Gino roncaglia – università della tuscia.  questo breve intervento è destinato a illustrare – in primo luogo ai collaboratori – le caratteristiche di.

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Transcript della presentazione:

gino roncaglia – università della tuscia

 questo breve intervento è destinato a illustrare – in primo luogo ai collaboratori – le caratteristiche di due progetti abbastanza simili: il progetto podcast della casa editrice Laterza e quello dell’Università della Tuscia  l’intervento è diviso in tre sezioni:  cos’è un podcast  il progetto podcast Laterza  il progetto podcast Unitus

cosa è un podcast?

 in due parole: un podcast è una registrazione audio o (più spesso) una serie di registrazioni audio, in formato digitale, distribuite attraverso Internet in maniera tale da semplificarne l’acquisizione e l’ascolto, anche attraverso l’uso di lettori portatili  il termine deriva dalla contrazione del nome di uno dei più noti lettori digitali portatili, l’iPod della Apple, e del termine inglese ‘broadcast’, trasmissione

 in effetti, un podcast assomiglia un po’ a una trasmissione radiofonica organizzata in episodi; a differenza di una trasmissione radiofonica, però, un podcast può essere ascoltato dall’utente in qualunque momento (si tratta cioè di un contenuto on demand)  la maggior parte dei podcast sono audio, proprio perché destinati a un ascolto in mobilità attraverso lettori portatili; esistono però anche podcast video, e podcast audio con accompagnamento di immagini

 per scaricare dalla rete un podcast e trasferirlo sul proprio lettore portatile, l’utente usa in genere particolari programmi detti ‘podgrabber’; il più famoso è iTunes, della Apple, ma ne esistono molti altri  attraverso un meccanismo di cui non ci occuperemo in questa sede (i feed RSS) questi programmi sono in grado di ‘seguire’ i podcast che interessano l’utente e di scaricarne automaticamente i nuovi episodi, quando disponibili

 in alcuni casi, può essere utile la preparazione di materiali integrativi da distribuire con il podcast (dispense, slide, riferimenti bibliografici, test di autovalutazione…)  occorre una particolare attenzione nella descrizione (‘schedatura’) del podcast e dei suoi contenuti: i metadati che descrivono un podcast sono quelli che ne permettono il reperimento e ne illustrano la natura

 come abbiamo detto, i podcast assomigliano un po’ a trasmissioni radio; solo che…  sono on demand, quindi l’utente può selezionare e ascoltare selettivamente solo i podcast che lo interessano, e può farlo in qualsiasi momento  sono molto facili (ed economici) da realizzare  sono molto facili (ed economici) da distribuire  è quindi possibile realizzare podcast dedicati ad argomenti anche molto specifici o di nicchia

 sorprendentemente, i podcast sembrano funzionare  in Italia gli audiolibri non hanno mai avuto un grande successo…  ma pur avendo un pubblico ancora abbastanza limitato (in prevalenza giovane e tecnologicamente avanzato) i podcast – anche quelli culturali! – hanno un successo sorprendente  più di scaricamenti per la versione podcast delle lezioni di storia Laterzalezioni di storia Laterza

 i podcast possono essere dunque uno strumento prezioso anche in campo culturale e didattico  raggiungono particolarmente bene un pubblico giovane, abituato ad ascoltare audio in movimento attraverso i lettori MP3, e sono in genere gratuiti  possono essere utilizzati per distribuire l’audio di conferenze e lezioni  l’organizzazione ‘ad episodi’ permette di realizzare veri e propri corsi composti da più lezioni

 esistono già molti esempi di podcast (e in generale contenuti audio) in ambito didattico e culturale  negli Stati Uniti, un’esperienza ormai collaudata (nata su audiocassette!) è quella della Teaching Company, che vende corsi di livello universitario organizzati in cicli di lezioni audio accompagnati da dispenseTeaching Company  in Italia oltre all’esperienza Laterza esistono già alcuni podcast culturali ‘di successo’, come Historycast di Enrica SalvatoriHistorycast  veri e propri corsi composti da più lezioni sono già offerti da alcune scuole e università, anche se si tratta spesso di esperimenti appena avviati

 ovviamente, vi sono argomenti per i quali una registrazione audio non funziona  nelle materie scientifiche, quando occorra visualizzare formule, diagrammi, schemi…  in altre situazioni che richiedano visualizzazione (es. storia dell’arte, architettura…), a meno che il podcast non sia destinato alla fruizione ‘sul posto’  in alcuni di questi casi può aiutare un podcast con video e immagini (che però non può essere usato altrettanto bene in mobilità)

 va anche tenuto presente che il ‘successo’ di un podcast dipende molto anche da fattori non necessariamente legati alle capacità scientifiche e didattiche dell’autore  dalla tonalità e musicalità della voce  dal ritmo del parlato (pause ai momenti giusti, ripetizioni…)  dalla capacità di costruzione narrativa

il progetto podcast Laterza

 il successo dell’esperienza delle lezioni di storia ha suggerito alla casa editrice Laterza di sperimentare la realizzazione e distribuzione di altri contenuti podcast  in particolare, si pensa di sperimentare  la realizzazione di singoli episodi podcast, da distribuire gratuitamente, in cui l’autore di un libro di nuova uscita ne espone, sotto forma di breve lezione (indicativamente minuti), alcuni contenuti  la realizzazione di podcast in più episodi (i primi gratuiti, i successivi a pagamento), che offrano ▪ ‘passeggiate’ guidate in luoghi di interesse storico o culturale ▪ cicli organici di lezioni

