PENSARE PEDAGOGICO in I. C. F. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA

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PENSARE PEDAGOGICO in I. C. F. PER UNA SCUOLA INCLUSIVA Isp. Luigi FAVRO a.s. 12/13

STRUTTURA dell’ I C F CODIFICA / DECODIFICA 2° Incontro STRUTTURA dell’ I C F e CENNI di CODIFICA / DECODIFICA

componenti - FUNZIONI CORPOREE dimensioni di * FUNZIONAMENTO e DISABILITA’ componenti - FUNZIONI CORPOREE - STRUTTURE CORPOREE - ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE * FATTORI CONTESTUALI - AMBIENTALI - PERSONALI

e disabilità . ambientali . personali La struttura dell’ICF serve alla descrizione del funzionamento e la disabilità della intera persona nel suo contesto di vita La classificazione ICF è di tipo gerarchico * 1^ parte dimensioni di funzionamento e disabilità * 2^parte dimensioni dei fattori contestuali . ambientali . personali

Condizione di salute (malattia/disturbo/deficit/lesione/trauma…) Funzioni e Attività Partecipazione Strutture (limitazioni) (restrizioni) corporee (menomazioni) ambientali personali Fattori contestuali

termine “ombrello” per malattia acuta o cronica, CONDIZIONE DI SALUTE termine “ombrello” per malattia acuta o cronica, distubo, deficit, lesione, trauma… o altre circostanze (invecchiamento, gravidanza, stress, anomalia congenita, predisposizione genetica...) E’ classificata con l’ICD-10 FUNZIONAMENTO E DISABILITA’ FUNZIONAMENTO corpo attività partecipazione menomazione limitazione restrizione DISABILITA’ FATTORI CONTESTUALI

PARTECIPAZIONE MENOMAZIONE problema nelle funzioni o nelle strutture corporee (perdita o significativa devianza) LIMITAZIONE DELL’ATTIVITA’ difficoltà incontrata nell’esecuzione di un compito o di un’azione RESTRIZIONE DELLA PARTECIPAZIONE problema sperimentato da una persona nel coinvolgimento in una situazione di vita

e DISABILITA’ Parte 1^ dimensione - FUNZIONAMENTO componente FUNZIONI CORPOREE (b) (funzioni fisiologiche dei sistemi corporei) capitoli 1. funzioni mentali 2. funzioni sensoriali e dolore 3. funzioni della voce e dell’eloquio 4. funzioni dei sistemi cardiovascolare,ematologico, immunologico e dell’apparato respiratorio 5. funzioni dell’apparato digerente e dei sistemi metabolico ed endocrino 6. funzioni genitourinarie e riproduttive 7. funzioni neuro–muscoloscheletriche e correlate al movimento 8. funzioni della cute e delle strutture correlate

STRUTTURE CORPOREE (s) (parti anatomiche del corpo) componente STRUTTURE CORPOREE (s) (parti anatomiche del corpo) capitoli 1. strutture del sistema nervoso 2. occhio, orecchio e strutture correlate 3. strutture coinvolte nella voce e nell’eloquio 4. strutture dei sistemi cardiovascolare, ematologico, immunologico e dell’apparato respiratorio 5. strutture correlate all’apparato digerente e ai sistemi metabolico ed endocrino 6. strutture correlate ai sistemi genitourinario e riproduttivo 7. strutture correlate al movimento 8. cute e strutture correlate (N.B. Funzioni e strutture corporee sono ordinate secondo l’importanza attribuita ai sistemi)

ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE (d) componente ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE (d) (esecuzione di un compito e coinvolgimento in una situazione di vita) capitoli 1. apprendimento e applicazione delle conoscenze 2. compiti e richieste generali 3. comunicazione 4. mobilità 5. cura della propria persona 6. vita domestica 7. interazioni interpersonali 8. aree di vita principali 9. vita sociale, civile e di comunità N.B. a componente Attività e Partecipazione ha in comune dei domini -insiemi significativi di azioni, compiti o aree di vita tra loro correlate, che costituiscono i capitoli ed i blocchi interni della componente-, poiché la distinzione fra attività e partecipazione è effettuata in termini dei costrutti di performance e di capacità:

ciò che la persona realmente fa nel suo ambiente di vita performance ciò che la persona realmente fa nel suo ambiente di vita con l’aiuto del contesto (cose o persone) interagente (“performance1” ciò che la persona in effetti fa nel suo ambiente di vita con il supporto delle sole cose -e non delle persone- che interagiscono con lei) capacità ciò che la persona è in grado di fare di suo non influenzata dal contesto, senza l’aiuto di cose o persone N.B. Classificare capacità e performance della stessa azione può fornire molte informazioni: es. se la capacità è elevata ma la performance è bassa, rivela che l ’ambiente peggiora la performance (= è BARRIERA); invece se la capacità è bassa ma la performance è alta, significa che l’ambiente supporta la performance (= è FACILITATORE)

Parte 2^ dimensione Fattori contestuali (e) - l’intero background della vita e della condizione esistenziale di un individuo - includono i fattori ambientali ed i fattori personali che hanno un impatto sull’individuo con una condizione di salute componente Fattori ambientali contesto naturale,fisico, artificiale, sociale ed attitudinale in cui la persona vive capitoli 1. prodotti e tecnologia 2. ambiente naturale e cambiamenti ambientali effettuati dall’uomo 3. relazioni e sostegno sociale 4. atteggiamenti 5. servizi, sistemi e politiche

componente Fattori personali background personale della vita e dell’esistenza di un individuo (caratteristiche dell’individuo che non fanno parte della condizione di salute: età, razza, sesso, forma fisica, stile di vita, abitudini, capacità di adattamento, background sociale, educazione, livello di scolarità, professione, esperienze attuali e passate, stile caratteriale, ...) N.B. Al momento non ancora classificati con l’ICF perché per ora privi di consenso condiviso

Ciascuna componente (Funzionamento e Disabilità, Fattori contestuali) - possiede costrutti definiti mediante qualificatori a codici * costrutti della parte 1^ . in Funzioni corporee: Cambiamento nelle Funzioni corporee . in Strutture corporee: Cambiamento nelle Strutture corporee . in Attività e Partecipazione: Capacità e Performance * costrutti della parte 2^ . in Fattori ambientali: Facilitatori o Barriere . in Fattori personali: in via di definizione - viene descritta e definita da un qualificatore (che in funzioni e strutture corporee specifica modificazione e grado, in capacità e performance specifica se i fattori ambientali sono facilitatori o barriere) L’ultimo livello della struttura è costituito dalle categorie o item, ordinate gerarchicamente su più livelli

Le categorie sono le classi e sottoclassi interne al dominio di una componente (= le unità di classificazione) Le definizioni delle categorie descrivono gli attributi essenziali (= qualità, proprietà, relazioni) del concetto designato dalla categoria; esse specificano ciò che i termini indicano ed operativamente rilevano come questi termini differiscono dalle altre cose o fenomeni ad essi correlati I livelli costituiscono l’ordine gerarchico e forniscono indicazioni al dettaglio delle categorie (N.B. Nelle classificazioni di Funzioni e strutture corporee, il livello di dettaglio scende al 4° livello; nelle classificazioni di Attività e Partecipazione e dei Fattori Ambientali si ferma al 3° livello) I domìni sono insiemi significativi di funzioni fisiologiche, strutture anatomiche, azioni, compiti o aree di vita correlate tra loro; essi costituiscono i capitoli ed i blocchi interni di ciascuna componente

