La comunicazione come azione sociale nell’organizzazione sanitaria Soprattutto in campo sanitario il processo comunicativo non deve limitarsi ad uno scambio d’informazioni ma deve realizzare una condivisione di conoscenze e significati Per aversi comunicazione è necessario che nell’interazione siano compresi: la volontà di condivisione da parte degli attori, la progettazione dell’azione in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi, l’individuazione ed identificazione degli obiettivi in senso operativo
Nell’organizzazione sanitaria la comunicazione non deve essere: solo informazione parlare per primi, ma ascoltare e saper ascoltare fattore di produzione, ma efficace strumento nel raggiungimento di obiettivi di solidarietà, di cura, di accoglienza, di rispetto del paziente
La comunicazione non può essere mai derubricata a mera appendice dell’organizzazione sanitaria sia che si faccia prevenzione sia che si affrontino aspetti di natura organizzativa e di gestione della salute Nell’ospedale l’azione comunicativa non può essere azione residuale o improvvisata, ma necessita di una gestione progettuale professionale continua
In campo sanitario la comunicazione sociale si struttura in due grandi ambiti di interesse operativo: Il primo riguarda l’informazione funzionale sui servizi, sulle prestazioni erogate e sulle modalità di accesso agli stessi Il secondo comprende le diverse campagne di educazione sanitaria: le trasmissioni relative alla cura della salute, le campagne di prevenzione sull’AIDS, sull’uso di droghe, sulla corretta alimentazione sulla prevenzione al tabagismo etc.