Il newsmaking.

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Transcript della presentazione:

Il newsmaking

Il contesto di riferimento Accanto al filone di studi degli effetti dei media sul pubblico (effetti immediati – manipolazione, persuasione e influenza – ed effetti nel lungo periodo) si sviluppa a partire dagli anni ‘70 un filone di ricerca che si concentra sul sistema dei media, sulla sua organizzazione interna e le relative modalità di costruzione della notizia e sull’effetto che ne consegue I temi di fondo sono: il gatekeeping, il newsmaking, i news values

Giornalismo e società Il giornalismo definisce un nuovo spazio sociale, un ambiente cognitivo dove ha luogo la negoziazione tra: Produttori di eventi (fonti) Mediatori (operatori della comunicazione) Fruitori (pubblico)

Il giornalismo come sistema esperto Permette di affrontare la complessità mettendo ordine e gerarchia tra gli eventi Produce categorie e schemi di interpretazione per comprendere la realtà sociale Consente di routinizzare l’imprevisto Tenta di trasformare il mondo globalizzato in villaggio

In-formare = dare forma al mondo I “fatti”, in sé, sono muti Parlano quando qualcuno li fa parlare, e con questo decide quali sceglie in quale ordine li pone in quale contesto li inserisce Vanno scelti i tempi e gli spazi, i parlanti e le parole, le immagini e le inquadrature

Concetti - chiave I mass media sono sistemi simbolici o di rappresentazione della realtà I messaggi mediali nascono dal rapporto bidirezionale e reciproco di significazione di entrambi i poli del processo comunicativo (emittenti e pubblico) La comunicazione è influenzata (direttamente o indirettamente) dalla cornice socioculturale entro cui è vissuta

L’organizzazione del processo produttivo Gli apparati di informazione, al fine di produrre notizie, devono rendere possibile riconoscere un accadimento come evento notiziabile elaborare modi di riportare gli eventi, che non tengano conto della pretesa di ogni avvenimento a una trattazione idiosincratica organizzare il lavoro in modo tale che gli eventi notiziabili possano affluire ed essere lavorati in modo pianificato essere attrezzati per reagire tempestivamente all’imprevisto

Le case editrici CDA Direttore Redazione Pubblicità

La redazione Direttore Capiredattori centrali Capiservizi Redattori (redazioni centrale e locali)

Routines informative e processi produttivi La valutazione delle notizie da parte dei giornalisti con lunga esperienza professionale tende ad essere la stessa per tutti Le regole e i criteri che costituiscono il “senso comune” giornalistico derivano molta della loro efficacia dal fondamento materiale che hanno nel processo produttivo dell’informazione, determinato da: disponibilità di risorse strumenti tecnici organizzazione del lavoro e struttura degli apparati tempi di lavoro

I gatekeepers L’origine del concetto: in uno studio del ‘47 Kurt Lewin osservando le dinamiche interattive dei gruppi sociali identificò dei “canali” attraverso i quali fluiscono le sequenze comportamentali di un “campo” Lewin rilevò che alcune zone (zone filtro) nei canali possono funzionare da “cancello” o da “portiere” (gatekeeper) decidendo del passaggio delle unità Le zone filtro sono controllate da sistemi di regole o da gatekeepers (individui o gruppi) che hanno il potere di decidere se lasciare passare o bloccare l’informazione Nel 1950 White utilizzò lo stesso concetto per studiare il flusso di notizie entro i canali delle organizzazioni dell’informazione

Criteri del gatekeeping I codici di riferimento per l’azione di gatekeeping da parte dei giornalisti: il sistema di valori dell’organizzazione dei media e della corporazione professionale (gruppo di riferimento) in minima parte le aspettative del pubblico, che peraltro sono meno conosciute dai giornalisti rispetto alla sfera dei colleghi e al sistema delle fonti

Ovviamente non si può mettere in discussione la necessità di selezionare, ma si possono (e in una democrazia compiuta si debbono) analizzare e mettere in discussione i criteri di cui si servono le professionalità dei giornalisti per far emergere dal buio dell’ignoto e dell’indistinto gli eventi e i temi cui decidono di attribuire rilevanza, portando l’intera società a fare altrettanto

