“Caro Sindaco, il nostro paese è bellissimo e vogliamo ringraziarla per quello che fa per mantenerlo pulito. Ma c’è qualche cosa che non va bene, per questo vorremmo dirle alcune cose che riguardano Cariati e che vorremmo cambiare”. Con queste semplici parole, gli scolari delle classi quarta e quinta della scuola primaria “Matteotti” hanno aperto l’incontro col primo cittadino di Cariati, Filippo Sero, e con i consiglieri comunali riuniti a palazzo Venneri, sede della municipalità, per il Consiglio Comunale.
L’iniziativa di far partecipare i ragazzi ai lavori dell’assise civica, inserita nelle attività di Cittadinanza e Costituzione e in quelle del progetto rete sperimentale sulle Indicazioni Nazionali di cui la quinta è classe pilota, è stata organizzata dai docenti in collaborazione con il presidente del consiglio comunale Cataldo Minò, ma è stata voluta e sostenuta anche dalla dirigente del locale Istituto Comprensivo, di cui il plesso Matteotti fa parte, la dottoressa Maria Brunetti. L’uscita dei giorni scorsi ha entusiasmato molto i piccoli cittadini che, accompagnati dalle loro insegnanti, hanno potuto conoscere i luoghi, i ruoli e le funzioni dell’istituzione Comune, nel cui interno i rappresentanti eletti sono chiamati a rispettare, al massimo grado, le regole del vivere civile e della legalità.
Prima di dare inizio ai lavori consiliari, Filippo Sero si è intrattenuto cordialmente con i ragazzi, dialogando con loro sull’importante ruolo del sindaco e della giunta. Hanno poi preso la parola Domenico Tranquillo ed Eleonora Crescente per esporre, con la spontaneità tipica dei bambini, ciò che per loro “non va bene” in città. Tante le criticità elencate: scarsa pulizia del paese e mancanza di un ospedale, incuria dei parchi gioco e pochi negozi. Con molta tristezza, hanno parlato anche del caso Giuseppe, il compagno di classe costretto a partire in Germania con la sua famiglia, qualche giorno addietro, per mancanza di lavoro. “Noi ci siamo rimasti molto male” hanno esordito a questo proposito, concludendo il loro intervento con una nota di ottimismo e fiducia nelle istituzioni: “Siamo sicuri che Lei, insieme ai suoi consiglieri, ce la metterà tutta per riuscire a realizzare le nostre richieste”.
Sero ha cercato di rispondere ai ragazzi, ricordando il momento di forte crisi economica e i continui tagli di fondi da parte del Governo centrale. “Noi ce la mettiamo tutta, il nostro impegno è massimo” ha detto, precisando che l’episodio del loro compagno non è, purtroppo, isolato poiché la disoccupazione è in aumento e che “il Comune non ha il compito di dare occupazione, ma di promuovere iniziative finalizzate a creare lavoro”. Infine ha asserito: “Con la vostra sensibilità, sono sicuro che sarete cittadini migliori di quanto lo siamo noi; vi auguro che possiate realizzare, con l’aiuto dei vostri insegnanti, quella cittadinanza piena e consapevole che si acquisisce sin da piccoli”. Dopo l’incontro gli scolari hanno assistito, con molta attenzione e compostezza, al Consiglio Comunale che ha approvato il bilancio di previsione 2014, l’ammodernamento della 106 e il regolamento sull’Imu. Alla fine, nel punto più panoramico del borgo antico, hanno gustato il gelato più buono del mondo della pluripremiata gelateria Fortino.
La lettera dei bambini consegnata al Sindaco Filippo Sero Cariati 14 ottobre 2014 Caro Sindaco, il nostro paese è bellissimo e vogliamo ringraziarla per quello che fa per mantenerlo pulito. Ma c’è qualche cosa che non va bene, per questo vorremmo dirle alcune cose che riguardano Cariati e che vorremmo cambiare. Per prima cosa vorremmo che non ci fossero più buche sull’asfalto e vanno aggiustati i tombini, bisogna pulire tutte le strade di Cariati, soprattutto il Lungomare. Cariati è una bella città, ma le persone irresponsabili e la spazzatura la rovinano. Poi avremmo un desiderio: che l’ospedale riaprisse. Questa è la cosa più importante perché la gente ne ha bisogno. Se c’è un caso urgente, una persona invece di andare a Rossano può essere curata a Cariati. Ci piacerebbe anche avere un parco-giochi più pulito, con giochi nuovi, perché sono tutti rotti e noi femminucce vorremmo un centro commerciale come l’Auchan. Caro Sindaco, molte persone in questo periodo stanno andando all’estero per lavorare. La settimana scorsa anche Giuseppe, il nostro compagno di classe, è andato in Germania con tutta la sua famiglia, perché il suo papà qui non ha trovato lavoro. Noi ci siamo rimasti molto male. Non sappiamo se tutte le nostre richieste si potranno realizzare, ma siamo sicuri che Lei, insieme ai suoi consiglieri, ce la metterà tutta per riuscirci e si impegnerà tanto. Buon lavoro GLI ALUNNI DELLA CLASSE QUINTA DI VIA MATTEOTTI