XII CONVEGNO ANNUALE CODAU SORRENTO, 26 SETTEMBRE 2014

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Gestione e valutazione del ciclo performance trasparenza anticorruzione per l’università XII CONVEGNO ANNUALE CODAU SORRENTO, 26 SETTEMBRE 2014 Andrea Bonaccorsi Consiglio Direttivo ANVUR andrea.bonaccorsi@anvur.org

Inquadramento Normativo L'art.60 comma 2 della Legge 98/2013 (conversione d.l. 69/2013) stabilisce che “all’articolo 13, comma 12 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, è aggiunto il seguente periodo: Il sistema di valutazione delle attività amministrative delle università e degli enti di ricerca di cui al Capo I del decreto legislativo 31 dicembre 2009, n. 213, è svolto dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) nel rispetto dei principi generali di cui all’articolo 3 e in conformità ai poteri di indirizzo della Commissione di cui al comma 5". L'art.19 comma 9 della legge 114/2014 (conversione del d.l. 90/14) trasferisce alla Funzione Pubblica le competenze in materia di misurazione e valutazione della performance fino ad allora in capo all’Autorità Anticorruzione, che rimane titolare del ruolo di indirizzo in tema di trasparenza e anticorruzione. Altri provvedimenti normativi (l. 190/2012 e d.lgs. 33/2013) esortano le amministrazioni ad armonizzare la programmazione di performance, trasparenza e anticorruzione.

Perimetro di applicazione In ambito performance (ANVUR su indirizzo FP) Atenei: personale tecnico-amministrativo EPR: dirigenti, responsabili di unità organizzative e altro personale tecnico-amministrativo In ambito trasparenza e anticorruzione (ANAC) Tutto il personale

Metodologia di lavoro Approccio di ascolto attivo Presa in carico dell’esperienza pluriennale Good Practice Apertura alla semplificazione Contrasto all’adempimento meramente documentale

Criticità emerse #1 Esigenza di maggiore efficacia degli strumenti impostati (piani) e minore carico adempimentale; Difficoltà di applicazione delle procedure CIVIT alla realtà specifica di università ed enti di ricerca; Differenze rilevanti nella capacità di recepire gli obblighi di legge tra realtà di dimensioni diverse; Scarsa utilità di una performance organizzativa riferita alla sola componente tecnico-amministrativa, al netto cioè delle missioni istituzionali di università ed enti; Debole o inesistente legame tra performance organizzativa e individuale;

Criticità emerse #2 Scadenzario degli adempimenti sfalsato e disallineato da una logica di programmazione; Scarsa visibilità e attrattività della performance rispetto alla pianificazione strategica; Inefficacia del metodo di feedback utilizzato da CIVIT; Eccessivo e controproducente sovraccarico di adempimenti in tema di trasparenza e prevenzione alla corruzione nelle università (ad esempio, l’obbligo di trasparenza patrimoniale dei soci delle partecipate costituisce un deterrente per il coinvolgimento di privati esterni all’accademia nel lancio di spin off– che rappresenta invece un indicatore di qualità e non ha alcun rilievo ai fini dei rapporti con l’università o l’ente).

Criticità emerse #3 Difficoltà di affermazione da parte dell’OIV all’interno dei meccanismi di governance delle amministrazioni (l’ambizione è di raggiungere un peso equiparabile a quello dei revisori dei conti); Attribuzione per legge del ruolo degli OIV ai Nuclei di Valutazione delle università, la cui composizione e le cui funzioni sono normati in altre fonti, stratificate nel tempo.