 le ‘lezioni Laterza’ legate alle nuove uscite saranno  autorevoli (la voce è quella dell’autore, i contenuti sono pensati e strutturati da lui)  pensate con funzione di promozione del libro, ma ▪ non in forma di introduzione editoriale al libro (non sono ‘pubblicità’) ▪ piuttosto, in forma di lezione che si propone di illustrare – pur nella necessaria brevità – un singolo contenuto o problema affrontato nel libro

 l’obiettivo è che dopo l’ascolto il lettore  sia soddisfatto, per aver imparato qualcosa di interessante  e percepisca il libro come uno strumento per riprendere, approfondire e integrare le informazioni – ovviamente assai limitate e sommarie – acquisite attraverso la lezione audio  la lezione gratuita sarà una sorta di ‘assaggio’ del libro: non però sotto forma di lettura (la lettura ad alta voce di un testo saggistico scritto raramente funziona), ma sotto forma di lezione o – se si preferisce – di conversazione didattica

 la lezione sarà  preceduta da una presentazione dell’autore, realizzata redazionalmente e letta da un’altra voce (sottolinea l’autorevolezza della lezione)  seguita da una breve presentazione del libro, anch’essa realizzata redazionalmente (suggerisce il libro come approfondimento e integrazione dei temi trattati nella lezione)  l’uniformità del format e una breve sigla musicale comune a tutte le lezioni Laterza garantiscono la riconoscibilità del podcast e dei suoi episodi

 al suo interno, la lezione dovrebbe  partire da una breve presentazione del tema trattato (particolarmente attenta a motivare l’ascoltatore)  evitare ▪ un tono troppo monocorde e/o troppo veloce ▪ termini tecnici non preventivamente spiegati ▪ la lettura ‘piatta’ di un testo preparato  prevedere ▪ rigore scientifico ma anche vivacità, narrazione ▪ esempi interessanti ▪ sottolineare e se possibile ripetere o riformulare i punti chiave

 le ‘passeggiate’  dovranno essere pensate come episodi ‘d’autore’ di una serie più ampia  valgono le osservazioni e raccomandazioni già formulate, ma in più ▪ attenzione al fatto che l’utente probabilmente ascolterà la lezione un po’ come ascolterebbe una audioguida, muovendosi all’interno degli spazi descritti: evitare dunque salti spaziali improvvisi, prevedere tempi ragionevoli per gli spostamenti da un punto di vista all’altro ▪ potranno essere utilizzati stacchi musicali interni (da evitare invece nel caso delle lezioni) ▪ può essere opportuno registrare direttamente ‘sul posto’ ▪ evitare comunque il tono monocorde di molte audioguide!

 i cicli di ‘lezioni d’autore’  un progetto su cui riflettere  lezioni organiche con obiettivi di apprendimento chiari  non più legate a un singolo libro (anche se naturalmente faranno riferimento anche a libri!)  comunque forte impronta ‘d’autore’  capacità di riferimento al dibattito culturale  accompagnate da strumenti editoriali specifici

il progetto podcast dell’Università della Tuscia

 le lezioni universitarie sono spesso ‘a perdere’, il podcast universitario può aiutare a conservarne e recuperarne alcuni contenuti  un servizio agli studenti, e non solo  il concetto di open courseware  richiede però un impegno specifico da parte del docente  e richiede un minimo di organizzazione didattica e tecnica

 non una semplice registrazione della lezione, ma alcune lezioni pensate anche per la registrazione  organizzazione in moduli di 30 minuti circa  non un podcast ‘da studio di registrazione’ ma un podcast ‘sul campo’  sostenibilità: occorre comunque tener conto delle abitudini didattiche dei docenti, ed evitare di chiedere cose troppo lontane dalla loro pratica abituale di insegnamento

 il problema del format  quattro possibilità: audio, video, audio+slide, video+slide  la prima lezione sarà preceduta da una presentazione del docente e da una presentazione del ciclo di lezioni, entrambe realizzate redazionalmente e lette da un’altra voce  le lezioni successive saranno precedute dall’indicazione del nome del docente, del titolo del ciclo di lezioni, del titolo della singola lezione  l’uniformità del format e una breve sigla musicale comune a tutte le lezioni garantiscono la riconoscibilità del podcast e dei suoi episodi

 un filo conduttore  per questa prima sperimentazione, abbiamo scelto di utilizzare come tema di raccordo e filo conduttore un argomento abbastanza ampio: momenti nella storia della produzione materiale della cultura  è un tema che si presta ad essere trattato in maniera multidisciplinare, e permette di toccare epoche e aree culturali diverse: dovrebbe quindi interessare più docenti  è un tema che si presta ad essere trattato anche in forma non strettamente organica ed esaustiva, illustrandone appunto alcuni momenti  può essere interpretato in senso abbastanza largo: ad es. caratteristiche e fortuna editoriale di determinati generi letterari, strumenti di reference, ecc.