Cervicale Protocollo d’esame RM

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Transcript della presentazione:

Cervicale Protocollo d’esame RM Queste diapositive fanno parte di un corso completo e sono a cura dello staff di rm-online.it E’ vietata la riproduzione anche parziale

Cenni Anatomici

Cenni Anatomici

Cenni Anatomici

Questionario tipico Interventi chirurgici alla cervicale o a parti anatomiche limitrofe? Traumi? Sforzi? Qual‘e’ il motivo specifico per cui viene eseguito l'esame? Perdita di sensibilita’? Precedenti tumorali? Vertigini?

Situazioni e quesiti clinici piu’ comuni Tra le situazioni cliniche piu’ comuni possiamo trovare: - Dolore cronico non traumatico Dolore post-traumatico Parestesie cranio cervicale e arti superiori Disturbi alla marcia

Preparazione del Paziente Per effettuare la RM della cervicale il paziente deve essere preparato secondo le misure di sicurezza standard, quindi rimanere in calze mutande e maglietta, e o con camice monouso. Devono essere rimosse le fasciature di contenzione, e qualsiasi materiale che possa contenere anche solo delle piccole fibre metalliche. Ovviamente vanno rimossi tutti i bustini e collari di vario tipo anche se morbidi. Gli orecchini, protesi dentarie e le pinze nei capelli vanno sempre rimossi Purtroppo i pazienti molto sofferenti non hanno soluzioni pratiche per assumere posizioni piu’ confortevoli: si consiglia di eseguire l’esame piu’ rapido possibile, perche’ il paziente potrebbe chiedere di interrompere dopo pochi minuti.

Posizionamento sul lettino e bobine Supino. Head first . Mani sul ventre. La testa non deve essere troppo iperestesa, usare dei cuscinetti per alzarla se necessario: questo accorgimento aiuta il paziente a rimeanere piu’ fermo e si riduce la lordosi cervicale CENTRATURA generalmente pochi centimetri sotto al mento La bobina utilizzata puo’ essere un modello solo posteriore (spine) oppure la bobina usata per lo studio testa collo «a sarcofago»

Piani di scansione Piano sagittale: 13-15 strati, da 3-3,5mm, in assiale paralleli al piano sagittale mediano della vertebra, e in coronale parallele al piano sagittale mediano della colonna. Gli strati devono coprire almeno i forami di coniugazione bilateralmente.

Piani di scansione Piano coronale: 16-20 strati, da 3-4mm, in assiale perpendicolari al piano sagittale mediano della vertebra, e in sagittale sostanzialmente paralleli alla schiena o al lettino. Gli strati devono coprire tutto il rachide in senso antero posteriore Se lo studio e’ di una vertebra nello specifico, inclinare i piani sull’asse maggiore della vertebra stessa

Piani di scansione Piano assiale: numero strati variabile, da 3-4mm, in coronale devono essere perpendicolari al piano sagittale mediano del rachide, in sagittale invece devono seguire l’andamento dei dischi da studiare, con un minimo margine superiore ed inferiore in modo da coprire correttamente tutti i forami. Evitare che i pacchetti si incrocino su strutture anatomiche importanti

Quale piano per quale struttura Piano assiale: dischi, midollo Piano sagittale: dischi, vertebre e allineamento, midollo, articolazioni interapofisarie Piano coronale: vertebre, tessuti molli para vertebrali, cerniera cranio-cervicale

Strutture artefattanti Tutte le strutture anteriori al rachide possono generare artefatti. Gola tsa e aorta. Dopo mdc, gli artefatti vengono amplificati. Decodifica di fase Le impostazioni classiche sono: Sagittale: fase SI, con presaturazione anteriore obliqua. Coronale: fase RL eventuale presaturazione inf. Assiale: fase AP con presaturazione anteriore. Alcuni preferiscono acquisire le immagini assiali con fase RL, puo’ essere corretto ma i vasi vertebrali se non correttamente saturati creeranno degli artefatti che si proietteranno direttamente sul midollo

Protocollo Cervicale: SAG TSE T2 SAG TSE T1 COR o SAG STIR AX gre T2* o volume T2 Se lesioni ossee sospette Mezzo di contrasto SAG TSE T1 fat sat AX TSE T1 fat sat Se lesioni midollari AX TSE T1

Quale sequenza per quale struttura TSE T2: dischi, midollo TSE T1: osso, articolazioni interapofisarie STIR: osso, midollo GRE T2* in assiale: lesioni midollari

Sequenze specifiche aggiuntive Trauma con dubbio di lesione della cerniera COR TSE T1

Tecniche Speciali Tra le tecniche speciali sulla RM Cervicale e’ possibile citare le acquisizioni in posizioni dinamiche, effettuabili con apparecchiature RM specifiche ma anche con apparecchiature standard ad alte prestazioni.