Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Il procedimento arbitrale nel CCNQ 23/1/2001 Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego –Lazio Componente Cabina Regia-ARAN
Il procedimento arbitrale:finalità E’ uno strumento deflattivo finalizzato ad introdurre una alternativa alla risoluzione giudiziale delle controversie in materia di lavoro pubblico.strumento deflattivo
Le materie oggetto dell’arbitrato Si può ricorrere all’arbitro per le controversie individuali relative al rapporto di lavoro. L’arbitro definisce le medesime questioni sottoposte al Giudice ordinario in funzione del Lavoro La P.A. controparte è tenuta ad accettare l’arbitrato in merito alle impugnative di sanzioni disciplinari non risolutive del rapporto di lavoro( cfr.art 6 c.2 CCNQ 23/1/2001). Avv. Maurizio Danza
CARATTERISTICA DELL’ARBITRATO NEL PUBBLICO IMPIEGO:L’IRRITUALITA’ L’arbitrato di cui al CCNQ 23/1/2001 è stato definito irrituale. Sarebbe dunque regolato: esclusivamente dalle norme del CCNQ 23/1/2001 tenendo conto del principio del contraddittorio di cui all’art.101 del c.p.c alla luce dei principi di giurisprudenza.
CARATTERISTICA DELL’ARBITRATO IRRITUALE Il procedimento è fissato dalle parti. L’arbitro agisce quale mandatario delle parti Il lodo ha valore di negozio giuridico e non di sentenza. Avv. Maurizio Danza
ALCUNE FIGURE DI ARBITRATO IRRITUALI NEL DIRITTO DEL LAVORO L’art.7 della L. n°604/66 in materia di licenziamento individuale L’art.7 della L.n°300/70 sul deferimento a collegio arbitrale delle impugnative di sanzioni disciplinari L’art.5 della L 108 del 11/5/1990 in materia di licenziamenti individuali che prevede la procedura arbitrale nella ipotesi in cui fallisca il tentativo di conciliazione in riferimento alla richiesta di riassunzione o risarcimento del danno a seguito del licenziamento del lavoratore per il quale opera il regime di stabilità obbligatoria. Art.56 D.Lvo n°165/01 cfr.Cass.Lavoro n°44 7/1/2003
LE TEORIE RELATIVE ALL’ARBITRATO NEL PUBBLICO IMPIEGO : REGIMI APPLICATIVI Teoria della irritualità : secondo tale dottrina, le uniche norme regolamentari dell’arbitrato medesimo andrebbero desunte dal CCNQ 23/1/2001 nel rispetto comunque del principio del contraddittorio ; Teoria della ritualità : secondo tale dottrina sarebbe possibile in linea di principio estendere all’Arbitrato il regime complessivo delle norme del codice di procedura civile con maggiore elasticità; Teoria della atipicità : secondo tale dottrina gli arbitrati introdotti con legge in materia di lavoro summenzionati, non rientrano pienamente né nella prima classificazione né nella seconda presentando invece, caratteristiche afferenti sia all’una che all’altra ( c.d. arbitrati atipici o misti ) Avv. Maurizio Danza
LE PROCEDURE DI CONCILIAZIONE E ARBITRATO NELLA STRUTTURA DESCRITTA ALL’ART 4 CCNQ Avv.Maurizio Danza
GLI ATTI INTRODUTTIVI ALL’ARBITRATO Essi hanno la funzione precipua di essere finalizzati ad instaurare la procedura arbitrale innanzi all’Arbitro per il Pubblico impiego e cronologicamente precedono la designazione del medesimo.
GLI ATTI INTRODUTTIVI DEL PROCEDIMENTO ARBITRALE GLI ATTI INTRODUTTIVI DEL PROCEDIMENTO ARBITRALE atti introduttivi all’ arbitrato. atti introduttivi del giudizio arbitrale. attività introduttiva arbitrale Avv.Maurizio Danza
ATTI INTRODUTTIVI ARBITRALI Avv.Maurizio Danza
GLI ATTI INTRODUTTIVI ALL’ARBITRATO GLI ATTI INTRODUTTIVI ALL’ARBITRATO La richiesta di compromettere in arbitri. L’atto di accettazione di parte resistente( la p.a.) L’accordo di designazione dell’arbitro La designazione a mezzo sorteggio La comunicazione di designazione dell’arbitro. L’accettazione dell’incarico da parte dell’arbitro
GLI ATTI INTRODUTTIVI ARBITRALI Fonte CCNQ 23/1/2001 Gli atti introduttivi arbitrali La richiesta di compromettere in arbitri. L’atto di accettazione di parte resistente( la p.a.) Accordo di designazione dell’arbitro La designazione a mezzo sorteggio La comunicazione di designazione dell’arbitro L’accettazione dell’incarico da parte dell’arbitro Avv.Maurizio Danza
LA RICHIESTA DI COMPROMETTERE IN ARBITRI E’atto preliminare di natura negoziale e di proposta in ordine alla procedura arbitrale. Ad effetti solo eventuali di instaurazione del procedimento arbitrale( tranne che nei casi di sanzioni disciplinari non risolutive cfr.art.6.c. 2 CCNQ) Realizza i suoi effetti solo con : La accettazione della proposta della controparte e della designazione da parte dell’arbitro che realizza il momento di instaurazione del contraddittorio. E’ atto a contenuto sommario potendo le parti integrare le richieste,con gli atti introduttivi del giudizio arbitrale. E’ anche atto introduttivo del giudizio arbitrale essendo onere della parte provvedere alla integrazione.
