Convegno Nazionale GISCoR 2011 – Perugia, 6-8 Ottobre

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Cosa cambia per il laboratorio
Advertisements

Training On Line - CONP. 2 Richiesta Da Menu: Conferimenti ad inizio anno termico > Agosto > Pluriennali > Nuova Richiesta Si accede alla pagina di Richiesta.
I Tumori a Mineo e Ramacca
SIMEU VI Congresso Nazionale, Rimini novembre 2008
“Intervista sul mondo del lavoro”
MONITORAGGIO MATEMATICA V A Alunni 26 Presenti 23 Quesiti 44 Risposte totali 650 Risultato medio 28,3 media 64,2%
1 MeDeC - Centro Demoscopico Metropolitano Provincia di Bologna - per Valutazione su alcuni servizi erogati nel.
S ETTEMBRE P EDAGOGICO La valutazione degli apprendimenti per gli apprendimenti linguistici F IRENZE – 9 OTTOBRE 2010 La rilevazione della competenza di.
Agenda Statistica Andamento e struttura della popolazione di Bolzano e dei suoi quartieri e dei suoi quartieri maggio 2008 Ufficio Statistica e.
Andamento e struttura della popolazione di Bolzano e dei suoi quartieri e dei suoi quartieri 11 maggio 2010 Ufficio Statistica e Tempi della Città
Monitor Alimentare DOXA Terza Edizione Primavera 2002 Parma, 9 maggio 2002.
“Criticità coinvolte nell’ottenere una colonscopia di qualità”
Survey sugli aspetti interessanti per laccreditamento (secondo livello) D. Di Piramo Regione Veneto, ULSS 22.
Convegno Nazionale GISCoR Perugia, 7 ottobre 2011 Dettaglio della survey Estensione e partecipazione Manuel Zorzi Registro Tumori del Veneto.
Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes 2010 Veneto. Cittadini stranieri residenti – Con residenti, diventa la 3^ regione italiana.
STUDIO DI ALTERAZIONI EPIGENETICHE IN MELANOMI CUTANEI PRIMITIVI E METASTATICI. G Sartori (1), L Garagnani (2), L Schirosi (3), C De Gaetani (4), A Maiorana.
Salute e fattori di rischio comportamentali per genere
Assenze per malattia secondo la certificazione on line: PRIME EVIDENZE Roma, 2 febbraio 2011.
L'ASSISTENZA ONCOLOGICA NELLE PICCOLE ISOLE ATTESE, RISORSE, CRITICITA Favorire ed Ottimizzare la Compliance Ponza Maggio 2013 Dott.sa Paola Bellardini.
Il progetto Familiarità
ELEZIONI REGIONALI 2010 PRIMI RISULTATI E SCENARI 14 aprile 2010.
LA POTENZIALITA’ DEI REGISTRI SPECIALISTI NELLA VALUTAZIONE DEGLI SCREENING AIRT 2006, Reggio Emilia Registro Tumori Colorettali Modena.
1 I programmi di screening, la valutazione di performance, le prospettive della valutazione di impatto Marco Zappa Reggio Emilia – 5 Aprile 2006 X congresso.
D.ssa Pecone Luana Floren et al.
Stefano Ciatto Istituto Scientifico per la Prevenzione Oncologica Istitito Toscano Tumori Lesperienza della Toscana: Lutilizzo dei dati del Registro Tumori.
Lo screening cervicale: esperienze di valutazione e prospettive Guglielmo Ronco CPO Piemonte.
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL COLON RETTO IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL POLMONE IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti D,
3° confronto interistituzionale Aggiornamento linee guida regionali Aggiornamento linee guida regionali 4° confronto interistituzionale 4° confronto.
Risultati 2007 Riunione Annuale Screening Mammografico
Disturbo da Deficit di Attenzione con Iperattività
SCREENING ONCOLOGICI DEFINIRE IL PROFILO ORGANIZZATIVO Workshop SItI - FISM Il nuovo Piano Nazionale della Prevenzione Cernobbio, 8 novembre 2005 Sandro.
Relazione introduttiva La prevenzione oncologica
SCREENING PER IL CARCINOMA COLO-RETTALE IN TOSCANA Dr.ssa Grazia Grazzini UO Prevenzione Secondaria/Screening CSPO Istituto Scientifico della Regione Toscana.