Distorsione volontaria Si tratta di un’alterazione delle informazioni (omissione di notizie o falsificazione dei fatti con vari espedienti) con l’obiettivo di proporre una determinata visione della realtà (di solito quella delle forze politiche e d economiche dominanti) È un’attività intenzionale, finalizzata a scopi specifici, che mira alla manipolazione dell’opinione pubblica Viene sottolineata dalle teorie di natura cospirativa o manipolatoria E’ spesso legata a forme di censura e di autocensura

Manipolazione Strumentalizzazione Advocacy journalism, giornalismo di denuncia, controinformazione

Distorsione involontaria Selezionare gli eventi da trasformare in notizia e costruire un prodotto informativo comporta inevitabilmente forme di distorsione Esse sono il risultato fisiologico dei processi di produzione dell’informazione giornalistica, delle logiche professionali, delle caratteristiche organizzative Non sono realizzate in maniera intenzionale dai newsmedia, ma sono il risultato inevitabile delle logiche di produzione e della cultura diffusa

Nel caso di fatti non eccezionali, ha maggiore probabilità di venire selezionato l’evento che può essere “lavorato” per la sua trasformazione in notizia secondo le abituali procedure, senza alterare il normale ciclo produttivo Questa necessità di “piegare” i fatti a modalità predefinite e usuali di lavorazione fa sì che le routine produttive producano inevitabilmente, e indipendentemente da un’esplicita volontà dei redattori, una distorsione degli eventi, che vengono ricostruiti e rappresentati secondo le esigenze, i ritmi, i formati, le modalità espressive del lavoro giornalistico e di ciascun mezzo di informazione

Conseguenze della distorsione involontaria Le notizie riportano gli eventi indicando i soggetti coinvolti, i luoghi di svolgimento, le azioni compiute Le notizie non riportano cause profonde, spiegazioni multiple, relazioni possibili con altri eventi: Immagine di un mondo frammentato Facilità del ricorso agli stereotipi Difficoltà di comprensione degli avvenimenti Eliminazione della complessità e dell’ambiguità dell’esperienza sociale

Distorsione involontaria Processi produttivi Organizzazione del lavoro Cultura professionale Distorsione involontaria Immagine del mondo

La teoria dell’ agenda setting (M. E. McCombs - D. L. Shaw, 1972; S. H La teoria dell’ agenda setting (M.E.McCombs - D.L.Shaw, 1972; S.H.Chaffee, 1980) “Ciò che sappiamo della nostra società, ed in generale del mondo in cui viviamo, lo sappiamo dai mass media” La maggior parte delle conoscenze che abbiamo della realtà è mediata dai mezzi di comunicazione di massa Abbiamo bisogno del sistema dei media per accedere a esperienze, mondi e realtà che mai potremmo conoscere personalmente I mass media offrono gli elementi conoscitivi in base ai quali i soggetti prendono decisioni e agiscono L’industria dell’informazione controlla le problematiche proposte, determinando anche quali devono essere ignorate “La gente tende ad includere o escludere dalle proprie conoscenze ciò che i media includono o escludono dal proprio contenuto”

Rappresentazione La rappresentazione della realtà prodotta dal sistema dell’informazione giornalistica si realizza attraverso operazioni di selezione - si decide quale porzione dalla realtà si vuole rappresentare decontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono estratti dal contesto originale: ciò comporta un’attribuzione di significati differenti da quelli che veicolavano nel contesto originale ricontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono riorganizzati e collocati all’interno di un nuovo contesto

Ri-costruzione Nel processo di ri-costruzione degli eventi operato dai news media si possono distinguere 4 fasi: Focalizzazione: emergere del tema Inquadramento: costruzione del quadro interpretativo in cui inserire l’evento Contestualizzazione: collocazione dell’evento e del tema nel sistema simbolico di riferimento Personalizzazione: individuazione dei personaggi che rappresentano i punti di vista su temi ed eventi

Gerarchizzazione È l’importanza relativa che si attribuisce agli avvenimenti e ai diversi fattori che li compongono Anch’essa è legata al rapporto con un pubblico ed è frutto di una negoziazione

Tipi di rilevanza rilevanza tematica (che cosa) rilevanza interpretativa (come) rilevanza motivazionale (perché)

Gerarchia dei temi Rilevanza crescente Crisi Crisi simboliche Problemi Non-problemi

