the Book may notify Google, or may authorize the Registry to notify Google, of such mistaken determination” (Settlement, 3.2(d)(iii)) Ma anche qui con un’asimmetria: per dire che è in commercio bisogna fornire le prove! (Google non deve farlo!) “To verify the claim, the Registry will provide, upon Google’s reasonable request, information supporting any assertion by the Rightsholder of the Book that the Book is Commercially Available” (Id) Google in caso di errore gode di un’ampia “safe harbour” “If the Rightsholder demonstrates that the Book is Commercially Available, then, as Google’s sole obligation and the Rightsholder’s sole remedy […], Google shall correct the determination as to whether the Book is Commercially Available within thirty (30) days” (Id)
Sintesi sulla qualità dei dati L’intero meccanismo è distorto: ci si aspetta che Google investa sulla qualità dei dati, ma se lo fa ci rimette! Tutte le opere rischiano di essere orfane Il Settlement crea un incentivo ad uccidere i genitori!
Non sorprende che i dati siano pessimi Google usa ALICE (che è la fonte migliore) per la determinazione dello status commerciale dei libri italiani Abbiamo condotto uno studio su 274 opere (tutte in commercio) di 18 autori italiani Bassani, Benni, Buzzati, Calvino, Camilleri, Eco, Fallaci, Fo, Gadda, P. Levi, Manfredi, Morante, Moravia, Pasolini, Pavese, Sciascia, Soldati, Tomasi di Lampedusa Due risultati chiave: Nel 40,5% dei record la determinazione dello status commerciale era errata Per l’81% delle opere esiste almeno un record con la determinazione sbagliata
(una parentesi sulla qualità del servizio) La qualità delle scannerizzazioni non è sempre buona Per questo alcuni sostengono che sia meglio comunque rimuovere tutti i libri, anche se si vuole aderire al partners programme Le parole chiave sono ricavate con sistemi automatici e sono pessime Per La vita nova, digitalizzato in un’edizione Le Monnier del 1855, si trovano parole chiave come Stanford University, California, gione, perocché… Per I promessi sposi, tra le parole chiave si trovano stra, teva, una serie di personaggi, ma non Lucia, c’è Monza ma non la monaca, e Renzo solo nell’espressione disse Renzo… C’è anche minchione Per il Decamerone c’è un moho (errore OCR da molto), ma purtroppo non un mohito, che pure qualcuno potrebbe ritenere boccaccesco…
L’alternativa: il modello europeo Si ipotizza uno schema opposto A partire dai dati bibliografici, e al termine di una “ricerca diligente” si discrimina tra: Opere in commercio Opere fuori commercio con un avente diritto noto (OOP) Opere orfane (OW) Si ipotizza che le ultime due categorie di opere possano entrare nei programmi di digitalizzazione Spazio per una gestione collettiva di OOP, sulla base di mandati volontari
Quale soluzione per le opere orfane “Extended collective licenses” Le società di gestione collettiva, se hanno sufficienti mandati da essere rappresentative, hanno il potere di licenziare anche opere di cui non hanno il mandato, alle medesime condizioni La distribuzione dei proventi è a discrezione delle società di gestione (fortemente controllate dagli aventi diritto) Tradizione nordica (Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca) Limitazioni di responsabilità per le biblioteche Ricerca diligente con termini negoziati con le parti Licenza sulle opere orfane a condizioni speciali, di maggior favore rispetto alle OOP Le società di gestione manlevano le biblioteche da pretese future (La limitazione di responsabilità è rafforzata da una norma ad hoc?) Modello in sviluppo in Francia e Germania Quale modello per l’Italia?
Il ruolo di Arrow Facilitare la ricerca diligente in un ambiente di digitalizzazione di massa Il funzionamento base: La biblioteca ci chiede informazioni su un numero di titoli sottoponendo un file Per ogni titolo recuperiamo lo status commerciale e le informazioni sui diritti disponibili Interroghiamo banche dati bibliotecarie, dei “books in print” e delle RRO Restituiamo alle biblioteche “le migliori informazioni disponibili” Non sostituiamo la ricerca diligente ma la facilitiamo, riducendone i tempi e quindi i costi Es. Primo pilota in Germania (febbraio 2010): la biblioteca nazionale completerà l’intero processo senza Arrow e poi utilizzando Arrow, per valutarne il contributo Il sistema sarà completato a marzo 2011
Il consorzio Arrow Biblioteche Società di gestione collettiva (RRO) EDL Foundation Biblioteche nazionali di Francia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Regno Unito, Norvegia, Slovenia, Finlandia, Italia, Svezia University library of Innsbruck Editori Federation of European Publishers Associazioni editori di Italia, Spagna, Germania, Regno Unito, Francia, Svezia Authors European Writers Council ALCS nel Regno Unito Società di gestione collettiva (RRO) IFRRO RRO nel Regno Unito e in Spagna, Francia, Italia, Norwegia, Danimarca, Finlandia, Svezia Fornitori tecnologici Cineca (Italia) Numilog (Francia) Standard organisations Agenzie ISBN (Italia, Slovenia, Norwegia, Germania, Finlandia) Agenzia DOI europea (mEDRA) Membri Editeur Membri consorzio ISTC e ISO-WG per ISNI
Arrow e il BRR (N.B: non Arrow e Google) Deriva da un accordo tra le parti interessate (MoU giu 2008) Conclude una lite giudiziaria Approccio distribuito Approccio centralizzato Gestisce informazioni sui diritti e ridirige verso “clearing center” Gestisce sia le informazioni sia i diritti direttamente Al servizio di un mercato frammentato di 30 paesi Serve un solo mercato e un solo sistema giuridico
Arrow e il BRR / 2 ARROW BRR Neutrale rispetto ai business model Serve un particolare business ma nelle intenzioni scalabile Risorse: 5 milioni di euro (2,5 mil contributo UE) Risorse: 35 milioni dollari Contatti formali già stabiliti Stiamo discutendo un reciproco status di osservatori nei due progetti L’ipotesi è che il BRR diventi un cliente di Arrow per i libri europei e noi utilizziamo il BRR per i libri USA
Senza conclusioni: solo domande, per una vicenda ancora in corso Come sarà il Settlement.2? Sarà limitato ai libri USA (ma come saranno definiti)? Quale sarà l’ampiezza delle classi di autori ed editori? Ci saranno altri contenziosi? Il “caso” chiude la vicenda degli “snippets”, quale tutela ci sarà se Google venderà libri senza autorizzazione di soggetti non appartenenti alla classe? Quali riflessi ci saranno in Europa? A dicembre è attesa la sentenza della causa francese sugli “snippets”: se sarà a favore degli aventi diritto è facile prevedere il ripetersi di cause simili in altri paesi Google accetterà davvero di aderire ai principi del MoU e di usare Arrow in Europa? Quale sarà l’atteggiamento delle biblioteche europee? Ci saranno procedimenti antitrust in Europa?
Grazie dell’attenzione Per ulteriori informazioni Piero Attanasio – piero.attanasio@aie.it