Esempio FUNZIONI CORPOREE Capitolo 2 (termine di primo livello) tratta delle Funzioni sensoriali e dolore e riguarda le funzioni dei sensi, vista, udito, ecc, e dolore; (nome del blocco) Funzioni visive e correlate (b210-b229) b210 (codice) Funzioni della vista (termine di secondo livello) “Funzioni sensoriali relative alla percezione della presenza della luce e dell’aspetto, dimensione, forma e colore degli stimoli visivi” (definizione operativa) Inclusioni - funzioni dell’acuità visiva; funzioni del campo visivo; qualità della visione; funzioni relative alla percezione della luce e del colore, acuità visiva della visione da lontano e da vicino, visione monoculare e binoculare; qualità dell’immagine visiva; menomazioni come miopia, ipermetropia, astigmatismo, emianopsia, cecità ai colori, visione a tunnel, scotoma centrale e periferico, diplopia, nictalopia e ridotta adattabilità alla luce Esclusioni - funzioni percettive (b156)

b2100 Funzioni dell’acuità visiva (termine di terzo livello) “Funzioni della vista relative alla percezione delle forma e del contorno, sia binoculare che monoculare, sia per la visione da lontano che da vicino” (definizione operativa) b21000 Acuità binoculare nella visione a distanza (termine di quarto livello) “Funzioni della vista relative alla percezione di dimensione, forma e del contorno, utilizzando entrambi gli occhi, per oggetti distanti dagli occhi” (definizione operativa) b21001 Acuità monoculare nella visione a distanza (termine di dimensione, forma e del contorno, utilizzando solo l’occhio destro o quello sinistro, per oggetti distanti dall’occhio” (definizione operativa) b21008 Funzioni dell’acuità visiva, altro specificato b21009 Funzioni dell’acuità visiva, non specificato

Esempio ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE Capitolo 1 (termine di 1° livello) tratta di apprendimento ed applicazione delle conoscenze riguarda l’apprendimento, l’applicazione delle conoscenze acquisite, il pensare, risolvere i problemi e il prendere decisioni (nome del blocco) apprendimento di base (d130-d159) d140 (codice) Imparare a leggere (termine di 2° livello) “Sviluppare la capacità di leggere del materiale scritto (incluso il Braille ed altri simboli) fluentemente e con accuratezza, come riconoscere caratteri ed alfabeti , pronunciare le parole correttamente e comprendere parole e frasi” (definizione operativa)

e frasi scritte (termine di terzo livello) d1400 (codice) Acquisire le abilità di riconoscimento di simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere dell’alfabeto e parole (termine di terzo livello) “Apprendere le azioni elementari di decodifica di simboli, caratteri, lettere e parole” (definizione operativa) d1401 (codice) Acquisire le abilità di pronuncia di parole e frasi scritte (termine di terzo livello) “Apprendere le azioni elementari di pronuncia di lettere, simboli e parole” (definizione operativa) d1402 (codice) Acquisire le abilità di comprensione di parole e frasi scritte (termine di terzo livello) “Apprendere le azioni elementari di comprensione del significato di parole e testi scritti” (definizione operativa)

d71040.2 (codice) d =Attività & Partecipazione 7 =capitolo Interazioni e relazioni interpersonali riguarda l’esecuzione delle azioni e dei compiti richiesti per le interazioni semplici e complesse con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato 10 =categoria Interazioni interpersonali semplici “Interagire con le persone in un modo contestualmente e socialmente adeguato, come nel mostrare considerazione e stima quando appropriato, o rispondere ai sentimenti degli altri” (definizione operativa) Inclusioni: mostrare rispetto, cordialità, apprezzamento e tolleranza nelle relazioni; rispondere alle critiche e ai segnali sociali nelle relazioni; fare uso adeguato del contatto fisico nelle relazioni

gravità d71040.2 (codice) sociali . = divisore 4 = sotto-categoria Segnali sociali nelle relazioni “Dare e reagire in modo appropriato a segnali e cenni nelle relazioni sociali” (definizione operativa) 0 = sotto-sotto-categoria Iniziare delle interazioni sociali “Iniziare e rispondere in modo appropriato a scambi sociali reciproci con altri” (definizione operativa) . = divisore 2 = 1° qualificatore (gravità): problema di media gravità N.B. Un codice ICF completo deve avere almeno un qualificatore dopo il punto separatore, altrimenti non è completo

