La potenza dell’informatica viene a risiedere soprattutto in ciò che fa scoprire nelle relazioni tra gli esseri umani, nel loro agire, nel loro parlarsi,

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Attività di simulazione del Parlamento Europeo
Advertisements

Ambiente di apprendimento e TIC
Ruoli, strategie e interazioni all’interno di un forum

Cosa cambia.. Nella progettazione modulare Lapprendimento va inteso come ampliamento e modifica di esperienze perché non contano solo i risultati ma.
AMBIENTE VIRTUALE DI APPRENDIMENTO.
Collaborare e apprendere in rete attraverso Reti telematiche Cercare in rete Fornisce un valore aggiunto Per la didattica attraverso Strumenti comunicativi.
COMUNICAZIONE ASINCRONA E SINCRONA
Modalità di osservazione e di intervento
Introduzione al problema
Dottorato in Società dellInformazione Università degli Studi di Milano-Bicocca Una rete per la scuola in ospedale Andrea Marcante.
"3 Ellissi: Elementari" N. Secchi - S. Carlo Accesso allinformazione Costruttivismo in rete Comunicazione In rete Cooperazione In rete Le dimensioni.
IPSIA PITTONI CONEGLIANO
Il Piano di diffusione delle lavagne interattive multimediali
DIREZIONE DIDATTICA VI CIRCOLO NOVARA CORSO DI ALFABETIZZAZIONE INFORMATICA ORIENTATO A INTERNET E ALLA PIATTAFORMA NOVARETE IL PROGETTO NOVARETE.
MODULO 13 CORSO A RCAA1080 MODULO 13 CORSO A RCAA1080 COLLABORARE E APPRENDERE IN RETE TUTOR: FRANCESCA TACCONE.
materiali strutturati
Processi di apprendimento / insegnamento e TIC Modulo 2.
La rete del futuro nellautonomia scolastica Sezione propedeutica La rete: uno strumento privilegiato per la didattica.
Modelli di apprendimento cooperativo: organizzare e gestire gruppi di apprendimento in rete Prof. Umberto Margiotta
Progetto D.R.A.G.O. D idattica in R ete A pplicando i G ruppi O n-line Docenti responsabili Prof. Concetto Gianino (coordinatore) Prof. Nicolantonio Cutuli.
Piani di studio personalizzati Percorsi didattici annuali
Obiettivi Saper valutare ed allestire risorse didattiche in rete per la formazione; saper selezionare tipologie comunicative, regole e criteri per ottimizzare.
Sincrona Lavagne condivise e strumenti per la progettazione Sincrona Lavagne condivise e strumenti per la progettazione Asincrona Data base Archivi di.
Apprendimento collaborativo in rete
Didattica e TIC Proposta di lavoro del gruppo Docenti Pavia-Lodi
TIC e modelli di apprendimento
SI PREGA DI SPEGNERE IL CELLULARE, GRAZIE!
CLIL Puglia Net Scuole pugliesi in rete
Competenze liquide per il complex tutor: ipotesi per una mappa Eleonora Guglielman e Laura Vettraino DULPCamp settembre 2009.
Agenda del Tutor (fase 1 + fase 2).
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Scienze dellInformazione UNIVERSITA DEGLI STUDI.
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Il modello formativo dei progetti PON docenti
Le competenze nelluso delle nuove tecnologie nella didattica dei futuri docenti Lesperienza della SSIS Toscana Sede di Pisa.
Progetto Ge8 …. un progetto collaborativo a scuola Stefania Bocconi ITD-CNR.
Progetto Ge8 …. un progetto collaborativo a scuola Stefania Bocconi ITD-CNR.
Corso SSIS 2004 – lingue straniere La telematica per lapprendimento & linsegnamento della lingua straniera Jeffrey Earp – ITD/CNR 2004.
A.N.C.E.I. - Formazione e Ricerca - La potenza dellinformatica viene a risiedere soprattutto in ciò che fa scoprire nelle relazioni tra gli.
