Mattia Secondi cl.3^B A.S 2013/2014

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Mattia Secondi cl.3^B A.S 2013/2014 LA CINA Mattia Secondi cl.3^B A.S 2013/2014

LA BANDIERA Il disegno incorpora alcuni dei ben noti simboli del comunismo:lo sfondo rosso e il giallo brillante per le stelle. La stella più grande simboleggia la guida del Partito Comunista Cinese. L'interpretazione popolare vuole che le quattro stelle più piccole rappresentino le quattro classi sociali: gli operai, i contadini, gli studenti e i soldati, ma questa resta comunque un'interpretazione.

I CONFINI La Cina è delimitata a nord dalla Mongolia e dalla Russia, a nord-est dalla Russia e dalla Corea del nord, a est dal Mar Giallo e dal Mar Cinese Orientale, a sud  dal Mar Cinese Meridionale, dal Vietnam, dal Loos, dal Myamor, dall'India, dal Bhutan e dal Nepal, a ovest dal Pakistan, dall'Afghanistan e dal Tagikistan, mentre  a nord-ovest dal Kirghikistan.

LA MORFOLOGIA Le montagne cinesi sono tra le più alte dell'Asia e nel mondo, ed è qui che i principali fiumi del paese traggono la loro fonte. L'Himalaya separa il mondo cinese (a nord) dal mondo indiano (sud). La catena presenta il suo picco a 8.850 metri con l'Everest, situato sul confine cino-nepalese. Ai piedi dell'Himalaya, in direzione nord si estende l'Altopiano del Tibet , incorniciato dalle montagne del Karakorum e del Kunlun. Questi si suddividono in diverse sottocatene spingendosi verso est dal Pamir. Le catene settentrionali, l'Altun Shan e il Qilian Shan, formano il bordo nord dell'Altopiano del Tibet e circondano il bacino Qaidam(Tsaidam), una regione paludosa e sabbiosa che presenta numerosi laghi salati. La catena meridionale dei monti Kunlun divide il bacino idrografico del Fiume Giallo e del Fiume Azzurro. La Cina nord-occidentale è occupata da due bacini desertici, separati dalla catena del Tian Shan: il bacino del Tarim a sud, il più grande del paese, ricco di carbone, petrolio e minerali, e la Zungaria a nord. Infine, al confine con la Mongolia è caratterizzato dalla catena dei Monti Altai e dal deserto del Gobi, che si estende a nord dei Monti Qinling. Il Corridoio del Gansu, a ovest della curva del Fiume Giallo, è stata una delle principali vie di comunicazione con l'Asia centrale.Il paesaggio montuoso della Cina centrale è in media posto ad altitudini inferiori rispetto a quelle delle regioni occidentali del paese. Il territorio è costituito da montagne, altopiani, colline e bacini. Ma si possono distinguere diversi sottoregioni. A nord della Grande Muraglia si trovano gli altopiani della Mongolia Interna, posti ad un'altitudine media di 1.000 metri e attraversati da est ad ovest dai Monti Yin a 1.400 metri di altitudine. A sud si trova il più grande altopiano di löss del mondo, che copre una superficie di circa 600.000 km² a cavallo tra le province di Shaanxi, Gansu, Shanxi, e parte della regione autonoma del Ningxia A sud del Qin ling si trovano regioni densamente popolate e altamente industrializzate, nelle pianure del Yangtze e nel bacino del Sichuan. La catena Nanling è la più meridionale catena che attraversa il paese da est a ovest. A sud del Nanling, il clima tropicale consente due raccolti di riso all'anno. A sud si trova il bacino del Fiume delle Perle. A ovest, l'altopiano dello Yunnan-Guizhou tra i 1.200 e i 1.800 metri sul livello del mare, segna il confine orientale dell'altopiano tibetano. Fatta eccezione per le montagne del sud-est (Fujian), le regioni orientali e costiere sono costituite da pianure e basse colline, adatte per l'agricoltura e densamente popolate. ,

