Unioncamere del Veneto1 Venezia, 18 Dicembre 2006 Conferenza regionale sulle dinamiche economiche e del lavoro IL VENETO TRA EUROPA E FEDERALISMO: alcuni.

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Unioncamere del Veneto1 Venezia, 18 Dicembre 2006 Conferenza regionale sulle dinamiche economiche e del lavoro IL VENETO TRA EUROPA E FEDERALISMO: alcuni spunti di riflessione

Unioncamere del Veneto2 Un Federalismo a metà 1) Mancata attuazione federalismo fiscale (art. 119 Cost.) Senza certezza di risorse non cè vero federalismo 2) Peggioramento conti pubblici nazionali Vincoli rigorosi del Patto di stabilità interno 3) Perequazione di risorse basata su spesa storica Non favorisce la responsabilizzazione di alcuni enti locali

Unioncamere del Veneto3 Un Federalismo a metà Le amministrazioni locali virtuose vengono penalizzate poiché: 1) contribuiscono a finanziare la perequazione verso i territori con minore capacità fiscale; 2) sono in ogni caso soggette al rispetto dei vincoli del Patto di stabilità interno. Quale potrebbe essere il costo della mancata attuazione del federalismo nel Veneto?

Unioncamere del Veneto4 Analisi dei flussi finanziari Centro-Periferia: il residuo fiscale (anno 2003, dati in euro per abitante) Amministrazioni centrali (Stato) Amministrazioni periferiche (Regione, Province, Comuni) Lo Stato preleva dal territorio veneto molto di più di quanto effettivamente restituisca in termini di spesa pubblica (saldo = euro procapite) Le Amministrazioni locali venete spendono in Veneto più delle entrate prelevate dal territorio (saldo = -993 euro procapite) Complessivamente, le entrate prelevate in Veneto superano le spese effettuate ( euro procapite)

Unioncamere del Veneto5 Residuo fiscale delle Amministrazioni pubbliche (anno 2003, dati in euro per abitante) Il Veneto è tra le poche regioni ad evidenziare un residuo fiscale positivo (entrate meno spese). Le risorse prelevate da Lombardia, Emilia Romagna e Veneto finiscono per ripianare i disavanzi maturati in alcune regioni del Sud. In termini assoluti tale valore è pari a 11,5 miliardi di euro, circa il Pil della Lettonia.

Unioncamere del Veneto6 Stima dei costi della mancata attuazione del federalismo in Veneto Le risorse aggiuntive prelevate da parte dello Stato italiano possono essere considerate come una mancata opportunità di investire in Veneto il denaro dei contribuenti locali. Ipotizzando di trattenere in Veneto le risorse del residuo fiscale (11,5 miliardi di euro, euro per abitante), la disponibilità di spesa delle Amministrazioni locali venete potrebbe aumentare del 78%, a parità di pressione fiscale. Inoltre, la maggiore disponibilità di spesa produrrebbe laumento degli investimenti sul territorio con una crescita sensibile del PIL locale.

Unioncamere del Veneto7 Stima dei costi della mancata attuazione del federalismo in Veneto (A) Spesa di Regione, Province e Comuni del Veneto nel 2003 (B) Incremento di spesa, a pressione fiscale invariata, nellipotesi che il residuo fiscale rimanga in Veneto (A+B) Spesa massima delle Amministrazioni periferiche venete con il trattenimento del residuo fiscale

Unioncamere del Veneto8 Stima dei costi della mancata attuazione del federalismo in Veneto La spesa per interessi passivi effettuata nel territorio veneto è pari a milioni di euro, pari al 5,5% della spesa per interessi nazionale. Nellipotesi di federalismo illustrata in precedenza, la quota della spesa per interessi che il Veneto dovrebbe accollarsi farebbe scendere la spesa teorica locale (a parità di pressione fiscale) da a euro procapite.