QUALIFICATORI e SCALE DI GRAVITA’

Qualificatori numeri aggiunti al codice e preceduti da un punto divisore che per ogni item definiscono e specificano -su scala ordinale- o il grado di compromissione di una funzione / struttura corporea o il grado di difficoltà che una persona incontra nello svolgere attività o a partecipare alla vita sociale N.B. Numero e tipo di qualificatori variano a seconda della componente di ICF oggetto di codifica

bxxx.1 = menomazione lieve bxxx.2 = menomazione moderata - per Funzioni corporee un solo qualificatore che specifica, su una scala ordinale a 5 punti, l’estensione della menomazione bxxx.0 = nessuna menomazione bxxx.1 = menomazione lieve bxxx.2 = menomazione moderata bxxx.3 = menomazione grave bxxx.4 = completa bxxx.8 = non specificato bxxx.9 = non applicabile

sxxx.1 = menomazione lieve sxxx.2 = menomazione moderata - per Strutture corporee tre i qualificatori che definiscono 1) l’ estensione della menomazione: sxxx.0 = nessuna menomazione sxxx.1 = menomazione lieve sxxx.2 = menomazione moderata sxxx.3 = menomazione grave sxxx.4 = completa sxxx.8 = non specificato sxxx.9 = non applicabile

sxxx._0 = nessun cambiamento nella struttura sxxx._1 = assenza totale 2) la natura della menomazione sxxx._0 = nessun cambiamento nella struttura sxxx._1 = assenza totale sxxx._2 = assenza parziale sxxx._3 = parte in eccesso sxxx._4 = dimensioni anormali sxxx._5 = discontinuità sxxx._6 = posizione deviante sxxx._7 = cambiamenti qualitativi nella struttura (incluso l’accumulo di fluidi) sxxx._8 = non specificato sxxx._9 = non applicabile

menomazione nel corpo sxxx._ _ 1 = destra sxxx._ _ 2 = sinistra 3) la localizzazione della menomazione nel corpo sxxx._ _ 0 = più di una regione sxxx._ _ 1 = destra sxxx._ _ 2 = sinistra sxxx._ _ 3 = entrambi i lati sxxx._ _ 4 = frontale sxxx._ _ 5 = dorsale sxxx._ _ 6 = prossimale sxxx._ _ 7 = distale sxxx._ _ 8 = non specificato sxxx._ _ 9 = non applicabile

Il 1^ qualificatore (“performance generale”) indica il grado di difficoltà incontrato dalla persona nello svolgere un’attività o a partecipare alla vita sociale considerando il suo contesto di vita attuale e reale (a casa, a scuola, al lavoro, ecc.). N.B. La performance è strettamente dipendente dall’ambiente per Attività & partecipazione due qualificatori indicanti su 5 livelli, 1- la «performance» e 2- la «capacità» della persona In caso di tre qualificatori si ha, rispettivamente, l’indicazione della 1- “performance generale” 2- “performance1” 3- “capacità”

Differenze tra i qualificatori di capacità e performance nella stessa persona indicano la presenza di fattori ambientali facilitanti o barriere, che incidono sul suo funzionamento Attraverso le differenze tra «performance» e «capacità» si può ad es. valutare in modo corretto il ruolo e l’importanza dell’aiuto personale per lo svolgimento di attività e sostegno alla partecipazione, come anche il ruolo di protesi ed ausili o di specifici elementi dell’ambiente costruito Es. il codice d450.1_2 attività del camminare: indica lieve difficoltà nella performance e moderata difficoltà nella capacità. La codifica permette di descrivere due modi distinti di funzionare della persona, il primo riferito alla sua performance (attività svolta con i facilitatori disponibili), il secondo alla sua capacità (attività svolta senza facilitatori)