Le caratteristiche dei temi: la “soglia” Lang e Lang (1981) parlano di temi a soglia alta o bassa Temi a soglia alta: sono temi lontani dalla vita quotidiana dei soggetti Temi a soglia bassa: sono più vicini alla vita quotidiana Perché un tema entri nell’agenda del pubblico è necessario che sia a soglia bassa e perché si realizzi tale collocazione nella soglia bassa può essere necessaria una debita azione di copertura da parte dei media

La salienza L’effetto di agenda è un effetto cumulativo che si manifesta in termini di salienza dei problemi al centro dell’attenzione del pubblico E’ possibile distinguere tre tipi di salienza: salienza individuale salienza percepita salienza comunitaria

Notiziabilità Quali caratteristiche deve possedere un evento per essere trasformato in notizia ? “Fa notizia” ciò che risponde alle esigenze delle procedure produttive e ai canoni della cultura professionale La notiziabilità è legata all’esigenza di trasformare l’imprevisto in routine

La produzione delle notizie Gli apparati informativi devono: Disporre di eventi che possano diventare notizia (Raccolta) Riconoscere che un evento è una notizia (Selezione) Codificare, elaborare il prodotto/notizia (Editing) Organizzare le notizie all’interno del notiziario (Presentazione) È fondamentale la pianificazione

Le fonti Attori sociali dai quali i giornalisti assumono informazioni: definitori primari La scelta delle fonti è legata alla necessità di disporre di un flusso costante e rapido di informazioni Importante è che le fonti siano produttive attendibili Autorevoli

Requisiti per un’azione efficace delle fonti Autorevolezza: la presunzione di gerarchia è un criterio importante di selezione della fonte Credibilità. Attraverso azioni comunicative coerenti, che riflettano l’identità della fonte e che non necessitino di ulteriori controlli Comprensione dei contesti. Assunzione della media logic Continuità della copertura informativa assicurata dalla fonte Contenuti. L’obiettivo non dovrebbe essere la manipolazione ma la visibilità nello spazio pubblico Chiarezza delle informazioni e degli obiettivi Attivazione di canali efficaci

La nascita delle fonti E’ soprattutto in seguito alla scoperta del telegrafo che il giornalismo passa dalla fase artigianale ad una fase di organizzazione e di formazione di apparati di comunicazione, con la nascita delle prime agenzie giornalistiche e con la posa dei grandi cavi transatlantici Nel 1848 viene fondata negli Usa la Associated Press, che una diecina di anni dopo promuoverà la posa di un cavo sottomarino attraverso l’Atlantico. Dopo vari tentativi, alla fine l’impresa riesce e a poco a poco la rete telegrafica coprirà tutto il globo e le notizie dei grandi eventi circoleranno da un continente all’altro in meno di 24 ore

Le fonti organizzate La maggior parte delle notizie deriva da: Agenzie: imprese specializzate che forniscono dispacci, notizie pre-confezionate, alle testate abbonate Fonti istituzionali: soggetti che producono eventi interessanti per i giornalisti Possono dotarsi di strutture (ufficio stampa, addetto stampa, portavoce) e organizzare strumenti (comunicato stampa, conferenza stampa) per entrare in relazione con i newsmedia

Le agenzie, in quanto organizzazioni specializzate finalizzate alla raccolta e distribuzione di notizie, gestiscono la circolazione di una grande quantità di informazioni seguendo logiche tipiche del sistema di produzione delle notizie Le fonti istituzionali sono soggetti (enti, imprese, pubbliche amministrazioni, partiti o esponenti politici, associazioni, ecc.) che hanno interesse a far conoscere le proprie attività e punti di vista, quindi entrano in contatto con i newsmedia per propria utilità e proponendo notizie confezionante secondo un punto di vista parziale

Le principali agenzie italiane Ansa, agenzia nazionale Adnkronos, agenzia nazionale Ap Biscom, agenzia nazionale Asca, agenzia nazionale Agi, Agenzia giornalistica Italia Agenzia d’informazioni fotografiche Agenzia Internazionale Stampa Estera Datasport, agenzia giornalistica sportiva Dire, informazione politico-parlamentare Econews, notizie sull’ambiente Edindustria, comunicazioni per le imprese Finpress, comunicazioni economico-finanziarie Sir, notiziario della Chiesa italiana Telepress, agenzia di stampa per la televisione Televideo RAI