LA RICHIESTA DI COMPROMETTERE IN ARBITRI Fonte art.3 CCNQ 23/1/2001 La richiesta di compromettere È atto preliminare di natura negoziale È atto di proposta della procedura arbitrale Ad effetti solo eventuali di instaurazione del procedimento( tranne sanzioni non risolutive È atto introduttivo del giudizio arbitrale integrabile Realizza i suoi effetti Solo con l’accettazione della controparte con l’accettazione dell’arbitro Avv. Maurizio Danza
IL CONTENUTO DELLA RICHIESTA DI COMPROMETTERE IN ARBITRI IL CONTENUTO DELLA RICHIESTA DI COMPROMETTERE IN ARBITRI La “richiesta di compromesso in arbitri” deve contenere una sommaria prospettazione dei fatti e delle ragioni a fondamento della pretesa. Avv.Maurizio Danza
L’ATTO DI ACCETTAZIONE DELLA P.A. L’ATTO DI ACCETTAZIONE DELLA P.A. È atto formulato dalla controparte pubblica amministrazione e consiste nell’accettazione della proposta di compromettere in arbitri, avente ad oggetto la disponibilità ad assoggettarsi alla procedura arbitrale. È atto formulato va comunicato entro 10 gg. dal ricevimento della proposta. La accettazione, va comunicata con la forma della spedizione a mezzo raccomandata a.r. (cfr.art.3 c.1 )
ACCORDO DI DESIGNAZIONE DELL’ARBITRO Atto in cui le parti concordano la designazione dell’arbitro Deve intervenire entro i successivi 10 gg., E’ atto di natura negoziale, atteso che le parti debbono trovare un accordo sul nome dell’Arbitro medesimo scelto nella lista dei designabili (cfr.art.3 c.1). Avv.Maurizio Danza
DESIGNAZIONE DELL’ARBITRO PER SORTEGGIO Opera nei casi di mancato accordo o di mancata indicazione del nominativo nella richiesta. E’ atto della Camera Arbitrale, E’ compiuto con la partecipazione delle parti e si concreta in un verbale attestante tutte le operazioni avvenute. (cfr c.2 art.3 ), Ciascuna delle parti può rifiutare l'arbitro sorteggiato, qualora il medesimo abbia rapporti di parentela o affinità entro il quarto grado con l'altra parte o motivi non sindacabili di incompatibilità personale. Un secondo rifiuto consecutivo comporta la rinuncia all'arbitrato, ferma restando la possibilità di adire l’autorità giudiziaria.
LA COMUNICAZIONE DI DESIGNAZIONE ALL’ARBITRO L’atto non è previsto espressamente dal CCNQ, ma è presupposto. consiste nella comunicazione all’Arbitro della designazione avvenuta o tramite accordo delle parti o per sorteggio. E’ atto delle parti, finalizzato all’accettazione dell’arbitro e all’ assolvimento dell’onere del deposito dell’accettazione medesima. le parti possono limitarsi a consegnare all’Arbitro una copia del verbale integrale di sorteggio o dell’accordo tra le parti. Avv.Maurizio Danza
ATTO DI ACCETTAZIONE DELL’ARBITRO E’ atto previsto dal CCNQ di importanza fondamentale per l’instaurazione della procedura E’ atto non delle parti ma di esclusiva competenza dell’Arbitro. effetti della accettazione : obbligo del deposito dell’atto entro 5 gg pena nullità del procedimento (cfr. art. 3 c. 4). Avv. Maurizio Danza
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Gli atti introduttivi del giudizio arbitrale A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
GLI ATTI INTRODUTTIVI DEL GIUDIZIO ARBITRALE Fonte CCNQ 23/1/2001 Gli atti introduttivi del giudizio arbitrale 1) una richiesta più completa sia nella esposizione dei fatti che delle ragioni ( cfr.art.4 c.2 e c.3); 2) un atto depositato dalla parte resistente e consistente in una memoria difensiva della P.A.( cfr.art.4 c.2). Avv.Maurizio Danza
LA RICHIESTA DI COMPROMESSO E L’ATTO INTEGRATIVO DI CUI AL C.2 DELL’ART.4. Fonte CCNQ 23/1/2001 Differenze La richiesta di compromesso è un atto a contenuto sommario in merito alla “prospettazione” delle pretese. L’art.4 c.2 non prevede espressamente un atto di integrazione della c.d. richiesta di compromesso”, ma una attività autonoma della parte istante che “deve depositare la documentazione contenente la completa esposizione dei fatti e delle ragioni poste a fondamento della pretesa”. Avv.Maurizio Danza E’ onere delle parti provvedere alla integrazione dell’atto di instaurazione della procedura
L’ATTO DI COMPLETA ESPOSIZIONE DI CUI AL C.2 DELL’ART.4 DEL CCNQ: OSSERVAZIONI La norma va interpretata nel senso di consentire alla parte istante sia di depositare documentazione che di formulare un “atto non meglio definito” completo sia nelle prospettazioni dei fatti che delle ragioni ed integrativo della richiesta di compromettere in arbitri la norma utilizza impropriamente il termine “documentazione : è impensabile che “il deposito di documenti trasformi la prospettazione sommaria dei fatti e delle ragioni già formulate nell’atto di cui all’art.3 c.1 in una completa prospettazione.