per i Fattori contestuali un solo qualificatore, indicante Il terzo qualificatore (la “capacità ”) coglie il funzionamento della persona in un ambiente standard (che neutralizza ostacoli o facilitatori ambientali, rendendo comparabili i profili di funzionamento di persone diverse) L’ambiente non viene eliminato, ma si realizza la valutazione in contesti controllati (es. ambulatorio medico, reparto di riabilitazione, laboratorio per svolgere test cognitivi, ecc.) per i Fattori contestuali un solo qualificatore, indicante l’importanza che tali fattori assumono in quanto barriere o facilitatori del funzionamento della persona

Esempio di QUALIFICATORE per FUNZIONI CORPOREE “Marco, un ragazzo di 12 anni, non conosce i giorni della settimana, i mesi, la data e le stagioni, discrimina il giorno e la notte e, solo se guidato, il mattino dal pomeriggio. Si orienta solo all’interno di spazi noti se accompagnato da un adulto” codice: b114.3 b funzioni corporee 114 funzioni dell’orientamento .3 menomazione GRAVE Esempio di QUALIFICATORI per STRUTTURE CORPOREE “…dalla Risonanza Magnetica di Luigi sono evidenti molteplici aree di alterato segnale diffuso a tutta la sostanza bianca” codice: s1107.370 s strutture corporee 1107 struttura della sostanza bianca 7 dovuta a cambiamenti qualitativi 0 della struttura in più di una regione

Esempio di QUALIFICATORI per ATTIVITA’ & PARTECIPAZIONE d450.12 d attività e partecipazione 450 camminare dxxx.1_ difficoltà LIEVE nella performance di camminare dxxx._2 difficoltà MODERATA nella capacità di dxxx.12 camminare con lieve difficoltà nella performance (= con supporto di cose o persone) e con moderata difficoltà nella capacità (= senza supporto di cose o persone) dxxx.102 camminare con lieve difficoltà nella performance (= con supporto di cose) e con moderata difficoltà nella capacità (= senza supporto di cose o persone): c’è un oggetto che supporta la prestazione dell’individuo

PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO () CHECKLIST () e PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO ()

Cenni di CODIFICA e DECODIFICA (siglatura)

CODIFICA = INDIVIDUARE PER OGNI RILEVANTE INFORMAZIONE (diretta o documentale) SUL FUNZIONAMENTO DELLA PERSONA LA SUA CORRISPONDENZA CON I CODICI DELL’ICF Presupposti per codifica: possedere - informazioni/osservazioni/dati adeguati - buona conoscenza della classificazione

STRUTTURA DI BASE DI OGNI CODICE _ XXXX._ _ _ lettera identificativa della dimensione (b = Funzioni corporee bxxxx._ s = Strutture corporee sxxxx._ d = Attività e Partecipazione dxxxx._ e = Fattori Ambientali exxxx._ XXXX numeri della classificazione gerarchica, a seconda dei livelli . punto decimale -divisore- (separa i numeri dei codici dai numeri dei qualificatori) ._ (primo qualificatore) ._ _ (secondo qualificatore) ._ _ _ (terzo qualificatore)

I codici identificano una categoria di funzionamento, i qualificatori aggiunti al codice danno significato alla codifica i qualificatori usati con le tre dimensioni del funzionamento (b, s e A&P) informano dell’estensione/natura/entità/grado del problema/difficoltà osservato in quella dimensione i qualificatori usati con i fattori ambientali informano del grado in cui alcuni fattori sono barriere o facilitatori alla partecipazione (= QUANTO i fattori ambientali impattano sul funzionamento) Lo standard di popolazione a cui far riferimento è una persona nelle stesse condizioni di età, sesso, ecc., ma SENZA la condizione di salute Tutti i qualificatori che denotano il grado o la gravità (per b, s e A&P) usano la stessa SCALA di GRAVITA’ : 0 = nessuna 1 = lieve 2 = moderata 3 = grave 4 = completa

