Efficienza di un atto Elevato grado di precisione

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Efficienza di un atto Elevato grado di precisione Basso impegno attentivo Velocità di esecuzione Mantenimento di uno standard di risposta elevato

L’apprendimento Migliora la prestazione Riduce lo sforzo Consente di inserire l’atto in un contesto più complesso

Requisiti per l’apprendimento Efficienza del sistema che realizza la funzione Adeguatezza degli stimoli Non basta essere in grado di realizzare l’atto per saperlo insegnare È necessario avere un buon modello di sviluppo della funzione a cui riferirsi Frequenza dell’attività (allenamento)

Meccanismi dell’apprendimento implicito L’apprendimento procedurale si realizza attraverso meccanismi computazionali intrinseci cioè dispositivi di apprendimento “dedicati” e altamente specializzati, - questi meccanismi ricercano delle costanti e le stabilizzano, trovano delle regole che possono essere esplicite o anche implicite, cioè non espresse. - un esempio di funzionamento di questo sistema nella ricerca di regole implicite è offerto dallo sviluppo Linguaggio, in particolare dagli errori di iper-regolarizzazione che tipicamente si osservano nel corso dell’acquisizione. (ho legg-iuto)

Disabilità di apprendimento L’incremento di efficienza atteso non si manifesta, nonostante ripetuta esposizione agli stimoli non è il risultato automatico dell’esposizione agli stimoli, non è accessorio all’azione. Comportamenti osservabili L’esperienza non viene accumulata L’allenamento non sortisce l’effetto atteso La prestazione non è standard, ma si manifesta in modo incostante, occasionale, e richiede uno sforzo attentivo volontario, non vi è visibile riduzione dell’attenzione impiegata nell’attività Il raggiungimento dello standard prestazionale richiede tempi molto lunghi e non sempre viene raggiunto L’insuccesso genera frustrazione e tendenza all’evitamento dell’attività

Quale può essere la causa della disabilità di apprendimento? Efficienza del sistema che realizza la funzione Adeguatezza degli stimoli Frequenza dell’attività (allenamento)

Possibili cause della disabilità di apprendimento Il sistema non trattiene la traccia (deficit di memoria fonologica o visiva) I meccanismi “dedicati” alla scoperta delle regolarità non funzionano a a a a Banana banana banana banana

Effetti della disabilità Gli stimoli non vengono immagazzinati in quanto il sistema non è efficace nel mantenimento della traccia Elevata sensibilità alle variazioni nella forma in cui viene presentato lo stimolo L’allenamento non sortisce gli effetti attesi Il bambino non è in grado di procedere da solo Difficoltà a decidere se il prodotto è adeguato o inadeguato

Effetti della disabilità di apprendimento Perché il sistema possa “scoprire” la regolarità delle relazioni e appropriarsene, diventa allora necessario renderle più visibili, stabili, ed esplicite In questo caso l’apprendimento diventa però un processo “lento” e “controllato” che spesso non porta alla piena automatizzazione di questi semplici legami associativi (ad esempio nell’uso delle corrispondenze Grafema-Fonema) Di conseguenza il processo operativo, quando anche può essere eseguito correttamente, molto lento e “laborioso”.

le differenze col normolettore Differenze nelle regioni temporo-parieto -occipitali fra dislessici e normo-lettori (studi di morfometria cerebrale e successivamente studi di imaging funzionale)‏ Shaywitz et al, 1998

nove loci cromosomici European Journal of Human Genetics (2006) 14, 681–689

Il gene DCDC2 e la migrazione neuronale Negli embrioni di ratti il gene DCDC2 influenza la migrazione neuronale verso la corteccia (b)‏ Proc Natl Acad Sci U S A. 2005 Nov

Anomalie strutturali microscopiche Nucleo genicolato laterale: Nei dislessici le cellule dello strato magnocellulare sono di forma variabile e di più piccole dimensioni Galaburda and Livingstone, 1993

evidenze neurobiologiche del deficit di lettura 1 3 2 5 4 7 6 7 5 6 3 4 1 2 b b

La diagnosi è basata sul criterio della discrepanza fra efficienza cognitiva e abilità di lettura deficit debole media lettura

Indice di discrepanza efficienza cognitiva lettura media debole deficit efficienza cognitiva lettura efficienza cognitiva lettura media debole deficit

Contributi delle neuroscienze per il recupero delle disabilità di apprendimento implicito

L’apprendimento della lettura Il sistema ortografico dell’italiano è adatto ad una strategia di tipo assemblativo Metodi che favoriscano la scoperta di questa regolarità Fonico-sillabico

Fonologia assemblata Fonologia indirizzata

Fonologia assemblata candela Lu- cer- to- la Stre- et

Fonologia indirizzata jeans yacht New York Wagner

L’apprendimento della scrittura Associazione fonema-grafema Favorire la stabilità del carattere Non introdurre contrasti ortografici Suoni che si scrivono in modi diversi Parole con le doppie Grafemi multisegnici Rispettare la gradualità della struttura fonotattica dell’italiano

a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z

a b c d e f g h i l m n o p q r s t u v z

nomi Paese % Sec/item Finlandia 98.17 (4.09) 1.38 (0.91) trasparente 1.38 (0.91) trasparente Grecia 96.59 (5.90) 1.60 (0.63) Italia 94.88 (17.54) 2.18 (1.18) semplice Spagna 94.17 (10.29) 1.40 (1.23) Portogallo 77.19 (19.45) 3.44 (2.44) profonda Francia 1 2 72.47 (27.57) 7.07 (10.87) 98.47 (4.67) 1.00 (0.29) Austria Struttura sillabica 97.08 (4.94) 1.34 (0.64) trasparente Germania (4.90) 97.42 1.35 (0.74) Norvegia 91.53 (16.55) 2.13 (1.39) Islanda (9.15) 93.39 2.36 (1.65) Svezia 93.56 (9.31) 2.64 (2.57) complessa Olanda (7.10) 92.66 2.02 (0.84) Danimarca 1 2 70.94 (26.78) 1.15 (1.03) profonda 92.22 (13.88) 1.18 (1.40) 32.59 (24.83) 8.19 (6.08) Scozia 1 2 79.07 (18.32) 2.11 (1.40)

