ESITI AD UN ANNO DI PAZIENTI DIABETICI IN TRATTAMENTO DIALITICO SOTTOPOSTI AD INTERVENTO DI RIVASCOLARIZZAZIONE DEGLI ARTI INFERIORI IN RELAZIONE AI VALORI.

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ESITI AD UN ANNO DI PAZIENTI DIABETICI IN TRATTAMENTO DIALITICO SOTTOPOSTI AD INTERVENTO DI RIVASCOLARIZZAZIONE DEGLI ARTI INFERIORI IN RELAZIONE AI VALORI DEL PTH. M.S.Borzacchi, M.Meloni, R.Nicolais, D.Galli, N.Miani, E.Staffolani, L.Uccioli, N. Di Daniele. Dott.ssa Maria Silvia Borzacchi Università degli Studi di Roma Tor Vergata

I pazienti con IRC in trattamento dialitico sviluppano una vasculopatia aterosclerotica più rapida nel tempo rispetto alla popolazione generale. Le calcificazioni vascolari sono un evento comune nei pazienti con IRC. I fattori di rischio coinvolti nella deposizione di calcificazioni vascolari nei dializzati sono molteplici: l’età, il tipo di trattamento, l’età dialitica, lo stato di infiammazione, alterazione del matabolismo osseo e il diabete. Cozzolino et all Am J Nephrol 2008 La deposizione vascolare di calcio è stata identificata come un sicuro predittore di mortalità per patologia cardiovascolare. Il mantenimento di livelli ottimali di PTH, fosforo e calcio, sono importanti per ridurre la mortalità di questa classe di pazienti. INTRODUZIONE

Il PTH è considerato un fattore di rischio indipendente per mortalità CV. Young EW et all Kidney Int 2005 Il rischio di mortalità aumenta proporzionalmente all’aumentare dei livelli di PTH. Ganesh et all J Am Soc Nephrol 2001 INTRODUZIONE

Il diabete e l’Insufficienza Renale Cronica (V Stadio) sono fattori di rischio indipendenti per la vasculopatia periferica degli arti inferiori ( PAD). Il 77% dei pazienti con IRC terminale presenta una PAD L’Uremia, nei pazienti diabetici, è un significativo fattore di rischio di ulcera al piede, di mancata guarigione e di amputazione maggiore. Gli outcomes dei pazienti diabetici in dialisi con ischemia critica dell’arto complicata da lesione al piede sono peggiori e il rischio di amputazione maggiore arriva fino al 44%.

Lo scopo del nostro studio è stato quello di andare a valutare, gli effetti del PTH sugli esiti a distanza (follow-up di un anno) in pazienti diabetici in trattamento dialitico sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione distale per ischemia critica dell’arto. SCOPO DELLO STUDIO

456 Pazienti Diabetici con IRC trattati con angioplastica percutanea per ischemia critica dell’arto complicata da ulcera al piede MATERIALI E METODI Il gruppo D+ è stato suddiviso in tre sottogruppi sulla base dei valori del Paratormone (PTH) al momento della rivascolarizzazione. I Pazienti sono stati divisi in due gruppi sulla base del trattamento dialitico (D+) o meno (D-) gruppo D+ (N=60) / gruppo D- (N=396)

1° gruppo PTH ≤ 100 pg/ml2° gruppo 100<PTH ≤ 300 pg/ml3° gruppo PTH > 300 pg/ml MATERIALI E METODI

Abbiamo quindi osservato gli outcomes nei 3 gruppi, intesi come: sopravvivenza senza amputazione (SSA), sopravvivenza con amputazione (SA) e decesso (D). Il follow-up è stato di 1 anno. MATERIALI E METODI

1°GRUPPO (n 24 p) Pazienti con PTH < 100 pg/ml SSA=13P (54,16%); SA=6P (25%); D= 5P (20,84%) 2°GRUPPO (n 20 p) Pazienti con 100<PTH ≤ 300 pg/ml SSA= 13P (65%); SA=5P (25%); D=2P (10%) 3°GRUPPO (n 16 p) Pazienti con PTH >300 pg/ml SSA= 12P (75%) ; SA=0 ; D=4P (25%) RISULTATI

1.IRC e il diabete sono due significativi fattori di rischio per lo sviluppo di vasculopatia periferica. 2.I pazienti diabetici dializzati con ischemia critica dell’arto e lesione ulcerativa hanno un successo terapeutico inferiore ai non dializzati. 3.In diversi studi è stato dimostrato come il PTH sia un fattore predisponente per le calcificazioni vascolari e aumenti il rischio di mortalità cardiovascolare. 4.Il nostro lavoro, seppur svolto su una coorte limitata, non ha documentato l’influenza del PTH sul successo terapeutico di pazienti diabetici in trattamento dialitico con ischemia critica dell’arto e lesione ulcerativa sottoposti ad intervento di rivascolarizzazione endoluminale CONCLUSIONI

GRAZIE PER ATTENZIONE GRAZIEPER L’ ATTENZIONE