Verso il processo penale telematico Seminario A.N.M. Roma, 5 dicembre 2014 PROPOSTE.

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Verso il processo penale telematico Seminario A.N.M. Roma, 5 dicembre 2014 PROPOSTE

Undici parole vincenti Complessità ContinuitàSemplicitàVelocità Sicurezza Informazione Formazione Cooperazione Applicazione Documentale Leadership o Repository?

Complessità Il procedimento/penale di cognizione varia da 1 a 6 fasi, ha 8 tipi di giudicanti, la fase cautelare ha tre gradi (circondario, distretto, Cassazione), quella di esecuzione tre tipi di giudicanti (su base circondariale e distrettuale). Coinvolge varie Forze di P.G., l’Amministrazione penitenziaria, l’Agenzia delle Entrate e numerosi altri Enti pubblici. Tutto parte dalla Procura e ci sono sempre molti oneri per gli Uffici giudiziari. I dati vanno inseriti con grande cura sin dall’inizio per essere utili in seguito. Si richiede al PPT di gestire il Carico Pendente Nazionale, il Certificato Penale, la Posizione giuridica, i corpi di reato e l’Anagrafe dei beni confiscati, il Foglio notizie: tutto anche «al di là» dalla pendenza di un processo. Necessità di segretezza su procedimenti, atti, parti di atto e, comunque, sempre di riservatezza per il tipo di dati trattati. Una buona analisi serve ad evitare duplicazioni, «cose» inutili, costi inutili

Continuità Nello sviluppo del progetto complessivo Nello sviluppo degli applicativi Nell’adeguamento alle novità normative Nel funzionamento degli applicativi

Semplicità Gli applicativi devono risultare facili da usare per tutti gli utenti: Magistrati, Personale giudiziario, Difensori Va pensato un Kit di «tools» per ciascun tipo di utente, per uffici che svolgono funzioni analoghe, per le funzioni di livello distrettuale, per i C.I.S.I.A., etc. (ad es. un pacchetto di query statistiche, di utilità gestionali come lo scadenziario, di modelli di atti, di variabili, etc.) I «tools» devono essere flessibili ovvero modificabili dall’utente non dall’assistenza Più lo strumento è semplice, più è utile

Velocità Gli applicativi ci devono consentire di lavorare meglio, ma anche in meno tempo di prima Devono essere aggiornati in tempo reale alle novità legislative

Sicurezza Bisogna fare attenzione alla sicurezza dei dati ed alla salute degli utenti

Informazione Il Ministero dovrebbe tenere informati i vari protagonisti del sistema del cronoprogramma del progetto complessivo e di quello relativo ai singoli applicativi I protagonisti sono anzitutto le articolazioni distrettuali del progetto ovvero i C.I.S.I.A. e poi il C.S.M. ed i Capi degli Uffici giudiziari, coadiuvati dalla rete composta da S.T.O., RID e MAGRIF, i Dirigenti Amministrativi, ma anche la S.S.M. e la rete dei Formatori Decentrati, magistrati, personale giudiziario e avvocati

Formazione La formazione sugli applicativi va gestita dal Ministero con il C.S.M. e la S.S.M. e deve coinvolgere i C.I.S.I.A. i Capi degli Uffici giudiziari la rete S.T.O./RID/MAGRIF Magistrati, Personale giudiziario e Avvocati

Cooperazione Fra i protagonisti A livello nazionale fra Ministero, C.S.M., S.S.M. A livello distrettuale fra Capi degli Uffici giudiziari, Dirigenti amministrativi, C.I.S.I.A., RID Fra gli applicativi Recupero e riutilizzo dei dati inseriti fra i vari applicativi Recupero dei dati già esistenti in caso di migrazione ad un nuovo applicativo Recupero integrale dei dati in caso di trasmissione degli atti ad altro Ufficio Fra gli utenti Nella R.U.G. per le basi dati distrettuali, su Internet per gli Avvocati dallo studio, per i Magistrati (telelavoro, carcere, trasferte) Necessità di una banda adeguata

Applicazione L’utente verifica che ha già fatto parte del suo lavoro se utilizza gli applicativi correttamente in tutte le loro potenzialità L’Ufficio giudiziario è governato sulla base di dati di qualità (attuali e significativi) Gli Uffici giudiziari sono organizzati sulla base di dati di qualità ed uniformi

Chi e come «finalizza il gioco»? Chi ha la Leadership del cambiamento? Ci sarà un comitato guida o tavolo tecnico? Sarà possibile individuare con chiarezza chi ha la responsabilità di realizzare il Processo Penale Telematico? Documentale o Repository? Il cardine del Processo Penale Telematico sarà il gestore documentale abbinato ad un registro per le diverse funzioni oppure un unico applicativo come la Consolle del PCT, che alimenta il repository di atti nativi digitali?

5 dicembre 2014 Discuteremo di questi argomenti per elaborare un breve documento di sintesi che presenti ai Colleghi quello che sarà il Processo Penale Telematico Chiederemo al Ministero, al Consiglio Superiore della Magistratura ed alla Scuola Superiore della Magistratura di accompagnarci nella realizzazione di questo progetto Un modo di lavorare più comodo e vantaggioso per tutti