L’ATTO INTEGRATIVO NELL’ARBITRATO MONOFASE : C. 2 DELL’ART. 4, L’ATTO INTEGRATIVO NELL’ARBITRATO MONOFASE : C. 2 DELL’ART. 4, La norma descrive un procedimento arbitrale ridotto o monofase in cui il tentativo di conciliazione è stato espletato precedentemente alla richiesta della parte istante ; l’atto integrativo può essere formulato in maniera meno rigorosa, pur essendo censurabile dall’Arbitro designato in presenza di irregolarità formali e mancanze sostanziali.
L’ATTO INTEGRATIVO ARBITRALE E I SUOI CONTENUTI NEL PROCEDIMENTO A STRUTTURA BIFASE DI CUI AL C.3 ART.4 CCNQ L’atto introduttivo all’arbitrato previsto dall’art.4 c.2,ha in tal caso anche delle finalità “potenzialmente conciliative”. Detto atto è così caratterizzato“la parte istante deve depositare presso la sede dell'arbitro la documentazione contenente la completa esposizione dei fatti e delle ragioni poste a fondamento della pretesa( cfr.c.2 art.4)”, E’ dibattuto se debba in parte o in toto contenere anche i requisiti previsti per il tentativo di conciliazione dall’ art.66 D.L.vo n°165/01 al fine di ottemperare al principio di equipollenza tra tentativo di conciliazione espletato dall’Arbitro del pubblico impiego e quello previsto dal medesimo art.66 D.L.vo n°165/01.
L’ATTO INTEGRATIVO ARBITRALE NEL PROCEDIMENTO A STRUTTURA MONOFASE ART. 4.C.2: I REQUISITI L’atto in tal caso può presentare una formulazione meno rigorosa senza gli specifici requisiti invece previsti nella richiesta a tentativo non espletato. Non va però trascurato che l’istanza di arbitrato deve ottemperare al principio di identità relativamente all’oggetto e al contenuto del tentativo di conciliazione già espletato,innanzi al Collegio di conciliazione.
DELLA PARTE RESISTENTE NELL’ART.4.C.2 DEL CCNQ 23/1/2001 LA MEMORIA DIFENSIVA DELLA PARTE RESISTENTE NELL’ART.4.C.2 DEL CCNQ 23/1/2001 Fonte art.4 C.2 CCNQ 23/1/2001 La memoria difensiva il termine memoria difensiva è già in uso negli atti tipici del processo civile. E’ atto tipico di difesa della parte resistente ( solitamente la p.a. La memoria difensiva presenta talune analogie con l’ atto di costituzione del convenuto di cui all’art.416 c.p.c
FASE ANTECEDENTE ALLA INSTAURAZIONE DEL PROCESSO ARBITRALE
LA FASE CONCILIATIVA DELL’ARBITRO L’arbitro,una volta investito della controversia è tenuto obbligatoriamente ad espletare il tentativo di conciliazione che ha gli stessi effetti di quello espletato dal collegio di Conciliazione presso gli Uffici Provinciali del Lavoro previsto dall’art.66 c.1 del D.L.vo 165/01. Detta fase è eventuale ed è prevista quando il lavoratore non ha espletato il tentativo di conciliazione in altre forme.
