Maria Grazia, Diana Barile Lesioni da compressione (LdC) in eta’ pediatrica protocolli integrati di trattamento delle ferite . Advanced Wound Care Maria Grazia, Diana Barile Infermiera pediatrica
La lesione da pressione (ulcera da decubito) è una lesione tissutale con evoluzione necrotica dell’epidermide ma può coinvolgere anche il derma e gli strati sottocutanei. Nei casi più gravi può raggiungere la muscolatura e le ossa. . . . Il mantenimento dell’integrità della cute è competenza infermieristica ed è un indicatore di qualità assistenziale !
L’infermiere deve … Prevenire identificare il soggetto a rischio LdC Trattare gestione dei diversi stadi di LdC e conoscenza delle procedure di medicazione Organizzare pianificare l’assistenza infermieristica per pazienti con LdC
Eta’ del paziente Conoscere ... La causa La sede della lesione Lo stadio (classificazione) La contaminazione batterica I prodotti medicali applicabili Le procedure di medicazione (protocolli) . . . . . .
Cause Pressione: un’ulcera da pressione si sviluppa quando la forza comprimente fra la superficie corporea e il piano di appoggio è più intensa della pressione del sangue nel distretto arteriolo-capillare, per cui viene a crearsi un’ischemia. Attrito o frizione: è la forza esercitata da due superfici che sfregandosi una contro l’altra,possono asportare strati dell’epidermide rendendo più sensibile la cute agli eventi lesivi. Macerazione: l’umidità favorisce la macerazione dell’epidermide la proliferazione batterica creando zone irritative.
Quali bambini sono a rischio decubito ? “mobilità e attività motoria ridotta” Spastici Traumi cranici o post traumi della strada Artrogriposi Malattie neurologiche Tetraplegici Portatori di stomie Portatori di cateteri venosi/arteriosi Pz. sottoposti a ventilazione meccanica
Dermatiti da pannolino Altre cause dell’alterazione dell’integrità della cute: Dermatiti da pannolino Lesioni da presidi (sondini naso gastrici, tubi endotracheali) Complicanze post-chirurgiche Lesioni secondarie (cerotti o medicazioni adesive) Lesioni da ustioni chimiche o termiche Lesioni secondarie a patologie congenite Malnutriti con riduzione della concentrazione plasmatica di diverse proteine e compromissione del sistema immunitario (l’80% dei pazienti affetti da LdC con malnutrizione presentano ipoalbuminemia e iperalbuminuria) Ipertermia l’aumento della temperatura implica l’aumento dell’apporto metabolico
Disidratazione e ipovolemia I bambini sono soggetti a rischio disidratazione, il rapporto tra contenuto di acqua e superficie corporea associato a maggiori esigenze metaboliche causate da infezioni o febbre aumentano il rischio disidratazione. Disidratazione e ipovolemia Febbre infezione Ridotta perfusione periferica vasocostrizione Ipossia cellulare Necrosi dei tessuti (lesione da compressione)
Sedi delle LdC Decubito supino nuca, scapole, processi spinosi, gomiti, sacro, polpaccio, tallone Decubito prono guance e orecchio, sternale, claveare, cresta iliaca, coscia, ginocchia, caviglia e dorso piede Decubito laterale orecchio, zigomi, gomiti,spalla,coste, cresta iliaca, condili mediali laterali, malleoli Sedi LdC in età pediatrica Perineo / zone superiori (occipite) In ambito pediatrico (neonati- lattanti- prematuri) Noteremo una Skin Breakdown (cedimento della cute) non una LdC
Valutare il rischio LdC Scala Braden Q: include indici di valutazione rischio LdC mobilità-attività-frizione-umidità-nutrizione- perfusione tissutale e percezione sensoriale N.B. E’ stata creata la Starkid Skin Scale, semplificazione della Braden Q Scala Glamorgan: (esclusivamente pediatrica) valutazione basata su dati epidemiologici e su giudizi clinici
Starkid skin scale
Scala di Glamorgan Scala di Glamorgan (uso esclusivamente pediatrico) : comprende 12 item ,ad ognuno di essi viene attribuito un punteggio dal professionista che esegue la valutazione . Punteggio : >10 e >15 = rischio >15 e >20 = alto rischio >20 = altissimo rischio
Stadi delle lesioni LdC N.P.U.A.P. (National Pressure Ulcer Advisory Panel) I stadio : eritema fisso che non scompare con la digito-compressione II stadio : ferita superficiale, si presenta come abrasione, vescicola o lieve cavità III stadio : ferita profonda con compromissione del sottocutaneo (può presentarsi necrotica) IV stadio : ferita profonda, cavitaria, infetta, con compromissione di tutti i tessuti (muscolari, tendinei, ossei)
Necrotica Fibrinosa Infetta Granuleggiante Riepitelizzante STADI e OSSERVAZIONE Utilizzo delle medicazioni “avanzate” Esse consentono una riparazione tissutale in ambiente umido e non secco e variano a secondo dello stadio della lesione : Necrotica Fibrinosa Infetta Granuleggiante Riepitelizzante Lesione superficiale Lesione con presenza di tessuto di granulazione Lesione con fibrina Lesione necrotica
Come medicare (procedure) 2 persone (1 per cambio medicazione + 1 per il confort ) -membro della famiglia- Preparazione (precedente) del materiale per la medicazione Tecniche di distrazione (se più grandicelli) Ridurre le fonti di stress (luci-rumori-manipolazioni eccessive) Valutazione della lesione … Medicazione … Fissaggio medicazione (no cerotti-utilizzo reti tubolari elastiche) . . . ASEPSI !
