Toscana 2010: diventare il cambiamento che vogliamo Claudio Martini, Presidente Giunta Regionale Questo documento è strettamente legato ai commenti orali.

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Toscana 2010: diventare il cambiamento che vogliamo Claudio Martini, Presidente Giunta Regionale Questo documento è strettamente legato ai commenti orali che lo accompagnano e vale come traccia per i partecipanti all ’ incontro. Copiare o pubblicare i materiali contenuti, o usarli con finalit à diverse da quella per cui il documento è stato progettato, è proibito e può essere illegale.

2 L’Europa corre. E noi? Un po’ giù, un po’ su…

3 Toscana 2005: segnali d’allarme Esportazioni (variazione ) 0% Europa Italia Toscana + 3,5% + 1,9% Istruzione Offerta universitaria superiore alla media nazionale, ma… Elevato tasso di interruzione degli studi (22% contro il 18% UE) Percentuale di laureati un punto sotto la media nazionale Demografia La regione più anziana d’Italia dopo la Liguria Quasi 5 anziani per ogni bambino PIL (variazione 2005) - 0,2 % Europa Italia Toscana + 2% 0%

4 Toscana: segnali confortanti Turismo Nel 2005 si torna a crescere (ai livelli del 2001) I turisti sono stati oltre 38 milioni, di cui 18 dall’estero Fiori all’occhiello Terzo polo manifatturiero in Italia, dopo Milano e Torino Principale distretto mondiale del lusso Sanità di qualità con bilancio in pareggio Tasse regionali: senza aumenti da 10 anni e fino al 2010 Tecnologia Siamo il secondo polo per la new economy con un’alta concentrazione dell’attività di ricerca Pisa è la provincia italiana dove si investe di più in ricerca Industria Grandi aziende leader presenti sul territorio nei diversi settori: farmaceutico, moda, petrolifero, metallurgico, meccanico, editoriale, spaziale

5 Perché da qualche anno non mi tornano più i conti? È la globalizzazione, bellezza.

6 La crisi aperta dalla globalizzazione Perdita di competitività Caduta del welfare e minore qualità della vita Meno risorse per investimenti e tutela ambientale Inefficace governo della complessità Ritrovare dinamismo e qualità per promuovere uno sviluppo forte e sostenibile Rischi: ripiegamento Opportunità: qualità e dinamismo Coltivare l’illusione del benessere, non mettersi in gioco, chiudersi in un narcisismo rinunciatario Sviluppare la competitività in un sistema integrato regionale Allargare i propri mercati di riferimento Puntare su qualità della vita e diritti di cittadinanza Rafforzare la tutela ambientale Costruire una governance partecipata riorganizzando, semplificando, coordinando

7 Che fare? Come fare? … e in pratica? Definire priorità chiare Ottimizzare impegno e risorse Attivare politiche regionali coerenti Abbiamo messo a fuoco 4 programmi strategici. Dicono quali sono le scelte prioritarie e i passaggi necessari per vincere le sfide. Abbiamo individuato 12 sfide fondamentali. Vincendole, possiamo ottenere un cambiamento concreto. Abbiamo preparato 25 progetti integrati regionali da lanciare subito. Indicano le cose da fare, chi fa cosa e quando, individuano le risorse, definiscono gli strumenti di controllo.

8 Dobbiamo diventare il cambiamento che vogliamo vedere. ” ” Gandhi

9 Che fare? Parola d’ordine: focalizzare Il futuro: la vera risorsa sono i giovani e le donne Il lavoro: ottenere qualità e sicurezza, garantire diritti e crescita professionale La produttività: diventare più competitivi mettendosi in rete L’internazionalizzazione: fare sistema e promuovere le eccellenze L’innovazione: investire in ricerca e alta formazione. Attrarre investimenti Il territorio: migliorare infrastrutture, logistica, accessibilità, mobilità L’ambiente: gestire correttamente le risorse ambientali, i rifiuti, l’energia I servizi: sviluppare efficienza, promuovere la liberalizzazione Il sociale: consolidare il welfare integrando servizi pubblici e volontariato La cultura: valorizzare il patrimonio, garantire l’accesso, restituire vitalità Le risorse: attivare finanziamenti in compartecipazione pubblico-privato La governance: più efficienza, più semplificazione, più partecipazione Le 12 sfide da vincere per il 2010