Unioncamere del Veneto9 Lattuazione del Titolo V: la questione del trasferimento del personale Lattuazione del Titolo V della Costituzione, con il trasferimento di competenze, risorse e personale dipendente dal Centro alla Periferia, ha sollevato alcuni dubbi sui costi aggiuntivi. In particolare, i problemi sono legati alle materie a legislazione concorrente e alla lentezza con la quale sta procedendo lassegnazione del personale centrale alle amministrazioni locali (45% a gennaio 2005, Isae). Da alcune stime ufficiali, la spesa aggiuntiva delle Amministrazioni locali per il personale dovrebbe aumentare di circa il 66%. E possibile effettuare una prima ipotesi per il Veneto: applicando tale percentuale, la spesa per il personale delle Amministrazioni locali del Veneto passerebbe da 817 a procapite.

Unioncamere del Veneto10 Lindice di decentramento fiscale La quota del gettito tributario riferibile alle amministrazioni periferiche in Italia risulta in crescita nellultimo decennio (IRAP, ICI, addizionali e compartecipazioni). Laumento della pressione tributaria locale dovrebbe essere compensato da una riduzione del prelievo centrale. Una maggiore responsabilità fiscale degli Enti periferici viene controbilanciata dal controllo diretto dei contribuenti locali, che valutano se i servizi erogati giustificano il livello di pressione fiscale.

Unioncamere del Veneto11 Il federalismo come veicolo di sviluppo Un sistema federale può generare riflessi positivi per leconomia, grazie alla possibilità di effettuare interventi capillari e mirati per lo sviluppo locale. Gli 11,5 miliardi di euro del residuo fiscale potrebbero garantire al Veneto performance ancora migliori in termini di competitività, sviluppo economico e benessere sociale.

Unioncamere del Veneto12 Federalismo ed efficienza amministrativa Il federalismo è in grado di produrre una maggiore efficienza amministrativa. Nei Paesi con grado elevato di decentramento della spesa presentano migliori risultanze dal alto delle spese di funzionamento (personale + servizi generali).

Unioncamere del Veneto13 Federalismo ed efficienza amministrativa Una più efficiente allocazione della spesa tra i livelli istituzionali può favorire una riduzione degli oneri superflui (sprechi), con un miglioramento per le finanze pubbliche. Le spese di funzionamento (servizi generali + personale) possono essere un indicatore dellefficienza. Tali oneri aggiuntivi ricadono solo in parte sulle amministrazioni che li producono, bensì anche su quelle più efficienti.

Unioncamere del Veneto14 Federalismo ed efficienza amministrativa Il numero di dipendenti della Regione Veneto (69 ogni 100mila abitanti) è tra i più contenuti: circa 4 volte in meno quello di Molise e Calabria.

Unioncamere del Veneto15 Federalismo ed efficienza amministrativa Le retribuzioni di dirigenti e categorie della Regione sono leggermente inferiori alla media delle RSO: tuttavia, tale media è innalzata dai valori elevati di alcune Regioni del Centro Sud.

Unioncamere del Veneto16 Considerazioni finali La mancata attuazione del federalismo fiscale danneggia soprattutto le regioni più dinamiche e con maggiore capacità fiscale. Il Veneto contribuisce a finanziare i flussi perequativi verso altre Regioni e nel contempo deve rispettare i vincoli del Patto stabilità interno. Se il Veneto trattenesse il surplus di risorse che lo Stato preleva dal territorio (11,5 miliardi), la spesa locale, a parità di pressione fiscale, potrebbe crescere del 78%. In questo contesto, il Veneto si configura come una Regione virtuosa: lincidenza delle spese per il funzionamento amministrativo sul totale della spesa è tra le più basse dItalia.

Unioncamere del Veneto17 Considerazioni finali È necessario attuare il federalismo fiscale sul principio di correlazione tra cosa tassata e cosa amministrata: questo principio rafforza il legame tra amministratori e cittadini, in quanto questi ultimi potranno valutare più direttamente se lentità delle tasse pagate giustifichi o meno la qualità dei servizi erogati. La perequazione è necessaria ma va ridisegnata, agganciandola agli effettivi bisogni e non alla spesa storica: tra i parametri utilizzati si potrebbe tener conto dellefficienza amministrativa Il federalismo è una soluzione istituzionale in grado di sostenere maggiormente lo sviluppo locale. Il Veneto ha fatto registrare buoni risultati nel confronto europeo.

Unioncamere del Veneto18 Venezia, 1° Dicembre Versione aggiornata IL VENETO TRA EUROPA E FEDERALISMO: alcuni spunti di riflessione