L’ IDROGRAFIA Da un punto di vista idrografico il territorio cinese è diviso in due zone. Nella regione occidentale si distinguono 3 bacini principali. Il bacino superiore del Tibet che copre una superficie di 1.000,000 di km², il bacino di Xinjiang con 2.000.000 di km² e infine il deserto del Gobi con 400.000 km². -La regione orientale comprende innumerevoli bacini idrografici. E si va dal bacino dell'Amur che copre una superficie di circa 1.000.000 di km² in territorio cinese, nel Nord, al fiume Xi Jiang, che sorge nella provincia dello Yunnan, nella Cina sud orientale. -Il Fiume Azzurro (Yangtsé) è il fiume più lungo della Cina, il terzo fiume al mondo dopo il Nilo e il Rio delle Amazzoni. È per buona parte navigabile, e lungo il suo corso è presente la diga delle Tre Gole. Sorge in Tibet e per 6.300 km attraversa il cuore della Cina prima di sfociare nel Mar Cinese Meridionale, con un bacino idrografico di 1,8 milioni di chilometri quadrati. -Il Fiume Giallo (Huang He) sorge nell'Altopiano del Tibet per scorrere attraverso le pianure della Cina settentrionale. È stato il centro storico dell'espansione della cultura cinese. I suoi ricchi suoli alluvionali sono coltivati fin dai tempi preistorici. Sfocia nel Mare di Bohai.

IL CLIMA La maggior parte del territorio cinese rientra in un’area dal clima temperato. La parte meridionale della Cina è situata nella zona tropicale e subtropicale, mentre la parte settentrionale è nella zona glaciale. La Cina ha una morfologia molto complessa, a causa delle forti differenze climatiche. Dal lungo inverno dell’Heilongjiang, al clima tropicale che dura tutto l’anno dell’isola di Hainan, dall’eterna primavera dell’altopiano dello Yunnan e del Guizhou, alle forti escursioni termiche della Cina nord-occidentale, dal clima freddo dell’altopiano del Qinghai-Tibet, a quello caldo e secco dei deserti. La complessa morfologia ed il clima vario creano differenze nei paesaggi naturali e nei costumi degli abitanti di questa vasta nazione.

LA POPOLAZIONE (1) La Cina ha una popolazione di circa 1.339.724.852 abitanti. La popolazione è sparsa in modo molto irregolare; è infatti concentrata prevalentemente nelle province orientali e nelle grandi pianure, mentre a ovest, zona più aspra e arida, vi è una densità bassissima. La Cina riconosce ufficialmente 56 gruppi etnici distinti, il più grande dei quali è il cinese Han, che costituisce circa il 91,9% della popolazione totale, ma la distribuzione è molto irregolare. Inoltre la riunione di molti cinesi nella maggioranza Han oscura alcune delle grandi differenze linguistiche, culturali e razziali che sussistono tra persone all'interno di questo stesso gruppo. Le grandi minoranze etniche comprendono Zhuang (16 milioni), Manciù (10 milioni), Hui(9 milioni), Miao (8 milioni), Uiguri (7 milioni), Yi(7 milioni), Tujia (5,75 milioni), Mongoli (5 milioni), Tibetani(5 milioni), Buyei(3 milioni) e Coreani (2 milioni). La natura multietnica della Cina è il risultato in parte dei territori incorporati dalla Dinastia Qing, i cui imperatori erano essi stessi di etnia Manchu e non membri della maggioranza Han. La politica ufficiale afferma di essere contro l'assimilazione e sostiene che ogni gruppo etnico dovrebbe avere il diritto di sviluppare i propri linguaggio e cultura. Alcuni di essi, come i tibetani e gli Uiguri provano tutt'oggi un forte sentimento di ostilità verso la maggioranza. Invece altri gruppi come gli Zhuang, i cinesi Hui e l'etnia Manciù sono ben integrati. Oggi, la Repubblica Popolare Cinese ha una dozzina di grandi città, con uno o più milioni di residenti di lungo periodo, tra cui le tre città globali di Pechino, Hong Kong e Shanghai. Le principali città della Cina svolgono ruoli chiave a livello nazionale e per quanto riguarda l'identità regionale, la cultura e l'economia.