STILI DI APPRENDIMENTO ED EVOLUZIONE INTERFACCE
Struttura e Dinamica della Cooperazione toscana A cura di Andrea Cardosi Ufficio Studi Unioncamere Toscana Le imprese cooperative nel sistema economico.
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA APPRENDIMENTI INTERMEDI F.S. Boccia Palma a.s. 2010/11 I C.D. B. CROCE CASAVATORE.
XII Congresso Nazionale SICVE
RISULTATI DELL ADESIONE ALLO SCREENING DEL CCR NEL TERRITORIO EMPOLESE VALDELSA DELLAZIENDA USL 11 (FI) F.Calella, M.Trappoliere, F.Solipano, S.Tani, O.Tarantino,
Q UESTIONI ETICHE E BIOETICHE DELLA DIFESA DELLA VITA NELL AGIRE SANITARIO 1 Casa di Cura Villa San Giuseppe Ascoli Piceno 12 e 13 dicembre 2011.
La valutazione del PCA3 nella diagnosi del carcinoma prostatico
Relatore: Prof. Andrea Stimamiglio Candidata : Erica De Gaetano
VALUTAZIONE SCUOLA PRIMARIA PREAPPRENDIMENTI F.S. Boccia Palma a.s. 2010/11 I C.D. B. CROCE CASAVATORE.
RER 26 marzo 2007 La valutazione dello screening mammografico:
Osservatorio Nazionale Screening, 9th Report Hot Topics in Sanità Pubblica DiSSal, Università degli Studî di Genova, marzo 2012 Lo screening del.
RILEVAZIONE DEI LIVELLI DI COMPETENZA MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2007/2008 BY PROCIDA.
Nuovi anticoagulanti orali nella fibrillazione atriale non valvolare
Professioni, Titoli, Indirizzi di studio, Competenze & Esperienza Che cosa chiedono le imprese in Emilia-Romagna.
La qualità nel trattamento chirurgico del carcinoma della mammella nei programmi di screening mammografico della Regione Emilia-Romagna Bologna, 27 gennaio.
Gestione clinica del test per la ricerca dellHPV nel programma di screening dei tumori del collo dellutero Ferrara, 13 ottobre 2006 Dr. Stefano Ferretti.
La qualità del trattamento chirurgico del carcinoma della mammella Bologna, 27 gennaio 2006 I dati dello studio IMPACT Manuel Zorzi Centro Regionale di.
Estratto per la relazione del Dott. Trevisanato 30 maggio 2008.
VALUTAZIONE DELL’IMPATTO
UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI GENOVA
Epidemiologia della patologia tiroidea a Pollenza 2014
Obiettivi della Consulenza Genetica Oncologica
Gli screening visti da PASSI Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Laura Sardonini per il Gruppo Tecnico nazionale PASSI.
Il Diabete Mellito di Tipo 1 oltre il Futuro
1 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per la Programmazione e la Gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali.
Registro Tumori del Veneto
PREVENZIONE DEI TUMORI DEL COLLO DELL'UTERO:
EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA IN VENETO Registro Tumori del Veneto Baracco M, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
Epidemiologia del tumore della testa e del collo (ICD-X C00-14,C30-32)
EPIDEMIOLOGIA DEI TUMORI NEI GIOVANI Registro Tumori del Veneto AP Dei Tos, Baracco M, Baracco S, Bovo E, Dal Cin A, Fiore AR, Greco A, Guzzinati S, Monetti.
Epidemiologia dei tumori del SNC nell’adulto in Veneto
ULSS RAGGIO di SOLE LILT AVO ALLEANZA Screening colo-rettale Attività (dati parziali) Tratto da Registro Tumori Veneto – Report 2007 modificato.
Dati epidemiologici sul melanoma Stefano Guzzinati Registro Tumori del Veneto.
La salute e il ricorso ai Servizi Sanitari degli immigrati Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia AUSL Modena.
Registro Tumori del Veneto (RTV)
Dott. VINCENZO VIGNA MEDICO CHIRURGO già Professore a contratto di Cardiochirurgia D'Urgenza Università degli Studi di Pavia Specialista in Chirurgia.