Prodotti utilizzabili (medicazioni pediatriche) (Infermiere esperto in Wound Care) Premessa : per un processo riparativo necessitano alcuni fattori : ambiente umido (per favorire la proliferazione cellulare) temperatura corporea di circa 37°(per favorire i processi di divisione cellulare) ossigeno (necessario alle cellule del processo riparativo) Detersione della lesione soluzione fisiologica o ringer lattato (età pediatrica) o acqua sterile (neonati) riscaldata a temperatura corporea Evitare disinfettanti possono danneggiare i tessuti e sono a rischio assorbimento . Schiume di poliuretano : stimolano la crescita cellulare in ambiente umido Idrocolloidi : antibatterici Idrogel : favoriscono la macerazione dei tessuti necrotici (debridement autolitico) Alginati calcio-sodico : nelle forme più sanguinanti
Rimozione della medicazione precedente e osservazione della lesione Procedure Rimozione della medicazione precedente e osservazione della lesione Foto della lesione (alla prima medicazione) Tampone colturale Detersione della lesione Eventuale debridement Applicazione dei prodotti medicali Applicazione di garze sterili a protezione della medicazione Aggiornamento della cartella infermieristica sulle procedure effettuate
Ambiente umido della lesione Assorbenza dell’essudato in eccesso I prodotti utilizzati per le medicazioni pediatriche devono rispettare i seguenti criteri : Ipoallergenici Ambiente umido della lesione Assorbenza dell’essudato in eccesso Poco adesivi e di facile rimozione Non tossici ( es. non consigliati prodotti a base di argento o iodio) Non aderire alla lesione Proteggere la cute perilesionale Garantire intervalli lunghi tra i cambi di medicazione
Scale valutazione del dolore Scale appropriate all’età Medicazioni atraumatiche!
Scale valutazione del dolore nel neonato ………….. Scala NIPS (neonatal infant pain scale) Lawrence 1993 Scala PIPP (premature infant pain profile) Stevens B. 1996 Le scale di rilevazione del dolore, guidano nell’osservazione del dolore nel neonato, cogliendo segnali (espressioni facciali,vocali e movimenti degli arti) e oggettivandoli attraverso punteggi .
Prevenzione Valutare le zone a rischio almeno una volta al giorno Cambiare posizione regolarmente Protezione contro gli effetti avversi (pressione, frizione, sfregamento) Evitare superfici di supporto create per adulti (glutei,piedi e gomiti affondano dentro e tra le camere del materasso) Usare presidi appropriati all’età del paziente Utilizzare rialzi ai talloni Imbottire le trazioni Utilizzare cuscini e materassi ad aria o a fluido viscoso (gel) Adottare cure preventive per la pelle
Prevenzione nel “neonato” La vernice caseosa sembra avere una funzione anti microbica, lo strato corneo (pelle) impiega 8 sett. per garantire una suff. barriera, ci vogliono almeno 3 sett. per passare dal ph6 al ph5. Rimuovere i disinfettanti (appena possibile) Non usare alcool o acqua ossigenata Ridurre la frequenza del bagnetto (usare acqua sterile) Non usare detergenti (seccano la pelle) Cambio posizione ogni 4 ore Neonati <32 sett.usare materassi ad aria o gel Usare medicazioni a protezione ( dietro le orecchie e l’occipite) Utilizzare reti tubolari (latex free) no presidi adesivi Cambio del pannolino (frequente) in caso di diarrea(protez. Perineo)
Presidi antidecubito CUSCINO ANTIDECUBITO IN GEL
Conclusioni L’infermiere ha un ruolo importante e di totale responsabilità nell’assistenza in un reparto di pediatria o di terapia intensiva neonatale. Il controllo,la valutazione, la prevenzione, l’assistenza al piccolo ammalato è un impegno costante e quotidiano . L’assistenza ad un piccolo affetto da LdC necessita di trattamenti multidisciplinari (infermiere esperto in Wound care,internista,infettivologo e chirurgo plastico) Offrendo non solo assistenza e professionalità ma anche premura,empatia e tanto AMORE!
Grazie per la gentile attenzione dianabarile@libero.it