Ufficio stampa ↓ Gli uffici stampa sono strutture interne a enti, aziende o istituzioni, preposte a redigere e diffondere testi e pubblicazioni, divulgativi degli obiettivi dell’apparato cui appartengono, destinati agli organi d’informazione

L’arena del gioco Obiettivo di ogni soggetto è sviluppare una strategia comunicativa finalizzata a far emergere nello spazio pubblico la propria definizione della situazione Ogni istituzione compete con le altre e con i news media Agenda setting Game

Un esempio: logiche mediali e politica Le strategie comunicative del sistema politico devono sempre di più tener conto delle logiche mediali, ormai determinanti per ottenere il consenso Cresce il ricorso alle tecniche del marketing politico da parte di partiti e leaders La logica commerciale dei newsmedia aumenta il discredito diffuso nei confronti della politica (sono molto notiziabili il conflitto, gli scandali, le promesse non mantenute) Le logiche espositive e le modalità narrative della tv favoriscono la personalizzazione della politica e l’esasperazione e teatralizzazione dei toni

I generi giornalistici sono numerosi: dall’intervista alla cronaca, dal dibattito al resoconto … in uno stesso articolo possono confluire generi diversi Tuttavia, va fatta una distinzione fondamentale fra articoli di cronaca e articoli di commento: gli articoli di cronaca riportano i fatti, gli articoli di commento esprimono i giudizi apertamente, pur fondandoli sulle notizie

La notizia giornalistica È il racconto di un evento destinato al pubblico, non l’esperienza dell’evento Non tutti gli eventi diventano notizia Perché un evento diventi notizia deve rispondere a requisiti precisi

WHO? = Chi? (di chi si parla?) LA REGOLA DELLE CINQUE W Nonostante la varietà delle tecniche di comunicazione, ci sono delle regole comuni che sono alla base degli articoli giornalistici, qualunque sia il genere e l'argomento trattato Dal mondo del giornalismo anglosassone perviene la regola delle cinque W, secondo la quale un buon articolo deve poter rispondere a cinque domande: WHO? = Chi? (di chi si parla?) WHERE? = Dove? (dove è avvenuto il fatto?) WHEN? = Quando? (in quale tempo è avvenuto il fatto?) WHAT? = Che cosa? (di quale evento si parla?) WHY? = Perché? (quali sono le cause e gli scopi dell'evento?)

Che cos’è la notizia? La notizia è: rottura della quotidianità imprevedibilità difformità La notizia non è: verità i fatti che non vengono registrati dalle fonti devono essere riferiti e/o considerati come opinioni personali [Lippmann, 1922]

Le notizie “sono ciò che i giornalisti definiscono tali” [Altheide, 1975] La notizia giornalistica è il rapporto su un avvenimento destinato ad un pubblico [Weiss, 1965]

Una distinzione di fondo Hard news: informazioni importanti su eventi rilevanti Soft news: notizie e argomenti di intrattenimento

Valori notizia Sono criteri di selezione che vengono utilizzati per stabilire: quali eventi trasformare in notizie e come presentare le notizie (aspetti da enfatizzare, da trascurare, ecc.) Devono essere: applicabili facilmente e rapidamente flessibili relazionabili e comparabili orientati all’efficienza

Il contenuto della notizia Una notizia deve essere importante … Livello gerarchico e prestigio dei soggetti coinvolti Quantità di persone coinvolte Impatto e interesse sulla nazione, vicinanza geografica e culturale Previsione e rilevanza di sviluppi futuri … e interessante Capacità di intrattenimento Interesse umano Situazioni insolite ed eccezionali Situazioni in cui si ha un’alterazione in negativo della normalità, fatti tragici e cruenti

Il prodotto - notizia Il notiziario deve essere bilanciato, ossia: L’evento deve essere: di agevole “copertura” compatibile con le caratteristiche tecniche e organizzative del mezzo La notizia deve: rispettare limiti di tempo/spazio (essere breve) essere una novità La presentazione della notizia considera il mezzo: disponibilità di immagini, interviste, ecc. durata dell’evento e prevedibilità Il notiziario deve essere bilanciato, ossia: contenere notizie di generi differenti, interessare diversi pubblici, coprire tutto il territorio nazionale

