LA MAFIA ITALIANA.

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Transcript della presentazione:

LA MAFIA ITALIANA

Come è organizzata la famiglia mafiosa? Delle analisi recenti considerano la mafia un sistema di potere fondato sul consenso sociale che la legittima. Questo indica che la sua principale sicurezza di esistenza non siano le attività illegali ma sul consenso e sull’approvazione del popolo e sulle collaborazioni con funzionari,con politici e con istituzioni dello Stato.

Di conseguenza il termine viene spesso usato per indicare un modo di fare attività illecite;i gruppi appartenenti a questo genere hanno una propria struttura e si basano su un modello statale di economia.

La composizione I capimafia comunicano in modo scritto per la maggior parte delle volte perche non sono sempre in grado di comunicare di persona ai loro sottoposti perché suscettibili ad intercettazioni. I mafiosi sono considerati,in certi momenti,uomini di rispetto e di onore e svolgono anche la funzione di giudice:ricevono le denunce al posto delle autorità,risolve

contrasti familiari ed economici. I mafiosi basano il loro potere sul consenso sociale della popolazioni,di operatori economici e di alcune famiglie.

LA MAFIA SERBA

In che territori è attiva? La mafia serba agisce principalmente in Serbia,in Bosnia ed Erzegovina e Montenegro ma è sviluppata anche nell’U.E.,in Nord America e in Australia. L’etnicità da cui è formata è di serbi,montenegrini e di bosniaci-serbi.

In che attività è coinvolta? In traffico di armi,assassini,assalti,furti di auto,frode,bancarotta,estorsione,omicidi,infiltrazione politica e militare,minacce e uccisioni su commissione. E’ alleata con la mafia russa,quella bulgara e gli Hells Angels.

L’organizzazione criminale serba è composta da varie associazioni nate in Serbia o formate da serbi. Il clan si occupa principalmente di contrabbando di armi,traffico di droga,racket di protezione e gioco d’azzardo illegale. I gruppi che costituiscono questa mafia hanno ampi contatti con tutta l’Europa.

La mafia serba diede ai serbi la percezione di poter uscire dal disastro economico,verificatosi nel Paese durante l’applicazione delle sanzioni imposte a livello internazionale verso la Serbia a causa dello scoppio delle Guerre Jugoslave (‘91-’99). Difatti, l’associazione mafiosa fondata da Zeljko Raznatovic,chiamato anche Comandante Arkan, fu reclutata come forza militare durante le guerre.

La storia La mafia serba è stata segnata da molti gangster attivi in tutta Europa. Anche molti politici sono stati coinvolti in azioni mafiose,ad esempio Slobodan Milosevic,ex-presidente serbo che fu giustiziato nel 2002 dal Tribunale dell’Aia per crimini verso l’umanità. Si pensa che anche l’allenatore della Sampdoria,Sinisa Mihajlovic,sia stato coinvolto in un giro mafioso.

I capi mafiosi Ljuba Zemunac è conosciuto come il padrino della mafia serba durante gli anni ‘70 e ‘80;operava in Germania e in Italia. Fu assassinato da un suo rivale. Vukasin Despotovic lavorò in Olanda e divenne uno dei gangster più potenti. Fu coinvolto,nel 2008,nell’omicidio di Ivo Pukanic,giornalista bosniaco ucciso con una bomba.

Zeljko Raznatovic Arkan fu un famoso ladro di banche dell’Europa dell’ovest durante gli anni ‘70;egli aveva collegamenti con Belgio,Paesi Bassi,Svezia,Germania,Austria,Svizzera e Italia. Buca Al Capone era il padre di Knele,un ragazzo ucciso nei sobborghi della città nell’Ottobre del 1992 e causando una breve ma violenta guerra tra gang.

Dusan Spasojevic apparteneva alla Peca Gang che venne arrestata a causa di una pulizia etnica da loro inziata . In seguito divenne capo dello Zemun Clan.