Transcript della presentazione:

Convegno Nazionale GISCoR 2011 – Perugia, 6-8 Ottobre Storia di screening e stadio dei tumori screen detected Manuel Zorzi (1), Chiara Fedato (1), Cinzia Campari (2), Romano Sassatelli (3) (1) Registro Tumori del Veneto, Padova (2) Centro Screening, AUSL di Reggio Emilia (3) Servizio di Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva, Azienda Ospedaliera SMN di Reggio Emilia Per comunicazioni: Manuel Zorzi, tel. 0498215605; manuel.zorzi@ioveneto.it Introduzione In una recente pubblicazione sulla performance dei primi 3 round di screening del programma inglese, basato sul test al guaiaco per la ricerca di sangue occulto fecale, Moss et al. (1) riportano una progressiva diminuzione della proporzione di cancri in stadio A di Dukes dal 47,1% nel 1° round al 23,4% nel 3° round. Nella casistica dei programmi di screening italiani, basati invece sul test immunologico, tale proporzione è risultata costantemente maggiore rispetto a quella inglese (2); in particolare nel 2008 dei 1.156 cancri screen detected, erano in stadio A il 48,4% dei casi al primo test di screening e il 55,4% di quelli ad un test successivo. Tuttavia nella survey nazionale non è possibile distinguere ulteriormente le lesioni diagnosticate in funzione della storia specifica di screening, cioè tra casi in soggetti al secondo, al terzo ecc episodio di screening. Per valutare l’effetto sullo stadio alla diagnosi di una storia di più esami di screening negativi, abbiamo analizzato una serie di tumori screen detected diagnosticati da 7 programmi di screening colorettale del Nord Italia. Risultati Complessivamente i tumori screen detected sono stati 881, di cui 541 in maschi (61,4%) e 340 nelle femmine (38,6%). Il 62.9% dei casi era a carico di soggetti di età compresa tra i 60 ed i 69 anni. La maggior parte (519) dei tumori è stata diagnosticata in soggetti al primo esame di screening (58,9%), 236 casi al secondo (26,8%) e 126 al terzo (14,3%). Lo stadio alla diagnosi era disponibile nell’86,5% dei casi (n=762). La tabella 2 mostra la distribuzione per stadio della casistica per esame di screening e complessiva. Non si sono riscontrate differenze statisticamente significative nel confronto dello stadio tra generi o tra le fasce di età 50-59 e 60-69 anni. La distribuzione per stadio evidenzia una situazione più favorevole a carico dei casi diagnosticati in soggetti al terzo esame di screening, con una quota di casi in stadia A del 52,4% rispetto al 43% al primo e del 42% al secondo. Tuttavia la distribuzione non risulta statisticamente diversa tra i diversi esami di screening, con p=0,065. Discussione L’interpretazione del risultato dei casi diagnosticati al round di prevalenza è piuttosto complessa, sia per la quota di stadi ignoti, che peraltro affligge l’intera casistica, che per l’effetto del lenght bias che risulta difficile da quantificare. Il confronto tra il secondo ed il terzo esame di screening non mostra differenza statisticamente significative (p=0,058), ma va sottolineato che al terzo passaggio la percentuale di casi in stadio A è maggiore del 10% circa rispetto a quelli al passaggio precedente mentre si riduce la quota di stadi C-D. Il dato sembra confermare l’effetto di protezione cumulativa garantita da una storia di più test di screening negativi rispetto ad uno solo. Si tratta di un effetto atteso, poiché la sensibilità per cancro di un singolo test per la ricerca del sangue occulto fecale è sub ottimale ed è quindi possibile che ad un secondo esame di screening vengano diagnosticati tumori in stadio avanzato, possibilmente mancati all’episodio precedente. Dopo due test negativi precedenti, è plausibile che tale evento si riduca sensibilmente. I dati che abbiamo presentato sono forse il primo tentativo di analisi di questo aspetto, che necessita di ulteriori studi su casistiche di dimensioni maggiori e possibilmente su un numero maggiore di episodi di screening. Si sottolinea infine l’importanza di porre maggior attenzione alla registrazione dello stadio dei cancri negli archivi di screening. 1. Moss SM, Campbell C, Melia J, et al. Performance measures in three rounds of the English bowel cancer screening pilot. Gut 2011. doi:10.1136/gut.2010.236430 Convegno Nazionale GISCoR 2011 – Perugia, 6-8 Ottobre