LA POPOLAZIONE (2) La Cina conta oltre 1,3 miliardi di abitanti, concentrati soprattutto nelle regioni orientali. La densità per Km quadrato è di circa 137 persone, anche se ovviamente c’è una gran differenza tra le diverse zone, con città affollatissime e campagne sperdute. L’industrializzazione è piuttosto recente, visti i grandi progressi nel settore della manifattura dai primi anni Ottanta. La maggior parte della popolazione cinese è ancora, per molti versi, impiegata nel settore dell'economia agricola.  La Cina è un Paese definibile come “giovane”: oltre il 20% della popolazione appartiene alla fascia d'età compresa dai 0 ai 14 anni, il 70% circa appartiene alla fascia dai 15 ai 65 anni, mentre gli ultra sessantacinquenni sono meno del 10%. L’aspettativa di vita è di 73 anni. L’etnia prevalente in Cina è quella Han a cui appartiene oltre il 90% della popolazione, ma sono oltre cinquanta nel complesso le etnie riconosciute. L’integrazione delle minoranze è diversa da gruppo a gruppo, i tibetani sono risaputamente non integrati, lo sono invece ad esempio i coreani. La situazione delle donne cinesi è molto differente a seconda che queste vivano in città o in campagna, lentamente la situazione femminile sta migliorando ma forti sono ancora le discriminazioni.   

LA POLITICA DEMOGRAFICA I Cinesi sono 1,230 miliardi, crescono al ritmo di circa 10 milioni di unità all'anno, che corrisponde ad un tasso di incremento dello 0,9%. Nel 1970 il tasso era del 3%, troppo elevato per consentire un equilibrato sviluppo del paese e rispettare l'obiettivo di contenere la popolazione cinese entro la soglia di 1,6 miliardi per il 2025. Negli anni Settanta il governo di Pechino decise quindi di adottare alcune iniziative per ridurre la natalità e contenere la crescita demografica. Venne avviata la campagna del "figlio unico". La campagna del figlio unico prevedeva drastiche penalizzazioni per le famiglie con più di un figlio per coppia. I funzionari statali, i lavoratori dipendenti e in genere i cittadini non erano autorizzati ad avere più di un figlio, salvo eccezioni approvate dalle autorità. I contadini erano incoraggiati a fare lo stesso . Dopo la nascita del primo figlio donne e uomini venivano invitati a praticare la sterilizzazione. Questa politica demografica ha dato i suoi frutti, nel 1980 il tasso di incremento della popolazione era sceso al 2,5%, nel 1990 al 1,4%, oggi raggiunge lo 0,9% mentre la fecondità è passata da 5,6 figli per donna a circa 2 .La Cina ha percorso la strada della transizione demografica nel corso di una generazione, in Europa le dinamiche naturali hanno richiesto quasi 200 anni.

LE LINGUE E LE RELIGIONI CINESI La lingua ufficiale del paese è il cinese, diffuso in diversi dialetti. Alcune minoranze parlano lingue non cinesi, come il mongolo, il tibetano, il miao, il thai, l’uiguro e il kazako. La lingua principale è il mandarino (putonghua), che viene insegnato nelle scuole e la cui conoscenza è obbligatoria in tutto il paese. Il cantonese è il dialetto maggiormente usato dai cinesi all’estero, a causa delle grandi migrazioni verificatesi soprattutto dalla zona di Canton verso i paesi esteri e dell’importanza che riveste la regione di Guangdong nel commercio internazionale. Le religioni Le religioni, bandite dal Partito comunista cinese dopo la creazione della Repubblica popolare nel 1949, sono state nuovamente legalizzate dalla Costituzione del 1982. Le religioni più diffuse sono il confucianesimo, il taoismo e il buddhismo, seguiti dal cristianesimo e dall’Islam. Il buddhismo tibetano, o lamaismo, è ancora vietato a causa della sua relazione con il movimento tibetano indipendentista; si stima che, dopo l’occupazione cinese del 1950, più di 2700 monasteri tibetani siano stati distrutti.