LA CONCILIAZIONE OBBLIGATORIA DELL’ARBITRO Fonte art.4 CCNQ 23/1/2001 Il tentativo di conciliazione dell’arbitro Ha gli stessi effetti di quello ex.art.66 D.L.vo n°165/01 E’ preceduto dal deposito della documentazione del ricorrente Deve esaurirsi entro 30 gg Dal deposito della memoria( resistente P.A.) Comporta la comparizione delle parti Esito negativo: proposta conciliativa non accettata Udienza di trattazione esito positivo: estinzione procedura Avv.Maurizio Danza
L’ACCOGLIMENTO DELLA PRETESA PRIMA DELLA CONCILIAZIONE Fonte art.66 c.4 D.lvo n°165/01 La fase sommaria positiva Inizia con la richiesta del dipendente Deve esaurirsi entro 30 gg dal ricevimento E’ di competenza della P.A.controparte Termina con l’accoglimento della pretesa senza alcuna conciliazione
L’UDIENZA ARBITRALE NELLA PROCEDURA ABBREVIATA Nel caso in cui il lavoratore dipendente abbia già espletato il tentativo di conciliazione,l’arbitro dovrà subito fissare l’udienza per la trattazione arbitrale. Questo procedimento è definito monofase ed è caratterizzato dalla celerità della procedura.
IL PROCESSO ARBITRALE NEL CCNQ:SINTESI Avv.Maurizio Danza
Arbitrato bifase Le parti Depositano documentazione e memorie Entro 10gg e 20 accettazione arbitro Udienza arbitrale Principi di giudizio Istruttoria:esame documenti e testi Inammissibilità:fatti e ragioni tardive Questioni pregiudiziali sui CCNL Assistenza:gli esperti Il Lodo Udienza di conciliazione Se riesce il procedimento si estingue Caso negativo
Arbitrato monofase Deve tenersi entro 30 gg dalla accettazione previo deposito documentazione Entro 10gg e 20 Udienza arbitrale Principi di giudizio Istruttoria:esame documenti e testi Inammissibilità:fatti e ragioni tardive Questioni pregiudiziali sui CCNL Assistenza:gli esperti Il Lodo Avv.Maurizio Danza
Udienza arbitrale: istruttoriaistruttoria Fonte :art.4 c.10 CCNQ Istruttoria L’arbitro può sentire testi Disporre l’esibizione di documenti
Udienza arbitrale:inammissibilità Fonte :art.4 c.8 CCNQ Inammissibilità L’arbitro può dichiararla In merito a fatti e ragioni ulteriori Rispetto alle risultanze della mancata conciliazione Per tardività Non giustificabile Avv.Maurizio Danza
Udienza arbitrale:principi del giudizioprincipi del giudizio Fonte :art.4 c.12 CCNQ Principi di Giudizio Osservanza Norme inderogabili di legge Norme contratto collettivo Il Lodo
Udienza arbitrale:assistenza Fonte :art.4 c.10 CCNQ Assistenza arbitrale Esperti di fiducia Durante fase arbitrale e conciliativa A proprie spese Avv.Maurizio Danza
Udienza arbitrale:questioni pregiudizialiquestioni pregiudiziali Fonte :art.4 c.9 CCNQ “può rilevare” Questione pregiudiziali sulla Efficacia Validità interpretazione L’arbitro Di contratto o accordo collettivo nazionale Informa le parti e sospende il procedimento Le parti devono dichiarare per iscritto entro 10 gg di rimettersi all’arbitro in via definitiva In mancanza il procedimento si estingue Avv.Maurizio Danza
Questioni pregiudiziali: raffronto con i poteri del giudice del lavoro. Fonte : art 64 D.lgs n°165/0164 D.lgs n°165/01 “può rilevare” Questioni pregiudiziali sulla Efficacia Validità interpretazione Il giudice del lavoro di contratto o accordo collettivo nazionale sospende il procedimento con ordinanza non impugnabile Indica la questione da decidere e fissa una nuova udienza entro 120 gg con comunicazione all’ARAN L’ARAN Convoca le O.O.S.S. firmatarie per la interpretazione autentica della norma In mancanza di accordo il Giudice decide sulla singola questione
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali La questione della regolarizzazione degli atti introduttivi arbitrali A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
LA REGOLARIZZAZIONE DEGLI ATTI INTRODUTTIVI ARBITRALI Criterio risolutivo : rinvio alle norme desumibili dallo stesso CCNQ 23/1/01 e dal c.p.c. interpretazione estensiva dell’art.4 c.12 del CCNQ gli arbitri” nel giudicare sono tenuti all’osservanza delle norme inderogabili di legge e di contratto collettivo riferito anche alla possibile importazione di norme del processo civile. Possibile applicazione dell’art.421 c.p.c circa i poteri di regolarizzazione degli atti di parte attribuiti al Giudice del lavoro. applicazione del principio del “ favor prestatoris” desumibile sia dai principi generali di legge che dalle norme proprie del processo arbitrale.