Grado e livello degli attori coinvolti e loro prestigio sociale Criteri/Contenuto Grado e livello degli attori coinvolti e loro prestigio sociale CRONACA/MONDO Washington | 11 maggio 2008 Scoop del settimanale Usa "Globe": Camilla vuole divorziare dal principe Carlo Sarà proprio vero che il matrimonio è la tomba dell'amore. Stavolta toccherebbe alla contessa di Cornovaglia, Camilla Parker Bowles, dimostrare la veridicità dell'antico detto popolare. La consorte del principe Carlo d'Inghilterra avrebbe infatti deciso di lasciare il marito: a rivelare la "ghiotta" notizia….

Criteri/Contenuto Impatto sulla nazione e sull’interesse nazionale MONDO Afghanistan: muore soldato italiano E’ deceduto in Afghanistan Un militare italiano di 23 anni è morto per "cause naturali" in Afghanistan. Originario di San Pietro ..Vernotico, nel Brindisino,il caporal maggiore Alessandro Caroppo era a Herat con il contingente italiano. Il giovane, che doveva montare di guardia, non ha risposto alla chiamata dei colleghi che cercavano di svegliarlo…

Quantità di persone coinvolte Criteri/Contenuto Quantità di persone coinvolte Migliaia le persone ancora sepolte vive sotto le macerie Terremoto in Cina: 50.000 morti I feriti sono 60.000, di cui 12.587 gravi. Sessantamila anche i dispersi. Salvata bimba viva dopo 68 ore PECHINO (CINA) - Continua ad aumentare il tragico bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Cina lunedì scorso. I morti ora sono ufficialmente 50.000.

Criteri/Contenuto Vicinanza CITTA’ Bologna, Cofferati non si ricandida Il passo indietro del sindaco:“Rinuncio per motivi familiari.E non devo scusarmi con il Pd» Veltroni: esprimo grande affetto e apprezzamento per il lavoro fatto BOLOGNA - Sergio Cofferati chiarisce i dubbi e conferma le voci delle ultime ore: …

Criteri/Contenuto Rilevanza e significatività dell’evento rispetto a sviluppi futuri ESTERI Barack Obama eletto presidente Usa "Nulla in questo Paese è impossibile"Bush: "Americani siano orgogliosi" Il senatore dell'Illinois, 47 anni, diventa il 44esimo presidente degli Stati Uniti. Nella lunga notte elettorale ha superato quota 340 grandi elettori. Poi il discorso davanti alla folla di Chicago: "Non siamo una collezione di individui. Siamo gli Stati Uniti".

Il pubblico L’ orientamento al mercato rende i criteri di notiziabilità particolarmente rilevanti Le testate diventano “marchi” Politiche editoriali e strategie di marketing costruiscono mondi simbolici in cui i pubblici possano identificarsi: cittadini informati o consumatori di informazione?

La concorrenza Affinché una testata giornalistica possa posizionarsi efficacemente nel mercato mediale deve tenere in considerazione tutti i soggetti che agiscono nello stesso ambito. Si possono distinguere tre forme di concorrenza: Cognitiva: l’offerta di prodotti mediali, non solo informativi, è esorbitante ma le risorse (tempo, attenzione, cognitive, economiche) delle persone sono invariate; inoltre producono informazioni anche istituzioni pubbliche e private che non hanno finalità informative Inter-media: ogni medium deve sfruttare le proprie peculiarità, in modo da fornire prodotti informativi differenziati: ad es. il quotidiano compete con il telegiornale proponendo approfondimenti piuttosto che velocità di aggiornamento Intra-media: la competizione con i concorrenti determina omogeneizzazione: scoop limitati ai dettagli aspettative reciproche sugli eventi (si tende a dare le stesse notizie) stabilizzazione dei criteri professionali

L’editing “L’informazione è come il caffè: è buona quando è calda e forte”: è lo slogan di una rete televisiva francese, RTL La presentazione della notizia deve vivacizzare la scena sottolineare l’azione mantenere il ritmo garantire completezza essere chiara nel linguaggio utilizzare una struttura narrativa

