F 84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo • F84

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Transcript della presentazione:

F 84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo • F84 F 84 Sindromi da alterazione globale dello sviluppo • F84.0 Autismo infantile (o di Kanner) • F84.1 Autismo atipico • F84.2 Sindrome di Rett • F84.3 Sindrome disintegrativa dell’infanzia di altro tipo • F84.4 Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati • F84.5 Sindrome di Asperger • F84.8 e .9 altro non specificato Diversi QI; nei ¾ dei casi il ritardo mentale è significativo Classificazione (ICD-10)

Chi è il bambino autistico? Colui che ha un’ALTERAZIONE QUALITATIVA in 3 aspetti dello sviluppo:  INTERAZIONI SOCIALI  COMUNICAZIONE  COMPORTAMENTI LIMITATI, STEREOTIPATI, RIPETITIVI NB casistica differente ma anomalie presenti in ameno una delle aree prima dei 3 anni

Caratteristiche tipiche dell’autismo infantile Sembra che non senta Non si protende quando sta per essere preso in braccio Manifesta forti reazioni ai cambiamenti e alla routine A volte non risponde allo stimolo doloroso Cammina sulle punte dei piedi Non imita altri bambini che giocano E’ spesso spaventato e ansioso Guarda spesso nel vuoto Sta spesso impegnato in complicati rituali Spesso chiude gli occhi e si copre le orecchie Può manifestare abilità speciali (se non ha ritardo mentale)

Le cause Ipotesi biologica Ipotesi ambientale Disturbo nell’organismo, malattie durante lo sviluppo, vaccini, alcune allergie ed intolleranze a cibi e sostanze; alcuni squilibri di sostanze; in una ereditarietà di fattori psicopatologici IPOTESI NON VALIDATE Ipotesi ambientale Relazione del bambino con il mondo circostante ed attribuisce ad una carenza di cure la possibile cause del disturbo. IPOTESI ORA ESCLUSA

Nasce negli anni ‘70 in Nord Carolina La relazione educativa con disabili autistici: approccio TEACCH TEACCH: Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children (Trattamento ed Educazione di Bambini con Autismo e Disabilità della Comunicazione) Nasce negli anni ‘70 in Nord Carolina E’ una filosofia, un’organizzazione dei servizi che comprende: Presa in carico dal momento della diagnosi e per tutta la vita Diagnosi e valutazione Insegnamento attentamente strutturato orientato al progetto di vita Programmi educativi individualizzati per gli allievi con utilizzo di tecniche cognitivo-comportamentali Counseling e coinvolgimento dei genitori Gruppi per abilità sociali Consulenze e formazione insegnanti Unitarietà tra ricerca, trattamento e formazione

Insegnamento strutturato(TEACCH) Organizzare situazioni di apprendimento che diano chiare risposte visive e concrete alle domande che il bambino non è ancora in grado di porsi e porre all’adulto: Cosa devo fare? Dove devo andare?Per quanto tempo? Con chi? Organizzare l’ambiente fisico in modo che il bambino comprenda cosa ci si aspetta da lui e il tempo di lavoro in modo che sia prevedibile con unità di concentrazione sostenibili

ESEMPIO DI AMBIENTE STRUTTURATO

ESEMPI DI COMUNICAZIONI VISIVA

ABA: Applied Behavior Analysis (Analisi Applicata del Comportamento) Approccio educativo ABA ABA: Applied Behavior Analysis (Analisi Applicata del Comportamento) • Nasce nel 1968 in Kansas • Vengono applicati i principi di Skinner a comportamenti umani socialmente significativi, in particolare alle disabilità dello sviluppo, al ritardo mentale e ai comportamenti aberranti associati all’autismo. • Metodo educativo, altamente individualizzato, che cerca di: - interpretare il comportamento del soggetto - modificare tale comportamento, sfruttando la formazione di riflessi condizionati o inserendo stimoli artificiali dove il soggetto non risponde a stimoli naturali - stimolare l’acquisizione di competenze utili Deve essere precoce (iniziare prima dei 5 anni di età) - intensivo (non meno di 20 ore settimanali) - continuativo (non meno di 2 anni)

La relazione educativa con disabili autistici: obiettivi INTERAZIONI SOCIALI: strutturare un ambiente prevedibile i tentativi di interazione devono ripetersi con costanza il significato dell’interazione deve passare attraverso cose e attività COMUNICAZIONE Parlare in modo semplice legato a quello che si sta facendo Non utilizzare parole e gesti per ottenere partecipazione Se necessario guidate fisicamente il bambino verso quello che si vuol comunicare COMPORTAMENTI E INTERESSI LIMITATI, RIPETITIVI Partire da materiali noti o per i quali il bambino ha già mostrato interesse Per inserire un nuovo materiale creare l’occasione perché il bambino possa incontrarlo e sperimentarlo da solo, alternando con materiali noti Osservare quali elementi di stimolo sono presenti negli oggetti amati (colore, luce) e introdurre nuovi oggetti con queste caratteristiche

Comunicazione: osservare e progettare Non risponde quando lo si chiama per nome Non dice ciò che vuole Il linguaggio è perlomeno ritardato Non dirige l’attenzione verso qualcosa che gli è indicato A volte sembra sordo Non fa “ciao” con la mano Qualche volta sembra ascoltare, altre volte no Ha iniziato a dire delle parole, poi non ne dice più

Comportamenti: osservare e progettare E’ iperattivo, poco collaborativo o oppositivo Non sa usare i giocattoli in modo adeguato Continua un’attività in modo ripetitivo Ha delle esplosioni d’ira Cammina sulle punte Mette in fila le cose Presenta un attaccamento esagerato per un oggetto E’ ipersensibile ad alcuni suoni o rumori Presenta movimenti bizzarri