10 Come fare? Parola d’ordine: integrare I 4 programmi strategici che rispondono alle sfide 3.Sostenibilità ambientale dello sviluppo 2.Cittadinanza, lavoro, coesione, cultura e qualità della vita 4.Governance, conoscenza, partecipazione, sicurezza 1.Competitività del sistema Integrato Regionale e del Territorio

11 3.Sostenibilità ambientale dello sviluppo 2.Cittadinanza, lavoro, coesione, cultura e qualità della vita 4.Governance, conoscenza, partecipazione, sicurezza 1.Competitività del sistema Integrato Regionale e del Territorio … e in pratica? Parola d’ordine: essere concreti 5 progetti € progetti € progetti € progetti € I 25 Progetti Integrati Regionali. Tutti: con obiettivi definiti chiari e concordati finanziati monitorati.

12 La chiave di tutto: discontinuità Il Piano Regionale di Sviluppo -strumento di programmazione operativa, non solo di indirizzo Le scelte -chiaro sostegno a produzione, innovazione, sviluppo -netto contrasto a rendite di ogni tipo Discontinuità negli orientamenti Rafforzamento del ruolo di coordinamento e animazione della Regione Progetti prioritari chiari e "cantierabili”, niente più interventi a pioggia o frammentati Meno settorialismo: progetti integrati, trasversali, interdisciplinari Risorse, proprie e altrui, individuate chiaramente, in modo credibile Semplificazione: da progetto a decisione pratica Massima attenzione a tutte le scelte del "sistema toscano": promozione, aeroporti, servizi pubblici, … Discontinuità delle parole d’ordine Il distretto integrato regionale La dimensione regionale dei servizi pubblici Il Fondo per la non autosufficienza L'energia come fattore strategico di sviluppo Flessibilità sì, precarietà no Il Piano straordinario per gli asili nido Le 4 "R" dei rifiuti: riduzione, raccolta differenziata, riciclaggio, recupero energetico La partecipazione dei cittadini come fattore competitivo

13 Dobbiamo essere competitivi! E fare ricerca! E innovare. Guardati il Programma “Competitività”. Forza, diamoci dentro!

14 Gli 8 progetti del programma 1: Competitività 5.Innovazione e qualità del sistema rurale, agricolo, forestale. Rilancia le produzioni locali, innova strutture e prodotti 6. Sistema dei servizi pubblici a rilevanza economica. Elimina la frammentazione, migliora la qualità del servizio 7.Accessibilità territoriale, mobilità integrata. Orienta la mobilità delle persone e delle merci verso la sostenibilità ambientale 8.Sviluppo della piattaforma logistica costiera. Potenzia il sistema dei porti, la rete delle infrastrutture e la logistica 1. Spazio Regionale della Ricerca e dell’Innovazione, operativo entro il Promuove e coordina le attività di ricerca 2.Internazionalizzazione, cooperazione, promozione, marketing territoriale. Consolida e sviluppa i mercati e attrae gli investimenti 3.Distretto Integrato Regionale. Sostiene i sistemi produttivi e l’innovazione 4.Innovazione e sostenibilità dell’offerta turistica e commerciale. Promuove e qualifica le attività turistiche in una logica di sviluppo sostenibile

15 Il progetto 1.3 visto da vicino Rendere efficienti le imprese mettendole in rete o attraverso l’integrazione e la cooperazione Sostenere gli investimenti innovativi strategici Integrare ricerca, produzione e marketing delle PMI Promuovere la cultura cooperativa e la responsabilità sociale delle imprese Distretto Integrato Regionale: il sistema delle politiche industriali regionali Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale 95 FESR 70 CIPE 72 Altre risorse attivabili 12 Totale 249 In pratica Almeno 40 processi di integrazione all’anno Laboratori misti e incubatori per lo start up di imprese innovative Sostegno agli investimenti innovativi per almeno 200 imprese per anno