Laura Antichi Collaborative learning Per una definizione di requisiti.
ITIS Fermi - Napoli 28 – aprile 2004 Incontri Informativi Regionali armida scarpa - USR campania Il modello formativo, il tutor & la personalizzazione.
SAVIO NEWS Progetto "Giornalino on line"
Puntoedu ForTIC a.s. 2006/2008 Accesso alla piattaforma:
Puntoedu Neoassunti a.s. 2012/2013
Circoli di apprendimento Modulo 5(scheda 2
Formazione Dm 61 Informatica marzo 2004 Finalità Sviluppare le conoscenze metodologiche/didattiche per lutilizzo del computer nelle classi prime e seconde.
TIC gestione scolastica e circolazione delle informazioni
LINEE GUIDA METODOLOGICHE
applicazioni e fasi della microprogettazione
GLI STRUMENTI DELLA FAD Curriculum di Psicologia della Comunicazione e dei Processi Cognitivi Tutor: Dott.ssa Daniela Villani.
OBBLIGO SCOLASTICO: UNA SFIDA? ASSE MATEMATICO. Il nuovo obbligo scolastico come opportunità Opportunità per cosa? Opportunità per chi?
Alcune riflessioni sulle iniziative on line nelle scuole superiori Patrizia Nervo 17 ottobre2006.
Puntoedu Neoassunti a.s. 2013/2014
Perché usare le tecnologie nella didattica
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
DIDATTICA IN RETE APPLICABILE ALLA DIDATTICA SCOLASTICA - Didattica in rete (in senso stretto) e didattica “mista” (blended) - Didattica in aula potenziata.
PROGRAMMA IL FUTURO Anno Scolastico 2014 / 2015
1 RETE SCUOLA MEDIA “D’AZEGLIO” AP ISC ACQUASANTA ISC CASTEL DI LAMA CAPOLUOGO ISC ROCCAFLUVIONE I CARE SCUOLA CAPOFILA DIREZIONE DIDATTICA “BORGO SOLESTA’”
Laboratorio S.A.C. COSTITUZIONE DI UNA DI UNA PIATTAFORMA TELEMATICA TELEMATICA INDIVIDUAZIONE DEGLI OBIETTIVI DEGLI OBIETTIVI PROGETTAZIONE AMBIENTE UMANO.
PIATTAFORMA MAESTRA.
1 Istituto Tecnologie Didattiche Consiglio Nazionale Ricerche SSIS di Genova, corso Tecnologie Didattiche, a.a. 2003/2004 Telematica e didattica.
Vantaggi e svantaggi Cosa, chi, come?
- LA COMMISSIONE HA REVISIONATO I CURRICOLI DISCIPLINARI DI ITALIANO, STORIA, GEOGRAFIA, INGLESE, SCIENZE E MATEMATICA, TRAMITE LA COLLABORAZIONE DI DOCENTI.
Perché le TIC nella Didattica
1 Istituto Tecnologie Didattiche Consiglio Nazionale Ricerche SSIS di Genova, corso Tecnologie Didattiche, a.a. 2002/2003 Telematica e didattica.
Il cooperative learning
Agenda del tutor. Fase 1: In presenza: 8 ore Online: 10 ore da calcolarsi in base alla tabella di conversione Fase 2: In presenza: … Online: 20 ore.
Internet e la conoscenza Primo problema: aumento del divario fra Nord e Sud del mondo Aumento del divario fra chi possiede e chi non possiede un computer?
Il team Insegnare e apprendere nel web 2.0 La cassetta degli attrezzi PROJECT WORK GRUPPO RIGEL La tutor Maria Rita Biagini.
Un progetto… in rete Angela Berto I.M.S. “Sandro Pertini” di Genova Angela Berto I.M.S. “Sandro Pertini” di Genova.
Transcript della presentazione:

La potenza dell’informatica viene a risiedere soprattutto in ciò che fa scoprire nelle relazioni tra gli esseri umani, nel loro agire, nel loro parlarsi, nel loro comunicare. (Winograd T., Flores F. “Calcolatori e conoscenza” Mondadori)

Le tipologie della collaborazione in rete si possono distinguere nei seguenti quattro livelli:

Da un’analisi dei quattro livelli si evidenziano dei punti di forza e dei punti di debolezza.