Presentazione Le notizie vengono contestualizzate nel notiziario L’organizzazione delle notizie all’interno del contenitore giornale/telegiornale comporta un’attribuzione di senso agli eventi e la formazione di una certa immagine della realtà In un giornale sono fondamentali le relazioni che si stabiliscono tra titolo, articolo, foto, articolo di commento i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati nella pagina i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati all’interno del giornale

Il menabò

Le pagine Il tabloid Le fasce

La titolazione Secondo la tradizione, il titolo si compone di quattro parti. Il titolo vero e proprio, cioè la frase in maggiore evidenza (ha il compito di dare la notizia), l’occhiello (si trova sopra il titolo, e ha il compito di introdurla), il sommario (di solito redatto su più righe, collocato sotto il titolo, o sotto la foto, o talvolta anche incassato nel testo. Deve chiarire la notizia), il catenaccio (di solito sistemato sotto il sommario, con cui si mette l’accento su un aspetto importante della notizia)

Un titolo può avere, al di là dello scopo puramente informativo, anche una funzione espressiva, se cerca di sollecitare emozioni nel ricevente, usando parole ad effetto o puntando sugli aspetti più tragici di una vicenda (dire ATTENTATO: STRAGE DI CIVILI è diverso che dire ATTENTATO: 12 MORTI) oppure una funzione imperativa, tutte le volte che formula una valutazione alla quale indirettamente chiede al lettore di aderire. Da questo punto di vista risultano molto importanti l'uso dell'aggettivazione e la scelta delle parole (è diverso titolare GRANDE INDUSTRIA: PERSI 19 MILA POSTI DI LAVORO oppure LA GRANDE INDUSTRIA SFORNA 19 MILA DISOCCUPATI IN PIU) Interessante è anche lo stile dei titoli. Dovendo sintetizzare al massimo la notizia, prevale generalmente lo stile nominale (senza verbi espressi come UN ESAME DI STATO ANCHE PER LA LICENZA MEDIA, che sottintende CI SARA‘; oppure AUTOBOMBE E AGGUATI, IRAQ NEL SANGUE, che sottintende SI SONO VERIFICATI ATTENTATI CON) Sono molto usati anche modi di dire, giochi di parole, titoli di film, citazioni letterarie, interrogativi, frasi-paradosso, metafore, con l'intento di incuriosire ma anche di orientare l'interpretazione del lettore

La posizione Il giornale è suddiviso in un numero pari di pagine; ogni pagina è suddivisa in tre tagli: Taglio alto (che è il più importante) Taglio medio Taglio basso Nel giornale le notizie sono impostate in modo tematico (un tema per ogni pagina: esteri, interni, cronaca ecc.), tranne la prima pagina che rappresenta una specie di sommario delle notizie che si leggeranno poi nelle altre pagine. Nella prima pagina non ci sono, di solito articoli interi, ma solo introduzioni che continuano poi nelle pagine interne. Le notizie sono disposte a seconda dell’importanza che il giornale attribuisce loro L'ordine di importanza diminuisce dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra, cioè segue il normale senso di lettura

La struttura dell’articolo L'articolo ha inizio con un attacco, detto comunemente lead (in inglese = guida), che ha la funzione di apertura e mira a catturare I'attenzione del lettore. Nell'attacco, di lunghezza variabile e, in qualche caso, assente, è già contenuta in sintesi tutta la notizia, che verrà ripresa, ampliata, nel seguito dell'articolo. L'esposizione, nel lead, è rapida e sintetica La notizia viene poi ripresa e ripetuta (la ripetizione è un altro carattere del linguaggio giornalistico) nel blocco, dove viene rafforzata con I'aggiunta di particolari, in forma più ampia e articolata. Spesso, per rafforzare la notizia, si ricorre al parere di esperti, sotto forma di interviste o commenti Infine, una breve chiusa conclude l'argomento

L’articolo di cronaca - tipi I TIPI DI CRONACA in generale si distinguono in: cronaca bianca: avvenimenti politici, sindacali, di interesse sociale, ecc. cronaca nera: delitti, rapine, furti, risse, incidenti, ecc. cronaca giudiziaria: resoconti di processi, di sentenze, di indagini in corso, ecc. cronaca rosa: fatti scandalistici, curiosità su personaggi famosi dello spettacolo, dello sport, ecc.