L’ ORDINAMENTO POLITICO La Cina, meglio definita come Repubblica Popolare Cinese, è uno Stato socialista a partito unico: il Partito Comunista cinese (PCC), fondato nel 1921 e al governo della Cina continentale sin dalla vittoria sul Partito Nazionale nella Guerra civile cinese. Il potere statale è esercitato attraverso lo stesso Partito Comunista, il Governo centrale del Popolo e gli organi periferici (provinciali e locali), caratteristica questa che definisce la struttura del potere statale della Cina come di tipo dualistico: da una parte abbiamo gli organi dello Stato e dall'altra gli organi del Partito Comunista. L'Assemblea Nazionale del Popolo (ANP) è costituita da 2970 membri (in carica per 5 anni) e svolge funzioni legislative. L'ANP elegge un presidente della Repubblica, che è anche il capo di Stato della Repubblica Popolare Cinese, sin dal 2003 il ruolo è investito nella persona di Hu Jintao.  La carica è di cinque anni, rinnovabili consecutivamente una volta. Si tratta tuttavia di una candidatura di tipo singolo, in quanto il candidato vienE nominato dall'Assemblea Nazionale. Attualmente lo stesso presidente è anche Segretario Generale del Partito Comunista, nonché capo del Politburo. Ha il compito di nominare a sua volta il Premier, e gli altri organi del Consiglio di Stato, Ministri, comitati legislativi e gli ambasciatori all'estero. Egli svolge inoltre le funzioni di ministro degli Esteri.

LA CAPITALE La metropoli di Pechino è la capitale della Repubblica popolare cinese . L'intera municipalità ha dimensioni pari a poco più della metà del Belgio e conta oltre 18 milioni di abitanti. Pechino è la seconda città più popolosa della Cina e tra le 10 più popolate al mondo. Confina esclusivamente con la provincia dell'Hebei e a sud-est con la municipalità di Tianjin.Per quanto concerne la sua estensione superficiale, Pechino è la città più estesa del mondo, seguita dalle sue connazionali Qingdao e Shanghai. Basti pensare che la sua estensione è pari a poco meno dell'intera superficie della regione Lazio . È riconosciuta come il centro politico, culturale e scientifico della nazione al contrario di Shanghai, che gode dello status di maggiore centro economico.

SHANGHAI Shanghai ,situata sul fiume Huangpu , è la più popolosa città della Repubblica Popolare Cinese e la città più popolosa del mondo, in quanto la maggior parte della popolazione della municipalità di Chongqing - oltre 45 milioni di abitanti - abita al di fuori della città propriamente detta. Shanghai è vista come capitale economica della Cina. Grazie allo sviluppo dei passati decenni, essa è un centro economico, finanziario, commerciale e delle comunicazioni di primaria importanza della Repubblica Popolare Cinese. Il suo porto, il primo del paese, è uno dei più trafficati al mondo con Singapore e Rotterdam. Nel 2010 ha superato Singapore come volume di traffico. Per quanto concerne l'estensione superficiale, quindi la vera grandezza di una città, è la terza realtà più grande del mondo, inferiore soltanto alla sua connazionale cinese Pechino.

HONG KONG Hong Kong è una delle due regioni amministrative speciali della Repubblica popolare cinese . Si trova sulla costa meridionale della Cina tra il delta del Fiume delle Perle e il Mar Cinese Meridionale.  Con una superficie di 1.104 km2 e una popolazione di sette milioni di persone, Hong Kong è una delle aree più densamente popolate del mondo .Il 95% della popolazione di Hong Kong è di etnia cinese, mentre il restante 5% appartiene agli altri gruppi. Il gruppo etnico cinese maggioritario della città, gli Han, ha origine principalmente nelle città di Guangzhou e Taishan nella vicina provincia del Guangdong.