LA NULLITA’ DEGLI ATTI ARBITRALI NEL CCNQ : POSSIBILI CRITERI RISOLUTIVI assenza nel CCNQ di disposizioni specifiche sulla nullità, inesistenza degli atti introduttivi. necessità di prevedere nella procedura arbitrale all’ applicazione dei principi corrispondenti desumibili dalle norme di procedura civile. metodo : comparazione analogica con gli atti tipici del processo civile. paradosso : esistenza di “ un generale principio di non assoggettabilità degli atti arbitrali del pubblico impiego delle norme generali in materia di vizi degli atti. Finalità del metodo :applicare con cautela la estensione di principi civilistici per evitare una eccessiva processualizzazione dell’ arbitrato nel pubblico impiego Limite : violazione della ratio ispiratrice dell’istituto medesimo,di cui all’art.1 del CCNQ 23/1/2003 volto ad evitare le lungaggini tipiche dei processi.
L’APPLICABILITA’ DELL’ART.125 C.P.C AL PROCEDIMENTO ARBITRALE DEL PUBBLICO IMPIEGO. La disposizione di cui all’art.125 c.p.c. è dettata in merito al contenuto e alla sottoscrizione degli atti di parte” espleta un funzione di limite tra gli atti aventi vita nel mondo giuridico e quelli “tamquam non esset”. Essa,dettata in riferimento specifico ai ricorsi,alla comparsa e agli altri atti di parte prevede un contenuto minimo per gli atti medesimi.. “le parti devono indicare l’oggetto, le ragioni della domanda e le conclusioni da sottoporre al giudicante”( potere da riconoscere all’arbitro) prevede l’obbligo di sottoscrizione della parte dell’atto medesimo. va estesa con cautela al procedimento arbitrale del pubblico impiego.
L’APPLICABILITA’ DEI PRINCIPI DI RILEVANZA,SANATORIA DELLA NULLITA’ AGLI ATTI ARBITRALI : GLI ART.156,157 DEL C.P.C Importanza dell’art.156 c.p.c sulla rilevanza della nullità: La nullità degli atti per inosservanza di forme non può essere pronunciata se non comminata dalla legge( c.1) La nullità può essere pronunciata quando l’atto manca dei requisiti formali indispensabili per il raggiungimento dello scopo,ma non quando l’atto ha raggiunto lo scopo a cui è destinato c.2 e c.3 art.156 c.p.c.); L’art.157 sulla rilevabilità e sulla sanatoria delle nullità : non può pronunciarsi la nullità senza istanza di parte,se la legge non dispone che sia pronunciata d’ufficio. Maggiore cautela nella applicazione analogica di detti principi agli atti arbitrali.
IL PRINCIPIO DEL CONTRADDITTORIO TRA LE NORME REGOLAMENTARI NEI PROCEDIMENTI ARBITRALI. L’estensione del principio del contraddittorio di cui all’art.101 c.p.c. consente all’Arbitro del Pubblico Impiego pur in mancanza di norme specifica nel CCNQ 23/1/2001 di individuare anche altre fattispecie di atti arbitrali desumibili dalla disciplina codicistica processuale e dalla giurisprudenza.
IL LODO ARBITRALE Fonte art. 4 c.11 CCNQ 23/1/2001art. 4 c.11 CCNQ 23/1/2001 Il lodo arbitrale Va sottoscritto dall’arbitro entro 60 gg dalla udienza di trattazione,salvo proroga di 30 gg delle parti Va comunicato alle parti entro 10 gg dalla sottoscrizione con R.R. Va depositato presso il Tribunale sede dell’arbitro Su istanza della parte il Giudice lo dichiara esecutivo con decreto Può essere impugnato secondo l’art.412 quater c.p.c. innanzi al Tribunale del Lavoro competente( entro 30 gg) Può essere impugnato per violazione di norme inderogabili di legge e di ccnl Avv.Maurizio Danza
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali I termini nella procedura arbitrale del CCNQ 23/1/2001 A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
I termini della procedura arbitrale Decorrono dalla ricezione della richiesta di arbitrato A.R. Riguardano più fasi I termini Fase introduttiva Fase istruttoria Fase Lodale Fase comunicativa del lodo Fase di esecutività del lodo Sono previsti nel CCNQ e nell’art.412 quater c.p.c.