L’articolo di commento - tipi Editoriale o articolo di fondo: esprime il pensiero del giornale sul problema politico, economico o sociale del giorno Opinione: commento firmato da autorevoli opinionisti anche esterni e non necessariamente concordi con le posizioni della testata Corsivo: commento ironico e polemico, breve, incisivo, incentrato sulla notizia del giorno Nota politica: breve articolo di analisi e di commento dei fatti politici della giornata Elzeviro: di argomento letterario o culturale. Deve il suo nome al carattere tipografico con cui era composto. Tradizionalmente apriva la terza pagina, che era dedicata alla cultura Rubrica: commento periodico ospitato in uno spazio fisso e firmato dal medesimo autore

Il linguaggio giornalistico Il linguaggio utilizzato da giornali e telegiornali è costituito da un insieme di linguaggi specialistici (o sottocodici) che si riferiscono a contesti specifici: Gli spostamenti da un ambito all’altro sono molto frequenti Ogni sottocodice viene utilizzato non solo per parlare di un argomento particolare ma anche per argomenti differenti Es. Il linguaggio politico può ricorrere al lessico sportivo o militare (“scendere in campo”, “scontro degli schieramenti”, ecc.) Politico Tecnico – scientifico Economico– finanziario Sportivo Burocratico Pubblicitario

I processi di enunciazione Le operazioni di valorizzazione / svalorizzazione negli enunciati passano attraverso I criteri di selezione degli eventi (dalla cancellazione alla mise en relief) Le routines giornalistiche (collocazione, titolazione, uso delle immagini ecc.) Le scelte lessicali Le strutture semantiche (metafore, iperboli ecc.) Le scelte narrative (spersonalizzazione, naturalizzazione, generalizzazione ecc.): la narrazione è strumento fondamentale a consentire le interazioni individui - cultura I toni dominanti (euforico/disforico, razionale/emotivo, ecc.)

Strategie enunciative Forme di enunciazione spesso utilizzate a scopi di occultamento ricorrono a formule impersonali (si pensa che…, si avanza l’ipotesi che…, ecc.) enunciatori fittizi (la gente vuole…, l’opinione pubblica pensa…, qualcuno potrebbe dire…, ecc.) formule astratte (la crisi impone…il particolare momento richiede.., ecc.) termini come: forse, probabilmente, dovrebbe, potrebbe, non è certo che, ecc.

Ogni racconto è un mondo possibile Strutture narrative Inserire i fatti in una struttura narrativa comporta un’attribuzione di significati e un’indicazione implicita su come interpretarli Le notizie vengono vivacizzate, sono rese più facilmente memorizzabili, se ne evidenziano i fattori emotivi ed umani Le formule narrative usate per esporre i fatti sono spesso fortemente schematizzate e si ripetono nel tempo, provocando nel lettore un’impressione di ovvietà e di già conosciuto anche quando la notizia è nuova Una storia può essere raccontata con molti linguaggi (orale, scritto, fotografico, cinematografico, ecc.) Ogni racconto è un mondo possibile

Le tendenze del cambiamento Nuove tecnologie Semplificazione Le tendenze del cambiamento Velocità Popolarizzazione Personalizzazione Sensazionalismo Allargamento del campo informativo

Informazione a ciclo continuo Non è cambiata solo la quantità dell’informazione disponibile Già a partire dal successo di CNN (1980) l’intero panorama del giornalismo è cambiato, perché il ciclo continuo ha soppresso i tradizionali “cicli di notizia” La diffusione della Rete ha ulteriormente accentuato il fenomeno Oggi le reti televisive, le radio, i quotidiani, i settimanali, le newsletter si fanno concorrenza 24 ore su 24 Disponiamo così di aggiornamenti continui delle notizie, ma rischiamo anche di legittimare l’abitudine alla ripetitività e alla standardizzazione dell’informazione

Velocizzazione È dovuta sia all’accresciuta professionalizzazione delle fonti che all’uso delle nuove tecnologie Produce selezione dei soli eventi facilmente comprensibili e dotati di forti connotazioni sensazionaliste semplificazione delle modalità di presentazione (personalizzazione, stereotipia, strutture narrative riprese dalle fiction …) difficoltà di controllo e indeterminatezza delle fonti

Semplificazione La velocizzazione determina la semplificazione delle modalità di presentazione della notizia attraverso Personalizzazione Sensazionalismo infotainment Ne deriva una semplificazione del pensiero?