EVENTI STORICI Ecco un elenco in ordine cronologico dei principali avvenimenti storici della Cina. 500000 anni fa L'uomo di Pechino, il fossile umano cinese più conosciuto, costruisce già utensili.* 5000 a.C. Costruzione dei primi villaggi. 3500 a.C. Costruzione della prima città a Liang-ch'eng chen. 1523-1027 a.C. La dinastia Shang governa la Cina settentrionale. Nascono la scrittura e il calendario; si edificano città. 551-479 a.C. Vita di Confucio. 221-206 a.C. La dinastia Ch'in unifica la Cina. Costruzione della Grande Muraglia. 206 a.C.-220 d.C. Dinastia Han. Il buddismo arriva in Cina. Inventati la carta e l'inchiostro. 618-906 Dinastia T'ang. Vengono inventate la polvere da sparo e la stampa. 868 E stampato il primo libro che si conosca. 960-1279 Sul trono la dinastia Sung. Invenzione del compasso. 1279-1368 I Mongoli invadono e dominano la Cina. 1368-1644 Sul trono la dinastia Ming. Arrivano i primi mercanti e missionari europei. 1644-1911 Sul trono la dinastia Ch'ing (Manciù). Incremento della dominazione straniera nel paese. 1911 L'imperatore rinuncia al trono. 1912 La Cina diventa una repubblica. Sun Yat-sen ne è presidente per un breve periodo. 1921 Viene fondato il Partito Comunista Cinese. 1931 Il Giappone invade la Manciuria. 1937-45 Guerra cino-giapponese. 1945-49 I comunisti prendono il controllo del paese e creano la Repubblica Popolale Cinese guidata da Mao Tsetung. 1989 Massacro di Piazza Tienanmen: vengono uccisi centinaia di studenti che chiedono maggiore democrazia.

L’ECONOMIA : CARATTERISTICHE GENERALI L'economia della Cina, ufficialmente Repubblica Popolare Cinese, è una economia socialista di mercato. Nel 2010 il paese è divenuto secondo al mondo per PIL, avendo superato il Giappone, ed alle spalle degli Stati Uniti d'America. Il PIL del paese è cresciuto con una media del 10% negli ultimi 30 anni, trasformando la Cina da una arretrata economia agricola ad una potenza economica mondiale. La Cina è inoltre l'esportatore più grande al mondo, sorpassando gli Stati Uniti, mentre è il secondo importatore più grande dopo quest'ultimo paese. La crescita economica del paese è stata accompagnata da profondi cambiamenti istituzionali e riforme economiche, le quali hanno permesso al paese una transizione da una economia pianificata stile sovietica ad una economia più libera e per molti aspetti di mercato.L'economia cinese sta tuttora vivendo un momento di transizione e cambiamento massiccio. Lo sradicamento completo della povertà, la diminuzione della diseguaglianza sociale, la soluzione dei problemi ambientali sono sfide immense, definite dal presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping parte del Sogno Cinese, nuovo slogan entrato a far parte del gergo socialista cinese.

SETTORE PRIMARIO Secondo le statistiche della FAO del 2011, la Cina è il produttore e consumatore di prodotti agricoli più grande al mondo, primo nella produzione di riso e grano. Inoltre la Cina è fra i principali produttori di mais, tabacco, soia, patate, sorgo, arachidi, te, orzo . Altre produzioni non-alimentari quali cotone, fibre ed olio di semi formano una piccola componente delle esportazioni agricole della Cina. La resa è generalmente alta, dato l'utilizzo di coltivazioni intensive. La Cina possiede solo il 75% delle terre coltivabili degli Stati Uniti, tuttavia ha una produzione agricola 30% superiore a quest'ultimo paese. L'allevamento costituisce la seconda più importante componente della produzione agricola. La Cina è leader mondiale nella produzione suina, di pollame, uova, ed notevoli allevamenti bovini ed ovini. L'acquacoltura e la itticoltura rappresentano settori tradizionali da tempo presenti nel settore agricolo del paese, per far fronte all'insufficienza delle risorse marine presenti sui mari della Cina. In seguito alla crescita demografica ed agricola del paese, molte risorse forestiere sono state perdute. Vi sono stati numero interventi di reinforestazione a livello nazionale, tuttavia questi non si sono rivelati pienamente efficaci, ed il paese tuttora fa fronte ad un grave problema di deforestazione. Le foreste principali si trovano sulle montagne Qin, nelle regioni centrali e nell'altopiano dello Sichuan e Yunnan, data la difficoltà nell'accedere a queste regioni. La maggior parte della produzione di legna del paese provengono dalle province del nord-est del Helongjiang e Jilin, e centrali ed meridionali del Sichuan e Yunnan. Le province Occidentali quali il Tibet, Xinjiang e Qinghai, nonostante la vasta estensione territoriale, hanno una produzione agricola bassissima data la natura geografica di queste regioni. Le regioni meridionali la produzione di riso domina l'agricoltura, spesso con due rese annue. Nel nord del paese domina invece la produzione del grano, mentre le regioni centrali la produzione di riso e grano è generalmente alla pari. La soia ed il frumento sono per la maggior parte presenti al nord ed al centro, mentre il cotone è coltivato intensivamente nelle regioni centrali.