16 Il progetto 1.7 visto da vicino Infrastrutture Completare il sistema Alta Velocità/Alta Capacità Potenziare e completare il sistema autostradale Mettere in sicurezza le strade regionali Servizi Rinnovare il parco rotabile ferroviario e su gomma Realizzare il Centro di monitoraggio della sicurezza stradale Tecnologie Sviluppare sistemi di tracciamento per ottimizzare la mobilità Sperimentare sistemi innovativi di pagamento sulle tratte autostradali Accessibilità territoriale, mobilità integrataProgetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale2.223 Regione - ulteriori richieste 68 CIPE 80 Altre risorse attivabili Totale In pratica Realizzazione del nodo ferroviario fiorentino dell’Alta Velocità Completamento autostrada tirrenica e terza corsia attraversamento Firenze Consistente miglioramento della sicurezza

17 Davvero ci sarà più formazione, qualità e sicurezza del lavoro, assistenza sanitaria… e anche più cultura? È tutto qui, nel programma “Cittadinanza”.

18 Gli 8 progetti del programma 2: Cittadinanza 1. Qualità della formazione: dall’infanzia all’intero arco di vita. Migliora la formazione, la produttività del lavoro, sostiene le donne e la creazione di imprese 2.Innovazione, qualità e sicurezza del lavoro. Migliora l’accesso al lavoro per giovani, donne e over 50. Aiuta a conciliare lavoro e vita familiare 3. Coesione e integrazione sociosanitaria nella società della salute. Sperimenta il nuovo modello di assistenza integrata territoriale 4.Le nuove infrastrutture del sistema sanitario regionale realizza nuovi ospedali e riqualifica alcune strutture esistenti 5.Assistenza e integrazione per la non autosufficienza. Estende l’assistenza continuativa, oggi estesa a meno del 50% dei soggetti bisognosi, a oltre il 90% 6. Inclusione e cittadinanza degli immigrati nella multiculturalità. Riconosce i diritti ad alloggio, salute, sostegno alla famiglia, inserimento scolastico, partecipazione alla vita civile 7. Politiche di edilizia sociale. Amplia e diversifica l’offerta di case in affitto a canone controllato 8. Organizzazione, produzione e fruizione della cultura. Sviluppa l’accesso al patrimonio, la produzione di cultura contemporanea, l’attrattività internazionale della regione.

19 Il progetto 2.2 visto da vicino Sostenere i giovani e le donne. Farli accedere al lavoro e qualificarli. Favorire l’imprenditoria femminile e giovanile Conciliare lavoro e famiglia, rendendo flessibili gli orari e migliorando i servizi Sostenere i diritti (casa, servizi sociali, …) e migliorare le garanzie dei lavoratori atipici Reinserire i lavoratori in mobilità attraverso la formazione Innovazione, qualità e sicurezza del lavoro Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale 6 Regione - ulteriori richieste 28 FSE 100 Altre risorse attivabili 4 Totale 138 In pratica Occupazione femminile anni: dal 54% al 60% Almeno 33% di incremento dei servizi per l’infanzia 0-3 anni Completamento istruzione superiore per l’85% dei giovani Nuovo fondo reinserimento giovani disoccupati entro i primi 6 mesi

20 Il progetto 2.5 visto da vicino Assicurare la copertura del fabbisogno assistenziale grazie a un Fondo per la non autosufficienza Potenziare i servizi domiciliari e semiresidenziali Qualificare la figura dell’assistente familiare (emersione dal nero, formazione, riconoscimento) Favorire l’autonomia dei non autosufficienti, rimuovendo le barriere all’accessibilità Assistenza e integrazione per la non autosufficienza Progetto Risultati Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale430 Regione - ulteriori richieste 600 Altre risorse attivabili Ulteriori risorse900 Totale In pratica Dal 50 al 90% di non autosufficienti assistiti Fondo per la non autosufficienza operativo dal 2008 Piano personalizzato di assistenza Formazione e regolarizzazione per le assistenti familiari immigrate

21 Caro Sviluppo Economico, dobbiamo danzare insieme. Tranquilla, cara Tutela dell’Ambiente, faremo proprio così. Lo dice il programma “Sostenibilità”.