I termini nella fase introduttiva Decorrono dalla ricezione della richiesta di arbitrato A.R. alla P.A. Terminano con il deposito dell’accettazione dell’arbitro I termini Disponibilita entro 10 gg con a.r. Designazione arbitro entro successivi 10 gg per accordo o per sorteggio Deposito accettazione arbitro entro 5 gg dalla designazione Consistono in 25 gg totali Avv.Maurizio Danza
I termini nella fase istruttoria Decorrono dalla data di accettazione dell’ arbitro,interna ai 5 gg per il deposito ( cfr.fase precedente) Terminano con la prima udienza di trattazione arbitrale I termini Arbitrato bifase 40 gg per la presenza della fase conciliativa Arbitrato monofase 30 gg Consistono in 30 gg nella struttura monofase e 40 nella bifase
I termini nella fase istruttoria :arbitrato bifase Decorrono dalla data di accettazione dell’ arbitro,interna ai 5 gg per il deposito ( cfr.fase precedente) Terminano con la prima udienza di trattazione arbitrale Termini Deposito documentazione ricorrente entro 10 gg Deposito memoria p.a. successivi 10 gg Comparizione parti per conciliazione succ.10 gg Esaurimento tentativo( succ.10 gg e fissazione 1°udienza Consistono in 40 gg totali Avv. Maurizio Danza
I termini nella fase istruttoria :arbitrato monofase Decorrono dalla data di accettazione dell’ arbitro,interna ai 5 gg per il deposito ( cfr.fase precedente Terminano con la prima udienza di trattazione arbitrale Termini Deposito documentazione ricorrente entro 10 gg Deposito memoria p.a. successivi 10 gg Prima udienza di trattazione entro succ.10 gg( entro 30 gg accettazione art.4 c.2 Consistono in 30 gg totali
I termini nella fase lodale Decorrono dalla data di prima udienza di trattazione Terminano con la sottoscrizione del lodo Termini Arbitrato bifase : 60 o 90 cfr.c.11 art.4 Manca il termine per la fissazione della 1° udienza di trattazione Arbitrato monofase : 60 o 90 cfr.c.11 art.4 Constano in 60 gg o 30 totali,su proroga Avv.Maurizio Danza
I termini nella fase di comunicazione lodale Decorrono dalla data di sottoscrizione del lodo Terminano con la comunicazione del lodo alle parti Termini Arbitrato bifase : entro 10 gg cfr.c.11 art.4 Atto dell’arbitro con a.r. Arbitrato monofase : entro 10 gg cfr.c.11 art.4 Consistono in 10 gg totali.
I termini nella fase esecutiva Decorrono dalla data di comunicazione o notifica del lodo Occorre il decorso di 30 gg senza impugnativa Termini Occorre il deposito del lodo istanza delle parti per l’accertamento della regolarità formale ed esecutività Decreto dichiarativo di esecutività del Tribunale Consistono in 30 gg cfr.412 quater c.p.c Avv.Maurizio Danza
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Analisi di alcuni lodi arbitrali A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Lodi arbitrali su questioni disciplinari 1° lodo relativo al Comparto Scuola 1° lodo 2° lodo relativo al Comparto Enti Locali;2° lodo omessa affissione codice disciplinare-tardività della contestazione di addebito-violazione principio di proporzionalità e gradualità art.25 c.1 CCNL Enti Locali 94/97 3° lodo relativo al Comparto Università; censura – eccezione su formalità mandato- genericità domanda e mancata specificazione del petitum-tardività del deposito atto di accettazione;inapplicabilità art.41 c.3 CCNL. A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Lodi arbitrali 1° lodo relativo al Comparto Sanità 1° lodo relativo al Comparto Sanità ammissione concorso dirigente amm.vo 2° lodo Enti Locali diritto passaggio categoria D1 art.29 CCNL Enti Locali personale area vigilanza;eccezioni difetto giurisdizione G.A.su atti amm.vi di organizzazione;disapplicazione delibera comunale;condanna Comune ex.art 63 D.lgs n°165/01 ad un facere.2° lodo Enti Locali diritto passaggio categoria D1 2° lodo relativo al Comparto Ministeri Sanzione disciplinare sospensione dal lavoro e dalla retribuzione A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Lodo arbitrale Camera Arbitrale Regione Emilia Romagna CCNL Ministeri questione pregiudiziale A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali Università Popolare degli Studi Giuridici, Economici e Sindacali La attività di verbalizzazione dell’ arbitro nel CCNQ 23/1/2001 A cura dell’Avv.Maurizio Danza Arbitro Pubblico Impiego -Lazio
La verbalizzazione dell’arbitro Fonte : CCNQ 23/1/2001 Distinzione e aspetti comuni Procedimento monofase Procedimento bifase Avv.Maurizio Danza
La verbalizzazione : caratteristiche Rappresenta un momento di particolare importanza per l’Arbitro atteso che il verbale deve riportare tutte le attività svolte con conseguenze giuridiche di rilievo anche in tema di impugnativa del lodo arbitrale. Riguarda anche le attività delle parti. Coinvolge il tema della natura giuridica del verbale e dei poteri dell’Arbitro mandatario delle parti,ma che opera in virtù di un decreto di nomina dell’ARAN.
La verbalizzazione :descrizione Essa è molto dettagliata nella prima udienza A causa dell’assenza di un momento di verifica in capo all’Arbitro antecedente alla prima udienza. Né la Camera Arbitrale né l’arbitro possono sindacare gli atti di instaurazione della procedura prima di detta udienza. Consiste nella verbalizzate delle attività espletate dall’arbitro come previste dal CCNQ e dalle norme applicabili in via analogica.
Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:preliminari sulle parti Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:preliminari sulle parti Acquisizione del fascicolo di ufficio dalla Camera Arbitrale Presa atto presenza delle parti previa verifica della identità e legittimazione delle medesime. Presa d’atto eventuale assistenza parti ex.art.4 c.10. Eventuale scelta sede procedimento arbitrale art 3 c.5
Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:l’accertamento della regolarità degli atti della procedura Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:l’accertamento della regolarità degli atti della procedura Deposito richiesta di compromesso in arbitri con relativa r.r. verifica tempestività inoltro richiesta medesima ( casi di sanzioni disciplinare entro 20 gg). Verifica prova della comunicazione della sanzione disciplinare oggetto della richiesta.
Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:accertamento di regolarità degli atti della procedura Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza:accertamento di regolarità degli atti della procedura Deposito atto di accettazione della proposta con relativa r.r.per verifica termine di 10 gg. Atto di designazione dell’arbitro per accordo o a mezzo sorteggio. Atto accettazione dell’arbitro e verifica della tempestività del deposito entro 5 gg ex. art 3 c.4
Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza e il problema della conoscenza degli atti Le attività dell’arbitro soggette a verbalizzazione nella prima udienza e il problema della conoscenza degli atti In relazione agli atti introduttivi all’arbitrato si pone il problema della conoscenza da parte dell’arbitro e della possibilità di utilizzo dei poteri istruttori. Ad es.l’ accettazione dell’arbitro è evidentemente disposta senza alcuna conoscenza degli atti instaurativi della procedura Egli ignora sia la richiesta di compromesso che di accettazione che le parti si scambiano tra loro. Solo in caso di designazione per sorteggio egli prenderà atto della sua investitura e “latu sensu” della materia arbitrabile. L’arbitro anche se designato non è ancora ipso iure l’arbitro della controversia se non si realizza la condicio sine qua non del deposito entro 5 gg ex. art 3 c.4. La conseguenza è che non può rilevare alcuna eccezione, se non nella prima udienza che egli stesso fissa.
Le attività di verbalizzazione dell’arbitro nella prima udienza : accertamento atti di completamento o integrativi ex.art.4 c.2 e c.3 Verifica deposito documentazione parte istante entro 10 gg data di accettazione arbitro. Verifica deposito memoria resistente entro 20 gg data accettazione arbitro. L’arbitro dovrà verbalizzare sia la esistenza degli atti di parte,sia la natura nonchè il numero dei documenti eventualmente allegati.
Le attività di verbalizzazione dell’arbitro nella prima udienza e il momento della conoscenza degli atti medesimi Va distinto il momento di conoscenza su questi atti da quello di svolgimento della verbalizzazione in udienza,unico modo in cui l’arbitro può disporre dei suoi poteri istruttori. Il momento di conoscenza della documentazione dell’istante e delle memorie di parte resistente,coincide con la scadenza dei termini di deposito previsti dall’art.4 del CCNQ. L’arbitro poi 10 gg prima della udienza, sia nella procedura monofase che bifase, ha la cognizione completa delle reciproche posizioni delle parti. La verifica formale del deposito sia di parte istante che resistente dei rispettivi atti( completa documentazione e memoria difensiva) e la sua tempestività, dovrà essere disposta dall’Arbitro solo in udienza con idonea verbalizzazione.
Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza di tipo bifase Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza di tipo bifase Tentativo di conciliazione obbligatoria ex.art.4 c.1 Verifica preventiva potere di conciliazione sia in capo alla P.A. che alla parte eventualmente presente per la parte istante. Verifica del mandato ex.art.66 c.4 D.lvo n°165/01 Verifica procura speciale in capo al rappresentante dell’istante. chiarimenti parti sulle richieste
Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza bifase: il tentativo di conciliazione Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza bifase: il tentativo di conciliazione Eventuale proposta conciliativa P.A. Accettazione proposta e redazione processo verbale ex.411 c.1 e 3 c.p.c. Non accettazione della proposta Proposta dell’arbitro in funzione di conciliatore ex.art.4 c.6 Non accettazione e fissazione prima udienza di trattazione contenziosa ex art 4 c.7 Oppure :Accettazione e verbale di conciliazione ex 411 cp.c. Concessione termine 10 gg accettazione proposta ex art.4 c.6 e fissazione prima udienza di trattazione
Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza di trattazione(2°): le attività preliminari Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza di trattazione(2°): le attività preliminari Nella sola ipotesi di non accettazione immediata della proposta della P.a 1) verifica deposito atto di accettazione entro 10 gg 2) mancato deposito accettazione entro 10 gg presso la sede arbitrale; Nel caso 1 si redige il processo verbale di conciliazione. Nel caso 2 conferma la assenza di volontà di non accettare nella udienza odierna o la revoca della disponibilità della P.A. 3) Fa la proposta in funzione di conciliatore ex.art.4 c.6 Se anche in tal caso non viene espressa accettazione Introduce la trattazione vera e propria
Le ulteriori attività di verbalizzazione nella prima udienza di trattazione(2°) di merito. chiarimenti sugli atti di parte e discussione sul merito. Indicazioni istruttorie dell’Arbitro su testi da ascoltare e su esibizioni documentali da ordinare ex.4 c.10. Eventuali richieste di deposito di documenti e di atti di parte. Dichiarazione di inammissibilità per tardività ex.4 c.8 Eventuale questione pregiudiziale ex.4 c.9 sollevata dall’Arbitro ed illustrata alle parti o posta dalle parti. Sospensione del procedimento con richiesta consenso delle parti entro 10 gg pena estinzione( consenso alla rinuncia del termine). Fissazione di nuova udienza almeno entro 10 gg( termine minimo),per verificare il consenso sulla questione pregiudiziale Fissazione udienza per esame testi e esibizione documenti ex.art.4 c.10 già oggetto di valutazione circa la pertinenza e rilevanza.