Qualificatori della seconda parte (Fattori contestuali) Componente Posizione Significato Fattori ambientali exxx. x Barriera (Entità/Grado) exxx. +x Facilitatore (Entità/Grado) Qualificatori della prima parte (Funzionamento e Disabilità): Componente Posizione Significato Funzioni corporee bxxx. x Entità/Grado menomazione Strutture corporee sxxx. x_ _ Entità/Grado menomazione Attività & Partecip. dxxx. x_ _ Entità/Grado performance dxxx. _x_ Entità/Grado performance1 dxxx. _ _x Entità/Grado capacità

ICF – CY () L’ICF versione ICF-CY (per bambini ed adolescenti) Venezia (2007) . adattamento (non revisione) della classificazione-madre . necessità di una classificazione esaustiva della disabilità infantile, per ragioni “pratiche” e “filosofiche” le manifestazioni del funzionamento, della disabilità e della salute nell’infanzia e nell’adolescenza hanno natura, impatto, intensità e conseguenze diverse da quelle degli adulti, per cui l’ICF-CY è stato sviluppato tenendo conto dei cambiamenti associati alla crescita ed allo sviluppo occorre includere egli ambiti dei diritti umani fondamentali definiti dalle convenzioni e alle dichiarazioni internazionali, nell’interesse e a tutela dei diritti dell’infanzia

il funzionamento del bambino all’interno del contesto famigliare, nel processo dinamico del passaggio dalla dipendenza dagli altri per tutte le attività alla maturità fisica, sociale e psicologica ed all’indipendenza adolescenziale dipende da interazioni continue con la famiglia stessa e le altre figure interagenti dell’ambiente sociale immediato: di qui la necessità di descrivere le interazioni famigliari come componente imprescindibile del profilo di funzionamento il ritardo evolutivo: nei bambini e negli adolescenti, il momento della comparsa di certe funzioni o strutture corporee e dell’acquisizione di alcune abilità può variare in funzione delle differenze individuali nella crescita e nello sviluppo; a volte tali sfasamenti non sono permanenti ma riflettono un ritardo nello sviluppo; possono manifestarsi in qualunque ambito, sono specifici dell’età e subiscono gli effetti di fattori fisici e psicologici dell’ambiente. Per l’ICF-CY menomazioni, limitazioni e restrizioni possono assumere anche la forma di ritardi, sfasamenti o problemi

una situazione di vita”, rappresenta la prospettiva la partecipazione, cioè il “coinvolgimento in una situazione di vita”, rappresenta la prospettiva sociale del funzionamento ed ha ricevuto un’attenzione particolare nell’ICF- CY poiché più un bambino è piccolo, più è probabile che le sue opportunità di partecipazione siano definite dai genitori, dagli adulti che interagiscono od erogano servizi L’ambiente sociale continua a essere un fattore importante in tutto il periodo dello sviluppo ma la natura e la complessità dell’ambiente cambiano nell’arco temporale che va dalla prima infanzia all’adolescenza

gli ambienti: l’ inevitabile posizione di dipendenza dei bambini durante lo sviluppo fa sì che gli elementi fisici e sociali dell’ambiente abbiano un impatto significativo sul loro funzionamento: infatti i fattori ambientali negativi hanno spesso un impatto più forte sui bambini che sugli adulti (ad es. la mancanza di cibo nei bambini contribuisce alla malattia e altera altresì la capacità di apprendere); la modificazione dell’ambiente fisico immediato del bambino prevede la presenza e la garanzia di cibo, riparo e sicurezza; la presenza di ausili o tecnologia assistiva costituisce una forma di modificazione ambientale che può facilitare il funzionamento in un bambino con menomazioni fisiche significative; la modificazione degli elementi sociali e psicologici dell’ambiente immediato del bambino può comportare anche l’offerta di sostegno sociale per la famiglia e di istruzione