22 1.Politiche di ecoefficienza per il rispetto di Kyoto. Promuove uno sviluppo sostenibile per ambiente, territorio e società 2.Sostenibilità e competitività del sistema energetico. Promuove l’uso di energia rinnovabile e la riduzione dei costi per i cittadini 3.Efficienza e sostenibilità nella politica dei rifiuti. Aumenta la raccolta differenziata e riduce l’uso delle discariche I 5 progetti del programma 3: Sostenibilità 4.Governo integrato e unitario delle risorse idriche per il diritto all’acqua. Promuove la tutela e il risanamento delle acque e la prevenzione del rischio idraulico 5.Sviluppo sostenibile del sistema della montagna toscana. Tutela e promuove lo sviluppo dei territori montani regionali

23 Il progetto 3.2 visto da vicino Incrementare la disponibilità energetica Definire il programma di incentivazione finanziaria per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili Diffondere la certificazione energetica Migliorare l’efficienza energetica di sistemi produttivi, abitazioni e per la mobilità Sviluppare geotermia e biocombustibili Sostenibilità e competitività del sistema energetico Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale 10 Regione - ulteriori richieste 26 FESR 20 Totale 56 In pratica Riduzione dei costi energetici per cittadini e imprese Riduzione dei consumi energetici rispetto al PIL Aumento dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili: dal 30 al 50%

24 Il progetto 3.4 visto da vicino Rafforzare l’efficienza e la governance del ciclo idrico (approvvigionamento, stoccaggio, consumo, riuso, reimmissione nell’ambiente e regimazione) Attuare il Piano regionale di tutela delle acque. Difendere il diritto all’acqua con tariffe sociali per le fasce più deboli Mettere in sicurezza il territorio da rischi idrologici e idrogeologici Governo unitario e integrato delle risorse idriche e per il diritto all’acqua Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale 77 Regione - ulteriori richieste 111 FESR 12 CIPE 30 Altre risorse attivabili 322 Totale 553 In pratica Acqua potabile migliore, e controllata per classi di qualità Riutilizzo delle acque reflue per usi industriali e risparmio di acque pregiate Riduzione numero zone a rischio idraulico

25 Cara, ti spiego io come coordinare, accrescere le autonomie, semplificare… in una parola: riorganizzarci. Ma smettila, e fila a leggerti il programma “Governance”.

26 I 4 progetti del programma 4: Governance 1.Partecipazione, governance sistema delle autonomie, aree vaste, sicurezza. Migliorare e semplificare il rapporto tra PA e società 2. La società dell’informazione per lo sviluppo, i diritti, l’e- government. Completare le infrastrutture e assicurare prodotti e servizi utili ai cittadini 3.Coordinamento politiche territoriali urbane e metropolitane. Sviluppare un sistema urbano policentrico superando il dualismo città- campagna. 4.Efficienza, riorganizzazione, semplificazione. Ridurre la mole di oneri e adempimenti a carico di imprese, associazioni, individui