Zeljko Raznatovic Arkan

Arkan nasce a Brezice nel ‘52 da un colonnello dell’Armata Popolare Jugoslava. Vive tra Brezice,Zagabria e Belgrado insieme alle tre sorelle maggiori. A 9 anni fugge di casa per la prima volta mentre a 17 viene arrestato per aver rubato in un bar di Zagabria. Negli anni ‘70 è attivo in Europa,dove svolge attività spionistichhe per conto dell’UDBA,la polizia segreta jugoslava,compiendo missioni anche

verso emigranti ed immigranti non graditi;in cambio l’UDBA gli offre protezione,armi e documenti falsi,mezzi che Arkan sfrutta nella sua carriera da rapinatore,la quale inizia il 1 Febbraio del ‘74 con la rapina di un ristorante di Milano,seguita poi da furti a mano armata in Svezia,Belgio e Olanda. Sconta una pena di 4 anni in Belgio ma fugge da un carcere olandese. Durante una rapina in una banca di Stoccolma viene arrestato il suo complice Carlo Fabiani,il quale oggi si fa chiamare Giovanni Di Stefano. Negli anni ‘80 fa ritorno a Belgrado,dove diventa

capo della sicurezza alla discoteca “Amadeus” e capo degli ultras della Stella Rossa Belgrado. Nel ‘90 è arrestato dalla polizia croata per traffico di armi. Nel ‘91 il suo gruppo mafioso “Tigri di Arkan” fu reclutato come forza militare durante le Guerre Jugoslave;furono attive in Croazia(‘91-’92),Bosnia(‘92-’95) e in Kosovo(‘98-’99) ma,finite le guerre,furono chiamati di nuovo JSO(berretti rossi).

Il disastro economico La vera crescita delle organizzazioni criminali in Serbia avvenne nel ’91, quando le Guerre Jugoslave scoppiarono in Croazia e in Bosnia:serbi,croati e bosniaci combatterono su tutto il territorio colpito. Le sanzioni internazionali,imposte alla Serbia nel ‘91,fecero diventare il Paese economicamente isolato:il disastro economico produsse la svolta per le associazioni mafiose. Alla disperata ricerca di soldi molti giovani e molti ex-soldati si rivolsero alla vita criminale.

Le “Tigri di Arkan” Erano un gruppo paramilitare formato da 3000 uomini con il nome di Guardia Volontaria Serba che fu cambiato dall’Ottobre ’91:si dice che Arkan abbia scelto questo nome quando rubò un cucciolo di tigre dallo zoo di Belgrado. Nell’Aprile ‘92,le tigri uccisero 17 persone a Bijeljina lanciando una boma in un caffè e un’altra dal macellaio;nei giorni seguenti uccisero ca 400 persone. Il 2 Maggio ‘92 uccidono 600 persone a Brcko negli insediamenti bosniaco-musulmani mentre alla moschea di Glogova uccidono altri 40 uomini.

Il 24 Maggio uccidono 20000 persone a Prijedor mentre il 20 giugno eseguono una pulizia etnica uccidendo 880 persone. Tra febbraio e marzo ‘93 morirono 700 civili. Attualmente gli ex-soldati fanno parte di gruppi di ultras piuttosto violenti.

Informazioni in più sulla mafia serba Il gruppo mafioso di Arkan ebbe collegamenti con la mafia siciliana per poter finanziare il progetto di far diventare autonoma la Sicilia dall’Italia. A differenza delle altre mafie,quella serba e quella russa,sono composte da ex-militari. La mafia serba e quella albanese,durante le guerre,collaborarono per far entrare illegalmente il petrolio in Serbia.

Alla morte di Arkan,durante una partita della Lazio,in curva era presente uno striscione con scritto “onore e gloria al comandante Arkan”,si pensa che sia stato commissionato da Sinisa Mihajlovic.