Provvedimenti ipotizzati #1 Integrazione tra i Piani Performance, Trasparenza e Anticorruzione fondata su: una logica integrata secondo cui la trasparenza è intesa come integrità e comunicazione corretta agli stakeholder; l’anticorruzione come identificazione e mitigazione dei rischi di illegalità e perdita della reputazione; un formato unico con sezioni distinte per performance, trasparenza e anticorruzione; Attenzione su specifici ambiti in tema di anticorruzione: Gestione approvvigionamenti e gare d’appalto Gestione personale e contratti di lavoro Gestione finanziaria e bilancio Gestione studenti

Provvedimenti ipotizzati #2 Legame organico ed esplicito del ciclo della performance con la programmazione strategica delle università e degli enti di ricerca (definizione degli obiettivi strategici e operativi) e con i documenti di bilancio (aggancio tra obiettivi e piani di azione/risorse); Inserimento nel sistema degli obiettivi delle attività istituzionali e dei rispettivi processi di valutazione: Ricerca (VQR) Didattica (AVA) Terza missione

Provvedimenti ipotizzati #3 Innalzamento della visibilità del ciclo integrato di performance; Nuova modalità di feedback valutativo che comprenda, all’occorrenza, site visit; Unificazione e riprogrammazione delle date di redazione e consegna a ANAC e ANVUR. Per ipotesi: Programmazione triennale entro l’estate di ogni anno; Bilancio entro novembre Piano integrato entro fine anno definizione degli obiettivi individuali del Direttore Generale entro gennaio definizione a cascata degli obiettivi dei dirigenti entro gennaio- febbraio)

Provvedimenti ipotizzati #4 In tema di anticorruzione, opportunità di concentrare l’attenzione per le università e per gli enti sulle aree di maggiore criticità: Appalti Acquisti di beni e servizi Personale Concorsi e graduatorie Consulenze In merito agli OIV l’orientamento dell’ANVUR è verso una loro progressiva professionalizzazione, che passi attraverso: un numero minore di membri un profilo professionale elevato opportunità di incarichi in più università/enti per la circolazione di esperienze e buone pratiche stretto coordinamento con ANVUR (riunioni periodiche, segnalazioni di criticità)

Raccordo tra programmazione strategica e performance Criteri di valutazione#1 Presenza del documento di programmazione triennale Data ultimo aggiornamento Presenza all’interno del documento di programmazione triennale del riferimento alla performance, alla trasparenza e anticorruzione e agli obblighi connessi   Presenza di obiettivi strategici (tre anni o oltre) Presenza di obiettivi operativi Grado di articolazione degli obiettivi Coerenza interna tra i diversi obiettivi (identificazione e gestione dei trade off) Adeguatezza del processo di costruzione e condivisione degli obiettivi (partecipazione attiva delle Direzioni dell’Amministrazione e dei Direttori di Dipartimento)

Criteri di valutazione#2 Richiamo esplicito e integrale del sistema degli obiettivi enunciati nella programmazione strategica triennale da parte del Piano Integrato PTA Presenza nella programmazione strategica triennale e nel Piano integrato PTA di obiettivi relativi alle aree della didattica, della ricerca e della terza missione (Completezza del sistema degli obiettivi) Presenza nel Piano Integrato PTA di obiettivi nelle principali aree della gestione Presenza di obiettivi derivanti dal sistema della qualità (in particolare, dai Rapporti di riesame) Identificazione della unità organizzativa responsabile degli obiettivi Coinvolgimento effettivo dei responsabili delle unità organizzative nel Piano integrato

Criteri di valutazione#3 Qualità del processo di articolazione degli obiettivi rilevanza e pertinenza specificità e misurabilità orientamento al miglioramento collegamento con le risorse (sostenibilità) Obiettivi trasversali Presenza rilevanza rispetto ad obiettivi individuali assegnati presenza di un responsabile principale numero di soggetti coinvolti (unità organizzative, persone)

Criteri di valutazione#4 Esistenza di un sistema degli indicatori nella programmazione pluriennale che contenga: Indicatori relativi alla ricerca Indicatori relativi didattica Indicatori relativi alla terza missione Esistenza di un sistema degli indicatori di performance dell’amministrazione che contempli: Una base di indicatori standardizzati e comparabili, allo scopo di aiutare gli atenei nel miglioramento di alcune dimensioni essenziali dei sistemi amministrativi e di supporto. Una parte di indicatori «variabile» nel rispetto dell’autonomia universitaria

Agenda Pubblicazione e condivisione delle linee guida Tavolo di lavoro congiunto ANVUR-ANAC-FP (i 180 gg previsti dalla legge 114/14) Un anno sperimentale?