SETTORE SECONDARIO Fra le industrie principali vi sono quelle minerarie, alluminio, carbone, macchinari, armi, tessili, abbigliamento, petrolio,cemento, fertilizzanti, industria alimentare, automobili, macchinari per il trasporto tra cui locomotive e binari, navi ed aeroplani. A questi si aggiungono altri beni per il consumo quali calzatura, giocattoli, elettrodomestici ed il settore tecnologico quali telecomunicazioni e tecnologie per l'informatica. L'industria chimica copre un ruolo importante a livello globale, essendo il paese leader nella produzione di fertilizzanti, plastiche e fibre sintetiche. Dal 2000 il paese è fra le mete preferite per la ricollocazione della produzione manifatturiera, per via della tuttora conveniente manodopera ed il posizionamento della Cina come piattaforma per l'export globale. Tuttavia dato l'innalzamento del tenore della vita, rinvigorimento dei regolamenti ambientali e del lavoro, e soprattutto l'innalzamento dei salari, considerazioni per il ricollocamento si basano sempre meno sulla convenienza della manodopera come durante il periodo iniziale della industrializzazione cinese. Tuttavia la rapida industrializzazione ha portato a conseguenze negative sull'ambiente, ed un incremento delle tensioni tra lo stato ed i cittadini. Alti livelli di inquinamento atmosferico, delle acque e del suolo pongono un serio problema alla viabilità dell'industria cinese nel lungo termine, specialmente a causa delle limitate risorse naturali del paese. Negli ultimi decenni vi sono stati numerosi casi di proteste popolari in città dove era stata pianificata la collocazione di industrie pesanti. In risposta, nel novembre del 2012 il Consiglio di Stato della Repubblica Popolare Cinese sancì' un mandato per il controllo di tutte i maggiori progetti industriali del paese, chiamato "valutazione del rischio sociale", per poter valutare possibili tensioni sociali causati da tali progetti.

SETTORE TERZIARIO A partire dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, il terziario cinese ha registrato un rapido sviluppo, che si dimostra principalmente nei seguenti due aspetti: Primo, l’ulteriore ampliamento delle dimensioni del terziario. Secondo le statistiche, dal 1978 al 2002, il valore aggiunto del terziario cinese è aumentato da 86,05 miliardi di RMB a 3453,3 miliardi, 39 volte in più, con un aumento medio annuo del 10%, superiore al tasso di crescita del PIL nello stesso periodo. La percentuale del valore aggiunto del terziario nel PIL è aumentato dal 21,4% nel 1979 al 33.7% nel 2002. Nel 2003, nonostante le influenze esercitate dalla Sars e da alcune calamità naturali, il terziario cinese ha ancora mantenuto la tendenza al rapido aumento. Secondo, il terziario è diventato il canale principale per l’occupazione. Il numero dei lavoratori del settore è aumentato dai 48,9 milioni nel 1978 ai 210 milioni nel 2002. Attualmente, il terziario interessa i settori della ristorazione, turismo, vendita al minuto, servizi finanziari, assicurazioni, consulenze, trasporti, pubblicità, servizi legali, ragioneria e management delle proprietà. Secondo il programma della Cina, entro il 2020 il terziario occuperà metà del PIL cinese.