Le ulteriori attività di verbalizzazione nella seconda udienza di trattazione(3°) di merito Preliminare constatazione sulla questione pregiudiziale Constatazione mancato deposito accettazione di entrambe entro 10 gg presso sede arbitrale nuovo mandato a decidere”in via definitiva la questione”. Constatazione positiva Escussione ed esame testi verbalizzazione esibizione documenti ex.art.4 c.10 Chiusura istruttoria dibattimentale Eventuale consenso proroga termini lodo ex.4 c.11
La attività di verbalizzazione:aspetti comuni E’ identica sia nella procedura monofase che bifase,fino ad una certa attività riguardano due sub fasi Aspetti comuni Acquisizione fascicolo e verifica sussistenza atti Presa atto presenza parti Presa atto eventuale assistenza art 4 c.10 Anche in presenza della fase conciliativa Accertamento regolarità atti instaurazione procedura
L’attività comune dell’arbitro Consiste in un accertamento nel fascicolo della controversia degli atti indicati Verifica ritiro copie atti integrativi da parte delle parti Accertamento regolarità atti instaurazione procedura Richiesta compromesso in arbitri con R.R. * Atto di irrogazione sanzione e comunicazione ai fini della tempestività della richiesta Deposito atto accettazione P.A. con r.r. entro 10 gg Atto accettazione a mezzo sorteggio o accordo di designazione Atto accettazione arbitro e suo deposito entro 5 gg Sussistenza atti integrativi parte istante e resistente e verifica tempestività deposito entro 10 e 20 gg dalla accettazione arbitrale
La attività di verbalizzazione ulteriore nel procedimento bifase.La attività di verbalizzazione ulteriore nel procedimento bifase Differisce dal procedimento monofase per l’esistenza della attività conciliativa che caratterizza il procedimento bifase riguarda la prima udienza c.d. conciliativa Attività ulteriore dell’arbitro Verifica preventiva potere di conciliare ex.art.66 D.lvo n°165/01 Audizione parti sulle integrazioni e su intendimenti conciliativi e chiarimenti a verbale Eventuale proposta conciliativa della p.A. Concessione eventuale termine per accettare la proposta ex.art.4 c.6 Verbalizzazione tentativo di conciliazione obbligatorio dell’arbitro
La attività di verbalizzazione nella seconda udienza bifase. Qui l’arbitro verifica preliminarmente l’esistenza agli atti della proposta conciliativa procedimento bifase riguarda la prima udienza c.d. conciliativa Attività ulteriore dell’arbitro Verifica preliminare accettazione o meno proposta conciliativa ex art.4 c.3( entro 10 gg) Accettazione: verbale transazione ed estinzione procedura Non accettazione : proposta in funzione di conciliatore Inizio udienza di trattazione
La attività di verbalizzazione nella udienza di trattazione : aspetti comuni nel procedimento mono e bifase E’ identica sia nella procedura monofase che bifase,fino ad una certa attività E’ una fase comune ad entrambe le tipologie Attività di verbalizzazione nella udienza di trattazione Chiarimento e discussione parti Eventuale deposito documenti Eventuale verbalizzazione ammissibilità/inammi ssibilità ex.art.4 c.8 Eventuale verbalizzazione esibizione documenti art.4 c.10 Eventuale esame testimoniale Eventuale eccezione pregiudiziale ex.art.4 c.9 Eventuale assegnazione termine 10 gg per il nuovo mandato
La attività di verbalizzazione:aspetti comuni E’ identica sia nella procedura monofase che bifase,fino ad una certa attività riguardano due sub fasi Aspetti comuni Acquisizione fascicolo e verifica sussistenza atti Presa atto presenza parti Presa atto eventuale assistenza art 4 c.10 Fase comunicativa del lodo Fase di esecutività del lodo Accertamento regolarità atti instaurazione procedura