27 Il progetto 4.1 visto da vicino Partecipazione, governance, sistema delle autonomie, aree vaste, sicurezza Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale46 Regione - ulteriori richieste 6 Altre risorse attivabili 4 Totale 56 In pratica Finanziare il 100% dei piccoli Comuni in situazioni di disagio Gestioni associate: +50%, Comuni coinvolti: + 10% Potenziare l’Osservatorio permanente sulla sicurezza Coinvolgere gli enti locali nella valutazione di piani e programmi regionali Sviluppare la governance attraverso concertazione e partecipazione Ridisegnare le funzioni degli enti locali valorizzando l’autonomia politica, organizzativa e normativa Rafforzare Comunità Montane e altre forme di gestione associata tra Comuni, come Unioni e Circondari Rafforzare la sicurezza sociale, soprattutto per le fasce deboli

28 Il progetto 4.4 visto da vicino Semplificare e ridurre normative e regolamenti regionali Coordinare gli interventi statali e locali di semplificazione Sostenere l’utilizzo dell’e-procurement per gli acquisti delle PA Attivare punti assistiti di accesso a Internet nei piccoli comuni montani e rurali Lanciare la formazione nella PA, anche attraverso e-learning Efficienza, riorganizzazione, semplificazione Progetto Obiettivi Risorse (€ milioni) Finanziamento regionale6 Altre risorse attivabili 1 Totale 7 In pratica Abbattere del 50% il numero delle leggi regionali Almeno il 30% degli acquisti regionali via e-procurement Garantire l’accesso assistito a Internet a utenti dei comuni montani e rurali

29 Finanziamento mio € I PIR del Programma 3: Sostenibilità ambientale dello sviluppo Finanziamento mio € I PIR del Programma 1: Competitività Sistema integrato e territorio Finanziamento mio € I PIR del Programma 4: Governance, conoscenza, partecipazione, sicurezza I 25 progetti integrati regionali (PIR) 1.01Lo spazio regionale della ricerca e dell'innovazione 1.02Internazionalizzazione, cooperazione, promozione, mrktg territoriale 1.03Distretto integrato regionale: il sistema delle politiche industriali 1.04Innovazione e sostenibilità offerta turistica e commerciale 1.05Innovazione e qualità sistema rurale, agricolo, forestale 1.06Sistema dei servizi pubblici locali a rilevanza economica 1.07Accessibilità territoriale, mobilità integrata 1.08Sviluppo della piattaforma logistica costiera Politiche di ecoefficienza per il rispetto di Kyoto 3.02Sostenibilità e competitività del sistema energetico 3.03Efficienza e sostenibilità nella politica dei rifiuti 3.04Governo unitario e integrato delle risorse idriche e per il diritto all'acqua 3.05Sviluppo sostenibile del sistema della montagna toscana Partecipazione, governance sistema delle autonomie, aree vaste 4.02La società dell'informazione per lo sviluppo, i diritti, l'e-government 4.03Coordinamento politiche territoriali urbane e metropolitane 4.04Efficienza, organizzazione,semplificazione Qualità della formazione:a partire dall'infanzia lungo l'arco della vita 2.02Innovazione, qualità e sicurezza lavoro 2.03Coesione e integrazione sociosanitaria società della salute 2.04Le nuove infrastrutture del sistema sanitario regionale 2.05Assistenza e integrazione per la non autosufficienza 2.06Inclusione e cittadinanza degli immigrati nella multiculturalità 2.07Politiche di edilizia sociale 2.08Organizzazione, produzione e fruizione della cultura Finanziamento mio € I PIR del Programma 2: Cittadinanza, lavoro, coesione, cultura e qualità della vita

30 Dobbiamo lavorare per lo sviluppo… … creare qualità… …con energia e dinamismo… Allora… chi si alza per primo?

31 A chi Cittadine e cittadini Associazioni Imprenditori Banche Istituzioni locali Governo centrale Unione Europea Che cosa chiediamo Partecipare da protagonisti Supporto Investire in un’ottica globale Più attenzione al territorio Collaborare e coordinarsi Visione strategica Attenzione e disponibilità La Regione può fare molto, ma non tutto

32 Non c'è nulla di più difficile da gestire, di esito così incerto e così pericoloso da realizzare dell'inizio di un cambiamento. ” ” Niccolò Machiavelli

33 Grazie.