PUNTI DI FORZA La rete facilita: lo scambio di idee l’accesso e la condivisione di notizie e informazioni la collaborazione per risolvere problemi comuni il lavoro di tutti per il raggiungimento di uno scopo comune.

PUNTI DI DEBOLEZZA Ma in rete c’è anche la possibilità: di malintesi nei momenti comunicativi sincroni e asincronisincroni e asincroni di dispersività e di non pertinenza degli apporti di emarginazione-accaparramento, gregarismo e antagonismo che precludono di raggiungere un reale livello di collaborazione di minore efficienza nell’interazione per la mancanza dei fattori extralinguistici e per i tempi rallentati

Sul piano educativo appaiono importanti alcuni modelli di collaborazione in rete.

SINCRONO Modalità di comunicazione interpersonale on line in tempo reale (chatting, videoconferenza) ASINCRONO Modalità di comunicazione interpersonale in in tempo differito e quindi prevalentemente off line (posta elettronica, mailing list, forum, bacheche elettroniche )

COMUNITA’ DI DIALOGO Gruppo di persone con interessi comuni che si incontrano virtualmente in rete per scambio di idee.

COMUNITA’ DI PRATICA: Gruppo di persone che utilizza la rete per la negoziazione di significati finalizzata all’apprendimento.

COMUNITA’ DI APPRENDIMENTO Comunità virtuale tesa all’apprendistato cognitivo che pone l’accento sulla metacognizione e nasce dall’esigenza di favorire da parte degli studenti una piena acquisizione di abilità cognitive. La comunità di apprendimento può essere definita un’officina del sapere.

CIRCOLI DI APPRENDIMENTO Comunità virtuali globali finalizzate all’apprendimento in cui gli studenti cooperano con loro pari e con adulti per condividere idee, dibattere questioni e risolvere problemi.

RICERCA AZIONE ON LINE Metodologia di ricerca educativa legata all’innovazione didattica che sfrutta le opportunità offerte dalla rete per una riflessione più approfondita e condivisa.

Alla base dei modelli evidenziati c’è una IV dimensione che è fondamentale ai fini educativi, ossia quella del lavoro organizzato e collaborativolavoro organizzato e collaborativo

L’uso di Internet nella didattica consente di unire e di integrare l’energia di quattro dimensioni fondamentali nei processi di apprendimento/insegnamento che al contrario nella didattica tradizionale troviamo separate: accesso a risorse remote costruzione comunicazione organizzazione

In base agli studi effettuati si possono definire tre modelli di collaborazione: Collaborazione in parallelo Collaborazione sequenziale Collaborazione basata sulla reciprocità

MODELLO DELLA COLLABORAZIONE IN PARALLELO La presenza di un coordinatore stimola i gruppi di lavoro remoti che operano separatamente, godendo di una certa indipendenza reciproca.Questo modello si presta bene per la realizzazione di archivi e glossari e la discussione tra i membri ha lo scopo di condividere la strutturazione del lavoro e le modalità di ricomposizione dei moduli prodotti.

MODELLO SEQUENZIALE Qui è importante la circolarità degli interventi dei singoli gruppi la quale si interromperà nel momento in cui tutti i gruppi saranno d’accordo sul risultato conseguito. Tale collaborazione è utile per il montaggio e la realizzazione di un ipertesto in cui ogni gruppo lo assembla secondo criteri propri e lo ripropone poi corredandolo di commenti e annotazioni. L’interazione tra i membri è più frequente rispetto alla collaborazione di tipo parallelo perché c’è la necessità di richiedere chiarimenti a chi ha preceduto nella composizione del lavoro o del modulo.

COLLABORAZIONE BASATA SULLA RECIPROCITA’ Usata per la progettazione e la realizzazione di uno schema condiviso di ipertesto online. Sono richieste capacità di dibattere, di risolvere rapidamente controversie e divergenze perché si possa portare a termine il compito