Popolarizzazione Consiste in allargamento dei pubblici di riferimento allargamento dello spazio sociale notiziabile (nuovi temi e nuovi soggetti) Produce banalizzazione creazione di nuovi generi (infotainment, reality, ecc.)

Personalizzazione La rivoluzione digitale influisce profondamente sulle pratiche diffuse di comunicazione e di consumo, portando alle estreme conseguenze un processo di personalizzazione (già in atto nelle varie forme di tv-on-demand e di pay tv), che incentiva la fruizione individuale e che consente di costruire palinsesti personali, adeguati alle esigenze dei singoli La tendenziale orizzontalità dei flussi comunicativi rende inoltre possibili forme di interattività, per ora limitate e sperimentali ma prevedibilmente incentivabili, in una gamma di possibilità in continua espansione

Sensazionalismo Tendenza sempre più morbosa a diffondere notizie di notevole presa sul pubblico, esagerandole o reiterandole in modo eccessivo per colpire l'attenzione dei lettori e aumentare di conseguenza le vendite

Il giornalismo nel nuovo ecosistema informativo

New media Per new media si intendono tutti i nuovi canali di comunicazione che convertono le informazioni in digitale Ciò che distingue i media tradizionali dai new media è, quindi, la digitalizzazione dei “contenuti”, che vengono codificati in bit

Cronologia 1981 PC IBM 1991 www 2004 Facebook 2006 Twitter

Caratteristiche e principi Condivisione, collaborazione e partecipazione Contenuti più importanti dei contenitori Utente che genera contenuti e non (più) semplice fruitore Ridefinizione di barriere e distinzioni produttori/editori/fruitori Non solo i contenuti, ma anche la loro rilevanza basata sugli utenti Applicazioni dal desktop al Web Semplicità d’uso Decentralizzazione (peer to peer)

Giornalisti Fonti Pubblico Consumo delle notizie Produzione dell’evento Trattazione giornalistica Produzione dell’evento Produzione dell’evento Trattazione giornalistica Trattazione giornalistica Consumo delle notizie Dalla scansione lineare della negoziazione classica alla circolarità della negoziazione 2.0 Fonti Giornalisti Pubblico

Convergenza digitale La digitalizzazione delle reti e dei contenuti ha generato una tendenza nota come fenomeno della convergenza nella societa’ dell’informazione: convergenza tecnica convergenza di contenuti convergenza economica convergenza istituzionale La convergenza digitale genera nuove forme di comunicazione Non si tratta della riformulazione con un linguaggio nuovo di una realtà pre-esistente ma di modalità prima inedite di rappresentazione e fruizione dell'informazione

Convergenza e circolarità

Circoli virtuosi Il prodotto informativo dev’essere concepito come un fluido È l’informazione liquida Gli utenti della rete sanno che se una notizia è davvero importante per loro, sarà lei a trovarli I giornalisti usano i social networks per segnalare i loro articoli e innescare il passaparola 85

Giornalismo diffuso Le nuove tecnologie, poco costose e facili da usare, permettono la produzione e distribuzione di informazione da parte di ogni cittadino. I media tradizionali hanno anche acquistato e utilizzato filmati ripresi dal “passante digitale” I telefonini di nuova generazione, dotati di macchina fotografica e videocamera, ampliano ulteriormente le possibilità di produrre e distribuire informazioni

Informazione senza mediazione giornalistica Questioni aperte: Credibilità e affidabilità Professionalità Tutela della privacy Influenza sull’opinione pubblica Rapporto con i newsmedia tradizionali

Un allargamento delle possibilità di pluralismo e di partecipazione democratica, di aggregazione di individui e di gruppi, di voce agli esclusi; un inveramento postmoderno della mitica agorà, la realizzazione dell’antica utopia dell’intelligenza collettiva e del sogno libertario … oppure un inattendibile bazar, una sterminata paccottiglia, una gigantesca torre di Babele, un confuso pulviscolo, un rumore di fondo?

Fine del giornalismo? Non solo giornalismo diffuso, ma Giornalisti trasformati in show men Comunicazione autoprodotta dalle istituzioni e dai gruppi di potere Nodi sempre più stretti tra informazione e pubblicità