P. funzione Paese % Sec/item Finlandia 98.41 (3.43) 1.38 (0.91) 98.41 (3.43) 1.38 (0.91) trasparente Grecia 98.61 (2.97) 1.60 (0.63) Italia 95.76 (16.61) 2.18 (1.18) semplice Spagna 95.28 (9.71) 1.40 (1.23) Portogallo 69.88 (20.77) 3.44 (2.44) profonda Francia 1 2 85.68 (20.87) 7.04 (10.87) 100 (0.00) 1.00 (0.29) Austria Struttura sillabica 97.86 (4.42) 1.34 (0.64) trasparente Germania 98.02 (3.77) 1.35 (0.74) Norvegia 92.08 (14.23) 2.13 (1.39) Islanda 94.74 (8.58) 2.36 (1.65) Svezia 96.67 (4.81) 2.64 (2.57) complessa Olanda 98.2 (5.03) 2.02 (0.84) Danimarca 1 2 71.20 (29.93) 1.15 (1.03) profonda 92.92 (10.45) 1.18 (1.40) 35.18 (26.23) 8.19 (6.08) Scozia 1 2 73.70 (21.34) 2.11 (1.40)

La dislessia è una disabilità invisibile Senza marcatori biologici evidenti Il discrimine tra un cattivo lettore e un dislessico è difficile da individuare Varia nel tempo Varia a seconda delle richieste

La dislessia non ha identità sociale fuori dalla scuola

Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? Contrasta con l’idea ingenua di apprendimento Tutto ciò che viene insegnato, può essere appreso

Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? Ostacola l’uso degli strumenti indispensabili per l’accessibilità della conoscenza

Perché la dislessia è una disabilità inaccettabile per la scuola? Gli insegnanti di primaria non hanno un modello chiaro sull’acquisizione della lettura e della scrittura Oscillano fra un eccesso di tolleranza delle differenze individuali (al termine della 1^ el.) Un eccesso di rigidità improvviso al termine della 2^ el

La dislessia è il risultato della scarsa esposizione alla lettura? No, perché i bambini di 1^ primaria di oggi, dopo un anno di scuola, il 95 % delle parole che vengono loro presentate No, perché, nonostante le interruzioni dell’attività, i bambini di 1^ primaria non regrediscono nella lettura

la dislessia in classe

Differenze di ritmo nell’acquisizione degli apprendimenti

Come vive in classe questo alunno? Sempre in affanno La distanza aumenta Solo difficoltà e frustrazioni

Affidarsi al sostegno?

Rallentare il ritmo della classe? ….tutte tartarughe?

Uso di materiali Usare un registratore Chiarire o semplificare le consegne scritte Presentare una piccola quantità di lavoro Evidenziare le informazioni essenziali Prevedere attività pratiche addizionali Fornire un glossario per aree di contenuto

Uso della didattica interattiva Uso di procedure di insegnamento esplicite Ripetizione della consegna Mantenimento delle routine giornaliere Consegna di una copia degli appunti della lezione Dare agli studenti un organizzatore grafico Uso di istruzioni passo-a- passo Combinazione simultanea di informazioni verbali e visive (libri digitali, lavagna luminosa)

Favorire la performance della studente Cambia la modalità di risposta Usa il computer Le interrogazioni orali e non le verifiche scritte Consegna uno schema della lezione Incoraggia l’uso di calendari per le valutazioni Ridurre l’atto del copiare fornendo informazioni ed attività in opuscoli o fogli di lavoro Permetti l’uso di ausili didattici (enciclop. multim.) Mostra esempi del lavoro

Il gruppo classe come risorsa Usa l’apprendimento mediato dai pari Incoraggia la condivisione degli appunti Usa in modo flessibile il tempo di lavoro scolastico Prevedi una pratica addizionale per gruppi Cambia o adatta le modalità valutative Utilizza gli ausili didattici per l’intera classe

La dislessia evolutiva dopo la scuola elementare: perché tanti problemi? L’evoluzione del bambino con dislessia sembra paradossale: la lettura migliora ma i problemi scolastici aumentano. Perché?

La DE dopo la scuola elementare Perché con il procedere della scolarizzazione la lettura è sempre più importante per fissare i contenuti delle varie discipline Perché la scuola procede con tempi troppo rapidi per i dislessici Perché le modalità di verifica adottate dalla scuola implicano maggiormente la lettura

Gli insegnanti e la dislessia

Cosa devono sapere gli insegnanti? Non tocca agli insegnanti diagnosticare la dislessia Tocca agli insegnanti identificare i campanelli d’allarme Tocca agli insegnanti saper insegnare a chi non apprende autonomamente. Il bambino dislessico è un problema di competenza della scuola e dell’insegnante

L’insegnante e la dislessia L’insegnante è la figura chiave perché: il dislessico manifesta i suoi problemi lungo l’arco di tutta la scolarità L’insegnante è in grado di garantire un cambiamento della didattica L’insegnante è in grado di garantire frequenza quotidiana nell’intervento individualizzato